Siamo tutti Sallusti!
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Ho letto l’invito a che tutti i cattolici, giornalisti o no, sappiano gridare le loro ragioni in difesa di Sallusti, ingiustamente condannato per avere pubblicato un articolo in cui l'autore prendeva le parti di una tredicenne costretta ad abortire contro la sua volontà.
Accetto la provocazione e rilancio.
So bene che cosa significa dovere rispondere alla magistratura per questioni in cui c’è di mezzo la difesa della vita. Tempo fa sono stato chiamato in causa dai legali di Beppino Englaro perché avevo ospitato un articolo in cui si chiamava per nome quanto successo ad Eluana: «omicidio legalizzato». Non l’avevo scritto io. L’ho curato e lo sottoscrivo in pieno.
Oggi la Cassazione interviene in maniera rude e grottesca sul diritto a manifestare le proprie idee. Non voglio citare ancora quella frase falsamente attribuita a Voltaire: «Non condivido la tua idea ma darei la vita perché tu la possa esprimere». Qui la vita non si dà per nessuno. Qui ci si affanna a difendere chi cancella la vita. Qui si condannano gli spiriti liberi che cercano di dire che la vita di ogni uomo è sacra, dal primo istante del concepimento fino al suo termine naturale. Qui si premiano i film che mentono su un dato di fatto elementare, la difesa del V° comandamento: «Non uccidere».
Qui si dà spazio a chi vorrebbe fare dell’aborto (= l’ uccisione di un essere innocente) un diritto civile! Qui si parla di libera espressione artistica e di esempio di civiltà quando si offendono le concezioni più sacre della religione cristiana, indignandosi poi però (così si salvano la pelle, il posto e i quattrini) per le vignette cosiddette «blasfeme» contro Maometto.
In molti hanno chiesto di indignarsi. Io chiedo di lottare per ricostruire il bene e la libertà e la verità. Quella difesa che in questi giorni ha avuto il sapore della difesa dell’ identità dell’ora di religione nelle scuole d’Italia, per salvaguardare il volto di un popolo, il nostro. Quella difesa che ha vinto a Varese contro chi voleva equiparare ogni tipo di convivenza alla famiglia. Quella difesa che ha alzato la voce contro chi vuole fare passare l’incesto come pratica lecita in un paese civile.
Ancora una volta: diamo voce al cuore dell’uomo, al grido dei giovani che domandano ali per la speranza, ai più deboli ed indifesi. A quelli che per un atto umano di amore attendono di entrare nella vita, con la speranza che ogni atto che può generare la vita sia un autentico atto di amore!
Siamo tutti #Sallusti!. Ricordando #Eluana, l'#aborto, l'#incesto. culturacattolica.it/?id=17&id_n=31…
— Gabriele Mangiarotti (@dongabriele) Settembre 26, 2012