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Il DS e la malattia del docente

Fonte:
CulturaCattolica.it

Domanda


Egr. prof. Incampo, sono Idr in un scuola secondaria di secondo grado. Vorrei sottoporle un fatto che mi è accaduto e avere un suo parere. In data 23 maggio 2014 ho preso regolarmente un giorno di mutua, telefonando alla scuola alle 7.30 e chiamando il dottore per l’invio del certificato medico. Alle ore 10/10.15 il dirigente scolastico mi ha chiamato sul telefono di casa, dicendomi che avevo creato problemi alla scuola, in quanto non era stato possibile sostituirmi e i ragazzi erano fuori dalle aule. Al che gli ho risposto che non ero certo alla spiaggia, ma in malattia regolarmente, che avevo tutto il diritto di stare a casa e che non era un mio problema la gestione delle classi in mia assenza. Il dirigente mi ha ribattuto che per stavolta va bene, ma mi ha invitato, d’ora in avanti, ad andare a lavorare anche se non sto bene, se non ho qualcosa di grave che proprio me lo impedisca. Gli ho ribadito che in futuro continuerò a fare come ho sempre fatto, cioè a mettermi in mutua in caso di bisogno. Mi sono sentita rispondere: “Veda un po’ lei cosa fare”.
Poiché il telefono era in viva voce della telefonata è stata testimone mia madre.
Il sindacato a cui sono iscritta è già informato dell’accaduto e domani informerò le RSU.

Risposta


Il problema è un falso problema, perché attiene solo all’interpretazione che il Dirigente scolastico da alle assenze per malattie.
Il personale docente ha titolo ad assentarsi dal servizio in caso di malattia certificata.
Pertanto non ritengo corretto l’operato del Dirigente scolastico che si permette di telefonare a casa per “rimproverarmi di essere malato
Il CCNL tutela il personale della scuola prevedendo la possibilità di assentarsi in caso di malattia.
Questo significa che la tua posizione così come riferita mi appare regolare e di non dare alcuna importanza all’operato del Dirigente scolastico.
In caso di recidiva ti consiglio di adire il sindacato per la tutela dei tuoi diritti non escludendo la possibilità di riconoscere nell’operato del Dirigente scolastico il caso di mobbing, ovviamente nel caso di reiterazione del comportamento “vessatorio”.

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