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Editoriale - Ha vinto Dio: Grazie a Maria per Benedetto XVI

Fonte:
CulturaCattolica.it ©

Chi “vincerà” il Conclave?
La domanda dei ragazzi a scuola è stata incessante in questi giorni.
Chi ha “vinto”, per usare il loro gergo?
Per una straordinaria grazia di Dio, per il Suo Amore e la Sua Misericordia, la “vittoria” è Sua.
La straordinaria sequela di Papi (per rimanere solo agli ultimi due secoli) con cui guida la Sua chiesa, è semplicemente un miracolo.
Il Concilio Vaticano II, voluto dal Beato Giovanni XXIII e condotto in porto sapientemente da Paolo VI, ha avuto in Giovanni Paolo II MAGNO (Padre conciliare e poi Papa) la sua definitiva, autentica, autorevole e magisteriale interpretazione.
Il nuovo Papa, Benedetto XVI, ha lavorato a fianco di Giovanni Paolo II, in questo immenso lavoro.
Questo significa che ciò che fino ad oggi poteva essere considerata la visione del cattolicesimo di Ratzinger, in un tentativo di separarlo da Giovanni Paolo II almeno su alcuni temi, è in realtà la fede cattolica. Il pontificato nasce in totale continuità teologica e dottrinale.
Non ha vinto una parte, ma la fede cattolica.
La scelta del nome è eloquente.
Il nome Benedetto richiama il grande Patrono d’Europa, e certamente la fede in Europa è la prima preoccupazione per le sorti del mondo intero.
Poi certamente richiama il Papa Benedetto XV, il Papa della prima guerra mondiale, che ha gridato e lottato contro “l’inutile strage”. E Dio conosce bene quanto oggi ci sia necessità assoluta di pace.
Ma è il Papa che considerava suo gregge (basta leggere l’enciclica programmatica del suo pontificato, Ad beatissimi, 1 novembre 1914) non solo la chiesa cattolica ma tutti gli uomini.
Per questo fu chiamato “il Papa delle missioni”.
Fu profondamente attento a richiamare i Vescovi e i preti al loro dovere, e anche questo Dio vuole indicarci ai nostri giorni, come lo stesso Card. Ratzinger ha voluto ricordare nella meditazione della Via Crucis nello scorso Venerdì Santo, dove parlò della sporcizia nella chiesa.
Fu anche capacissimo nell’intessere relazioni con moltissimi stati e con lo Stato Italiano (la questione Romana non era risolta, ma benedisse don Sturzo nella fondazione del Partito Popolare, superando di fatto il non expedit).
Promosse fortissimamente il laicato cattolico, per esempio spingendo e benedicendo il nascere dell’Azione Cattolica in Italia.
Si prodigò strenuamente per i poveri e i derelitti, le vere vittime della guerra mondiale.
Dunque un Papa fermo, chiaro, missionario, pacificante e capace di incontrare tutti, in tempi dove ci si odiava davvero, dove si era nemici.
Fu accusato dagli uni e dagli altri, perché voleva portare ad una fratellanza giusta e vera.
Non possiamo se non pregare e seguire fedelmente questo ennesimo dono inestimabile di Dio, in particolare nell’attacco e nella riduzione di cui sarà presto fatto oggetto, da tanti.
Ma la verità nella carità sarà la strada su cui ci guiderà.
E noi siamo pronti, con tutto il cuore, a seguire fedelmente.
Affidiamo a Maria il nostro nuovo Papa, sentendo già di amarlo. Come ha detto il nuovo Papa:
“…il Signore ci aiuterà e Maria, Sua Santissima Madre, sarà dalla nostra parte. Grazie’’.

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