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Sostegno e IRC

Domanda


Salve, vorrei andare subito al dunque. Un insegnante di Religione di Scuola Primaria, in una classe con la presenza di un alunno diversamente abile, pretende la presenza in classe, in una delle due ore, dell’insegnante di sostegno, che svolga aiuto, sostegno, appunto, e svolgimento, insieme con l’insegnante di Religione, del programma di Religione cattolica. Scusate, sono stato chiaro? In pratica si vuole far svolgere in una delle due ore il programma di religione, ma impartito dall’insegnante di sostegno. Domanda: vi sono riferimenti normativi a proposito? Ciò perché l’insegnante di Religione è sicuro di quanto pretende, ma non porta alcunché a vantaggio della sua tesi. Ciò indipendentemente se l’insegnante di sostegno ha 6 oppure 9 oppure 18 ore con il bambino divers. abile. Se possibile, una risposta esauriente. Grazie.

Risposta


Chiariamo subito che la responsabilità diretta nei confronti degli alunni, e quindi anche dell’alunno con handicap, compete all’insegnante di classe; questo non solo per garantire il percorso didattico degli alunni, ma anche per favorire un’integrazione effettiva di tutti gli alunni nel gruppo classe.
Il comma 6 dell’articolo 13 della Legge 104 del 5 febbraio 1992 recita così: “Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti”
Questo significa che è vero che questi insegnanti assumono la contitolarità della classe, ma spetta sempre agli insegnanti di classe realizzare un’effettiva integrazione professionale con l’insegnante di sostegno.
Quindi l’insegnante di sostegno ha funzione di supporto e di mediazione dei contenuti disciplinari presentati dal docente della materia.

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