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Per un sussulto di dignità

Fonte:
CulturaCattolica.it

È da tempo che l’attacco a Berlusconi era preparato. I mezzi usati sono stati certamente ingenti.
Non entro, non ne ho le capacità, nel giudizio di merito. Certo però quello che colpisce è il clima che molti hanno creato (di cui le manifestazioni – disgustose – di una certa piazza sono un segno eloquente) e che pare diventare determinante, al punto di non farci accorgere che forse di golpe si può parlare (ma non lo si può dire).
Ed è il golpe che ha distrutto la coscienza dei giovani (pensiamo ai gravi fatti di Roma, ai No-Tav, o alle violente manifestazioni dopo avvenimenti sportivi, ecc.) e che non ferisce né addolora coloro che hanno un progetto di società (e prima di uomo) che è in antitesi con il senso cristiano della vita.
Voglio qui solo rimandare ad alcuni interventi che ci aiutino in quel «solo giudizio» di cui il nostro sito è fiero.

Ricordando però a tutti che «chi semina vento raccoglie tempesta», come afferma la Bibbia. E il vento di chi – specie a sinistra – non ha saputo (ma credo neanche voluto) stigmatizzare la brutale e scomposta volgarità di chi ha esultato per la fine di Berlusconi non è foriero di novità e bellezza. Né, tanto meno, di una nuova stagione di responsabilità.

Vi rimando ad un acutissimo giudizio di Don Giussani, del 1992, e a misurarvi sulle considerazioni di una sorprendente attualità e pertinenza.

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