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Chiediamo solo un po’ di giustizia

Domanda


Gentile Signor Nicola, abbiamo avuto l’indirizzo dalla signora Stefania di Diesse e confidiamo nella sua disponibilità ad ascoltarci. Siamo un folto gruppo di insegnanti di religione che ha sostenuto l’esame ad aprile 2004 per l’immissione in ruolo nelle scuole statali, concorso al quale ben pochi si sono interessati e noi non ci siamo sentite cautelate ed avevamo ragione visto cosa è successo in seguito. Facciamo presente: . corsi di preparazione costosi e a volte inadeguati . insegnanti che non hanno potuto partecipare per mancanza di continuità didattica . tempi ristretti . testi consegnati in sede d’esame alle 9.40 anziché alle 8.30 . temi ai quali dovevi rispondere contando le righe MA questo, per amore del nostro lavoro lo abbiamo accettato, con varie difficoltà (studiare, lavorare con problemi familiari, visto che la maggior parte di noi non è più giovane), MA E’ ASSURDO IL FATTO CHE DOPO 15/18/30 ANNI DI LAVORO, MOLTE DI NOI SIANO STATE BOCCIATE. Ci chiediamo: . come poco tempo sia stato dedicato alla correzione, seguendo valutazioni prestabilite . come sia possibile tanta leggerezza . come tre temi scritti ci abbiano condannati, MA L’ESPERIENZA E IL SACRIFICIO DI UN LAVORO che ci mette in contatto con numerosi bambini, insegnanti, genitori, direzioni diverse NON servono più? . orali con domande faziose, soprattutto relative alla politica della riforma. Così con molta amarezza e delusione abbiamo anche dovuto affrontare anche la spesa del ricorso al TAR (finora nessuna risposta), poi le spese per l’avvocato, per esami scritti eseguiti correttamente. Chiediamo solo un po’ di GIUSTIZIA, ma sembra non sia possibile non abbiamo voce, valiamo solo per chi ci conosce, eppure un pezzo di carta ci ha DISTRUTTO anni ed anni di lavoro, per questo le chiediamo aiuto nel sistemare la nostra situazione, la possibilità di rivedere ciò che è giusto e far capire che tre temi non “fanno” una insegnante E’ possibile essere considerati validi professionalmente e poi di colpo non essere più nessuno o peggio l’insegnante di serie C? Le porgiamo i nostri più sinceri saluti e GRAZIE. Alcuni insegnanti di religione.

Risposta


Sarà bene attendere la risposta del TAR sulla forma con cui è stato svolto il vostro concorso, sperando in qualche chiarimento che dia ragione delle vostre osservazioni, ma sempre ricordando che il TAR non entra in merito alla sostanza e alla valutazione dello stesso concorso.
Inoltre resta sempre in facoltà dell’Ordinario diocesano un 30% dei posti in organico che potrà essere assegnato a chi egli ritiene idoneo a quel servizio e a quella scuola.

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