24 crediti formativi
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Domanda
Gentile Signor Incampo.Vorrei capire che significa avere 24 cfu in discipline antro. Psico pedagogiche e metodologie e tecnologie didatiche .io ho il vecchio magistero di 4 anni .Posso partecipare al concorso e sette anni di servizio. Ma chi possiede la laurea magistrale otre al magistero avrà un punteggio maggiore ,rispetto a chi a solo il diploma di magistero?la ringrazio per la sua disponibilità.
Risposta
Per prima cosa chiariamo che per partecipare al concorso serve un titolo di accesso.
E tu con il magistero in scienze religiose ed un anno di servizio sei in regola.
Lo schema del ddl avente per titolo “Schema di decreto legislativo recante riordino, adeguamento esemplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione (377)” prevede che il titolo di accesso ai concorso relativamente ai posti per le cassi di concorso, abbia tra i requisiti anche quello certificazione, tramite diploma supplement o attestato di superamento di esami singoli, del possesso di almeno 24 crediti formativi universitari o accademici, di seguito denominati CFU/CFA, acquisiti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche; attestazione delle competenze linguistiche, corrispondenti almeno al livello B2 (Cfr. articolo 5).
Uscite didattiche
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Domanda
Gent.mo Dott. Incampo,
mi chiamo *** e insegno religione cattolica in una scuola primaria della provincia di ***, chiedo se gli alunni che non si avvalgono dell'IRC, DEVONO partecipare ai progetti proposti dall'IdR, come le uscite didattiche e altre attività legate sempre alle lezioni svolte in classe e previste dalla programmazione annuale della religione cattolica?
I colleghi sostengono che le proposte vengono fatte alla classe, quindi conseguentemente anche a coloro che non si avvalgono.
Io, invece sostengo che, chi sceglie di uscire dall'ora di religione per diversi motivi, soprattutto quando questi alunni, con spavalderia, dicono:" No all'ora di religione e si a tutto ciò che propone", non debbano partecipare.
Qual è, dunque il comportamento corretto dettato dalla legge da seguire? e che suppongo sia diverso da quello dettato dal "buon senso", cioè mostrare che l'IdR è sempre ben disposto ad accogliere tutti in nome di quella Verità che è Gesù Cristo.
Io comunque seguo sempre quest'ultima linea, ma ho anche bisogno di sapere se a riguardo esiste una legge scritta che regola tali comportamenti e scelte degli alunni.
Ringrazio e saluto.
L'IdR ****
Risposta
Per prima cosa chiariamo che le uscite didattiche devono essere deliberate dal Consiglio di classe.
Questo significa che una volta deliberate, le stesse uscite devono riguardare la totalità degli alunni della classe.
E’ consentito al singolo docente l’organizzazione di iniziative di approfondimento avuto riguardo al tempo disponibile della propria disciplina, senza intralciare le attività didattiche degli altri colleghi.
Per quanto riguarda gli approfondimenti, è possibile effettuarli in orari non curriculari a seguito di presentazione di progetto, da approvarsi da parte del Consiglio di Classe e del Collegio docenti, con retribuzione aggiuntiva a carico del fondo d’istituto.