Il calendario del 3 Febbraio
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Eventi
▪ 1451 - Muore Murad II, Sultano dell'Impero Ottomano, gli succede il figlio Mehmed II
▪ 1488 - Il navigatore portoghese Bartolomeu Dias sbarca nella Baia di Mossel dopo aver doppiato il Capo di Buona Speranza all'estremità meridionale dell'Africa, diventando il primo europeo noto ad essersi spinto così a sud
▪ 1783 - Guerra d'indipendenza americana: La Spagna riconosce l'indipendenza degli Stati Uniti
▪ 1787 - La Ribellione di Shays viene schiacciata, ponendo fine alla sollevazione che porterà ai negoziati che produrranno la stesura della Costituzione degli Stati Uniti
▪ 1809 - Viene creato il Territorio dell'Illinois
▪ 1815 - Viene creata la prima fabbrica di formaggio in Svizzera
▪ 1831 - A Modena il Duca Francesco IV D'Asburgo-Este sventa la sommossa rivoluzionaria organizzata da Ciro Menotti.
▪ 1867 - Il principe Mutshuhito diventa l'Imperatore Meiji del Giappone
▪ 1870 - Viene approvato il XV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti
▪ 1908 - Fondazione di Panathinaikos
▪ 1913 - Viene ratificato il XVI emendamento, della costituzione degli Stati Uniti, che autorizza il governo federale a imporre e incassare la tassa sul reddito
▪ 1916 - L'edificio del parlamento canadese viene distrutto da un incendio
▪ 1917 - Prima guerra mondiale: Gli Stati Uniti rompono le relazioni diplomatiche con la Germania, il giorno dopo l'annuncio tedesco di una politica di guerra sottomarina indiscriminata
▪ 1941 - Seconda guerra mondiale: I nazisti reinstaurano con la forza Pierre Laval come capo della Francia di Vichy
▪ 1945 - Seconda guerra mondiale: L'Unione Sovietica accetta di entrare nel teatro del Pacifico contro l'Impero giapponese
▪ 1954 - Nasce Simone Boscardi imprenditore italiano in Sudan
▪ 1957 - Prende avvio sulla rete RAI Programma Nazionale il contenitore Carosello, che negli anni diverrà indice di cambiamento delle abitudini degli italiani a causa (o grazie) alla televisione
▪ 1959 - In un incidente aereo perdono la vita Buddy Holly, Richie Valens e The Big Bopper. La data, grazie soprattutto alla hit American Pie di Don McLean divenne nota come "Il giorno in cui morì la musica"
▪ 1966 - La navetta sovietica Luna 9 effettua il primo allunaggio
▪ 1969 - Al Cairo, Yasser Arafat viene nominato capo dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina dal Congresso Nazionale Palestinese
▪ 1972 - Le prime Olimpiadi invernali disputate in Asia si aprono a Sapporo (Giappone)
▪ 1984 - Lo Space Shuttle Challenger parte per la decima missione del programma Space Shuttle
▪ 1985 - Desmond Tutu diventa il primo vescovo anglicano nero di Johannesburg
▪ 1988 - Scandalo Iran-Contra: La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d'America rigetta la richiesta del presidente Ronald Reagan per lo stanziamento di 36,25 milioni di dollari di aiuti ai Contras del Nicaragua
▪ 1989 - Dopo un attacco di cuore, P.W. Botha lascia la presidenza del Sudafrica
▪ 1989 - Un commando di militari mette fine in Paraguay alla dittatura di Alfredo Stroessner, al potere dal 1954
▪ 1990 - Dal museo di Ercolano, in provincia di Napoli, vengono rubati più di 200 preziosi reperti di arte antica
▪ 1991 - Viene sciolto il Partito Comunista Italiano, dividendosi in Partito Democratico della Sinistra e Partito della Rifondazione Comunista.
▪ 1998 - Un Ea-6b Prowler, aereo militare statunitense al comando del capitano Richard J. Ashby, partito dalla base di Aviano, trancia il cavo della funivia del Cermis, in Val di Fiemme. 20 i morti, unico superstite il manovratore.
Anniversari
▪ 1468 - Johann Gutenberg (Johann Gänsfleisch zur Laden zum Gutenberg) (Magonza, 1394-1399 circa – Magonza, 3 febbraio 1468) è stato un inventore, tipografo ed orafo tedesco, inventore della stampa a caratteri mobili in Europa.
Johann Gutenberg nacque a Magonza, che attualmente ospita un museo in suo onore, dal mercante Friele (Friedrich) Gänsfleisch zur Laden e da Else Wyrich. Il nome "zum Gutenberg" deriva dall'edificio "Hof zum Gutenberg" (oggi in Christophstrasse, 2) in cui la famiglia si trasferì. I Gänsfleisch erano una delle famiglie patrizie della città, dediti alla lavorazione del metallo e al conio. Attorno al 1430 Gutenberg si trasferì, per motivi politici, a Strasburgo dove lavorò come apprendista orafo e, in particolare, si occupò del conio delle monete.
Attorno al 1444 Gutenberg ritornò a Magonza, dove nel 1450 costituì una Societas con il banchiere Johann Fust, che contribuì con 2000 Gulden, e l'incisore Peter Schöffer (o Schäffer), allo scopo di stampare la cosiddetta "Bibbia a 42 linee" sulla base della Vulgata. Il lavoro venne concluso il 23 febbraio 1455 presso la "Hof zum Humbrecht" (oggi in Schustergasse, 18) e il libro messo in vendita a Francoforte. L'edizione (con tiratura di 180 copie) suscitò immediato entusiasmo per la qualità tipografica.
Immediatamente dopo la pubblicazione il banchiere Fust richiese la restituzione, con interessi, della sua quota, causando un processo per insolvenza contro Gutenberg e il passaggio della proprietà di apparecchiature e macchinari al banchiere stesso. Fust li utilizzò, assieme a Schöffer, per stampare nel 1457 un'edizione del Libro dei Salmi. Questo presenta nuovi tipi in due altezze e la stampa bicroma dei capilettera.
Le invenzioni di Gutenberg
▪ Il torchio da stampa; modellato sul torchio da vino dei vignaioli renani.
▪ La fòndita a ripetizione; ovvero le lettere incise in rilievo sui vari punzoni, venivano impresse in una piastra metallica (in genere d'ottone); si imprimeva così una matrice incavata dalla quale si potevano ricavare,con apposite colature, i caratteri tipografici in quantità,grandezza e qualità desiderata.
▪ L'inchiostro per i caratteri mobili; con qualità chimiche appropriate ai caratteri in metallo.
▪ 1792 - Giuseppe Antonio Giachimo Cerutti (None, 13 giugno 1738 – Parigi, 3 febbraio 1792) è stato uno scrittore, gesuita e politico francese.
Nato a None, presso Torino, entrò a far parte della Compagnia di Gesù e divenne professore al Collegio gesuita di Lione. Nel 1762, in risposta agli attacchi contro il suo ordine, pubblicò una Apologie générale de l'institut et de la doctrine des Jésuites, che gli guadagnò la fama e la protezione di alcuni importanti personaggi, fra cui l'ex monarca polacco Stanislao Leszczyński e del di lui nipote, il delfino Luigi.
Durante le agitazioni che precedettero la Rivoluzione francese Cerutti si schierò dalla parte del popolo e nel 1788 pubblicò un pamphlet, Mémoire pour le peuple français, nel quale, con stile chiaro e tagliente, sosteneva le richieste del tiers état. Nel gennaio 1791 fu scelto dagli elettori parigini come membro dell'amministrazione del dipartimento e quindi deputato all'Assemblea legislativa. Amico e sostenitore di Honoré Mirabeau, pronunciò l'elogio funebre alle esequie di questi.
Dell'attività letteraria di Cerutti l'impresa più interessante e con più influenza è stato il giornale da lui fondato il 30 settembre 1790, in collaborazione con Jean-Paul Rabaut Saint-Etienne e Philippe Antoine Grouvelle.
▪ 1806 - Nicolas-Edme Retif detto Restif de la Bretonne (Sacy, 23 ottobre 1734 – Parigi, 3 febbraio 1806) è stato uno scrittore francese.
Sotto l'Ancien Régime
Era l'ottavo figlio di un ricco fattore della Yonne, di salute delicatissima; era destinato a diventare uomo di chiesa, ma pare che fosse costretto a rinunciare a questa aspirazione a causa della sua fama di donnaiolo.
Nel 1751, i suoi genitori lo mandarono a Auxerre come apprendista stampatore; si innamorò della moglie del suo datore di lavoro. Diventato operaio tipografo, si recò a Parigi dove condusse una vita irregolare. Nel 1767 pubblicò la sua prima opera importante, La Famille vertueuse, seguita poi da Le Paysan perverti (1776), La vie de mon père (1779), Les Contemporaines (1780) che lo rese famoso, La Paysanne pervertie (1784), Les Parisiennes (1787) e Ingénue Saxancourt (1789).
Amava andare a spasso per le stradine di Parigi e dell'île Saint-Louis di notte, scrivendo sui ponti e sui muri.
Lavorò presso varie stamperie: si trasferiva regolarmente per sfuggire ai suoi creditori. Accettò forse di fare la spia per la polizia reale (nello specifico, svolgeva un servizio di pedinamento) ma non se ne hanno prove. Lui stesso si faceva chiamare «il gufo». I suoi libri erotici sono spesso illustrati da immagini di donne dai piedi minuscoli e dalla bocca arrotondata. Il libro sulle prostitute del Palais-Royal è presentato come una guida ma è piuttosto una serie di conversazioni (quasi interviste, alla maniera del moderno giornalismo).
Sotto la Rivoluzione
L'avvento dell'assegnato lo rovinò, rischiò l'arresto sotto il Terrore, la scrittura gli permetteva di vivere a stento. Fu testimone degli eventi della Rivoluzione; pubblicò Le Palais-Royal (1790), Les Nuits de Paris (1793). Nel 1794, decise di scrivere la propria autobiografia: Monsieur Nicolas in otto volumi scaglionati tra il 1794 e il 1797. Nel 1795, la Convenzione di Termidoro gli venne in aiuto versandogli la somma di duemila franchi. Benché le sue dichiarazioni fossero orientate a favore del nuovo potere, le sue amicizie aristocratiche e la sua reputazione lo fecero cadere in disgrazia. Entrò al ministero della Polizia, ma la sua cattiva salute lo costrinse a ritirarsi. Morì poco dopo, in miseria.
Molto criticato dai puristi come La Harpe (gli venne dato il soprannome di «Voltaire delle massaie» o di «Rousseau dei poveri»), fu ammirato dai surrealisti, i quali lo riscoprirono. Poligrafo, autore di romanzi ma anche di testi teatrali, di una grande autobiografia nella tradizione di quella di Rousseau e altrettanto avvincente, di un'utopia e di numerosi progetti di riforma, è stato oggetto di una riconsiderazione da parte della critica universitaria che vede in lui uno dei rappresentanti più esemplari del Secondo Illuminismo (fine del secolo).
Il marchese de Sade e lui, avendo punti di vista praticamente opposti, si detestavano. Fu invece apprezzato, tra gli altri, da Benjamin Constant e da Friedrich Schiller.
Da lui nacque il termine retifismo.
Altre opere degne di menzione sono:
▪ Le Pied de Fanchette (1769).
▪ Le Pornographe (1769).
Film
▪ 1982 Il mondo nuovo (La Nuit de Varennes) di Ettore Scola - Il personaggio di Restif de la Bretonne è interpretato da Jean-Louis Barrault 1894
- Auguste Vaillant (1861 – 3 febbraio 1894) è stato un anarchico francese.
Abbandonato dai genitori in giovane età, condannato all'età di dodici anni per accattonaggio, emigrato senza fortuna in Argentina, Vaillant fu autore di un attentato dinamitardo alla Camera dei Deputati francese il 9 dicembre 1893. La bomba non fece alcuna vittima, ma sparse il terrore: era chiaro che gli anarchici erano in grado di colpire perfino i centri del potere. Per questo motivo, la sua azione lo portò alla ghigliottina.
Per la prima volta dall'inizio del secolo, i tribunali francesi condannarono a morte un uomo, e fecero eseguire la sentenza, senza che il condannato avesse realmente ucciso qualcuno.
Al processo Vaillant dichiarò:
«Ho preferito ferire un gran numero di deputati piuttosto che uccidere qualcuno. Se avessi voluto uccidere avrei caricato (la bomba) con dei pallettoni. Ho messo dei chiodi; ho voluto quindi solo ferire. Non posso certo mentire per darvi il piacere di tagliarmi il collo!»
L'esecuzione di Vaillant e la mancata concessione della grazia da parte del Presidente Carnot spinse l'anarchico italiano Sante Geronimo Caserio ad un attentato contro lo stesso Carnot che morì il 24 giugno 1894.
▪ 1915 - John Chilembwe (1860 – 3 febbraio 1915) è stato un prete malawiano educatore di religione battista e un protagonista della lotta contro il colonialismo nel Nyasaland, l'attuale Malawi.
Attualmente John Chilembwe è considerato uno degli eroi dell'indipendenza e il John Chilembwe Day (15 gennaio) è una festa nazionale del Malawi
▪ 1922 - John Butler Yeats (Tullylish, 16 marzo 1839 – New York, 3 febbraio 1922) è stato un pittore irlandese.
John Butler Yeats nacque a Tullysh, nella contea nord-irlandese di Down, il 16 marzo 1839.
Dopo i primi studi di materie classiche, nel 1862 si laureò in legge a Dublino.
Nel 1863 si sposò con Susan Pollexfen, da cui ebbe quattro figli, tra cui il poeta William Butler Yeats e il pittore Jack Butler Yeats.
Nel 1867 Yeats decise di interrompere la professione di avvocato per perseguire la carriera pittorica a Londra.
Si concentrò quindi sul ritratto, soprattutto di leader politici irlandesi e di personaggi dell'ambiente letterario e teatrale irlandese, dipinti con grande sensibilità.
Anche se non ebbe mai grosse difficoltà ad ottenere commissioni, il suo successo non fu mai tale da garantirgli una buona sicurezza economica.
Dopo aver compiuto numerosi viaggi tra l'Inghilterra e l'Irlanda, nel 1907 Yeats si trasferì definitivamente a New York, dove continuò a lavorare su commissione, continuando a dipingere soprattutto ritratti.
A New York partecipò alla vita artistica della città, facendosi conoscere per la sua ottima dialettica; scrisse anche diversi saggi su soggetti che includono l'arte, la questione irlandese e la questione femminile.
In particolare, durante questo periodo divenne ottimo amico dello scrittore Van Wyck Brooks, del pittore John Sloan, e dell'avvocato e collezionista John Quinn.
Yeats morì a New York il 3 febbraio 1922.
• 1960 - Fred Buscaglione, nome d'arte di Ferdinando Buscaglione (Torino, 23 novembre 1921 – Roma, 3 febbraio 1960), è stato un cantautore e attore italiano.
Ha scritto in sua morte Leo Chiosso, amico e collaboratore:
«Tutto è fermo nel giorno / l'archetto si è sfrangiato nel cantare / troppo acuto di urgenze non espresse ancora / dal tuo fragile violino / nell'urlo di una Thunderbird ferita. / Canteremo da soli il tuo ricordo.»
▪ 1989 - John Cassavetes (New York, 9 dicembre 1929 – Los Angeles, 3 febbraio 1989) è stato un regista, sceneggiatore e attore statunitense.
Attivo nel campo cinematografico, teatrale e televisivo, è stato uno dei primi registi indipendenti. Fin dall'inizio affiancò alla recitazione la ricerca narrativa come regista di film indipendenti; fu epìgono e al tempo stesso migliore esponente della corrente della "Scuola di New York" (gruppo in realtà eterogeneo che comprendeva Sidney Meyers, Shirley Clarke, Lionel Rogosin e altri), che assunse come criteri stilistici e contenutistici il realismo, il documentarismo, l'improvvisazione, la povertà di mezzi produttivi, con richiami a volte espliciti alla "poetica del pedinamento" di Cesare Zavattini.
Il suo stile di regia è noto per l'improvvisazione degli attori e per la sua capacità di narrare storie realistiche. Il suo è stato un cinema "familiare" (nei suoi film hanno recitato amici come Seymour Cassell, Ben Gazzara e Peter Falk, la moglie Gena Rowlands, la madre, la suocera e i figli) che ha raccontato storie di coppie in crisi o di problemi della vita metropolitana.
È stato sposato con l'attrice Gena Rowlands, dalla quale ha avuto tre figli. Uno di essi, Nick, è oggi un regista.
▪ 2006 - Romano Mussolini (Forlì, 26 settembre 1927 – Roma, 3 febbraio 2006) è stato un pianista, pittore e poeta italiano.
Era il quarto figlio, il terzo e più giovane tra i maschi, di Benito Mussolini e Rachele Guidi; mai s'interessò di politica, è stato bensì un pianista jazz di fama internazionale, un valente pittore, un produttore cinematografico ed un poeta.
Nonostante il regime la censurasse perché espressione di culture straniere, conobbe la musica jazz durante gli anni trenta, descrivendola peraltro per alcune riviste di settore, ed iniziò a suonare il pianoforte da autodidatta, talvolta per accompagnare il padre, violinista dilettante. Conobbe anche alcuni jazzisti in auge, fra i quali Duke Ellington, che gli sarebbe restato amico anche in seguito.
Dopo la guerra, cercando di superare impegnative difficoltà economiche e relazionali (che lo indussero ad esibirsi, ma anche a cercare lavori saltuari, sotto falso nome), si unì al quintetto di Ugo Calise, che si esibiva nella zona di Napoli e che aveva incontrato ad Ischia, mandato al confino nel 1945 insieme a Donna Rachele ed alla sorella Anna Maria; poi cominciò a suonare insieme a Lino Patruno e Carlo Loffredo, coi quali avrebbe in seguito consolidato il legame professionale e dai quali avrebbe mutuato alcune venature popolaresche e "dixie" che sarebbero divenute caratteristiche del suo modo musicale.
Negli anni cinquanta, convinto dai suoi amici a non usare più pseudonimi (uno di questi era "Romano Full"), si esibì con il suo gruppo: "Romano Mussolini All Stars"; nel 1958 incise un album per l'RCA Italiana insieme alla cantante Lilian Terry ed al trombettista Nunzio Rotondo, disco a cui collaborano alcuni tra i più noti musicisti jazz italiani dell'epoca, come i batteristi Franco Mondini e Roberto Podio (quest'ultimo futuro componente dei Marc 4), il sassofonista Gino Marinacci, i contrabbassisti Carlo Loffredo, Sergio Biseo e Franco Pozzi.
Con l'uscita del disco Jazz a Studio 7 (eletto miglior disco dell'anno per il 1963) incontrò finalmente l'attenzione favorevole della critica. Il passaggio gli consentì di esibirsi anche all'estero e di suonare insieme a grandi nomi come, fra i tanti, Chet Baker, Lionel Hampton, Dizzy Gillespie, Tony Scott.
Sempre negli anni sessanta e settanta, si distingue nella composizione ed esecuzione di colonne sonore di film. Nel 1965 realizza la colonna sonora per La ragazzola di Giuseppe Orlandini. Negli anni seguenti, in coppia col maestro Roberto Pregadio, compone quelli che saranno i suoi capolavori di sperimentazione sonora, spaziando tra il jazz e tutta quella varietà di incroci sonori che la musica per film permetteva: Kriminal (1966) e Satanik (1968), di recente ristampate, ispirati agli omonimi protagonisti di due fumetti neri creati da Luciano Secchi e Roberto Raviola, in arte Magnus & Max Bunker. Seguono poi le musiche per Tous les chemins mènent à l'homme di Jack Guy (1976), e l'ultima, per Alibi perfetto di Aldo Lado nel 1992.
Il suo ultimo gruppo si chiamava "Romano Mussolini Ensemble" e comprendeva Massimo D'Avola (sax), Osvaldo Ramon Mazzei (batteria) e Giorgio Rosciglione (contrabbasso). Per molti anni ha ospitato nel suo gruppo anche il trombettista Cicci Santucci e il bassista Piero Montanari.
Negli ultimi anni della sua vita, Mussolini interruppe il lungo e rigoroso silenzio sui temi riguardanti il padre, con particolare attenzione per aspetti privati della famiglia, pubblicando il libro Il Duce, mio padre (2004); i riferimenti storici contenuti nel testo sono stati generalmente accolti con una certa prudenza, principalmente per quanto attiene ai giudizi espressi (anche in ragione dell'ovvio coinvolgimento).
Il 19 aprile 1997 ricostituì un ordine cavalleresco, l' "Ordine dell'Aquila romana", inteso come la prosecuzione dell'Ordine civile e militare dell'Aquila romana, della Repubblica sociale italiana, fondato dal padre Benito Mussolini: secondo gli appartenenti all'ordine, questo non sarebbe quindi venuto meno con la dissoluzione della Repubblica e i diritti su di esso sarebbero passati ai figli del fondatore, prima Vittorio e quindi Romano. Dopo la sua morte è subentrato alla guida dell'OAR S.E. Guido Mussolini, IV Capo e Gran Cancelliere dell'Ordine.
È stato sposato con Maria Scicolone, sorella di Sophia Loren, dalla quale ha avuto le figlie Alessandra (attrice e cantante negli anni ottanta, e successivamente deputato nelle file di Alleanza Nazionale) ed Elisabetta (avvocato, titolare di uno Studio Notarile a Perugia). Il matrimonio comunque durò poco e dopo la separazione dalla Scicolone si sposò con l'attrice Carla Maria Puccini, con la quale passò trent'anni della sua vita. Dalle seconde nozze ebbe una terza figlia, Rachele. Romano è stato il fondatore del museo 'Villa Carpena', in provincia di Forlì, che era la residenza della famiglia Mussolini.
▪ 2009 - Carlo Lajolo (Vinchio, 29 novembre 1922 – Imperia, 3 febbraio 2009) è stato uno scrittore e partigiano italiano, deportato e sopravvissuto a Mauthausen, e divulgatore degli orrori della deportazione nazista.
Nasce a Vinchio in provincia di Asti il 29 novembre 1922, da famiglia contadina. Il quinto di sette fratelli, patisce, ventiduenne, gli orrori del lager di Mauthausen e Gusen dal dicembre 1944 al maggio 1945, quando il campo viene liberato dai soldati americani.
Negli anni della lotta partigiana, ha combattuto il nazismo sotto lo pseudonimo di "Tarzan", sulle colline delle sue langhe. Cugino primo di "Ulisse", all'anagrafe Davide Lajolo, politico e scrittore, ha condiviso con lui gli ideali partigiani, fino al giorno della sua cattura, l'inizio della deportazione.
Tornato al suo paese, riacquista le forze perdute ma non può dedicarsi, nelle condizioni di grande debilitazione in cui versa, alla dura vita contadina, per cui entra nella Polizia Tributaria e si trasferisce a Bordighera, dove conosce la sua futura moglie, Adele Visone. Dopo alcuni trasferimenti fissa la sua dimora in Imperia, nel 1964. È autore del libro Morte alla gola (pubblicato da Edizioni Impressioni Grafiche, Acqui Terme), che narra la tragedia da lui vissuta da ragazzo, e che divulgherà nelle scuole. Si spegne ad 86 anni ad Imperia, il 3 febbraio 2009.