Permessi non retribuiti
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Domanda
Gent. Dott. Incampo, sono una docente di IRC nella scuola primaria da undici anni, con contratto di 17 ore, ho dovuto chiedere un permesso per poter andare al concorso docenti e non so se è retribuito oppure no. Mi saprebbe rispondere? Anzi se avesse una normativa da mandarmi, per noi insegnanti stabilizzati (penso di essere stabilizzata) le sarei molto grata.
Inoltre vorrei chiederle se ha qualche notizia di una possibilità che ci sia un altro concorso per gli insegnanti di religione, dato che il ministro Profumo proprio in questi giorni ha dichiarato di voler fare un nuovo concorso per altri ambiti disciplinari. Secondo me sarebbe veramente anticostituzionale non far rientrare l’insegnamento della religione cattolica.
Grazie.
Risposta
Se non hai l’orario cattedra, non hai diritto a permessi retribuiti, ma sei destinatario di quanto previsto dal comma 7 dell’articolo 19 del CCNL 2007 che recita testualmente: “Al personale docente, educativo ed ATA assunto a tempo determinato, ivi compreso quello di cui al precedente comma 5, sono concessi permessi non retribuiti, per la partecipazione a concorsi od esami, nel limite di otto giorni complessivi per anno scolastico, ivi compresi quelli eventualmente richiesti per il viaggio. Sono, inoltre, attribuiti permessi non retribuiti, fino ad un massimo di sei giorni, per i motivi previsti dall’art.15, comma 2.”
E’ opportuno però tener presente che il comma 8 sempre dell’articolo 19 così recita: “I periodi di assenza senza assegni interrompono la maturazione dell'anzianità di servizio a tutti gli effetti”.
Se però è disponibile un collega che accetti di sostituirlo, anche scambiando con lui la giornata libera, può evitare la non retribuzione e la eventuale interruzione dell’anzianità di servizio.
Naturalmente deve presentare istanza al Dirigente Scolastico con la proposta di sostituzione.
Inoltre si ricorda che la fruizione dei permessi è oggetto di contrattazione decentrata d’istituto che potrebbe benissimo prevedere anche lo scambio di giornata libera per evitare i danni dell’interruzione della maturazione dell’anzianità di servizio.