Educazione Civica

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Domanda



Carissimo Nicola,
sono *** di *** e insegno Religione cattolica presso il Liceo Scientifico *** e *** della città.
Scrivo per chiederti cosa ne pensi di alcuni aspetti inquietanti che mi capita di sperimentare nella costruzione dell'Educazione civica. Dovrebbero essere coinvolte tutte le discipline, ma, quando mi hanno chiesto in una classe quinta dell'ITIS di esprimere la mia proposta, il coordinatore di classe mi ha risposto che non poteva accettarla perché, essendo presenti anche alunni che non si avvalgono dell'IRC, io dovevo flettere i miei contenuti evitando riferimenti al cattolicesimo, per rispetto alle scelte dei non avvalentesi. Al *** invece il responsabile del Dipartimento di religione, che è un prete ed è stato per tanti anni anche responsabile dell'Ufficio scuola diocesano, scrive a noi Idr del Liceo che si attende che il Dirigente decida, con consultazione del Collegio Docenti, in merito alla 'legittimità del nostro intervento in Educazione Civica stante la questione dei non avvalentesi'. Una mia collega di religione di un istituto della provincia di *** mi ha detto che la sua Preside ha escluso l'IRc dalla costruzione dell'educazione civica facendo votare in tal senso il Collegio docenti.
Io all'***, in un Collegio di inizio d'anno scolastico, avevo posto la preoccupazione che il principio di trasversalità della legge istitutiva dell'educazione civica costringa a ridurre, se non annullare in certi casi, le specificità delle singole discipline, e quindi la loro legittima autonomia, esigendo un'alterazione sostanziale dei loro nuclei fondanti su cui si basa lo sguardo sulla realtà che propongono, in nome di un concordismo che appiattisce solo l'IRC sul politicamente corretto dominante. Faccio presente che all'ITIS ho proposto di trattare il concetto di ecologia ambientale della 'Laudato sì' a confronto con il concetto di ecologia umana della 'Caritas in veritate'.
Non mi sembra giusto questa censura dei contenuti specificamente cattolici, e non mi sembra giusto discriminare gli avvalentesi e privarli del punto di vista della Dottrina Sociale della Chiesa motivando che in classe ci sono i non avvalentesi. Insomma, possiamo entrare nel gioco solo a patto di non dire quello che dobbiamo dire.
La mia sensazione è che si voglia istituire una superdisciplina che includa tutte le discipline entro una visione ideologica, nella quale verrebbe fagocitato anche l'IRc che dovrebbe piegare i propri contenuti a una nuova religione civile dove la nuova Bibbia diventi la Costituzione, secondo un nuovo umanesimo senza Dio, neanche considerato come ipotesi culturalmente rilevante.
Ma ai piani alti non ci accorge di quello che succede sul campo?
Vorrei sapere cosa ne pensi.
Grazie.
Un abbraccio.

Risposta



Ti potrebbe essere utile questa mia modestissima sintesi.
• La Legge 92 del 20 agosto 2019
• un monte orario non inferiore a 33 ore
• gli assi tematici fondamentali sono tre
1. lo studio della Costituzione,
2. lo sviluppo sostenibile
3. e la cittadinanza digitale
• Dalle linee guida del MIUR
• “le Istituzioni scolastiche sono chiamate, pertanto, ad aggiornare i curricoli di istituto e l’attività di programmazione didattica …,
• per sviluppare “la capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente e consapevolmente alla vita civica, culturale e sociale della comunità”
• Il comma 3 dell’artico 2, della legge, così recita: “Le istituzioni scolastiche prevedono nel curricolo di istituto l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, specificandone anche, per ciascun anno di corso, l’orario, che non può essere inferiore a 33 ore annue, da svolgersi nell’ambito del monte orario obbligatorio previsto dagli ordinamenti vigenti.”
• L’Educazione civica deve essere inserita, attraverso i consigli di classe, nel curricolo della scuola, e siccome l’IRC è parte integrante del curriculo, in quanto disciplina con pari dignità rispetto alle altre, anch’esso deve essere coinvolto in tale insegnamento, come le altre materie
• La nuova Educazione civica, mira a stimolare negli alunni il rispetto del bene comune e quello di un umanesimo più integrale, piuttosto che frammentato, in linea con i principi pedagogici della scuola italiana.
• Questo significa che l’irc è appieno coinvolta negli stimoli sopracitati in quanto:
• L’IRC è una disciplina trasversale
• La dimensione religiosa costituisce l’uomo “integrale”
• L’IRC possiede la caratteristica di attraversare tutti saperi, la storia l’arte, la letteratura, le scienze, il diritto, l’economia, l’ambiente
• Ecco l’IRC in quanto stimola la ricerca del “senso esistenziale” ed integrale dell’uomo
• L’Educazione civica deve essere valutata in decimi con voto di consiglio come avviene per il voto di condotta.