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"I pastori alla grotta" - Poesia di Natale 2013

Autore:
Curto, Gregorio
Fonte:
CulturaCattolica.it

I pastori alla grotta

E’ una notte serena; presso a un fuoco
stan due pastori a riscaldarsi un poco:
sono Giovanni e il giovane Mattia,
che dal suo flauto un’alta melodia

sa trarre mentre guarda il proprio gregge.
Ma ora è stanco e quasi più non regge;
si appisola perciò col capo chino
sulla sua spalla, come fa un bambino.

C’è un gran silenzio in tutta la radura
e il solo fuoco nella notte oscura
con ampi guizzi e fervidi bagliori
rischiara il volto ai docili pastori.


Poco lontano, ad altri fuochi accesi,
tra pecore assopite a terra stesi,
altri compagni di Mattia e Giovanni
stanno accucciati in dei poveri panni.

Poi all’improvviso, non molto distante,
splende nel cielo una luce abbagliante
e una voce proclama “abbiate gioia:
poiché adagiato in una mangiatoia

a Betlemme è neo-nato il Salvatore
l’Emanuele, che è Cristo Signore”.
“Che cosa è mai questa luce inattesa
- si domanda Mattia con gran sorpresa -

e che vuol dire il Salvatore è nato?”
....e ne rimane quasi un po’ turbato.
“Niente di meglio che andare a vedere
se le parole annuncian cose vere

- gli replica Giovanni - andiamo in fretta
che la notizia mi par franca e schietta”.
Verso Betlemme quindi, detto fatto,
percorron celermente il primo tratto

e poi vanno più lesti ed ansimanti
finché, giunti a una grotta, hanno davanti
una mamma che bacia il suo bambino
su paglia posto come su un cuscino.

Altri pastori, accorsi più solerti,
a Giovanni e a Mattia dicono certi:
“Maria è la madre, Giuseppe il suo sposo,
non disturbiamo il lor quieto riposo;

Gesù, il bambino si è quasi assopito”
.... e sulle labbra appoggia lieve un dito
uno di loro, per significare
che occorre fare piano e non gridare.

Il giovane Mattia, preso il suo flauto
al bimbo si avvicina e cauto cauto
si pone dal suo viso ad una spanna
suonandogli una dolce ninna nanna.


Ed anche noi esultanti, il passo lesto,
partecipiamo del gioioso gesto
e in gran silenzio uniamoci ai pastori
con la semplicità dei loro cuori



Testo di Gregorio Curto
gregoriocurto@hotmail.com
S. Natale 2013

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