Classe articolata
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Domanda
Buongiorno gentilissimo Professore,
le scrivo per avere il suo parere in merito a una situazione che potrebbe essere posta in essere il prossimo anno scolastico in una delle scuole in cui lavoro.
La futura classe prima sarà molto numerosa (29 o 30 alunni) con presenza di un alunno H.
La fiduciaria vuole chiedere al Preside lo sdoppiamento, cioè una classe aggiuntiva. Pare che dall'Ufficio Scolastico provvederanno alle ore eccedenti di lettere, matematica e inglese; i docenti di queste materie manterrebbero dunque invariato il proprio orario. Gli insegnanti di francese, tecnologia, arte, musica, motoria e religione si troverebbero invece ad avere una classe in più.
Le ore eccedenti necessarie per coprire questa ipotetica nuova classe sarebbero recuperate attraverso il sistema dei "minuti residui" (l'orario scolastico prevede 6 unità orarie giornaliere da 50 minuti dal lunedì al venerdì con due rientri pomeridiani- ogni docente accumula quindi un certo numero di minuti a debito da restituire alla scuola nel corso dell'anno scolastico).
Il recupero dei minuti residui avviene attualmente attraverso ore di compresenza, mensa, uscite didattiche, attività di openday, assistenza invalsi e sostituzioni. La situazione rimarrebbe invariata per una parte di docenti; per un'altra parte, invece - quelli che avrebbero una classe in più - si tratterebbe di recuperare i minuti a debito attraverso attività di didattica frontale (cosa, peraltro, dovuta).
Nel nuovo scenario, inoltre, alcuni oneri burocratici risulterebbero duplicati (programmazioni, relazioni finali) e ci si troverebbe di fronte a un maggior numero di impegni extra didattici che - pur non gravando in termini di carico orario (spalmati nell'ambito delle 40 ore) - imporrebbero al docente una scelta di economia "al risparmio" rispetto alle altre attività (un'ora in più qui, una in meno da un'altra parte).
Un'ultima considerazione, infine: tutte le ore aggiuntive finora svolte per la promozione della materia (openday) o per curare il rapporto coi genitori (assemblee di inizio anno) o coi ragazzi (uscite didattiche) potrebbero essere portate avanti soltanto in un'ottica di volontariato.
La mia domanda allora è la seguente: può il DS procedere con lo sdoppiamento e imporre la decisione ai docenti coinvolti (peraltro tutti contrari)? La fiduciaria si è espressa in questi termini, presentando lo scenario come ineluttabile. (La stessa situazione si era già verificata alcuni fa e in quel caso avevamo accettato la scelta di buon grado - salvo poi sperimentare gli svantaggi sopra elencati, alla base della nostra attuale obiezione).
A mio parere, pur essendo le ore di docenza aggiuntive dovute per il recupero dei minuti residui, si configurerebbe una discriminazione tra una parte del corpo docente e un'altra, essendo la prima favorita nelle principali attività funzionali al consolidamento delle relazioni con famiglie/alunni e importanti per la costruzione di adeguati ambienti di apprendimento (svolgendole a pagamento, nell'ambito delle proprio orario di servizio).
La ringrazio dell'attenzione e della costante disponibilità, sperando di essere stata sufficientemente chiara ed esaustiva nell'esporre il mio quesito.
Un cordiale saluto.
Risposta
Dalla tua domanda si evince che trattasi delle famigerate “classi articolate”.
Le classi articolate sono una disgrazia per la scuola in quanto rompono il normale schema di costituzione delle classi.
Gli alunni stanno insieme per le materie comuni e si dividono per le materie di indirizzo, questo comporta necessariamente un numero di ore ridotte di Religione Cattolica.
Le classi articolate vengono costituite su proposta del DS in sede di formazione di numero delle classi, tenuto conto dell’esiguo numero degli alunni per costituire una classe normale.
Il USP interviene per la convalida e/o la modifica.