L’Annunciazione, o le domande di Pier Paolo Pasolini
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Tante domande, o meglio, “tanta” la domanda di Pier Paolo Pasolini, tanti punti di sospensione, frasi lasciate, incerte, col fiato sospeso: “Cosa nascondi...?”, “Chi eri...?”, “E Lui, chi era?”, “antichi incensi...”, “Madre...”, come per uno stupore che si fa strada, testardo, tra le ideologie, il vizio, la solitudine e l’orgoglio.
“Tutto il Vangelo è dominato da questo senso di qualcosa d’altro - disse una volta, in un’intervista Pier Paolo Pasolini a proposito del suo film ‘il Vangelo secondo Matteo’ - che io come marxista non posso spiegare. E che il marxismo non può spiegare”.
E siccome un fatto, prima di tutto, non si spiega ma c’è, lo stupore continua, cattura, conduce il cuore lontano dalla gabbia dei pregiudizi, lo trascina via, permette alla ragione di contemplare il Mistero, di ascoltare il richiamo dell’Angelo: “Non senti i figli?”, e di sperare in un grembo accogliente che “sarà candore”.
Ad un sacerdote amico, Pasolini confidò: “Sono bloccato, in un modo che solo la Grazia potrebbe sciogliere.” Non si tratta, quindi, di una conversione nel senso pieno del termine ma, come sempre accade quando la genialità si esprime, troviamo qui l’esaltazione dell’umano che accetta la ragionevolezza della presenza del divino. Tale Presenza, e qui sta il fascino del personaggio, si riscontra in quella realtà materiale e sociale che Pier Paolo Pasolini ha posto a tema di così disincantate analisi e creazioni artistiche.
L’Annunciazione
I figli:
Madre, cos’hai
sotto il tuo occhio?
Cosa nascondi
nel riso stanco?
Domeniche antiche,
fresche di cielo,
antichi maggi
rossi negli occhi
delle tue amiche,
antichi incensi...
Ora, al tuo letto,
tremiamo per te,
madre, fanciulla,
per le domeniche,
gli incensi, i maggi.
Tu eri tanto
bella e innocente...
Madre... chi eri
quand’eri giovane?
E Lui, chi era?
Madre, che muoia...
Ah, sia fanciulla
sempre la vita
nella severa
tua vita fanciulla...
L’ angelo:
Non senti i figli?
O lodoletta
canta in un’alba
di eterno amore...
Maria:
Angelo, il grembo
sarà candore.
Pei figli vergini
io sarò vergine.