Last Minute: offre La rosa nel Pugno

A proposito di viaggi, turisti, gite e affini...
Autore:
Dal Corso, Bruno
Vai a "Fecondazione artificiale"

La polemica sulla necessità di ricorrere al turismo procreativo per aggirare i limiti previsti dalla legge 40 va avanti da tempo, con gli alti e bassi del caso.
Alla vigilia del referendum Il Foglio (20.2.2005) ironizzava sui "viaggi di piacere in Sud Africa, Israele, Libano, Canada, Columbia, Francia, Malesia e Singapore. Lì la FIV la fanno a prezzi buoni. In Ungheria e Slovenia paghi 1.600 sterline quello che a Londra ne costa 4.000. C'è pure chi si specializza, come lo Stato d'Israele che si avvia a diventare la "patria delle lesbiche", dopo che il 10 gennaio la Corte Suprema ha deciso che gli omosessuali possono adottare figli nati da donatori anonimi";
La Repubblica (19.01.2005) titolava "Fecondazione eterologa, le coppie vanno all'estero" salvo poi chiedersi nel testo dell'articolo, "Quanti sono coloro che si spostano all'estero? Difficile dirlo". Lo sapeva però La Stampa, che garantiva un aumento del 20% del turismo procreativo e contemporaneamente, ma a questo punto un po' inspiegabilmente, una diminuzione di un terzo delle gravidanze da FIV (13.1.2005).
Sta di fatto che questo genere di "viaggio della speranza" deve essere un po' in crisi, se è vero che su www.mauriziomian.it si può leggere "ci troviamo a vivere in un Paese nel quale lo spostarsi nei vicini paesi europei è una condizione necessaria per poter usufruire di diritti e possibilità sempre più negati in Italia. Che si tratti di pacs o di libertà di cura, di aborto farmacologico o di eutanasia, di ricerca scientifica o di fecondazione assistita, il viaggio all'estero è sempre più lo strumento utilizzato per poter affermare le proprie libertà individuali.
Ecco allora l'idea di offrire gratuitamente ad un certo numero di persone la possibilità di recarsi in alcune grandi capitali europee per fare cose che attualmente sono vietate in Italia. Si tratta certo di una provocazione che mette in ridicolo e per certi aspetti rende ai nostri occhi ancor più paradossale il regime nazional-clericale italiano. Paradosso che contiamo di superare davvero la sera del 10 aprile con la vittoria dell'Unione e con un'ampia affermazione delle liste de La Rosa nel Pugno".
Mian, candidato della Rosa nel Pugno nella lista toscana, di fatto intende regalare 15 biglietti aerei: 5 per Parigi per sottoporsi ad aborto farmacologico, 5 per un ciclo di fecondazione assistita a Barcellona, 5 a Londra per visitare i laboratori sulle cellule staminali embrionali.
Offre Mian, purché il voto sia low-cost.
E chi è interessato solo a pacs, aborto farmacologico, eutanasia, come scritto nelle premesse? Anche le provocazioni hanno un limite?
Il Giornale del 11/03/2006 descrive Mian, 50 anni, come "personaggio eccentrico. Medico e imprenditore, gestisce il patrimonio che il pastore tedesco Gunther ha ereditato da una nobildonna tedesca (ndr: circa 128 miliardi di lire). Con quei soldi ha comprato negli anni il Pisa Calcio, la discoteca «Il Pappafico» di Marina di Pisa, il 20 per cento del quotidiano l'Unità…"
Sul suo sito una specifica rassegna stampa integra, non senza un pizzico di autocompiacimento, le informazioni su di lui e si non manca di sottolineare l'impegno della Rosa nel pugno: "Cambiare la legge 40 appena eletti in parlamento" per arginare il "turismo procreatico di massa".
Nell'attesa, offre Mian, anzi, Gunther.