Idoneità
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Domanda
Gentile Prof Incampo
Oggi io ed una collega ci chiedevamo se alcune circostanze personali sono incompatibili con l insegnamento della Religione. Nella fattispecie discutevamo su divorzio e fivet.
Se un insegnante di Religione viene lasciato dal coniuge per continuare ad insegnare cosa deve fare? Costringere il coniuge a non andarsene o perdere il lavoro?
Un'insegnante, ormai adulta, che non può più procreare naturalmente, può effettuare la fivet e continuare ad insegnare?
Grazie per le risposte.
Cordiali saluti.
Risposta
Il Vescovo che firma il decreto di idoneità all’insegnamento della religione cattolica tiene conto che i candidati “Siano eccellenti per retta dottrina, per testimonianza di vita cristiana e per abilità pedagogica” (Cfr. Codice di Diritto Canonico can 804).
Ho sotto gli occhi quanto il “Direttorio di pastorale familiare per la Chiesa in Italia della Conferenza Episcopale Italiana scrive al numero 218 e 219 “E’ evidente che (i divorziati risposati) non possono svolgere nelle comunità ecclesiali quei servizi che esigono una pienezza di testimonianza cristiana, come sono i servizi liturgici e in particolare quello di lettore, il ministero di catechista, l’ufficio di padrino per i Sacramenti”.
Leggo anche che “fedele al suo Signore, la Chiesa comunque non può ammettere alla riconciliazione sacramentale e alla Comunione eucaristica i divorziati risposati”.