Quante ore per i Consigli di classe straordinari?
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Domanda
Buongiorno
sono un’insegnante di scuola secondaria di 1º grado vorrei delle informazioni per quanto concerne i consigli di classe straordinari. Ho tre scuole e 18 ore quindi supero sempre le 40 ore obbligatorie per i consigli di classe (anzi in una ho già esaurito le ore). Alcuni dirigenti sostengono che i consigli straordinari siano atti dovuti (come gli scrutini poichè è richiesta la presenza di tutti i docenti )e quindi non rientrino nel monte ore dovuto. Inoltre quest’anno ho tre scuole in tre comuni differenti e con tre dirigenze vorrei sapere se è consentito poichè alcuni colleghi mi hanno detto che per legge non è possibile… e ho qualche dubbio anch’io essendo l’unica in provincia. Le lascio immaginare i disagi e i problemi che tre scuole comportano.
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
Risposta
Una cosa è certa: il consiglio di classe straordinario è un consiglio di classe e quindi rientra nel computo delle 40 ore per queste attività.
Per le ore eccedenti alla partecipazione ai collegi è prevista la retribuzione con le risorse del fondo dell’istituzione scolastica e questo è ribadito nel CCNL 2003 (Cfr. articolo 86 secondo comma lettera c).
Per Consigli di classe invece occorre fare riferimento alla disposizione normativa che prevede un limite, di norma, di 40 ore.
Nella prassi quotidiana il “di norma” rappresenta un ambito di oscillazione del tipo “poco più o poco meno”.
Per i docenti che hanno più di sei classi la stessa norma contrattuale prevede che il DS abbia una particolare attenzione per il non superamento del tetto delle 40 ore.
Il problema maggiore si avverte quando il docente che ha cattedre di 18 ore presta servizio su più scuole e ciascun Dirigente “pretende” che il docente presti un numero di ore funzionali all’insegnamento di gran lunga maggiore rispetto a quello dei colleghi che hanno una sola sede.
E’ facile a questo punto far rilevare la manifesta disparità di impegno nelle attività funzionali tra chi ha una sola sede e chi ha più sedi.
Il buon senso e la trasparenza nell’operato della pubblica amministrazione nonché la salvaguardia del principio della equità distributiva di onori ed oneri, costituzionalmente garantito (Cfr. art. 36) secondo cui “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro” dovrebbe portare alla seguente conclusione: le ore di attività funzionali all’insegnamento per la partecipazione ai consigli di classe dovrebbero essere ripartite proporzionalmente all’impegno orario del docente presso ciascuna sede in cui presta servizio.