Sull'ora di Religione

Un interessante articolo de "Il Foglio" per capire il problema IRC
Fonte:
CulturaCattolica.it
Vai a "Approfondimenti - IRC"

Abbiamo riascoltato le parole di Benedetto XVI all'Angelus del 27 luglio, in cui ricordando gli insegnamenti del grande predecessore Giovanni Paolo II ha suggerito all'Europa di ritrovare la propria identità e consapevolezza. Vale la pena ricordarle: «Guardando a questi Santi, viene spontaneo soffermarsi a riflettere sul contributo che il cristianesimo ha dato e continua ad offrire alla costruzione dell'Europa. Nel corso dell'"Atto europeistico" pronunciò queste memorabili parole: "Io, Vescovo di Roma e Pastore della Chiesa universale, da Santiago ti rivolgo, o vecchia Europa, un grido pieno d'amore: Torna a te medesima, sii te stessa! Scopri le tue origini. Ravviva le tue radici. Rivivi quei valori autentici che hanno fatto gloriosa la tua storia e benefica la tua presenza tra gli altri continenti". Giovanni Paolo II lanciò allora il progetto di un'Europa consapevole della propria unità spirituale poggiante sul fondamento dei valori cristiani. Quanto attuale resta questo suo appello, alla luce degli eventi recenti del continente europeo!»
Non ci si può sottrarre all'urgenza di questo compito, in questi tempi segnati all'esterno dalla ripresa virulenta di un terrorismo che - come ricorda anche il card. Sodano - è, oltre che antiumano, così evidentemente anticristiano. E, all'interno, dallo spirare di nuovi venti anticattolici in Italia (ultimo esempio l'inserto de Il manifesto di qualche settimana fa). Le lobby che hanno voluto il referendum sembrano avere trovato il capro espiatorio della loro sconfitta senza appello nella Chiesa cattolica. Il Papa, il Card. Ruini, l'8 per mille sono già nel mirino di questi "intellettuali senza popolo", ma si vedono già i segni di un nuovo attacco all'ora di religione che si intensificherà con l'inizio del nuovo anno scolastico, soprattutto interferendo sui contenuti.

Come previsto, l'attacco all'IRC sta iniziando, dalle pagine di Repubblica. Ecco un articolo di commento su Il Foglio del 12 agosto 2005.

File allegato