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Attività di studio autonomo in classe parallela

Fonte:
CulturaCattolica.it

Domanda


Gent.mo prof. Incampo,
nella mia scuola un alunno non si avvale dell'IdR e la segreteria ha offerto varie opzioni tra le quali "attività di studio autonomo in classe parallela".
Naturalmente il ragazzino nella classe parallela in cui trova, ascoltando le lezioni che spesso ha già seguito, interviene disturbando gli altri alunni.
E' possibile tra le opzioni presentare la proposta di un'attività di studio AUTONOMO e poi inserirlo in una classe parallela?
Attendo chiarimenti e la ringrazio.

Risposta


Ti ricordo che il punto 2.1 lettera a) del DPR 17512 afferma che “Il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica assicurato dallo Stato non deve determinare alcuna forma di discriminazione, neppure in relazione ai criteri per la formazione delle classi, alla durata dell'orario scolastico giornaliero e alla collocazione di detto insegnamento nel quadro orario delle lezioni”.
La Circolare Ministeriale numero 122 del 9 maggio 1991, prevede le seguenti possibilità per chi scelto di non avvalersi dell’IRC:
1. Attività didattiche e formative;
2. Attività di studio e/o di ricerca individuale con assistenza di personale docente;
3. Libera attività di studio e/o di ricerca senza assistenza di personale docente;
4. Uscita dalla scuola.
Come puoi notare non c’è l’opzione attività di studio autonomo in classe parallela.
Questo significa che la scuola non può proporre una quinta opzione.

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