Scrivo per manifestare la mia piena condivisione
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Domanda
Carissimo Professore,
spesso mi rivolgo a Lei per quesiti, ma oggi le scrivo per manifestarLe la mia piena condivisione per quanto espresso nella risposta del 5 novembre, nella quale ha sottolineato non il "privilegio" dell'Idr, quanto la IDENTITA' dell'Idr, che lo vede e lo vuole diverso, ma non privilegiato. Questa atipicità che noi abbiamo, dovrebbe essere vissuta all'insegna della MISSIONARIETA', della PIENA APPARTENENZA alla CHIESA dalla quale siamo MANDATI perché, evidentemente, ci reputa IDONEI a trasmettere una conoscenza, della quale LEI SOLA, la Chiesa, è depositaria. Purtroppo, però, a volte la Chiesa è troppo paterna e "manda" nelle scuole persone che hanno sicuramente le competenze didattiche per insegnare tale disciplina, ma non la formazione spirituale necessaria per farlo. Si tratta, appunto, di quelle persone che pensano che il sindacato possa risolvere tutti i problemi di relazione nella scuola o con il proprio Vescovo, che insegnano come tutti gli altri insegnanti, cioè, senza la presenza costante di Gesù Cristo. Per fortuna, non sono molti, ma ne bastano pochi per rovinare il lavoro certosino di anni e anni di costruzione di rapporti con alunni, genitori, dirigenze, colleghi per far apprezzare e sentire come necessaria, per la formazione globale dell'uomo, la religione cattolica nella scuola dello Stato! Beh! Un piccolo sfogo, ma anche un piccolo sostegno per il suo servizio tanto utile ed apprezzato da molti.
Buon lavoro e grazie.
Risposta
Grazie.