Leggere Milan Kundera. In memoria
La sua morte ci interroga, ponendo al centro della nostra attenzione il suo insegnamento- Autore:
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Milan Kundera, nato a Brno nel 1929, è morto l’11 luglio 2023 a Parigi, dove era emigrato nel 1975 in seguito all’espulsione dal partito comunista. Nel 1979 gli viene revocata la cittadinanza cecoslovacca e nel 1981 è naturalizzato francese.
I suoi grandi romanzi: Lo Scherzo, L’insostenibile leggerezza dell’essere, L’Ignoranza, il Valzer degli addii, hanno segnato in modo indelebile la letteratura del ventesimo secolo, eppure Kundera muore senza mai aver ottenuto il premio Nobel per la letteratura.
Perché? perché per i vate del politicamente corretto pensava male. Pensava contro, soprattutto contro il totalitarismo socialista.
Strenuo difensore dell’identità nazionale dei popoli di quella Mitteleuropa erede del grande Impero asburgico, Kundera non si arrese mai all’idea di un’annessione sovietica dei vari paesi slavo-cattolici.
Non si arrese nemmeno di fronte alla minaccia di genocidio culturale del suo popolo, come lo testimoniano inequivocabilmente le sue parole :
Lo stalinismo, cercando di cancellare ogni memoria cristiana, rese improvvisamente chiaro, brutalmente evidente, che noi tutti, tutti, bestemmiatori o devoti, appartenevamo alla stessa cultura, una cultura ancorata a un passato cristiano senza il quale non saremmo stati che ombre senza sostanza, pensatori senza parole, apolidi in un mondo straniero.
Ricordiamo, celebriamo, e ancor più rileggiamo, oggi, uno scrittore che resterà per sempre un gigante della letteratura europea.
Luca Costa