Sindrome di Tolosa Hunt
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Domanda
Gent.mo Nicola le scrivo da ***:sono una insegnante di religione della scuola primaria dal 1986 /87 e lavoro al 1 Circolo Didattico qui a ***. Da ottobre 2013 ho un problema di salute cominciato con un dolore all'occhio sinistro forte , occhio semichiuso etc: dopo ricovero in neurologia a *** con 2 agiografie cerebrali, TAC risonanze varie non sono arrivati a darmi una diagnosi. Poi a *** all'ospedale di *** dopo il ricovero è stata fatta la diagnosi di Sindrome di Tolosa Hunt. Si forma un tessuto granulomatoso intorno al seno cavernoso (praticamente dove passa la carotide cerebrale intracranica, tutti i nervi e i muscoli dell'occhio, compreso il nervo trigemino nella branca superiore che mi provoca dolore continuo al sopracciglio). Il mio occhio è congestionato e a volte alla sera diventa strabico, vedo sdoppiato. Questa patologia mi è stata confermata anche a *** da un neurochirurgo che mi ha visto. Nessuno vuole operare perché è una zona difficile da trattare e non possono nemmeno farmi la radiochirugia Gamma Knife nella quale confidavo tanto perché essendo un problema raro i pochi casi che hanno avuto non ha dato esiti positivi per cui non provano nemmeno. Ora sono in congedo da 2 mesi, farò una risonanza di controllo il 30 dicembre ma ho il pensiero della scuola. Volevo chiederle se questa potrebbe essere una di quelle patologie particolari che mi potrebbe dare qualche vantaggio nella richiesta dei congedi. Per me è difficile andare a scuola perché prima di assentarmi sopportare il chiasso, lavorare con i bambini con il dolore alla fine si sono scatenate anche le extrasistole che son durate 20 giorni e alla fine mi sto curando anche per quelle. Dimenticato di dire che i 4 Tegretolol (antiepilettico) al giorno, il Cortisone presi per un anno non funzionano e ora ho sospeso tutto. Non posso permettermi di prendere aspettativa senza stipendio perché ho mio figlio al quale non hanno rinnovato il contratto dopo una operazione di ernia del disco e lavorando uno solo in famiglia per i bambini ci sono necessità. Lo stesso anche per mia figlia. Io sono del 1955 e la pensione è lontanissima. Mi scuso per la lungaggine ma dovevo spiegare il tutto nei dettagli per farle capire la particolarità della malattia che mi dà tanto pensiero. La ringrazio e confido in una sua risposta. Auguri per un Natale sereno.
Risposta
L’unica cosa che ti consiglio è presentare richiesta di invalidità permanente ad ogni e qualsiasi lavoro allegando un certificato di medico specialista che dica proprio che il soggetto non è assolutamente in grado di lavorare.
In questo modo potrai essere collocata a riposo con diritto a pensione avuto riguardo al massimo degli anni di servizio.