Florenskij: Non dimenticatemi
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Dall'editrice Mondadori è uscito il testo di Pavel Florenskij "Non dimenticatemi" che raccoglie le lettere alla moglie e ai figli del grande matematico, filosofo, teologo, poeta e sacerdote ortodosso russo, scritte dai lager sovietici. Florenskij venne fucilato l'8 dicembre 1937 nei pressi di S. Peterburg assieme ad altri cinquecento prigionieri provenienti dalle isole Solovki, il primo grande lager voluto da Lenin, nel quale persero la vita più di un milione di detenuti.
Da questo testo scegliamo alcune massime che possono introdurre alla comprensione di questo martire. Come scrive Sergej Bulgakov: "padre Florenskij non era solo un fenomeno di genialità, ma lui stesso era un'opera d'arte".
"La nostra Chiesa - mi sono detto - o è una completa assurdità oppure deve nascere da un germe santo. Io l'ho trovato e ora lo farò crescere, lo porterò fino ai santi misteri, e non lo darò in pasto dei socialisti di tutti i colori e sfumature".
"Questa è un epoca tanto tremenda che ognuno deve rispondere di se stesso. Io ho compreso che è soltanto l'ascolto della parola di Dio che devo seguire".
"La mia più intima persuasione è questa: nulla si perde completamente, nulla svanisce, ma si custodisce in qualche tempo e in qualche luogo. Ciò che è immagine del bene e ha valore rimane, anche se noi cessiamo di percepirlo".
"La vita vola via come un sogno e spesso non riesci a far nulla prima che ti sfugga l'istante della sua pienezza. Per questo è fondamentale apprendere l'arte del vivere, tra tutte la più ardua ed essenziale: colmare ogni istante di un contenuto essenziale".
"Non fate le cose in maniera confusa, non fate nulla in modo approssimativo, senza persuasione, senza provare gusto per quello che state facendo… Ricordate che nell'approssimazione si può perdere la vita"… "Cari figli miei, guardatevi dal pensare in maniera disattenta. Il pensiero è un dono di Dio ed esige che ci si prenda cura con tutte le forze del suo oggetto".
"Ho cercato attorno qualcosa da donare a Mik,
e ho trovato un dono: la grazia. Vorrei che la quiete di Dio
ti avvolgesse, o bimbo mio".
"Colgo l'occasione per dire a te e ai bambini che tutte le idee scientifiche che mi stanno a cuore scaturiscono dal mio sentimento per il mistero. Tutto ciò che esula da tale sentimento non trova dimora nel mio pensiero, al contrario tutto ciò che da esso scaturisce resta vivo in me e prima o poi diventa oggetto di uno sforzo scientifico".
"Il passato non è passato, ma è custodito e rimane per sempre, ma noi ci dimentichiamo e ci allontaniamo da esso: Tuttavia in seguito, lungo il susseguirsi imprevedibile delle circostanze esso riappare di nuovo come un eterno presente".
"Non tradire mai le tue più profonde convinzioni interiori per nessuna ragione al mondo. Ricorda che ogni compromesso porta ad un nuovo compromesso, e così all'infinito".
"È chiaro che il mondo è fatto in modo tale che non gli si possa donare nulla se non pagando con la sofferenza e la persecuzione. E tanto più disinteressato è il dono, tanto più crudeli saranno le persecuzioni e atroci le sofferenze. Tale è la legge della vita, il suo assioma fondamentale".
"La matematica non deve essere nella mente come un peso portato dall'esterno, ma come un'abitudine del pensiero: bisogna imparare vedere i rapporti geometrici in tutta la realtà e a individuare le formule in tutti i fenomeni. Chi è capace di rispondere all'esame e di risolvere i compiti, ma dimentica il pensiero matematico quando non si parla direttamente di matematica, non ha appreso la matematica".
"Studiando la natura, la cosa più importante è avere impressioni immediate, le quali, se vengono esaminate, per quanto è possibile in modo imparziale e privo di preconcetti, piano piano si compongono da sole in un quadro complessivo, dal quadro complessivo nasce l'intuizione dei tipi di struttura della natura, ed è proprio questa intuizione che fornisce motivi per conclusioni approfondite. Senza questa intuizione, le conclusioni rimangono sempre soltanto schemi convenzionali e perfino dannosi in quanto impediscono di osservare e notare cose veramente importanti".
"Sarebbe ora che tu capissi (scrive al figlio) che tutto ciò che succede ha un suo significato e si combina in modo tale che, in ultima analisi, la vita si dirige verso il meglio. I dispiaceri nella vita non si possono evitare; ma i dispiaceri sopportati consapevolmente e alla luce degli avvenimenti generali ci educano e ci arricchiscono e, in seguito, portano i loro frutti."
"Il mio desiderio è sempre stato di conoscere il mondo proprio come qualche cosa di ignoto, senza cercare di forzare e violare il suo segreto, ma limitandomi a cercare di spiare nelle sue pieghe e di sbirciare dietro di esso. Il simbolo è appunto l'espressione ed il risultato di questo sforzo, in quanto attraverso i simboli il segreto del mondo non viene affossato e tolto di mezzo, bensì si palesa nella sua più autentica essenza, cioè, appunto, come arcana e enigma."
"Di me stesso ti posso dire che tutte le cognizioni che ho acquisito e che veramente in seguito sono diventate veramente solide e utili, le avevo accumulate grazie agli sforzi personali e non a scuola. È vero che questi sforzi richiedono molta fatica, ma in compenso danno maggior soddisfazione che migliori risultati. In questo caso non esistono cognizioni parziali: ciò che hai imparato l'hai imparato per sempre".
"Di ogni manifestazione della vita si può dire che la vita le sia superiore, ma se si strapperanno tutte le foglie e tutti i fiori della vita, della vita non rimarrà niente".
Secondo la concezione di Florenskij ogni pensare, e quindi anche quello scientifico, deve nascere dall'amore del concreto, dall'esperienza viva e personale del reale e non semplicemente da un'idea o speculazione astratta.
"La natura vive, ma della sua vita, grandiosa e integrale nelle sue contraddizioni. Tuttavia le sue profondità segrete sono accessibili a noi, sono conoscibili, ma non per mezzo della mente in modo frammentario, bensì quando le cogliamo nel loro insieme".
"La natura è la migliore purificatrice. Si può stare in camera molti giorni inutilmente, mentre un'ora sola passata in mezzo alla natura ti farà comprendere ciò che non comprendevi prima. Le idee e le comprensioni crescono e maturano come le piante; non serve trafficare troppo attorno ad esse: Aspettando pazientemente fin quando un'idea diventi matura, otterrai un valore vero, ma producendo un'idea astrattamente, rischi di cadere in un valore apparente, che non farà che appesantire l'intelletto, ed essendo esso stesso inutile, impedirà la crescita anche di ciò che è utile. L'importante è che tu non abbia fretta e badi con tranquillità alla tua crescita: non perdere tempo a vuoto, ma non cercare neanche di affrettare la crescita, tutto verrà a suo tempo".
"Il caos genera l'essere individuale, e il caos stesso lo distrugge".
"Quanto più grandiosa è un'opera, tante più contraddizioni si possono trovare in essa".
"La vita è infinitamente più ricca delle definizioni razionali e perciò nessuna formula può contenere tutta la pienezza della vita".
"Una formula intellettuale può essere superiore agli attacchi della vita solo se accoglie in sé tutta la vita, con tutte le sue varietà e contraddizioni presenti e future. Una formula intellettuale può essere verità solo se prevede tutte le obiezioni e tutte le risposte".
"La gioia della vita non è data dalle grandi opere, cioè da quelle che sembrano grandi, ma sciocchezzuole felicemente trovate: un pezzo di carta spesso dà più gioia di gioielli, e una scomodità, ma poetica, vale più di grosse comodità. La ragazza dovrebbe quindi godere di tutto quello che è possibile. Dille che il papà la ama tanto, che la pensa sempre che è molto angosciato di vedere la propria impotenza e incapacità di darle una piccola gioia".
"Bisogna saper prendere dalle persone ciò che hanno e ciò che possono dare, ed essere capaci di non pretendere da loro ciò che non hanno e ciò che non possono dare. Temo che i ragazzi accostino le persone nel modo esattamente opposto".
"Devi credere all'esperienza della vita, e non solo della mia, ma di tutte le stirpi, perché proprio la vigilanza in questo campo è già stata più volte causa di morte e di grandi ferite nel cuore dei prossimi".
"Lavora con misura e lascia energie e tempo per l'assimilazione: infatti inzeppare la testa senza assimilare è una cosa non soltanto poco utile, ma addirittura dannosa. E l'assimilazione si effettua durante il riposo, nel silenzio dei sentimenti, anche in una certa noia: fastidium est quies, la noia è il riposo dell'anima".
"Gli scrittori mediocri cadono continuamente o nella prevalenza del significato sulla musica della parola, o nella prevalenza della musica sul significato".
"Non esiste uomo talmente brutto che non ci si possa ricavare niente di buono".
"Che cosa distingue ciò che è organico - vivo - creativo da ciò che è meccanico, materiale, privo di vita? Ovvero che cosa distingue ciò che è generato, da ciò che è costruito? Il fatto è che ciò che è costruito è privo di una vera unità, mentre ciò che è generato lo è. 'Il tutto è prima delle sue parti' (Aristotele), cioè: il tutto produce, deduce, pone le parti da se stesso, mentre ciò che è costruito è composto dalle sue parti ed è posto da esse; ciò che è costruito non è che un'idea astratta, relativa alla interazione fra queste parti. Il tutto qui non c'è. Invece, laddove c'è il tutto, le parti da esso generate sono organi. L'obiettivo dello studio della poesia, della musica, della pittura, del pensiero scientifico, ecc. è quello di comprendere ciò che si studia come un tutto, cioè di vedere come questo tutto pone, produce le sue parti, gli organi."
"Cerca di cogliere tutte le occasioni che hai per gioire".
"Cerca di godere ciò che hai. Sembra che Cekov dica in una sua opera che il russo o sospira per il passato, o sogna il futuro, invece di godere del presente. Non cadere in questa debolezza nazionale. Ogni momento e ogni età non sono soltanto un ponte verso ciò che seguirà, ma è soprattutto qualche cosa di valido per sé".
"Non mi piace anatomizzare le cose, così come non mi va di analizzare un volto a partire dai suoi singoli tratti: preferisco invece aspettare che le impressioni si compongano da sole, creando un'immagine completa."
"Proprio nelle piccole cose si trova il tutto, ma per questo esse devono essere organizzate, devono essere indirizzate, definite e raccolte dal tutto. Il tutto è prima delle sue parti, prima non nel senso cronologico, ma nel senso esistenziale."
"La passione per i grandi scritti letterari è una caratteristica indubbia di un talento piccolo, esattamente come la passione per le imprese colossali impensate è una caratteristica evidente di un'anima piccola: tutte due dimostrano una conoscenza confusa del proprio scopo e l'errore dell'amor proprio".
"Nella cultura rinascimentale ciò che è spirituale è sostituito da ciò che è carnale. La verità dalla fantasia, la contemplazione dal giudizio, l'immediatezza della santità dalla convenzionalità".
"Conosco abbastanza bene la storia e lo sviluppo storico del pensiero per poter prevedere che un giorno si metteranno a raccogliere i cocci di ciò che hanno distrutto. Tuttavia questo non mi rallegra affatto, anzi mi infastidisce questa odiosa stupidità umana che perdura fin dagli inizi della storia e sembra intenzionata a durare fino alla fine".
Il mondo impazzisce, infuria alla ricerca di un qualche cosa, mentre ha già in mano l'unica cosa che serve: la chiarezza. La cultura borghese si sta disgregando perché in essa non c'è un'affermazione chiara, un netto "si" al mondo. Essa è tutta "come se, "come se fosse", l'illusionismo è il suo vizio principale. Quando il soggetto si stacca dall'oggetto, gli si contrappone, tutto diventa convenzionale e vuoto, tutto appare un'illusione. Solo nell'autocoscienza infantile ciò non esiste.
Le mie convinzioni filosofico-religiose adulte non provengono dai libri di filosofia (che, salvo poche eccezioni, leggevo sempre poco, e per di più malvolentieri), ma dalle osservazioni dell'infanzia…Già in tenera età si erano formati nella mia mente le categorie del conoscere e i concetti fondamentali della filosofia. Successivamente, riflettendo sui concetti di base della visione del mondo e studiandoli dal punto di vista logico, mi sono rimesso su un terreno solido, e quando mi sono guardato intorno, è risultato che quel terreno solido era lo stesso su cui stavo nella prima infanzia: dopo un vagabondaggio mentale, alla fine, mi sono trovato al punto di partenza. In effetti non avevo conosciuto nulla di nuovo, ma mi ero solamente "ricordato" - sì, ricordato - di quei fondamenti della mia persona che si erano formati durante l'infanzia stessa ossia, che erano il germe iniziale d tutte le crescite spirituali, cominciando dai primi barlumi della conoscenza… Se gli allievi capissero a che cosa, in fin dei conti, sono ancorate le teorie dei maestri, a quali infantili intuizioni irrazionali, essi smetterebbero di iurare in verba magistri e invece cercherebbero di cogliere più profondamente il bambino geniale nascosto nella personalità di questi maestri.
Voglio darvi un consiglio: Fate in modo che nei suoi primi giorni di vita (parla del nipote prossimo alla nascita) egli possa avere le migliori impressioni di questo mondo.
E' un grave errore pensare che queste impressioni "incoscienti" non siano importanti: Sono infatti proprio queste, più di tutte le altre che verranno, a formare la base della sua personalità, essendo le prime pietre delle sue fondamenta.
Il bambino (e più è piccolo, più ciò è evidente) emana una sapienza straordinaria, e solo un uomo eccezionale può raggiungere da adulto questa sapienza, e con l'ascesi di tutta la vita.
Sembra volermi chiedere come mai ritorno sempre alle impressioni dell'infanzia. Prima di tutto perché il mondo interiore si cristallizza attorno ad esse e da esse viene sostanzialmente determinato. Se la vita in genere ha senso e valore, dimenticare il passato è ingratitudine e insensatezza, poiché tutto diventa passato, e allora tutta la vita, tirate le somme, deve rivelarsi uno zero.
Il segreto dell'attività creativa sta nel conservare la giovinezza. Il segreto della genialità, nel conservare l'infanzia, la disposizione d'animo dell'infanzia per tutta la vita. E' proprio questa disposizione che dà al genio una percezione obiettiva del mondo, non centripeta, una sorte di prospettiva rovesciata del mondo, e per questo tale percezione è integrale e reale. La percezione illusoria del mondo invece, per quanto splendente e chiara possa essere, non sarà mai definita geniale. Infatti, l'essenza stessa della concezione geniale del mondo sta nella capacità di penetrare nel profondo delle cose, mentre l'essenza della concezione illusoria sta nel nascondere a se stessi la realtà.
Ciò che ti dà la famiglia è in ogni caso il meglio di ciò che riceverai dalla vita: le impressioni dell'infanzia e della giovinezza costituiscono l'embrione forte e consistente di tutto ciò che verrà in seguito e bisogna averne una cura del tutto particolare.
La fisica moderna è la quintessenza del pensiero borghese e non capisco neanche come mai venga promossa nel paese dei soviet. La fisica moderna deve seguire altre strade: quelle dell'immagine concreta. Deve rivedere le sue posizioni fondamentali, invece di credere rattoppando un pensiero palesemente logoro…vorrei occuparmi della cosmofisica, dei principi generali della struttura della materia, ma così come essa è data nell'esperienza reale, e non come la costruiscono in modo astratto partendo da premesse formali. Più vicino alla realtà, più vicino alla vita del mondo…
Protesto la filantropia e il protezionismo che umiliano la persona, sia quella che dà, sia quella che riceve, in nome di un astratto concetto del dovere. Ma qui si tratta di un moto spontaneo in un momento preciso verso una persona precisa.
Se l'impeto non incontra nessuna resistenza, esso non crea niente, e al posto del Niagara vien fuori una pozzanghera stagnante. Ciò non si riferisce soltanto alla creazione poetica, ma a tutta la cultura, poiché in tutti i suoi campi essa crea delle barriere, che isolano una certa manifestazione e non le consentano di estendersi e fondersi in una unità senza differenze e senza volto con altre manifestazioni.
Per far crescere ciò che è più grande occorre sradicare ciò che è più piccolo. Ciò che è inferiore elimina ciò che è superiore, perché ciò che è inferiore è sempre più verosimile di ciò che è superiore. Nella realtà della natura, le specie meno nobili eliminano quelle più nobili, nella stessa maniera in cui le forme più basse di energia e materia prendono il posto di quelle più alte. Solo stabilendo delle barriere culturali si può lottare contro questa corruzione del processo del mondo. Queste barriere si ottengono con le forme difficili in ogni campo.
Ho desiderato che anche tu percepissi la natura nella sua profondità, come qualche cosa di vivo e misterioso.
Se la vita non è bella, è comunque eccellente. Certo, per poter vivere discretamente, bisogna utilizzare questa formula più spesso.
La saggezza della vita consiste nel saper utilizzare anzitutto quello che si ha e nel saper dare il giusto valore ad ogni cosa in rapporto con le altre.
Ciò che ti può dare la casa paterna non te lo potrà mai dare niente e nessuno, ma bisogna guadagnarselo, bisogna essere attenti a ciò che accade in casa e non viverci come fosse un albergo.
Io non amo le estensioni sconfinate e senza forma; tendo a ciò che è sommo, non a ciò che è esteso, e uno spazio limitato può essere più facilmente percepito come u mondo sommo, che non uno spazio esteso.
"Normalmente si pensa che l'umanità morirà per mancanza di qualche cosa. Per me invece è chiaro che morirà per l'abbondanza" (padre di Pavel Florenskij). Anche a me il molto ha fatto sempre paura, fin dalla infanzia, perché ti sembra che irrompa il caos senza forma, che non sei in grado di dominare e non puoi fare tuo. Dove non c'è una composizione non ci può essere neppure comprensione, ma la composizione comporta il limite.
I morti io li sento più vivi dei conoscenti dai quali sono stato separato, a parte voi familiari. I conoscenti vengono a galla come delle ombre pallide, mentre i morti li sento dentro di me
I tuoi voti (scrive alla figlia a proposito della pagella scolastica) non mi preoccupano minimamente, sono una cosa del tutto secondaria, e se bisogna prestarci qualche attenzione è solo per ragioni concrete della vita di tutti i giorni e non quanto alla sostanza. Quel che importa è sapere e comprendere, mentre il modo con cui questo sapere appare non è affatto importante.
L'incarnazione è il precetto fondamentale della vita: l'incarnazione che è realizzare le proprie potenzialità nel mondo e formare la materia di sé. Solo con l'Incarnazione si può misurare la verità e il valore di se stessi, altrimenti non è possibile neanche una critica obiettiva di sé.
La propensione per i sogni crea in noi una palude in cui non c'è alcun punto saldo, nessun criterio per valutare che cosa sia reale e che cosa illusorio, o valido e privo di valore, o buono e cattivo.
La passività è molto caratteristica della natura russa, ma proprio dalla passività prende poi origine la continua scontentezza immotivata, l'insoddisfazione, le oscillazioni fra l'autoesaltazione smoderata e l'autodenigrazione malinconica. Sapessi quanti uomini conosco che divorano libri dieci volte più di me e che dovrebbero pertanto accumulare risorse decine di volte maggiori di me…
Questa conoscenza è peggio dell'ignoranza, perché indebolisce la persona e le inculca la falsa idea di possedere la materia. Infatti ogni conoscenza non deve essere una specie di grumo autosufficiente nell'anima, ma una linea ausiliare del nostro rapporto vitale con il mondo, del nostro contatto con il mondo. Ciò che ho detto della conoscenza ha un significato generale e si riferisce sia all'arte, sia alla filosofia, sia alla vita quotidiana.
Tutti i fenomeni naturali si intuiscono molto prima che se ne abbiano delle conoscenze teoriche, e queste ultime non fanno che dar forma all'esperienza diretta che si ha del mondo.
"Systemblaube ist Aberglaub"e, ha detto Novalis: la fede nel sistema è superstizione.
Gli uomini dei tempi nuovi, a partire dall'epoca del Rinascimento, si sono ammalati sempre di più di fede nel sistema, sostituendo erroneamente il senso della realtà con formule astratte che non hanno più la funzione di essere simboli della realtà, ma diventano surrogati di essa. Così la realtà si è immersa nell'illusionismo, nella perdita del contatto con il mondo e nel vuoto, il che inevitabilmente ha portato alla noia, allo sconforto, allo scetticismo corrodente, alla mancanza del buon senso: Uno schema in quanto schema, per se stesso, se non è controllato dalla viva percezione del mondo, non può essere seriamente valutato: qualunque schema può essere bello, cioè strutturato bene in se stesso. Ma la visione del mondo non è il gioco degli scacchi, non è costruire schemi a vuoto, senza avere il sostegno dell'esperienza e senza tendere risolutamente alla vita.
La Vita, nel suo complesso, è più forte di tutte le forze del mondo.
La maestria sta nel sapersi porre dei limiti, mentre all'illimitatezza tende solo il caos.
L'intero viene prima delle sue parti, ma non esiste senza complessità, cioè senza parti.
La matematica è la più importante delle scienze che formano il pensiero, essa approfondisce, precisa, generalizza e lega in un unico nodo la visione del mondo, educa e sviluppa, dà un approccio filosofico alla natura.
Sto cercando di fondare una nuova disciplina matematica, che ho chiamato morfometria, cioè misurazione della forma. E' un'idea che nel suo significato generale sarebbe semplice e chiara.
Le osservazioni e gli esperimenti acquistano il loro senso solo quando sono formulati matematicamente. E, per questo, non sempre serve una grande finezza nell'analisi, anzi, si riesce spesso ad ottenere buoni risultati con metodi primitivi.
Si, la vita è fatta in modo che si può dare qualche cosa al mondo solo pagandone poi il fio con sofferenze e persecuzioni. E più il dono è disinteressato, più crudeli sono le persecuzioni, e dure le sofferenze.
Che cosa ho fatto io per tutta la vita? Ho contemplato il mondo come un insieme, come un quadro e una realtà unica, ma in ogni istante, in ogni fase della mia vita, da un determinato angolo di osservazione.
La tua forza è lì dove il concreto si concilia con il generale… In ciò che è particolare e concreto deve risplendere ciò che è generale: l'universale.
Bisogna che il lavoro domestico non sia una triste necessità, ma una specie di attività creativa artistica.
L'uomo è sempre e ovunque stato uomo, ed è solo la nostra prosopopea che in un passato più o meno lontano gli attribuisce sembianze scimmiesche: Non vedo cambiamenti sostanziali nell'uomo stesso, cambiano solo le forme esteriori della sua vita. Al contrario l'uomo del passato, del lontano passato, era più umano e più acuto dell'uomo più recente, soprattutto era incomparabilmente più nobile.
Uno scrittore di terza categoria ha detto : "La Russia è una terra di profeti". Sì, solo che sono falsi profeti.
La verità è vita, senza la verità non si può vivere. Senza la verità non c'è l'esistenza umana.
La vita vola via come un sogno e non si fa in tempo a far nulla in quell'attimo che è la vita, perciò bisogna apprendere l'arte del vivere, la più difficile e la più importante di tutte le arti: quella di riempire ogni ora di un contenuto sostanziale, pensando che quell'ora non tornerà più.
Dal testamento:
La cosa più importante che vi chiedo è di ricordarvi del Signore, e di vivere alla sua presenza.