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Di nuovo in linea. Con più amici!

Fonte:
CulturaCattolica.it


CulturaCattolica.it torna online dopo due lunghe settimane di attacchi e di oscuramento. Le vicende sono note per essere state diffuse ampiamente sulla rete: a un articolo critico di Nerella riguardante la fiction "Il padre delle spose", di cui si chiedeva lo spostamento in seconda serata per riguardo verso i bambini, è seguito un articolo alquanto velenoso di Repubblica.it che additava alla pubblica esecrazione le iniziative di protesta nei riguardi del programma televisivo di Banfi, indicando in CulturaCattolica.it il motore del dissenso. A breve distanza sono partiti insulti verbali tramite pesanti e-mail, e infine un attacco hacker di grandi proporzioni diretto contro il sito, con l'esito dell'oscuramento e quindi dell'impossibilità di accesso al sito stesso per parecchi giorni. Questi fatti, la cui gravità è sotto gli occhi di tutti, ci hanno indotti a una serie di riflessioni. In primo luogo, è stato smentito di fatto un pensiero comune: che Internet sia il luogo della libertà affermata e difesa da tutti come intoccabile. Tutti si stracciano le vesti quando si parla di Google censurato in Cina, o di regolamentazioni giuridiche della Rete (salvo beninteso i palesi reati); ma qui un potere più sottile e più subdolo ha attuato la più odiosa delle censure. "L'articolo di Repubblica è stato un attacco al diritto di critica. Badate bene non alla critica, ma alla possibilità di avanzare una critica. C'è qualcosa di inaccettabile in questo." (Fabio Cavallari). Si è verificata la profezia del poeta e premio Nobel polacco C. Milosz: "Si è riusciti a far capire all'uomo che se vive è solo per grazia dei potenti. Pensi dunque a bere il caffè e a dare la caccia alle farfalle. Chi ama la res publica avrà la mano mozzata". Ma l'attacco a CulturaCattolica.it ha evidenziato un altro grave oltraggio alla democrazia, cioè alla possibilità per il popolo, per la gente qualunque di esprimere le proprie idee. Chiunque è esposto alla vendetta dei potenti, chiunque è sotto tiro degli smanettoni della Rete (film già visto - in ambiti diversi - in anni bui non molto lontani). E nei giorni in cui CulturaCattolica.it è stata attaccata, un altro sito amico è stato oscurato con analogo attacco per un paio di giorni. Internet spazio libero? tendenzialmente gratuito? dove chi ha un'idea per quanto dissenziente si può esprimere? Non è così: solo chi potrà pagare costose protezioni potrà permettersi il lusso di dire cose scomode, gli altri dovranno guardarsi le spalle. Gli illuministi-oscurantisti sono sempre contro il popolo.
Ma l'esperienza più bella, pacificante, esaltante al di là della sacrosanta rabbia e del dispiacere, è stata la meravigliosa rete di solidarietà che si è creata attorno al sito, e di cui ringraziamo tutti e ciascuno. A partire dagli amici fraterni di SamizdatOnLine, che hanno attivato una serie di iniziative e di gesti, dalla raccolta di firme giunta ormai a quasi duemila adesioni, all'ospitalità concessa sui propri siti e blog. Abbiamo riscoperto, per le circostanze in cui ci siamo trovati, il significato più bello della parola "samizdat": autoeditoria clandestina, capace di difendersi dal potere, ma soprattutto propositiva di una vita nuova che ha nella Rete solo uno strumento di risonanza. Sì, perché, come ci ha scritto un amico, citando Péguy: "Non bisogna attardarsi a parlare della malizia dei tempi, bisogna tagliare corto. Cristo ha tagliato corto, ha fatto il cristianesimo". Senza evitare di entrare nel merito delle questioni più spinose del nostro tempo, questo intendiamo continuare a fare nella "quarta fase" della vita del sito: contribuire con giudizi, comunicazioni di bellezza, testimonianze, alla edificazione del popolo. In questo nessuna censura ci potrà fermare.

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