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Appello al Santo Padre: fermare la legge anti-omofobia

Fonte:
CulturaCattolica.it
Riceviamo l'invito dai nostri amici di Prolife News a sottoscrivere questo Appello per fermare la legge anti-omofobia. Visto ciò di cui si tratta, diffondiamo volentieri questa notizia, sperando che il buon senso e il rispetto della libertà di coscienza abbiano il sopravvento.
Siamo preoccupati del fatto che si demandi continuamente a leggi (e spesso liberticide) la soluzione di problemi che sono di ordine educativo.

Santo Padre,

ci rivolgiamo a Lei mossi dalla fiducia di ricevere una risposta su una questione di massima importanza. Ci rincuora molto il fatto che Sua Santità abbia spesso mostrato di essere attento anche alle richieste dei più “piccoli” membri della Chiesa. La questione è grave e riguarda tutta l’Italia. Siamo per questo ancor più sicuri che ascolterà la nostra supplica, rientrando questo problema a pieno titolo nella sollecitudine pastorale del Vescovo di Roma.

Si discute in questo momento nel Parlamento italiano su un disegno di legge che potrebbe, tra poco, avere forza di legge: ci riferiamo al testo unificato delle proposte di legge C. 245 (Scalfarotto), C. 280 (Fiano) e C. 1071 (Brunetta), conosciuto anche come proposta di legge “contro l’omofobia”, (...)

Questo provvedimento minaccia gravemente la giusta libertà di espressione e di associazione, in particolare dei cattolici, e qualora venisse approvato, diventerebbe il trampolino di lancio per legislazioni ulteriormente lesive del diritto naturale, come la legalizzazione del c.d. “matrimonio omosessuale” e delle adozioni per le coppie omosessuali. (...)

Per questo umilmente Le chiediamo, anzi La supplichiamo, di assumere una posizione forte e pubblica contro questo disegno di legge, di intervenire in modo proporzionato alla gravità e alla natura pubblica del problema. I fedeli hanno già fatto sentire da diverse parti la loro voce di protesta ma hanno bisogno della voce del loro Pastore. Soltanto lei, Santo Padre, può scuotere la coscienza dei politici cattolici, dei fedeli e dell’opinione pubblica in generale in modo da fermare questa legge che rischia di calpestare le libertà più fondamentali e di essere utilizzata per portare cambiamenti sempre più lesivi dell’ordine naturale nella nostra amata patria.

Fiduciosi che Sua Santità non resterà insensibile alle nostre suppliche, Le domandiamo di concederci la Sua paterna benedizione.

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