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"Io, supplente trans, accolto bene in classe"

Autore:
Cupani, Giovanna
Fonte:
CulturaCattolica.it
Riportiamo una lettera al direttore del Messaggero Veneto che dà notizia (QUI) con evidenza all'ingresso in classe di un insegnante transessuale.

Egregio Direttore,

ho letto con amarezza e sconcerto l'articolo apparso ieri sul suo giornale dal titolo: "Io, supplente trans, accolto bene in classe".

Insegno da molti anni, ma nessuno mi ha mai dedicato un articolo con tanto di foto, e vistoso richiamo in prima pagina, dal titolo professoressa "intersessuale" in cattedra. Inoltre io, come tanti miei colleghi sensibili alla formazione umana e civile dei ragazzi, ho sempre decisamente insegnato ai miei alunni che non esiste "l'omosessuale", "l'eterosessuale", il "transessuale", etc., ma esiste la "persona", con la sua storia, la sua sensibilità, la sua intelligenza, e con un suo orientamento sessuale, che in alcune circostanze può risultare rilevante, in altre assolutamente no. Esiste prima di tutto la "persona" che come tale va considerata e rispettata. Tale insegnamento è più che mai attuale oggi, di fronte alle sollecitazioni offerte dall'attualità, e oggi più che mai risulta controproducente derogare da questa impostazione, l'unica a mio avviso "democratica" e umanamente rispettosa, per cedere alla tentazione di trasformare la questione in scoop giornalistico, strumentale alla "rissa ideologica". Discriminando ancora una volta, seppur in forma "rovesciata", non attraverso la censura, ma attraverso la spettacolarizzazione, le persone in base al loro orientamento sessuale.

Concludo dicendo che da tutto l'articolo si dovrebbe almeno desumere che il problema "omofobia" non riveste il carattere di tanto conclamata urgenza nella scuola italiana, se gli allievi hanno accolto in nuovo insegnante "bene", come riferisce il giornalista.

Allievi che, mi si permetta, in tutta questa situazione sembrano aver assunto il comportamento più adulto e maturo, uscendone in maniera encomiabile. Forse l'impegno umile e quotidiano di tanti insegnanti come me non è stato del tutto inutile...

Grata dell'attenzione: Giovanna Cupani, docente presso il Liceo "Leopardi Majorana" di Pordenone

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