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Via Crucis di 315 stazioni

Fonte:
CulturaCattolica.it ©

Domanda


Caro Nicola, devo confessarti che di te non conosco nulla: non so se sei un collega direligione, un preside zelante, il "cireneo" di turno che si è addossato una croce per nulla leggera... chiunque tu sia tanti idr (compreso me!) ti sono grati per aver percorso una via crucis di 315 stazioni iniziata il 1° gennaio 2003... tante sono le pagine d'archivio che compongono la tua rubrica su Cultura Cattolica. Via Crucis perché tante sono state le situazioni che colleghi di tutta Italia hanno proposto alla tua attenzione sicuri di avere da te una risposta "di speranza". Un collega ultimamente mi ha confidato con una vena di amarezza che "Forse stavamo meglio quando stavamo peggio"... e come dargli torto? Abbiamo superato un concorso dopo che tanti di noi insegnava religione da più di 20 anni e ci è stato detto che finalmente eravamo diventati "docenti" come gli altri... e sulla carta è così. Ma nella quotidianità le cose sono diverse. E tralascio la lunga serie di "stranezze" a cui tanti di noi devono sottostare a causa di colleghi, presidi etc. Del resto basta leggere qualcuna delle domande che nel corso di questi cinque anni ti hanno rivolto per avere uno spaccato eloquente della situazione. A dare il colpo di grazia... l'inclusione nelle graduatorie regionali su base diocesana: qualcuno sa dirmi a cosa servono? Per fare domanda di trasferimento? Di assegnazione provvisoria? di utilizzazione? Per cambiare diocesi? Sbaglio o per avere una di queste opportunità è necessario sempre avere l'idoneità da parte dell'Ordinario? E allora tu, idr, puoi chiedere quello che vuoi ma se il Vescovo non vuole rimani dove stai! E dopo perché chiedere se in tante diocesi per l'immissione in ruolo è stato chiesto agli idr di scegliersi la sede di sevizio (ovviamente rispettando la graduatoria del concorso!). Forse che questa nuova graduatoria potrà rimescolare le carte e far "riscegliere" di nuovo? Credo e spero proprio di no! Sarebbe una grave ingiustizia... Ieri ho partecipato ad un ritiro spirituale tra colleghi di religione della mia diocesi alla presenza del Vescovo; dopo la meditazione il Vescovo ha concluso con la frase "il Vescovo deve amare gli insegnanti di religione; la Chiesa locale deve amare gli insegnanti di religione". Nel nostro piccolo e malgrado le difficoltà lavoriamo con la Chiesa e per la Chiesa; della Chiesa ci sentiamo e vogliamo essere membri attivi... ma qualcuno ci aiuti a semplificarci la vita dal burocratismo incipiente e a dare voce alle nostre voci. Questo tu, Nicola Incampo, lo fai e credo lo farai ancora e di questo te ne siamo grati.
Ti saluto e, avendo il tuo numero di cellulare, forse un giorno ti chiamerò per scambiare qualche opinione con te... se vuoi.

Risposta


Aspetto con gioia la tua telefonata.

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