Il Natale è un incontro!
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(Papa Francesco, Omelia a Santa Marta, 2 dicembre 2013)
L’arrivo di un bambino porta una gioia infinita in una famiglia, immaginiamo che sia stato così anche per Giuseppe e Maria. Forse proprio per questo, oltre che per mostrarsi umile, povero vicino ai poveri e quindi vicino a tutti, Gesù ha scelto di mostrarsi al mondo come un bambino. La fede cristiana è una fede di gioia, gli angeli invitano i pastori ad andare ad adorare il bambinello, ma per chi
ha un bambino appena nato questo invito è un invito dolce spontaneo, un moto del cuore. Il Papa ha affermato che “per capire i segni dei tempi, un cristiano non può pensare solo con la testa, ma anche con il cuore e con lo spirito che ha dentro.” Gesù con la sua incarnazione ha segnato la storia in un modo sorprendente allora come oggi, donando eguale dignità a ogni essere umano.
Noi siamo chiamati a convertirci come predicava Giovanni il Battista:
«Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!» e testimoniare questa gioia e la fede come esorta Papa Francesco: “Tutti i cristiani hanno il dovere di trasmettere la fede con coraggio”. E vivere la fede oggi nel mondo significa essere un po’ fuori dal coro: “Il cristiano pensa secondo Dio e per questo rifiuta il pensiero debole ed uniforme”. Buon Natale nella fede, nella gioia, nella verità.