Il calendario del 6 Maggio
- Autore:
- Curatore:
- Fonte:
- Email:

Eventi
▪ 1527 - I Lanzichenecchi, truppe tedesche al servizio di Carlo V d'Asburgo saccheggiano Roma; alcuni considerano questa data la fine del Rinascimento.
▪ 1682 - Luigi XIV di Francia sposta la sua corte a Versailles.
▪ 1848 - Nel borgo di Santa Lucia nei pressi di Verona venne combattuta una cruenta battaglia tra i piemontesi di Carlo Alberto e gli austriaci di Radetzky con 182 morti (110 erano piemontesi) e circa un migliaio di feriti.
▪ 1854 - Dopo il fiasco dell'anno prima alla Fenice la Traviata di Giuseppe Verdi viene riproposta a Venezia nel Teatro di S.Benedetto. È un successo strepitoso soprattutto dovuto alla nuova interprete, la giovane soprano Maria Spezia che anche nell'aspetto richiamava la figura di Violetta, la Signora delle Camelie di Alexandre Dumas figlio
▪ 1861 - Stati Uniti d'America: L'Arkansas secede dall'Unione.
▪ 1877 - Realizzando che la sua gente era indebolita da freddo e fame, il Capo Cavallo Pazzo degli Oglala Sioux, si arrende alle truppe statunitensi in Nebraska.
▪ 1889 - La Torre Eiffel viene ufficialmente aperta al pubblico, durante l'Esposizione Universale di Parigi
▪ 1896 - Grecia, per celebrare la I Olimpiade dell'era moderna viene emesso un francobollo speciale
▪ 1906 - Si corre in Sicilia la prima edizione della Targa Florio famosa corsa automobilistica.
▪ 1910 - Giorgio V diventa re del Regno Unito a seguito della morte del padre, Edoardo VII.
▪ 1928 - Norvegia, Umberto Nobile ormeggia il dirigibile Italia nella Baia del Re, dove si trova la nave appoggio "Città di Milano", giunta dall'Italia
▪ 1937 - Lo zeppelin tedesco LZ 129 Hindenburg, prende fuoco e viene distrutto nel giro di un minuto, mentre tentava di atterrare a Lakehurst (New Jersey), uccidendo oltre 30 persone.
▪ 1940 - John Steinbeck riceve il Premio Pulitzer per il suo romanzo Furore.
▪ 1942 - Seconda guerra mondiale: a Corregidor, le ultime forze statunitensi nelle Filippine si arrendono ai giapponesi.
▪ 1945 - Seconda guerra mondiale: Axis Sally trasmette il suo ultimo messaggio propagandistico alle truppe Alleate (il primo è dell'11 dicembre 1941)
▪ 1947 - Venezia, una corte militare condanna a morte per crimini di guerra il generale tedesco Albert Kesselring, comandante delle truppe in Italia. La sentenza è convertita in ergastolo dal generale inglese Harding. Il 23 ottobre 1952 verrà graziato
▪ 1954 - L'atleta britannico Roger Bannister diventa il primo uomo a percorrere il miglio in meno di quattro minuti.
▪ 1962 - Antonio Segni viene eletto quarto Presidente della Repubblica italiana con 443 voti su 854; presta giuramento l'11 maggio.
▪ 1967 - Vaticano, papa Paolo VI riceve Claudia Cardinale e Antonella Lualdi, le quali per la prima volta nello Stato della Chiesa indossano delle minigonne.
▪ 1973 - USA, il Senato inizia l'inchiesta sullo scandalo Watergate.
▪ 1976 - Terremoto del Friuli: ingentissimi danni e circa 1000 morti.
▪ 1979 - Il Milan guadagna sul campo il suo decimo scudetto che vale la fatidica stella
▪ 1981 - Una giuria di architetti e scultori sceglie all'unanimità il disegno di Maya Ying Lin per il Vietnam Veterans Memorial, tra altre 1.421 proposte.
▪ 1994 - Elisabetta II del Regno Unito e il Presidente francese François Mitterrand inaugurano l'apertura dell'Eurotunnel - un tunnel sotto la Manica che collega l'Inghilterra alla Francia, per la prima volta dalla Grande Glaciazione.
Anniversari
▪ 1638 - Cornelius Otto Jansen o Cornelis Otto Jansen, conosciuto con il nome latinizzato di Giansenio (Acquoy, 28 ottobre 1585 – Ypres, 6 maggio 1638) è stato un teologo e religioso olandese; è ritenuto il fondatore del giansenismo, una dottrina dichiarata eretica dalla Chiesa dopo la sua morte.
Nato presso Utrecht, studiò a Lovanio e a Parigi. Terminò gli studi accademici conseguendo prima il baccalaureato in filosofia e poi il dottorato in teologia. Insegnò nel collegio della cattedrale di Bayonne. Qui collaborò con Jean Duvergier de Hauranne allo studio di Sant'Agostino e degli altri padri della Chiesa. Da tale intenso studio egli elaborò una tesi teologica circa la grazia santificante che si trovò equidistante dalla concezione protestante da una parte e dalla posizione ufficiale cattolica controriformista elaborata dai Gesuiti.
Fu docente di Sacre Scritture a Lovanio e infine rettore della stessa università. In questa fase condusse una disputa contro i teologi calvinisti (soprattutto Gisbertus Voetius) in difesa di Cartesio.
Nel 1626 con l'appoggio dell'Università di Lovanio si recò in Spagna, ma l'ostilità del potente ordine dei Gesuiti lo costrinse, dopo appena un anno, a rientrare nella cittadina del Brabante.
Nel 1636 fu nominato vescovo di Ypres in Belgio, dove morì a causa della peste il 6 maggio 1638.
Opere
L'Augustinus, sua opera principale, in cui espone compiutamente la sua particolare concezione del rapporto fra grazia divina e libertà umana (tema tanto spinoso, quanto enormemente dibattutto perché centrale nella teologia luterana e riformata) venne pubblicata solo postuma, nel 1640, in aperto contrasto con i ripetuti divieti di intervento in materia. Inizialmente condannata dalla congregazione del Sant'Uffizio (condanna ribadita poi da Urbano VIII con la bolla In eminenti), venne infine definitivamente dichiarata eretica (precisamente furono dette eretiche o false cinque proposizioni individuate come punti di maggiore attrito con l'ortodossia stabilita da Roma) con la bolla Cum occasione di Innocenzo X nel 1653. Jansen, tuttavia, per il fatto di non aver divulgato le sue idee, almeno da un punto di vista di diritto canonico, non è stato considerato eretico.[senza fonte] Nel 1634 pubblicò, ancora in vita, il Mars Gallicus, feroce critica nei confronti dei monarchi francesi e del loro appoggio alle nazioni protestanti. Solo un anno dopo (1635) il Paese gallo prenderà parte attiva alla Guerra dei Trent'anni a fianco delle potenze riformate.
▪ 1862 - Henry David Thoreau, nato David Henry Thoreau, (Concord, 12 luglio 1817 – Concord, 6 maggio 1862), è stato un filosofo e scrittore statunitense. Fu uno dei membri principali della corrente del trascendentalismo ed è principalmente noto per lo scritto autobiografico Walden, una riflessione sul rapporto dell'uomo con la natura, e per il saggio Disobbedienza civile in cui sostiene che è ammissibile non rispettare le leggi quando esse vanno contro la coscienza e i diritti dell'uomo, ispirando in tal modo i primi movimenti di protesta e resistenza non violenta. Il filosofo Stanley Cavell lo considera, insieme a Ralph Waldo Emerson, una delle "menti filosofiche più sottovalutate che l'America abbia prodotto".
Nato in una famiglia modesta, si laureò all'Università Harvard nel 1837. Intrattenne una profonda amicizia con Ralph Waldo Emerson e con altri pensatori trascendentalisti. Vicino a tale concezione, il suo riformismo partiva dall'individuo, prima che dalla collettività, e difendeva uno stile di vita in profondo contatto con la natura.
La morte del fratello, avvenuta nel 1842, fu per lui un grande dolore. La scrittura del libro-diario A Week on the Concord and Merrimack Rivers (1839-1849) lo aiutò nel suo tentativo di superare la perdita di John e di tenerne viva la memoria. Forte il credo nel principio delle Reincarnazione che percorre tutta l'opera attraverso puntuali digressioni sulle filosofie orientali e l'interessante uso simbolico del fiume come elemento di rinascita e continuità presente sia nelle filosofie Orientali che Occidentali. Nel 1845, per sperimentare una vita semplice e per protesta contro il governo, si stabilì in una piccola capanna da lui stesso costruita presso il lago di Walden. Qui poté dedicarsi a tempo pieno alla scrittura e all'osservazione della natura. Dopo due anni, nel 1847, lasciò il lago di Walden per vivere col suo amico e mentore Ralph Waldo Emerson e la sua famiglia a Concord.
Nel 1846 Thoreau rifiutò di pagare la tassa che il governo imponeva per finanziare la guerra schiavista al Messico, da lui giudicata moralmente ingiusta e contraria ai principi di libertà, dignità e uguaglianza degli Stati Uniti. Per questo, in seguito, fu incarcerato per una notte e liberato il giorno successivo quando, tra le sue vibrate proteste, sua zia pagò la tassa per lui. Dopo qualche anno, nel 1849, scrisse il saggio Disobbedienza civile. Nel 1854 pubblicò Walden, ovvero La vita nei boschi, nel quale descriveva la sua esperienza di vita sul lago Walden.
Morì nel 1862.
Le opere - Walden, ovvero La vita nei boschi
Walden, ovvero La vita nei boschi è il resoconto dell'avventura dell'autore, che dedicò oltre due anni della propria vita, per l'esattezza dal 4 luglio 1845 al 6 settembre 1847, a cercare un rapporto intimo con la natura e insieme a ritrovare se stesso in una società che non rappresentava ai suoi occhi i veri valori da seguire, ma solo l'utile mercantile. L'opera è stata analizzata in prospettiva filosofica da Cavell in The Senses of Walden, dove emerge come un autentico classico della filosofia americana e mondiale.
Il suo fu un esperimento avente per obiettivo quello di cercare la conciliazione tra artista e il mondo naturale grazie all'ottimismo scaturito dal considerare l'uomo come artefice del proprio destino e come essere dipendente da sensazioni ed emozioni. Il libro fu scritto quasi interamente durante il soggiorno di Thoreau in una capanna, costruita in gran parte da solo, sulle sponde del lago Walden che si trova vicino alla cittadina di Concord in Massachusetts. Durante il suo soggiorno Thoreau descrisse la sua vita, soprattutto negli ambiti naturalistici, soffermandosi su una descrizione dettagliata del lago e della zona in cui soggiornava, caratterizzata dalla presenza di numerosi laghi di media e piccola dimensione. Walden fu per Thoreau il libro di maggior successo, il testo fu riscritto ben sette volte prima della pubblicazione avvenuta nel 1854. La sua fu una prova di sopravvivenza ed insieme una testimonianza all'umanità: l'uomo riesce a vivere anche in condizioni di povertà materiale e anzi da queste può trarre una maggior felicità nel saper apprezzare maggiormente le piccole cose. Cavell ha inoltre rilevato somiglianze notevoli fra la riflessione sull'essere e l'abitare di Thoreau e quella di Martin Heidegger.
Disobbedienza civile
Scritto nel 1849, il saggio Disobbedienza civile contiene il pensiero di Thoreau in merito agli ideali proclamati nel 1776 nella dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America e la sua decisa opposizione alla guerra messicano-statunitense. Egli riteneva che il conflitto fosse ingiusto e ben sapeva che non poteva svolgersi se non col consenso e col contributo economico dei cittadini. Quindi decise di violare apertamente la legge e di non pagare le tasse, accettando la reclusione in carcere che questo gesto comportava. L'opera fu letta anche da Tolstoj, Gandhi e Martin Luther King per i quali fu fonte di ispirazione per la lotta nonviolenta.
* 1952 - Maria Montessori (Chiaravalle, 31 agosto 1870 – Noordwijk aan Zee, 6 maggio 1952) è stata una pedagogista, filosofa, medico, scienziata, educatrice e volontaria italiana.
Figlia di Alessandro e Renilde Stoppani e nipote dell'abate Antonio Stoppani (geologo, patriota e naturalista autore del fortunato Il Bel Paese), nasce in un'abitazione al civico 10 di Piazza Mazzini a Chiaravalle. Pochi anni dopo si trasferisce, con tutta la famiglia, a Roma, divenuta da poco capitale.
Fin dai primi anni di studio manifesta interesse per le materie scientifiche, soprattutto matematica e biologia, una circostanza che le causerà contrasti con i genitori, i quali avrebbero voluto avviarla alla carriera di insegnante. Andando contro le aspettative familiari, si iscrive alla Facoltà di Medicina dell'Università "La Sapienza" scelta che la porterà a diventare una delle prime donne a laurearsi in medicina (nel 1896) dopo l'unità d'Italia.
Dopo la laurea, è attiva negli ospedali romani e nel movimento della Lega nazionale per la cura e l'educazione dei deficienti. Ottiene quindi la nomina di assistente presso la clinica psichiatrica dell'università, in collaborazione con Giuseppe Montesano (con cui ha un sodalizio professionale e affettivo), dedicandosi al recupero dei bambini con problemi psichici, da lei definiti anormali.
Il lavoro in clinica la porta ad entrare materialmente in contatto con gli ambienti scientifici di Inghilterra e Francia. Nasce così il suo interesse per la letteratura scientifica francese del primo Ottocento a proposito dei casi di fanciulli selvaggi, allevati da animali, ritrovati in zone isolate nel corso del Settecento e per gli esperimenti rieducativi tentati da Jean Marc Itard (1765-1835).
Attira inoltre la sua attenzione il lavoro svolto da Itard e il suo collaboratore, Edouard Seguin (1812-1880), riguardo alla possibilità di inserimento nella comunità dei bambini anormali, attraverso un percorso di educazione adeguato. Proprio la partecipazione a numerosi convegni pedagogici, in varie città europee, le permetterà di entrare in contatto con la scuola di Itard e Seguin e di apprendere i loro metodi sperimentali di rieducazione dei minorati mentali.
Contribuisce con il suo impegno all'emancipazione femminile ed è rimasto famoso un suo intervento al Congresso femminile di Berlino nel 1896. Partecipa anche al successivo congresso di Londra (1899).
Nel 1898 presenta a Torino, al congresso pedagogico, i risultati delle sue prime ricerche e dopo breve tempo, diventa direttrice della scuola magistrale ortofrenica di Roma. Con lo spostamento dei suoi interessi sul lato dell'educazione, decide di rinnovare le sue basi culturali laureandosi in filosofia.
Nel 1904 consegue la libera docenza in antropologia ed ha dunque l'opportunità di occuparsi dell'organizzazione educativa degli asili infantili. A tal fine, nel 1907, a San Lorenzo, apre la prima Casa dei Bambini, in cui applica una nuova concezione di scuola d'infanzia: Il metodo della pedagogia scientifica, volume scritto e pubblicato a Città di Castello (Perugia) durante il primo corso di specializzazione (1909). Il testo viene tradotto e accolto in tutto il mondo con grande entusiasmo. Al suo arrivo negli Stati Uniti, nel 1913, il New York Tribune la presentò come the most interesting woman of Europe (la donna più interessante d'Europa). Da quel momento, il suo metodo avrebbe riscosso un buon interesse nel Nord America, col tempo poi affievolitosi, fino al ritorno in auge sostenuto da Nancy McCormick Rambusch, fondatrice, nel 1960, della Società Montessori Americana.
Dal successo dell'esperimento romano nasce il movimento montessoriano, dal quale nel 1924 avrà origine la scuola magistrale Montessori e l'"opera Nazionale Montessori", eretta, quest'ultima, in Ente Morale e volta alla conoscenza, alla diffusione, all'attuazione e alla tutela del suo Metodo. Maria Montessori ne diviene Presidente onoraria.
Nel 1929 viene fondata l'Associazione Montessori Internazionale (A.M.I.) di cui attualmente è presidente André Roberfroid. Nei primi anni trenta incontra incomprensioni e crescenti difficoltà da parte del regime fascista che aveva tentato di farne uno strumento di propaganda politica e nazionalistica e soprattutto da parte del regime nazista che fece sì che la sua immagine e i suoi libri venissero dati alle fiamme prima a Berlino e poi a Vienna.
Nel 1933 esce "La pace e l'educazione", ma la Montessori è ormai emarginata dalla cultura fascista.
Nel 1933 Maria e il figlio Mario Montessori decidono di dimettersi dall'Opera Nazionale, che in pratica verrà definitivamente chiusa dal fascismo nel 1936, insieme alla "Scuola di metodo" operante a Roma dal 1928. A causa degli ormai insanabili contrasti con il regime fascista era stata costretta ad abbandonare l'Italia, nel 1934.
Continuano così i suoi viaggi in vari paesi per diffondere la propria teoria educativa. Si reca in India, durante la Seconda Guerra Mondiale, dove continua a diffondere la sua opera pedagogica, per tornare poi in Europa nel 1946. Ovunque viene accolta con onori.
Al suo rientro in Italia, nel 1947, si preoccupa innanzitutto di ricostruire l'Opera Nazionale alla quale vengono affidati praticamente gli stessi compiti previsti dallo Statuto del 1924, la cui attuazione e il cui sviluppo venne favorito anche attraverso la presenza di "Vita dell'infanzia" di cui ispirò e determinò la nascita.
Grazie all'impulso datole da Maria Jervolino e Salvatore Valitutti, l'Opera Montessori poté riprendere e sviluppare le proprie finalità valorizzando i principi pedagogici della fondatrice e diffondendo la conoscenza e l'attuazione del Metodo.
A causa di una grave crisi finanziaria ed organizzativa ne fu commissariata la gestione fino al 1986, quando, completamente risanata, riacquistò la propria fisionomia statutaria che ancor oggi la caratterizza.
Maria Montessori muore il 6 maggio 1952 nella città di Noordwijk in Olanda dove si era stabilita.
Esiste una bibliografia montessoriana molto vasta e articolata. Ciononostante ancora risultano non tradotti in Italia alcune classiche opere biografiche sulla studiosa.
▪ 1975 - József Mindszenty (Csehimindszent, 29 marzo 1892 – Vienna, 6 maggio 1975) è stato un cardinale ungherese. Fu Primate di Ungheria, venne nominato cardinale da papa Pio XII nel 1946.
Per la sua tenace opposizione al regime comunista, venne arrestato una prima volta nel 1944 con l'accusa di alto tradimento. Rilasciato l'anno seguente, fu nuovamente incarcerato il 26 dicembre 1948 e condannato all'ergastolo l'anno successivo con l'accusa di cospirazione tesa a rovesciare il governo comunista ungherese.
Liberato dopo otto anni di carcere durante la insurrezione popolare del 1956, trovò asilo politico nell'ambasciata americana di Budapest. Per molti anni Mindszenty rifiutò l'invito del Vaticano a trovare riparo presso il Vaticano stesso e solo quindici anni dopo, nel 1971, con l'interessamento dell'allora presidente Nixon, poté finalmente lasciare l'ambasciata e raggiungere la Santa Sede. Poco dopo si stabilì a Vienna, dove morì per un arresto cardiaco susseguente ad un intervento chirurgico.
Nel 1991 le sue ceneri vennero solennemente trasportate da Mariazell a Strigonio, città nella quale fu arcivescovo, per essere tumulate nella cripta della cattedrale.
▪ 1992 - Marie Magdalene "Marlene" Dietrich (Schöneberg, 27 dicembre 1901 – Parigi, 6 maggio 1992) è stata un'attrice e cantante tedesca.
Fra le più belle icone del mondo cinematografico della prima metà del Novecento, la Dietrich fu un vero e proprio mito ed una diva, lasciando un'impronta immortale attraverso le sue immagini, l'interpretazione delle canzoni (arricchite da una ammaliante e sensuale voce) e la sua recitazione. Un mix raramente ripetuto dopo di lei è sufficiente a farla entrare nella leggenda dello show business quale modello di femme fatale per antonomasia.
Il suo mito nacque e si sviluppò in contrapposizione a quello della divina Greta Garbo, quali star di punta di due compagnie di produzione rivali.