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Non è come dici tu, anzi...

Fonte:
CulturaCattolica.it

Domanda


Egregio Prof. Incampo
Seguo sia la sua rubrica che qualche suo intervento in presenza. Mi permetta di esternarle alcune riflessioni:
per quanto possano essere autorevoli i suoi interventi credo che nessuno di noi sia infallibile per cui non è sempre vero che tutto è a discrezione del Vescovo o dell'Ufficio Scuola, ma ahimè per loro, devono sottostare alle normative vigenti tant'è che ogni anno specie per la mobilità e tutta la questione inerente alle sede di servizio esce l'ordinanza ministeriale; l'ultima ordinanza n. 36 del 2009 (che recepisce il Concordato del 1929) prevedeva art. 8 comma 2: "Le sedi assegnate per utilizzazione agli insegnanti di religione cattolica si intendono confermate automaticamente di anno in anno qualora permangano le condizioni e i requisiti prescritti dalle vigenti disposizioni di legge, cioè finché permanga la disponibilità oraria nell'Istituzione scolastica e finché non sia revocata l'idoneità rilasciata dall'ordinario diocesano competente" da nessuna parte si legge la discrezionalità dell'Ordinario Diocesano di utilizzare d'ufficio in altra sede un insegnante di religione di ruolo;
quella di imminente uscita che regolamenterà la mobilità 2010/2011 rafforza quanto detto "Per quanto riguarda i docenti di religione il contratto ha stabilito alcune regole importanti: il punteggio aggiuntivo per il servizio di ruolo prestato senza soluzione di continuità negli ultimi tre anni scolastici nella scuola di attuale servizio (e poi per ogni ulteriore anno successivo) (fonte SNADIR)". Come si può notare non si parla di territorio Diocesano ma di Scuola di servizio;
se i benefici della 104/92 vengono riconosciuti dallo stato a maggior ragione dovrebbero essere riconosciuti dall'Ordinario Diocesano specie quanto si tratta di handicap grave (art. 33).
Concludo queste mie considerazione con «Si dice: 'Ha mentito, è umano, ha rubato, è umano'. Ma questo non è il vero es­sere umano. Umano è essere generoso, uma­no è essere buono, umano è essere un uomo della giustizia e quindi uscendo, con l’aiuto di Cristo, da questo oscuramento della nostra natura, è un processo di vita che deve co­minciare nell’educazione al sacerdozio ma che deve realizzarsi e continuare in tutta la nostra vita». (Benedetto XVI 18/02/2010).
Cordialmente.

Risposta


Non è come dici tu, anzi...
La tua citazione: “Le sedi assegnate per utilizzazione agli insegnanti di religione cattolica si intendono confermate automaticamente di anno in anno qualora permangano le condizioni e i requisiti” è esatta, ma non significa quello che tu hai scritto.
Infatti l’insegnante resterà su quella sede se ci sono le ore disponibili e se non c’è una nuova proposta d’intesa da parte dell’Ordinario diocesano competente per territorio.
A conferma di quello che dico ti ricordo che il virgolettato che viene scritto nelle relative ordinanza ministeriali è stato copiato ed incollato dal CCNL 1995, cioè quando non esisteva ancora il ruolo.
Tieni ancora presente che l’IdR proprio per questo motivo, che ha come pietra angolare il Concordato, non può essere titolare di sede.

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