"Il treno dei bambini" 6 - Amerigo e la sua nuova vita
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Per il piccolo protagonista del romanzo inizia dunque una nuova vita: il soggiorno a Modena, così diversa dalla sua città, la conoscenza di nuove persone, una nuova scuola, i bambini della cugina Rosa che non lo accettano subito, il marito Alcide con grandi baffi e capelli rossi che subito gli propone di chiamarlo babbo.
I piccoli disaccordi nascono subito con Luzio, ma presto anche lui cederà ad Amerigo.
Da estraneo guardato con scherno diventerà presto l’eroe della sua classe.
In una serata in cui si era sparsa la voce di una bambina scappata dalla sua nuova famiglia, Amerigo aveva mostrato di sapere bene cosa fare e dove cercarla.
Si reca alla stazione indovinando i propositi di quella bambina ribelle che ben conosceva e avvisa il sindaco della città di averla ritrovata.
Nessuno da quel momento avrebbe più preso in giro Amerigo.
Alcide come lavoro ripara gli strumenti musicali e porta spesso Amerigo con sé, spiegandogli come si suonano e si accordano, notando nel piccolo ospite un particolare interesse e orecchio musicale
“Cosa vorrà fare da grande? Farà lo stesso lavoro di Alcide?” Gli viene chiesto da una anziana cliente. Ma Amerigo non riparerà gli strumenti “Li voglio suonare, così i soldi me li daranno per venirmi a vedere” e dicendo questo restituisce una moneta alla signora che voleva fargliene dono.
“E io finalmente mi sento di nuovo Nobel, come dentro al vicolo mio” (pag. 101).
Il giorno del suo compleanno Alcide gli regala un meraviglioso pacco avvolto nella carta colorata e con un fiocco sopra. “Tolgo lo spago, apro il pacco piano piano e resto a bocca aperta: è un violino. Un violino vero!” (pag.106)
Dentro la custodia si trova una fettuccia con sopra scritto il suo nome: Amerigo Speranza. E Alcide gli farà prendere delle lezioni per imparare a suonarlo.
Ma la sorpresa più bella sarà la lettera della mamma scritta per lei da Maddalena e firmata con uno scarabocchio tutto storto.
“Allora non si è scordata di me! “E subito con l’aiuto di Derna si prepara a risponderle, aggiungendo anche il disegno a colori della sua mamma, della Zandragliona, della Pachiochia, di Capa ’e fierro, degli amici.
Così passano i giorni e sempre più cresce l’attaccamento a Derna, ad Alcide e Rosa, a quelle persone che l’hanno accolto e lo amano.