“Il Signore delle mosche” 2 – Le regole della magica conchiglia
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E’ significativo, per lo svolgersi del racconto, notare che i due ragazzi saranno i soli a nominare le figure delle persone adulte cui sono particolarmente affezionati e a ricordare i loro insegnamenti.
Camminando sulla spiaggia, essi raggiungono una piattaforma a livello sopraelevato e, tra le alghe simili a felci, intravedono una rara conchiglia marina, di color crema, con tocchi di rosa pallido.
Soffiandovi dentro, Piggy sa che il suono si sparge per miglia e miglia e quindi può servire a chiamare le presenze sparse sull’isola. Così suggerisce a Ralph come convocare i superstiti.
Bambini e ragazzi, rincuorati dal suono e attratti dalla conchiglia, emergono a poco a poco dall’oscurità della foresta fra gli alberi di cocco e i germogli di palma e si siedono, in attesa, sulla piattaforma.
Alcuni sono molto piccoli e hanno il viso impiastricciato dai frutti tropicali, e i calzoncini strappati, mentre altri sono già grandicelli.
La conchiglia acquisterà ben presto un grande valore: di essa i ragazzi si serviranno per riunirsi, il suo possesso autorizzerà a parlare uno alla volta, la sua presenza e il suo uso saranno il simbolo per i piccoli sopravvissuti, di una convivenza in cui ordine e regole comuni siano rispettati, come hanno imparato nella società civile alla quale appartengono, nella scuola e vivendo con gli adulti.
Nella luce abbagliante della spiaggia, appare improvvisa una macchia scura: “Si trattava di una squadra di ragazzi che marciavano più o meno al passo su due file parallele, vestiti in modo assolutamente fuori dal comune” (pag. 17) Essi indossano infatti berretti neri con uno stemma d’argento e grandi mantelli, neri anch’essi, con una lunga croce sul petto. Li comanda Jack, un ragazzo coi capelli rossi e dai modi decisi, maestro della squadra del coro e capoclasse, come dichiarerà lui stesso.
Constatata l’assenza di adulti, egli ordina ai suoi di fermarsi e di unirsi agli altri del gruppo per decidere il da farsi
La piccola assemblea sceglie come proprio capo Ralph, per le sue doti di istintiva simpatia e perché, alto, bello e detentore della magica conchiglia, per i piccoli “rappresentava un legame col mondo autorevole degli adulti” (pag. 66), spiega Golding.
Il capo democraticamente eletto enuncia le prime regole che tutti dovranno seguire per raccogliersi in assemblea, per parlare ordinatamente come si faceva a scuola, per costruire i rifugi sulla spiaggia, per procurarsi il cibo finché qualcuno non fosse venuto a salvarli.
Sarà la nave del padre a venire in loro soccorso, proclama Ralph, e “presto o tardi” (pag. 39), secondo il ragazzo, essa sarebbe approdata sull’isola.
Dunque nelle prime pagine del romanzo bambini e ragazzi si preparano ad affrontare le incognite della loro avventura senza farsi prendere dal panico, facendo onore al fatto di essere degli studenti del Regno Unito. “Dobbiamo avere delle leggi e rispettarle –dice Jack- dopo tutto, non siamo selvaggi. Siamo inglesi e gli inglesi sono i più bravi in tutto. Dunque dobbiamo fare quello che è giusto”. (pag. 46).
E il ricordo degli insegnamenti del padre per Ralph e della saggia zia per Piggy, confortano e sostengono le loro scelte e i comportamenti da tenere.
La vita inizia a scorrere e agli occhi dei più piccoli la permanenza sull’isola assume il volto dell’avventura esotica, delle narrazioni lette ne L’Isola del tesoro di Stevenson e ne L’isola misteriosa di Verne, dove tutto si presenta come realtà affascinante ed edenica, facilmente dominabile grazie alla razionalità e alla superiore civiltà dei protagonisti dei romanzi.
Fra i compiti più importanti viene indicato da Ralph il fuoco da accendere e custodire per segnalare la loro presenza a qualche nave di passaggio, perché solo così potranno ritornare al loro mondo e ai loro affetti.
Sarà la metà della squadra del coro ad avere l’importante compito, mentre l’altra si occuperà del cibo formando il gruppo dei cacciatori di maiali capitanati da Jack.
La proposta di formare un rogo nel punto più alto dell’isola entusiasma a tal punto tutti che, grandi e piccoli, sciolgono disordinatamente la convocazione e si precipitano a raccogliere legna da ardere in cima alla montagna.