Il calendario del 24 Aprile
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Eventi
▪ 1184 a.C. - Secondo la tradizione gli antichi greci entrano a Troia servendosi di un finto cavallo
▪ 1066 - Avvistamento della Cometa di Halley; l'evento è registrato sull'arazzo di Bayeux che raffigura la battaglia di Hastings
▪ 1704 - USA: viene pubblicato il primo giornale delle tredici colonie degli Stati Uniti, il Boston, Massachusetts - News-Letter
▪ 1792 - Francia: viene composto l'inno nazionale chiamato La Marsigliese
▪ 1846 - Inizio della guerra messico-americana
▪ 1854 - Matrimonio fra la Duchessa Elisabetta di Baviera e l'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe.
▪ 1862 - Guerra di secessione americana: una flottiglia degli stati unionisti comandata dall'ammiraglio David Farragut percorre il fiume Mississippi presidiato da forze confederate sulla via per espugnare New Orleans, Louisiana
▪ 1863 - California: Massacro di Keyesville - muoiono cinquantatré nativi americani della tribù Tehachapi
▪ 1898 - Guerra ispanico-americana: la Spagna dichiara guerra agli Stati Uniti
▪ 1915 - Istanbul: data simbolo dell'inizio del Genocidio Armeno ad opera dei turchi.
▪ 1916 - Irlanda: ha inizio la Rivolta di Pasqua - il movimento della Fratellanza repubblicana irlandese guidata dal nazionalista Patrick Pearse inizia la sollevazione contro il dominio britannico che preparerà il terreno per la guerra anglo-irlandese
▪ 1940 - Seconda guerra mondiale: Operazione Demon - Il Regno Unito inizia l'evacuazione della Grecia
▪ 1945 - Seconda guerra mondiale/Italia: in diverse città inizia la fase culminante della guerra partigiana di liberazione che porterà il giorno successivo 25 aprile alla presa di pressoché tutte le città del settentrione da parte del CLN (Comitato di liberazione nazionale)
▪ 1953 - Inghilterra: Winston Churchill viene insignito del titolo di cavaliere dalla regina Elisabetta II
▪ 1955 - Si conclude la Conferenza di Bandung: ventinove paesi non allineati condannano al termine dell'incontro il colonialismo, il razzismo e la Guerra fredda tra Stati Uniti ed Unione Sovietica
▪ 1967 - Il cosmonauta Vladimir Komarov muore sulla Sojuz 1
▪ 1968 - La repubblica di Mauritius, indipendente dal 12 marzo, entra a far parte delle Nazioni Unite
▪ 1970
- - Viene lanciato il primo satellite della Repubblica popolare cinese
- - Il Gambia diventa una repubblica
▪ 1975 - Svezia: attentato della Banda Baader-Meinhof all'ambasciata della Germania Ovest di Stoccolma
▪ 1980 - Iran: fallisce il tentativo di liberare ostaggi americani prigionieri a Teheran; nel blitz muoiono otto agenti di sicurezza
▪ 1990
- - Il telescopio spaziale Hubble viene lanciato dallo Space Shuttle Discovery
- - L'isola Gruinard viene ufficialmente dichiarata risanata dal disastro ambientale a causa dell'antrace dopo 48 anni di quarantena
▪ 1993 - Inghilterra: l' IRA fa esplodere un camion imbottito con una tonnellata di esplosivo a Bishopsgate, nella City di Londra causando 2 morti e danni per oltre 1 miliardo di sterline
▪ 1995 - Ha termine la produzione della famosa autovettura Chevrolet Corvette ZR-1
▪ 1996 - Gli Stati Uniti introducono leggi speciali antiterrorismo
▪ 2004 - Cipro, si vota sul referendum per il piano di riunificazione proposto dall'ONU. La maggioranza (2/3) dei votanti nella zona turca è favorevole, mentre la maggioranza (3/4) dei votanti nella zona greca è contraria
▪ 2006 - Egitto, un attacco terroristico colpisce la località turistica di Dahab, nella penisola del Sinai. Nelle esplosioni perdono la vita diciotto persone
▪ 2008 - San Giovanni Rotondo(Foggia)- Italia, la salma di San Pio da Pietrelcina viene esposta alla venerazione dei fedeli.
Anniversari
* 709 - San Vilfrido di York (Northumbria, c. 634 – Oundle, 24 aprile 709) è stato un santo e vescovo inglese.
San Vilfrido visse in un periodo cruciale per il Cristianesimo in Britannia, sebbene infatti sin dal V secolo la popolazione britannica fosse stata quasi interamente convertita alla religione cristiana, tuttavia le successive invasioni degli anglosassoni aveva riportato con prepotenza il culto delle antiche divinità pagane. A ciò si aggiunga la lotta per il predominio tra la corrente del cosiddetto Cristianesimo celtico e la tradizione della Chiesa di Roma.
Le origini
Originario della Northumbria proveniva da una ricca famiglia ma all'età di quattordici anni abbandonò la sua casa a causa di un forte contrasto con la nonna paterna e venne inviato alla corte di Oswiu di Northumbria, dove attirò l'attenzione della regina Eanflæd di Northumbria, la quale, vista la sua forte devozione religiosa, lo pose sotto l'egida di un monaco di nome Cudda, proveniente dall'abbazia di Lindisfarne, divenuta un centro di diffusione del Cristianesimo celtico e allora guidata da Sant'Aidan. Il giovane Vilfrido studiò per breve tempo a Lindisfarne ma presto si trasferì a Canterbury alla corte del sovrano.
Il viaggio a Roma
Successivamente la regina Eanflæd volle che Vilfrido accompagnasse il religioso Benedetto Biscop nel suo viaggio a Roma. Giunto a Lione attirò le simpatie del ricco arcivescovo Aunemundo (600-657) che desiderava porlo sotto la sua protezione e farlo sposare a sua nipote. Attirato inizialmente dagli agi e dal lusso del suo ospite, tuttavia il giovane Vilfrido decise di partire alla volta di Roma dove giunse nel 654 ed ottenne la benedizione da Papa Martino I. Dopo un breve periodo di soggiorno a Roma, mantenendo fede alla promessa fatta a Aunemundo, il giovane Vilfrido fece ritorno a Lione dove rimase per circa tre anni. Nel frattempo, però, Ennemondo era caduto in disgrazia dopo la morte del suo protettore, re Clodoveo II, e venne arrestato e giustiziato per ordine del maestro di palazzo, Ebroïn. Per non condividere la stessa fine, Vilfrido, facendo forza del suo status di ospite straniero, dovette fuggire e fare ritorno in patria nel 658.
All'età di soli ventisette anni Vilfrido fu destinato dal sovrano Alchfrith di Deira a guidare l'Abbazia di Ripon, nello Yorkshire, e, facendo uso di abili artigiani chiamati appositamente dalla Francia e dall'Italia, fece erigere la Cattedrale di Ripon, e con l'intento di imporre l'adesione alla liturgia cristiana di Roma, introdusse tra i monaci sotto la sua guida la regola benedettina. Subito dopo venne ordinato sacerdote da Sant'Agilberto, vescovo di Gewissæ, venuto dall'Europa per difendere la liturgia romana ed arrestare il diffondersi della liturgia celtica professata dai monaci dell'abbazia di Iona, discepoli di San Colombano.
Il Sinodo di Whitby
Nel 664 Vilfrido partecipò al Sinodo di Whitby, voluto dal sovrano Edwin di Northumbria e dove fu portavoce della fazione a favore della Chiesa di Roma e della sua liturgia, sconfiggendo l'abate Colmán di Lindisfarne, sostenitore dei monaci di Iona. Dopo la vittoria ottenuta, come segno dei suoi favori, il re Edwin lo nominò nuovo arcivescovo di York al posto di Colmàn, ma, rifiutandosi di essere investito da un religioso di area anglosassone, si recò in Francia per essere consacrato a Compiègne.
Dopo essersi soffermato a lungo nel continente, durante il suo viaggio di ritorno in mare nel 666, fu vittima di un naufragio lungo le coste del Sussex. Ricacciato dalle popolazioni indigene ancora dedite al culto pagano, trovò rifugio nel Kent, nei pressi di Sandwich. Da lì fece il resto del viaggio via terra, solo per scoprire che in sua assenza il suo seggio era stato occupato da un nuovo vescovo, nella persona di San Chad di Mercia. Dopo essersi ritirato nel suo monastero di Ripon, si diresse a meridione per diffondere come missionario il credo cristiano nel regno di Mercia, soprattutto nelle zone di Lichfield e nel Kent.
Durante la visita dell'arcivescovo di Canterbury, Teodoro di Tarso, nel 669, quest'ultimo volle regolarizzare la questione del seggio vescovile di York, sostenendo che l'elezione di Chad di Mercia non fosse valida, inducendo il vescovo in carica a ritirarsi e restituendo la carica all'esule Vilfrido.
La caduta in disgrazia
Tuttavia le sorti di Vilfrido mutarono bruscamente alla morte di re Oswiu di Northumbria, a causa della successione al trono di suo figlio Ecgfrith nel 677, con il quale Vilfrido ebbe una lunga diatriba a causa della sposa di Ecgfrith, Eteldreda di Ely, che, secondo il giudizio di Vilfrido, non poteva vivere more uxorio con suo marito, in quanto il matrimonio non era mai stato consumato e poiché era desiderio della donna ritirarsi alla vita monastica. In concomitanza con ciò l'autorità di Vilfrido come arcivescovo fu minata dallo stesso Teodoro di Tarso, il quale, considerando troppo estesa l'area del suo ministero, lo suddivise in tre nuovi vescovati, Lindisfarne, Hexham, e Witherne. Vilfrido si oppose nettamente a questo smembramento appellandosi direttamente all'autorità di Roma, e scegliendo di recarvisi personalmente per presentare le sue rimostranze. Teodoro rispose a questa manifestazione di dissenso consacrando i tre nuovi vescovi nella stessa Cattedrale di York.
Giunto nel continente nel 677 si soffermò alla corte del re di Frisia Aldegisel, presso la sua corte di Utrecht, dove si soffermò fino al 678 per diffondere il credo cristiano in quelle terre, su invito dello stesso monarca. Lasciata la Frisia, giunse successivamente a Roma, dove Vilfrido espose il suo caso al cospetto di papa Agatone che decise in suo favore e ordinò di destituire i tre nuovi vescovi. Giunto nuovamente in patria, si presentò con la bolla papale in suo favore di fronte al Witan, tuttavia, il suo acerrimo nemico Ecgfrith approfittò della disputa per accusare ingiustamente Vilfrido di aver abusato della propria carica e lo fece imprigionare a Bambrough, da dove il vescovo destituito fu costretto all'esilio, dirigendosi nuovamente a diffondere il suo credo nel Sussex dove venne ospitato come esule dal re Æðelwealh del Sussex, in particolare nella zona di Selsey dove fondò l'omonima abbazia.
La morte
Riconciliatosi con Teodoro di Tarso cinque anni dopo, quest'ultimo riuscì ad ottenere nel 686 dal nuovo sovrano Aldfrith di Northumbria il ritorno di Vilfrido, che venne nominato vescovo di Hexham, e in seguito venne reintegrato nel suo seggio di York. Tuttavia, dopo un breve periodo di riconciliazione, Vilfrido entrò nuovamente in contrasto anche con Aldfrith, il quale chiese di riconoscere i cambiamenti attuati da Teodoro, ma anche questa volta, appellandosi alla volontà del papato, Vilfrido si recò per la terza volta a Roma nel 704 per rivendicare i suoi diritti. Dopo un lungo procedimento la sua causa fu nuovamente accolta in suo favore, ma, mentre era di ritorno in patria si ammalò gravemente nei pressi di Meaux. Fece appena in tempo a rientrare nel suo monastero di Ripon dove, accettando parzialmente lo smembramento del suo arcivescovato, si riconciliò con la gerarchia ecclesiastica in patria prima di morire nel 709 nei pressi di Oundle, nel Northamptonshire.
▪ 1658 - Francesco Maria Richini (o Ricchino) (Milano, 9 febbraio 1584 – Milano, 24 aprile 1658) è stato un architetto italiano.
Fu il più notevole esponente di una dinastia di architetti milanesi, il cui capostipite fu il padre Bernardo Richini (1549 circa - 1639), ingegnere militare, e si concluse alla fine del Settecento con un tardo pronipote.
Il Richini compì la sua educazione artistica a Roma, portando a Milano il gusto e la cultura barocca romana, fastosa, esuberante e scenografica, temperata dall'influenza palladiana; fu architetto serio e dignitoso, senza una spiccata personalità, ma professionalmente qualificato e corretto.
La sua produzione in campo religioso, militare e civile è vastissima.
▪ 1671 - François Vatel, pseudonimo di Fritz Karl Watel (Parigi, 1631 – Chantilly, 24 aprile 1671), è stato un cuoco francese.
Nato a Parigi da famiglia di origini svizzere, a 15 anni iniziò l'apprendistato in una pasticceria-gastronomia di proprietà del padrino di suo fratello.
A 22 anni viene preso a servizio da Nicolas Fouquet, sovrintendente alle finanze del regno di Francia, durante la minorità di Luigi XIV.
È in questo periodo che Vatel si specializza anche nell'organizzare feste e banchetti e, incaricato da Fouquet di provvedere all'inaugurazione del castello di Vaux-le-Vicomte, crea la sua ricetta più celebre, in seguito divenuta famosa come crema chantilly.
Dopo l'arresto di Fouquet e la conseguente carcerazione, nel 1661, Vatel viene assunto da Luigi II di Borbone-Condé, principe di Condé, per il suo castello di Chantilly, in onore del quale rinominerà la crema di sua ideazione, nell'occasione della sua nomina ad intendente generale del castello.
Ben conosciuto per la dedizione assoluta al lavoro e la maniacale precisione, Vatel si suicidò a causa della mancata consegna, entro l'orario stabilito, della partita di pesce da lui ordinata e destinata ai commensali dei festeggiamenti nel castello; contrattempo di cui si sentiva responsabile e colpevole fino al disonore.
Il corpo di Vatel venne frettolosamente e discretamente sepolto, per non disturbare i festeggiamenti in corso.
▪ 1891 - Helmuth Karl Bernhard Graf von Moltke (Parchim, 26 ottobre 1800 – Berlino, 24 aprile 1891) è stato un generale prussiano, feldmaresciallo, per trent'anni capo di Stato Maggiore dell'esercito prussiano ed artefice delle vittorie sull'Impero Austro-Ungarico e sulla Francia nel XIX secolo.
È conosciuto anche come von Moltke il Vecchio per distinguerlo dal nipote Helmuth Johann Ludwig von Moltke, che comandò l'esercito imperiale tedesco allo scoppio della prima guerra mondiale, ma che non si dimostrò all'altezza del nonno. Viene considerato uno dei più geniali strateghi militari dell'Ottocento, e il creatore di un nuovo, moderno metodo di direzione delle forze armate sul campo.
▪ 1914 - Benedetto (al secolo Angelo Ercole) Menni (Milano, 11 marzo 1841 – Dinan, 24 aprile 1914) è stato un sacerdote italiano dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, fondatore della congregazione delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù. Nel 1999 papa Giovanni Paolo II lo ha proclamato santo.
Angelo Ercole Menni nacque nel 1841 da una famiglia di piccoli commercianti: all'età di 19 anni lasciò il suo lavoro in banca per soccorrere i feriti della battaglia di Magenta e decise di entrare tra i fatebenefratelli, assumendo il nome religioso di Benedetto (1º maggio 1860): prestò servizio presso l'ospedale di Lodi, ed il 14 ottobre 1866 venne ordinato sacerdote a Roma.
Nel 1867 venne inviato in Spagna, dove gli Ospedalieri di san Giovanni di Dio erano sorti, per restaurarvi il suo ordine, soppresso dalle leggi eversive del 1835-1836. Pur privo di mezzi, nel 1868 riuscì a fondare a Barcellona un asilo per bambini poveri e malati ed un ospedale psichiatrico a Ciempozuelos, presso Madrid: dalla Spagna il rinato ordine si estese presto anche in Portogallo (1893) e poi in Messico (1901), dove vennero aperti altri ospedali.
Ai fratelli dell'ospedale di Ciempozuelos affiancò nel 1881 una comunità di religiose, dando così vita alla congregazione femminile delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù. Menni fu padre provinciale di Spagna (1884), visitatore apostolico (1909-1911) e nel 1911 venne eletto Preposito Generale dell'ordine, ma dovette abbandonare l'incarico solo un anno dopo.
Venne proclamato beato il 23 giugno del 1985; papa Giovanni Paolo II lo ha canonizzato il 21 novembre del 1999, nella basilica di San Pietro in Vaticano. Il suo corpo riposa nella cappella dell'ospedale di Ciampozuelos.
Memoria liturgica il 24 aprile.
▪ 1996 - Vincenzo Torriani (Novate Milanese, 17 settembre 1918 – Novate Milanese, 24 aprile 1996) è stato un dirigente sportivo italiano.
Iniziò a collaborare con Armando Cougnet nell'organizzazione del Giro d'Italia nel 1946, di cui nel 1949 divenne direttore unico (patron). Nel 1989 fu costretto, a causa delle cattive condizioni di salute, a delegare gran parte del lavoro operativo a Carmine Castellano che gli successe nel 1993. Fu il primo presidente dell'Associazione Organizzatori Corse Ciclistiche, carica che ricoprì a partire dal 1966. Negli anni sessanta promosse l'inserimento del Muro di Sormano nel percorso del Giro di Lombardia e della salita del Poggio nel finale della Milano-Sanremo.1997
* 1997 - Felice Ippolito (Napoli, 16 novembre 1915 – Roma, 24 aprile 1997) è stato un geologo e ingegnere italiano, importante promotore dello sviluppo dell'industria nucleare negli anni '60.
Si laurea nel 1938 in ingegneria civile indirizzando poi la sua carriera verso la geologia. Nel 1948 ottiene la libera docenza e nel 1950 ottiene la cattedra di Geologia Applicata presso l'Università di Napoli. Il suo interesse per l'impiego dell'energia nucleare a fini civili deriva dalla sua attività come geologo nella ricerca di uranio.
Nel 1952 è direttore del Comitato Nazionale per le Ricerche Nucleari, divenuto poi Comitato Nazionale per l'Energia Nucleare nel 1960.
Il comitato da lui amministrato non aveva personalità giuridica e non era per questo in grado di gestire risorse economiche. Nonostante questo Ippolito fu in grado di attuare diversi progetti di sviluppo del settore nucleare, tra cui la centrali del Garigliano e di Latina. L'Italia è in quel periodo il terzo paese al mondo per produzione di energia nucleare e dispone di competenze e know how molto avanzati. Ippolito mira a rendere la nazione indipendente dal punto di vista energetico.
Nel dicembre 1955 contribuisce alla fondazione del Partito Radicale di Marco Pannella.
Nell'agosto del 1963 indiscrezioni giornalistiche sollevano dubbi sulla correttezza dell'operato di Ippolito all'amministrazione del comitato. Nei mesi seguenti viene avviata una indagine ministeriale e si occupa della questione Giovanni Leone, che anni dopo diventerà Presidente della Repubblica. Il 3 marzo 1964 viene arrestato per presunte irregolarità amministrative del CNEN. Ne segue un processo discusso, molto sentito dall'opinione pubblica e dalla stampa, che culmina con la condanna di Ippolito a 11 anni di carcere. È il famoso caso Ippolito.
L'Italia ed il mondo politico sono molto divisi. Molti ritengono che la vicenda giudiziaria sia una farsa e Ippolito venga usato come capro espiatorio per stroncare la nascente industria nucleare italiana in favore di quella petrolifera. Fatto curioso è che poco prima, nell'ottobre del 1962 rimane ucciso in uno strano incidente aereo Enrico Mattei, promotore anch'egli di una indipendenza energetica italiana.
Inoltre le prime accuse vengono mosse da una parte della stampa di destra legata a gruppi industriali vicini all'ENI. Si parla anche di un clima intimidatorio verso i testimoni della difesa.
Dopo avere trascorso due anni di prigione, riceve la grazia dall'allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, mentre nel frattempo il programma nucleare viene recuperato da ENEL, terminata la nazionalizzazione elettrica nel 1963. Dopo questa avventura egli si dedica alla promozione della cultura scientifica e tecnologica contro le manipolazioni demagogiche di poteri politici ed economici. Nel 1968 fonda e dirige la rivista Le Scienze, versione italiana di Scientific American. Con il PCI, diventa membro del parlamento europeo tra il 1979 e il 1989. È stato anche membro della Commissione Grandi Rischi della Protezione Civile e del Consiglio Superiore delle Miniere.
Ippolito è stato Vice Presidente della Commissione Scientifica Nazionale per l'Antartide, ed a lui è dedicato il Museo Nazionale dell'Antartide "Felice Ippolito" con sedi a Genova, Siena e Trieste.
Originale e creativa fu anche la sua esperienza di epistemologo e filosofo della scienza. Di ispirazione storicistica (ritenne la geologia una scienza eminentemente storicistica), fu fra i primi a confrontare il pensiero di Benedetto Croce con l'epistemologia moderna e le riflessioni di Werner Heisenberg.
A suo nome sono assegnati ogni anno due riconoscimenti:
- il Premio internazionale, assegnato a studiosi affermatisi nel capo delle Scienze della Terra, della vita e fisiche
- il Premio di ricerca, per giovani studiosi italiani di scienze della Terra, del mare, della vita e fisiche