Muoia Sansone con tutti i filistei?
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Che cos’è la novità? Qualcosa che colpisce il cuore e mobilita la vita, riaprendo la speranza.
Allora, Benedetto XVI, ad Assisi, ha testimoniato una novità nel mondo. Quella che Gesù è venuto a portare a tutti gli uomini.
Ascoltandolo, rimango sempre sorpreso dalla umiltà con cui egli affronta ogni questione, quella umiltà che così ben rappresenta il Magnificat di Maria; quella umiltà che sa proporre la verità in modo tale da aprire, ogni volta, il cammino dell’uomo (in questo è profondamente simile a Gesù, che, di fronte alle più insidiose domande degli avversari, ha sempre suggerito un cammino praticabile, che non umilia gli interlocutori).
E allora dispiacciono i commenti malevoli di coloro che, pur di non abbandonare i propri pregiudizi e la propria ottusità, sanno solo ripetere il ritornello del rifiuto aprioristico.
Hanno persino coniato un nuovo vocabolo “ateofobo”, per definire il Pontefice della verità e della pace.
Il Papa ad Assisi ha saputo richiamare gli uomini “di buona volontà” ad un lavoro di testimonianza del bene, non si è nascosto di fronte ai terribili tradimenti degli stessi cristiani, ha saputo andare al cuore di chi con lui ha il desiderio di rendere praticabile, per ogni uomo, il cammino della pace: “Pellegrini di verità. Pellegrini della pace”.
Ci sarà allora la possibilità per gli uomini di mettersi in cammino insieme? O varrà la legge del “tanto peggio, tanto meglio”, o del “muoia Sansone con tutti i filistei”, che proprio questi irriducibili atei sembrano fare propria?
A leggere certi siti, o certe affermazioni - tra le altre – di Augias su Repubblica, francamente sembra una via improponibile.
Per fortuna il cuore dell’uomo è più grande della testa di costoro, dalla apertura mentale che fa a gara con galline e formiche (e non sembri irriverente questa osservazione, basta leggere certe pagine di Eugenio Scalfari sul “luciferino orgoglio” di pensare alla grandezza e superiorità dell’uomo).
Quante sono le testimonianze della grandezza del cuore dell’uomo che possiamo incontrare, nel nostro cammino, anche vicino a noi! Trovate sul sito CulturaCattolica.it la lettera di quella studentessa che, per un incontro accadutole, ha saputo superare ostilità e delusioni, ricominciando a vivere.
Cerchiamo continuamente, proprio con le pagine del nostro sito, di mostrare che il cuore dell’uomo sa riconoscere e testimoniare la pace e l’amore come condizioni, già in atto, di una nuova “civiltà della verità dell’amore”.
Ci auguriamo allora che il cuore dell’uomo sappia fare proprio il cammino auspicato da Benedetto XVI.