Costruire nei luoghi abbandonati
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Abbiamo ricevuto questa lettera, che facciamo nostra per le sue gravi preoccupazioni. Siamo sconcertati per le reazioni di un certo mondo politico (vedi Di Pietro e la Bindi: «La solidarietà a Berlusconi e la condanna del gesto” viene espressa dal presidente del Pd Rosy Bindi che però, in un’intervista a La Stampa sostiene che comunque “tra gli artefici di questo clima c’è anche Berlusconi, non può sentirsi la vittima. Questi gesti vanno sempre condannati, mai giustificati. Qualche volta però sono spiegabili. Certo, se si continua a dividere questo paese, alla fine...». E pensare che Rosy Bindi aveva visto da vicino l’assassinio del suo professore, Vittorio Bachelet, ad opera delle Brigate Rosse il 12 febbraio 1980, all’Università di Roma. Pur nella diversità dei personaggi, siamo di fronte a logiche simili. La storia dunque non ci insegna nulla?). Dunque un mondo che sembra fare propria la logica delle Brigate Rosse (e dei tanti che – pur ad anni di distanza – ne accettano l’impostazione culturale. Si pensa a loro come a «compagni che hanno sbagliato», e si replica in altre forme l’allucinante slogan: «Né con lo Stato né con le BR». Ci rifiuteremo sempre di pensare che siano «compagni», se vale l’idea che «condividono il pane»). Insomma, ci troviamo di fronte a un mondo che anche su Internet (pensiamo ai vari fans su Facebook) ha riempito lo spazio del libero confronto con considerazioni demenziali (e che hanno fatto e fanno temere che in questo luogo di libertà di espressione e di pensiero, per la loro irresponsabilità, si debbano in qualche modo operare forme odiose di censura).
Per questi e altri motivi pubblichiamo questa lettera. Voce fuori dal coro? Per noi è l’unico coro cristiano degno di questo nome:
Le scrivo in seguito alla visione della trasmissione di Blob di questa sera 13 dicembre; l’oggetto è Berlusconi.
A poche ore dall’inquietante aggressione allo stesso Presidente, trovo nella Rai - in questo caso Raitre - e nel pagamento del canone un serissimo problema di coscienza (obiezione di coscienza?).
La trasmissione in questione, e in particolare di stasera, è a dir poco raccapricciante; nella sfilata di “sinistri” personaggi (Fo, Ovadia, Mannoia, Marino, Vecchioni e altri - redivivi - che non conosco) c’è un odio livido e incurante, da massacratori del Circeo.
Con grandissima preoccupazione,
[Lettera firmata]
Crediamo che abbia ragione Eliot:
Noi costruiremo con mattoni nuovi
Vi sono mani e macchine
E argilla per nuovi mattoni
E calce per nuova calcina
Dove i mattoni sono caduti
Costruiremo con pietra nuova
Dove le travi sono marcite
Costruiremo con nuovo legname
Dove parole non sono pronunciate
Costruiremo con nuovo linguaggio
C’è un lavoro comune
Una Chiesa per tutti
E un impiego per ciascuno
Ognuno al suo lavoro».
[T. S. Eliot, Cori da «La Rocca»]
Vorremmo parafrasare dicendo: dove cadono statuine omicide, costruiremo con pietre nuove. Dove le coscienze sono marcite nel qualunquismo, costruiremo con una cultura nuova. Sì c’è un lavoro comune.
È giunto il momento di imparare da quanto la Chiesa nella sua saggezza chiede da sempre: si chiama Dottrina sociale cristiana, e noi col sito vogliamo sostenerla in ogni modo. Chiediamo a tutti voi, amici, di sostenerci nel cammino e di diventare protagonisti in quest’opera, perché la menzogna e l’odio non prevalgano.