Canzoni contro (la Chiesa) – Da Cristicchi...

Uno scritto del maggio 2007, riveduto e corretto, mostra che in due anni non è cambiato molto. Semmai in peggio. L’ideologia senza ragioni non dorme mai. Esempi continui di imbecillità al potere.
Fonte:
CulturaCattolica.it
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Prete di Simone Cristicchi

Mi ricordo da bambino mi portavano alla messa,
ed io seguivo la funzione con un’aria un po’ perplessa...
il prete stava in piedi sull’altare col microfono
spiegava i passi del Vangelo con tono monotono
col tempo e con la scusa di giocare all’oratorio
mi infilarono nel mucchio catechismo obbligatorio
perché non sta bene, non puoi essere diverso,
emarginato come pecora smarrita dentro a un bosco…
al di fuori del contesto...

inginocchiati per bene, adesso dì le preghierine
non dubitare mai dell’esistenza del Signore,
lascia stare le tue fantasie sessuali di bambino,
quante volte ti sei masturbato il pistolino?

Il prete in molti casi è un uomo molto presuntuoso,
nonostante l’apparenza di un sorriso zuccheroso,
crede di essere il depositario di una verità assoluta,
ad ogni tua obiezione, lui rigira la frittata!

Prete! Io non ho voglia di ascoltarti,
Prete! Non hai il diritto di insegnarmi
Niente! Sei bravo ad inventare e a raccontare favole
Per addomesticare le paure della gente!
Non ho bisogno più di credere a un
Prete! Se la Madonna piange sangue, è noia!
Sei bravo e fai di tutto per alimentare, per tenere in piedi
La bugia più grande della storia.

La storia della Chiesa è seminata di violenza, di soprusi,
la Santa Inquisizione è prepotenza,
e poi genuflessioni collettive dei politici,
salvezza delle anime, la rendita degli immobili
ma quanti begli affari fate con il Giubileo
e quanti bei miliardi che sta alzando Padre Pio
Se Gesù Cristo fosse vivo si vergognerebbe
Delle tonnellate di oro e delle vostre banche,
Se Gesù Cristo fosse vivo si vergognerebbe
Delle chiese piene d’oro e delle banche…

Prete! Io non ho voglia di ascoltarti…

Perdonate questo sfogo troppo anti-clericale,
in fondo ognuno è libero di scegliersi la sua prigione,
libero di farsi abbindolare, ipnotizzare,
dal papa, dal Guru, dal capo spirituale
ma la cosa deprimente e che mi butta giù
è vedere quella folla alla Giornata della Gioventù,
la mia sola religione è vocazione per il dubbio , IO
non crederò a qualsiasi cosa dica un Prete!


Ci dicono cosa non possiamo essere
Autogrill, si sta tornando da un concerto fatto chissà dove. Come sempre in questi casi, dopo un caffè e una coca, si cerca la maniera di risvegliare il cervello per il prossimo pezzo di strada nella notte. Da uno scaffale occhieggia in maniera ammiccante un libro sulla cui copertina campeggia una croce-bersaglio con conficcata una penna. Il titolo dà subito una botta al cervello che neanche un chilo di zucchero: Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici), di Piergiorgio Odifreddi, uscito per i tipi di Longanesi. Per chi volesse approfondire la conoscenza di Odifreddi, la maniera più rapida è andare sul giornale online www.effedieffe.com e digitare nella finestrella di ricerca Il cretinismo scientifico, titolo del lungo e circostanziato articolo del direttore Maurizio Blondet. Io devo andare altrove.

Rissa in TV
Mi aveva già molto colpito la rissa verbale televisiva in cui un personaggio come Sgarbi (e alla sua maniera) difendeva a spada tratta la Chiesa e le sue opere di fronte ai più beceri luoghi comuni usati da Alessandro Cecchi Paone, definito da Sgarbi stesso ‘ateo fasullo’ (Markette, Febbraio 2007). Così pure mi era suonata strana la vittoria al Festival di Sanremo 2007 di due canzoni altamente sociali, quasi caritatevoli, in cui però non si faceva minimamente menzione di chi la Carità la pratica da 2000 anni.
Ma c’è di più: discutendone su un forum, un’imbeccata dell’amico Arcangelo da Faenza ci fa accorgere che l’autore della commovente canzone sui malati di mente è un feroce e accanito avversario della Chiesa.

Primo Maggio: su coraggio!
Ma la vera rivoluzione (nel senso di rotazione su se stessi) è il concerto del Primo Maggio 2007 a Roma. Sembra di essere stati teletrasportati a una Festa dell’Unità di 30 anni fa. Tutto quello che è successo non interessa, non è nemmeno preso in considerazione se il filtro attraverso cui guardo tutto è l’ideologia. Proprio qui sta il punto: ognuno di questi attacchi è condotto senza fare i conti in nessun modo con la ragione.

Allora penso che sia utile andare a vedere chi e come attacca la Chiesa in mille modi diversi, ma tutti accomunati dall’amare se stessi (e quello che si ha in testa) più della verità. Da solo non ce la faccio: sempre dalle pagine on-line del forum
Mario, Giacomo, Ivano, Francesco e Alberto corrono in mio aiuto. Ecco un po’ di contributi.
(continua)