Primo giorno di scuola
Questi ragazzi si meritino molto, non solo perché sono il nostro futuro, soprattutto perché sono il nostro giovane presente.- Autore:
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Primo giorno di scuola di un’estate che fa ancora boccheggiare, un gruppo di persone attende davanti al cancello di una scuola media.
In piedi, sul marciapiede tra un muro coperto di brutti graffiti e le transenne che proteggono dal traffico, ci sono ragazzi che iniziano la prima media, oggi accompagnati da mamma o papà, da domani si cambia verso la conquista dell’autonomia.
I maschi hanno ancora la faccia da bambini, nonostante l’orecchino al lobo di alcuni e i capelli che stanno in piedi a forza di gel, le femmine sembrano più mature, si sa crescono più in fretta, qualcuna ha il volto acqua e sapone, le scarpe da tennis e quegli occhiali enormi in perfetto stile Arisa che fa sembrare tutti dei cartoni animati, altre sembrano sulla via del “velinismo”, questa è un’età in cui non sai più chi sei e non ti è chiaro chi sarai.
Gli adulti, in maggioranza sono mamme, c’è chi fuma una sigaretta, chi gesticola e parla a voce alta, alcune indossano il velo parlano e sorridono tra loro con i loro figli accanto simili ai loro coetanei nell’ansia per il primo giorno di scuola. Pochi i padri, uno in bermuda e sandali sembra arrivato direttamente dal mare, altri in giacca e cravatta, tutti attendono si apra il cancello con l’emozione di un giorno che porta alla memoria ricordi che credevi dimenticati.
E’ un inizio, e come tutti gli inizi porta con sé aspettative e timori. Guardo questi ragazzi e penso che si meritino molto, non solo perché sono il nostro futuro, soprattutto perché sono il nostro giovane presente. Si meritano molto, e stride la loro bella giovinezza davanti a un cancello che non vede una mano di vernice dal dì in cui si aprì la prima volta.
Avrebbero bisogno di bellezza, a iniziare da quello che li circonda. Non resta che sperare per loro che dietro quel cancello, in quelle aule con i muri sbrecciati, con i banchi deturpati da tanti TVB, W Milan e altre incisioni colorite, dietro a quelle cattedre possano incontrare adulti appassionati alla vita, prima ancora che alla materia insegnata. Persone capaci di risvegliare i loro desideri, di trasmettere loro la passione per una vita che vale.