Dio si rivela: la promessa
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Proprio Carran diviene teatro del primo incontro tra Dio ed Abramo:
Il Signore disse ad Abram:
Vattene (= Lek leka) dal tuo paese, dalla tua patria
e dalla casa di tuo padre,
verso il paese dove io ti indicherò.
Farò di te un grande popolo
e ti benedirò!,
renderò grande il tuo nome
e diventerai una benedizione.
Benedirò coloro che ti benediranno
e coloro che ti malediranno maledirò
e in te saranno benedette
tutte le famiglie della terra”
Abram partì come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot
(Gen 12, 1-4a).
Quale Dio si rivela ad Abramo?
Abramo si era già allontanato da Ur a causa della sua ricerca spirituale, tanto lontana dagli abitanti della sua patria, eppure qui il Signore gli ingiunge di lasciare anche questa nuova terra. Non solo: gli chiede di lasciare la casa paterna. Se lasciare una patria, per un nomade, poteva essere relativamente facile, per una società di tipo patriarcale, lasciare il proprio clan significava attuare uno sradicamento totale. E Dio gli chiede questo attraverso un semplice invito: «Vattene», che in ebraico suona così: «Lek-leka!» e che tradotto letteralmente potrebbe diventare: «Va’ per te!» oppure: «va’ verso te stesso!»
Dio si presenta dunque ad Abramo anzitutto come colui che conosce la verità di ciò che Abramo è e lo sprona a scoprirla. É come se Dio gli dicesse: Lascia tutte le tue sicurezze e va’ alla scoperta di ciò che veramente sei ai miei occhi, alla scoperta di ciò per cui sei stato creato.
A questo fa seguire la promessa di una discendenza: «Farò di te un grande popolo (goj)» e quella di diventare lui stesso benedizione: «e diventerai una benedizione … in te saranno benedette tutte le famiglie della terra» (Gen. 12, 2-3).
Dio si impegna con Abramo fin da subito in maniera radicale. Il termine usato nella promessa di fare di lui un grande popolo è goj appellativo che indica generalmente i popoli pagani. Accordandogli la promessa di essere una benedizione e di benedire in lui ogni tribù della terra Dio in certo qual modo fa precedere la sua benedizione alla benedizione di Abramo.
E diventerai una benedizione questo significa che la tua benedizione precede la mia benedizione (Tanhuma, Lek leka, 4).
Ciò che sorprende dopo questa affermazione è che in nessun episodio narrato in Genesi si vede Abramo pronunciare una benedizione, mentre con minuzia, nello stesso libro, vengono descritte le benedizioni di Isacco e di Giacobbe ai figli. Abramo non conferisce alcuna benedizione perché la sua stessa vita, la sua risposta a Dio sarà benedizione per coloro che a lui faranno riferimento.
Ma come risponde qui Abramo? Notiamo infatti che da questa prima rivelazione non scaturisce alcun dialogo con Dio, Abramo non pronuncia alcuna parola, egli risponde semplicemente obbedendo: Abram partì come gli aveva ordinato il Signore.