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Viola Ardone, Il treno dei bambini 1 - L'opera

Curatore:
Leonardi, Enrico
Fonte:
CulturaCattolica.it
Einaudi 2019, € 17,50. L’Autrice recupera attraverso documenti e testimonianze la vicenda di migliaia di bambini del Sud Italia che, negli anni compresi fra il 1945 e il 1950, su iniziativa del Partito Comunista, sono stati trasferiti nelle zone del Settentrione e del Centro Italia.

"Il treno dei bambini" è il libro di Viola Ardone, napoletana, insegnante di latino e italiano nei licei e già nota nel mondo letterario come scrittrice di romanzi.

In questa recente sua opera l’Autrice ha voluto narrare una vicenda poco nota della nostra storia; a lei va il merito di averla raccontata e di avere ancora una volta confermato il valore e la preziosità della memoria quando i testi ci tramandano fatti realmente accaduti.
Questo il dono della pagina scritta: riportare e iscrivere nella memoria i brandelli sparsi del nostro passato, farci conoscere episodi e comportamenti, vicende di bontà e coraggio, solidarietà e sacrificio altrimenti destinati ad essere sommersi dall’oblio, e quindi arricchire il nostro presente e aprirci alla speranza guardando il futuro.
L’ Autrice recupera attraverso documenti e testimonianze la vicenda di migliaia di bambini del Sud Italia che, negli anni compresi fra il 1945 e il 1950, su iniziativa del Partito Comunista, sono stati trasferiti nelle zone del Settentrione e del Centro Italia.
Lì sono vissuti per circa sei mesi (alcuni per sempre) presso famiglie che li hanno accolti, salvati dalla fame, e accuditi come figli, mostrando come non siano venuti meno all’interno di diverse regioni italiane episodi e comportamenti di solidarietà e aiuto nei difficili anni del dopoguerra.

In un’intervista alla scrittrice riportata da Rosa Carnevale il 10 ottobre 2019, è stato chiesto alla Ardone come sia arrivata alla vicenda narrata.
“Direi che è la storia ad essere arrivata a me! L’ho ricevuta come un dono da un signore molto anziano e sono rimasta incredula, ho pensato all’inizio che si trattasse di una sua esperienza personale. Solo dopo, studiando e documentandomi, ho capito che si era trattato di una migrazione di massa di bambini dalle zone più povere e disastrate dalla guerra. Una gigantesca operazione di solidarietà e accoglienza”.
Nel filo rosso che attraversa il romanzo, accanto alla descrizione della situazione economica e sociale di famiglie del Sud provate dalla guerra, troviamo anche l’estendersi dello sguardo dell’Autrice ai riflessi delle decisioni prese dagli adulti sulla vita dei bambini e in particolare su quella di uno di essi, accompagnato fino alla maturità.

Per i temi trattati il libro, alla Fiera di Francoforte 2018, è stato oggetto di grande interesse e successo, diventando ben presto un caso letterario con diritti di traduzione acquistati in 19 paesi e la previsione di un film sulla vicenda narrata.

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