Fondo Espero e Testi
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Domanda
Salve... sono un'insegnante irc primaria, incaricata annuale con ricostruzione di carriera . Quello in corso è il mio undicesimo incarico ma è il sesto con cattedra completa. Sul cedolino leggo tipo liquidazione TFR.
Volevo chiederle:
1. Ho letto che lei consiglia il fondo ESPERO. Io non ne capisco nulla. Vorrei che mi spiegasse, con parole comprensibili a chi non ne capisce nulla, perchè conviene.
L'unica cosa che forse ho capito è che verserei un tot al mese per poi ritrovarmelo quando andrò in pensione (integrando quindi la pensione spettante)... da ignorante in materia penso... se non aderisco all'espero e risparmio quei soldi... mettendoli da parte... comunque me li ritroverei o non è così ...boh... Alcuni mi dicono che i soldi che verserei ogni mese risentiranno degli andamenti della borsa e che quindi, un domani, potrei ritrovarli come non ritrovarli più... sarà vero ... non so.
2. Volevo capire poi, su quali basi lei afferma che IL COMMA 131 non è applicabile agli insegnanti di religione. Perchè questa non applicabilità ci permetterebbe di affrontare concorso o corso-concorso con un altro spirito...molto più serenamente
3. Infine, potrebbe consigliarci dei testi per la preparazione al concorso oppure è meglio attendere prima il bando?
Certa di un prossimo riscontro, la saluto e la ringrazio.
Buona Domenica.
Risposta
Per prima cosa chiariamo che quando si parla di Espero, nel mondo della scuola, si parla del fondo pensioni.
Per aderirvi il lavoratore dovrà versare un contributo che è proporzionato allo stipendio, cioè l’1 o il 2% dello stesso.
E questo verrà automaticamente prelevato dallo stipendio dopo l’adesione volontaria del lavoratore al Fondo Espero.
Possono accedervi, a richiesta, tutti quelli che prestano servizio nella scuola a far luogo dal 1996, titolari di contratto a tempo determinato o a tempo indeterminato, per i quali è previsto il trattamento di fine rapporto.
Possono accedervi anche coloro i quali in servizio nell’anno scolastico 1995 non potevano vantare 18 anni di contribuzione ai fini pensionistici.
L’accesso al fondo comporta, al momento del pensionamento, il diritto ad una pensione così detta integrativa, maturata in funzione delle quote del fondo Espero possedute, in aggiunta alla pensione delle Stato.
L’unica cosa certa che si può dire è che i docenti con pochi anni di servizio dovranno seriamente preoccuparsi di integrare la pensione statale che sarà sempre meno consistente.
Se il fondo Espero sarà in grado di garantire una pensione integrativa di qualità al momento non te lo so dire.
Quanto poi al comma 131 ti faccio notare che non è applicabile agli IdR perché la legge 186/03 prevede incarichi annuali.
Relativamente ai testi ti consiglio
• Insegnare religione – ed La Scuola -
• Vademecum dell’insegnante di religione cattolica – ed La Scuola -
• L’insegnante di religione in campo – ed La Scuola -
• Manuale per l’insegnante di religione cattolica – ed La Scuola -
• Insegnare religione – ed La Scuola –