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Andate in tutti i mondi

Fonte:
CulturaCattolica.it

“L’educazione costituisce uno dei punti nodali della questione antropologica odierna”: non perde occasione per ricordarlo Papa Benedetto XVI, e questa volta ha scelto il XXVI Capitolo generale dei Salesiani di Don Bosco, il cui carisma “li pone nella situazione privilegiata di poter valorizzare l’apporto dell’educazione nel campo dell’evangelizzazione dei giovani”. Specialisti dunque, ma non in senso tecnico, se è vero che l’educazione, come ripeteva don Bosco “è cosa del cuore, e Dio solo ne è padrone, e noi non potremo riuscire a cosa alcuna, se Dio non ce ne insegna l’arte, e non ce ne mette in mano le chiavi”. Papa Benedetto non poteva non valorizzare questa importante circostanza; la sua insistenza sull’emergenza educativa (“Senza educazione, in effetti, non c’è evangelizzazione duratura e profonda, non c’è crescita e maturazione, non si dà cambio di mentalità e di cultura. I giovani nutrono desideri profondi di vita piena, di amore autentico, di libertà costruttiva; ma spesso purtroppo le loro attese sono tradite e non giungono a realizzazione. E’ indispensabile aiutare i giovani a valorizzare le risorse che portano dentro come dinamismo e desiderio positivo; metterli a contatto con proposte ricche di umanità e di valori evangelici; spingerli ad inserirsi nella società come parte attiva attraverso il lavoro, la partecipazione e l’impegno per il bene comune”) si è tradotta anche in un appello per “una pedagogia cristiana attuale”.
“Nell’emergenza educativa che esiste in numerose parti del mondo, la Chiesa ha bisogno del contributo di studiosi che approfondiscano la metodologia dei processi pedagogici e formativi, l’evangelizzazione dei giovani, la loro educazione morale, elaborando insieme risposte alle sfide della postmodernità, dell’interculturalità e della comunicazione sociale e cercando nel contempo di venire in aiuto alle famiglie”.
Anche noi di CulturaCattolica.it sentiamo come pressante ed urgente questo appello del Papa. Le sfide della postmodernità e in particolare della comunicazione sociale ci vedono vigilanti ed attenti, dal momento che l’emergenza educativa passa anche per Internet e per tutto ciò che è collegato alla Rete. Il carisma di don Giussani (definito da molti “il don Bosco del XX secolo” per la sua costante sottolineatura del “rischio educativo”) è aperto per sua natura a “nuove e profetiche realizzazioni apostoliche e missionarie”, come ricordava Papa Benedetto XVI il 24 marzo 2007 in Piazza san Pietro davanti a 100.000 appartenenti a Comunione e Liberazione.
Accogliamo quindi la sfida sull’educazione che il Papa continuamente rilancia, e mettiamo umilmente a disposizione la nostra competenza e la nostra esperienza per questa opera gigantesca.

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