Il calendario del 23 Ottobre
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Eventi
▪ 42 a.C. - Guerra civile romana: seconda battaglia di Filippi - L'esercito di Bruto viene sconfitto in modo decisivo da Marco Antonio e Ottaviano. Bruto si suicida
▪ 1086 - Battaglia di az-Zallaqah: l'esercito del signore almoravide Yūsuf Ibn Tāshfīn sconfigge l'esercito di re Alfonso VI di Castiglia
▪ 1812 - Claude François de Malet, un generale francese, inizia una cospirazione per rovesciare Napoleone Bonaparte, sostenendo che l'Imperatore morì in Russia e che lui era ora il comandante di Parigi. De Malet venne giustiziato il 29 ottobre
▪ 1863 - Quintino Sella fonda il Club Alpino Italiano
▪ 1915 - Suffragio femminile: a New York, 25.000-33.000 donne marciano lungo la Fifth Avenue per chiedere il diritto di voto
▪ 1929 - Grande depressione: dopo un costante declino nel mercato azionario, successivo al picco raggiunto a settembre, la Borsa di New York inizia a mostrare segni di panico
▪ 1941 - Seconda guerra mondiale: Georgy Zhukov assume il comando dell'Armata Rossa e guida gli sforzi per fermare l'avanzata tedesca in Russia
▪ 1942 - Seconda guerra mondiale: inizia la seconda battaglia di El Alamein - Ad El Alamein, in Egitto, le forze britanniche iniziano una grande offensiva contro le forze dell'Asse
▪ 1944 - Seconda guerra mondiale: inizia la battaglia del Golfo di Leyte - La più grande battaglia navale della storia inizia nel Golfo di Leyte. Sul fronte orientale, l'Armata Rossa, entra in Ungheria
▪ 1956 - Migliaia di dimostranti ungheresi protestano contro le influenze e l'occupazione sovietica della loro nazione (la Rivoluzione ungherese verrà stroncata il 4 novembre)
▪ 1965 - Guerra del Vietnam: Operazione Silver Bayonet - Inizia una nuova operazione congiunta di forze statunitensi e sudvietnamite, per cercare di distruggere le forze nordvietnamite presenti nella Provincia di Pleku
▪ 1973 - Scandalo Watergate: il presidente statunitense Richard Nixon accetta di consegnare le registrazioni audio delle conversazioni tenute nella sala Ovale riguardanti lo scandalo
▪ 1983 - Guerra civile libanese: la caserma dei Marines statunitensi a Beirut viene colpita da un camion-bomba, 241 morti. Anche la caserma francese viene colpita nella stessa mattina, qui i morti sono 58
▪ 1992 - Akihito diventa il primo Imperatore del Giappone a mettere piede sul suolo cinese
▪ 1998 - Conflitto Israelo-Palestinese: Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il Presidente palestinese Yasser Arafat raggiungono l'accordo sul programma "terra in cambio di pace"
▪ 2001
- - In Irlanda del Nord, l'IRA inizia il disarmo dopo i colloqui di pace incoraggiati dal presidente statunitense Bill Clinton
- - Lancio della prima versione dell'Apple iPod
▪ 2002 - Crisi del Teatro Dubrovka a Mosca : Ribelli ceceni assaltano il teatro della Casa della Cultura a Mosca, prendendo in ostaggio oltre 800 persone
▪ 2004 - Austria - Viene recuperato in un piccolo bacino idrico delle Alpi Salisburghesi il corpo senza vita di Helmut Simon, l'alpinista tedesco che nel 1991 scoprì la mummia del Similaun. Scomparso dal 15 ottobre, era precipitato in un canalone morendo sul colpo
▪ 2007 - Lancio della missione STS-120 diretta alla Stazione Spaziale Internazionale con il Node 2 (Harmony) e con a bordo anche l'italiano Paolo Nespoli
Anniversari
* 1872 - Pierre Jules Théophile Gautier (Tarbes, 30 agosto 1811 – Neuilly, 23 ottobre 1872) è stato uno scrittore, poeta, giornalista e critico letterario francese.
La sua vita si sviluppa per quasi tutto il XIX secolo, un periodo politico e sociale molto tumultuoso in Francia che diede come frutto molti capolavori e molta creatività artistica.
Fu un ardente difensore del Romanticismo, anche se il suo lavoro è di difficile classificazione e rimane un punto di riferimento per molti movimenti letterari successivi come il Parnassianesimo, il Simbolismo, il Decadentismo e il Modernismo. Fu stimato tantissimo da scrittori i più diversi quali Charles Baudelaire, i fratelli Goncourt e Oscar Wilde.
Il suo maggior successo in prosa fu Capitan Fracassa, dove la maschera del soldato millantatore viene ingentilita in una operazione classica di metateatro con la figura di un nobile decaduto che, per amore, si unisce ad una compagnia di attori girovaghi.
* 1880 - Bettino Ricasoli, soprannominato il Barone di ferro (Ricàsoli [riˈkasoli]; Firenze, 9 marzo 1809 – Castello di Brolio, 23 ottobre 1880), è stato un politico italiano, sindaco di Firenze e secondo presidente del Consiglio del Regno d'Italia dopo Cavour.
La giovinezza
Nato in una potente famiglia fiorentina in via di decadimento economico, visse quasi tutta la sua vita nel principale possedimento antico della famiglia: il Castello di Brolio presso Gaiole in Chianti in provincia di Siena.
Fin da bambino mostrò uno spiccato interesse per le scienze fisiche e naturali e trascorse la prima infanzia con il padre Luigi e la madre Elisabetta Peruzzi, nel Castello di Brolio, fino a quando nel 1816 il padre morì. Rimasto orfano all'età di diciotto anni con una proprietà oberata dai debiti, fu dichiarato maggiorenne per decreto speciale del Granduca di Toscana e gli fu assegnata la potestà sui fratelli più giovani. Interrotti gli studi si ritirò a Brolio e, con un'attenta gestione, riuscì a salvare la proprietà di famiglia.
L'ascesa politica nel Granducato
Ricasoli fu un uomo d'azione, molto religioso e di spirito meditativo; il suo orientamento politico, almeno all'inizio, fu condizionato dai pensieri e dagli scritti di Cesare Balbo e di Massimo d'Azeglio.
Seguendo la sua indole religiosa, giunse alla conclusione che il papato avrebbe dovuto riformarsi poiché, "priva della religione, la società italiana non aveva basi".
Nel 1847, Ricasoli fondò il giornale "La patria", il cui programma mirava a definire la "costituzione della nazionalità italiana". Nell'ottobre dello stesso anno fu incaricato di mediare tra Toscana e Modena in un conflitto scoppiato a causa dell'annessione del territorio di Lucca alla Toscana. Questo fatto lo convinse che era necessario gettare le basi per una nuova politica italiana. Nel 1848 venne eletto Gonfaloniere di Firenze, ma si dimise a causa delle posizioni anti-liberali del granduca Leopoldo II.
Forte nella sua missione, a dispetto dei disastri del 1849 avvenuti in Italia, Ricasoli poneva molta fiducia nel Piemonte come "stato" capace di coagularne politicamente altri, tra cui la Toscana, in un'unica e futura nazione italiana.
I governi nel Regno d'Italia
Il 27 aprile 1859 fu nominato ministro dell'Interno del Governo Provvisorio Toscano ed assunse, dopo l'armistizio di Villafranca, il potere centrale. Ricasoli fu poi protagonista dell'annessione della Toscana al nuovo Regno d'Italia, nato il 17 marzo 1861. Sempre nel 1859 Ricasoli ebbe un ruolo determinante nella fondazione del nuovo giornale La Nazione che appunto poneva la tematica nazionale al centro del proprio interesse.
Eletto deputato nel 1861, successe, il 12 giugno dello stesso anno, a Cavour nella carica di Primo Ministro. La sua attività di governo impresse una forte spinta unitaria nella gestione amministrativa dello stato. Durante il suo mandato ammise i volontari Garibaldini all'esercito regolare, revocò l'esilio a Mazzini e tentò invano la riconciliazione con la Santa Sede.
Sprezzante degli intrighi del suo rivale Rattazzi, Ricasoli si trovò obbligato alle dimissioni il 3 marzo 1862 per poi però ritornare al potere dal 20 giugno 1866 al 10 aprile 1867. Del suo secondo incarico sono da ricordare il rifiuto dell'offerta di Napoleone III di cedere Venezia all'Italia in cambio della rescissione dell'alleanza dell'Italia con la Prussia e il rifiuto nell'accettare la decorazione prussiana dell'Aquila nera perché questa non era stata anche offerta a La Marmora, autore dell'alleanza stessa.
Gli ultimi anni
Alla partenza dei francesi da Roma, alla fine del 1866, Ricasoli tentò ancora la riconciliazione con lo Stato Pontificio proponendo una convenzione in virtù della quale il Regno d'Italia avrebbe restituito alla Chiesa le proprietà degli ordini religiosi soppressi, in cambio del graduale pagamento di 24 milioni di lire. Per avvicinare la Santa Sede il primo ministro concesse l'exequatur a quarantacinque vescovi contrari al regime italiano. Il Vaticano accettò questa proposta ma la Camera dei deputati si trovò refrattaria e, sebbene Ricasoli la sciolse, la successiva fu ancora più ostile all'accordo.
A questo punto, senza aspettare le successive elezioni, Ricasoli si dimise allontanandosi dalla vita politica, e facendo sporadici discorsi alla Camera; comunque continuò ad essere considerato un membro influente nella destra storica denominata dagli avversari consorteria. L'unica carica politica che mantenne fu quella di sindaco di Gaiole in Chianti.
Oltre che uomo politico, fu abile agricoltore. Membro dell'Accademia dei Georgofili, fu un innovatore della vitivinicoltura toscana. Come spiega Michele Taddei nel libro "Siamo onesti! Il barone che volle l'unità d'Italia" si deve a Ricasoli la formula del Chianti. Nel romanzo di Taddei si legge "dove il barone riuscì ad ottenere ottimi risultati, in rapporto agli investimenti e agli sforzi impiegati, fu nel realizzare il vino “sublime”, in grado di poter essere venduto e bevuto in tutto il mondo, senza per questo perderne le caratteristiche organolettiche durante i lunghi periodi di viaggio. Anche in questo caso fu un instancabile ricercatore ed un perfezionista. Si affidò a mani esperte per la parte delle analisi chimiche e, girando soprattutto in Francia, provò a carpire tutti i segreti della vinificazione e, prima ancora, della coltivazione della vite e della fermentazione. Per verificare la tenuta dei propri vini nella distanza e nel trasporto faceva persino prove di “navigazione” imbarcando per anni le botti su mercantili diretti in tutte le parti del mondo, in Sud America come a Bombay. Si deve alla sua tenacia e alle prove sul campo e in cantina,che durarono tre decenni, quel regolamento di produzione del vino Chianti che nel tempo successivo è stato trasformato in disciplinare di produzione e che ancora oggi, seppure con una leggera modifica introdotta pochi anni fa, definisce le percentuali di uve di cui deve essere composto il più celebre vino italiano nel mondo".
Curiosità
Una leggenda locale vuole che nelle notti di luna piena, nelle campagne attorno al castello di Brolio, si aggiri ancora il fantasma del barone Ricasoli, a cavallo e avvolto in un mantello nero, con una muta di cani da caccia al seguito. Tale vicenda è talmente nota che, nel 1964, gli è stata dedicata una copertina della “Domenica del Corriere” da parte del pittore Walter Molino, e all'interno della rivista un giornalista dette testimonianza dell'apparizione. Anni più tardi, lo scrittore Alessandro Orlandini, ne ha trattato ampiamente in una pubblicazione appositamente dedicata
* 2014 - Tullio Regge (Borgo d'Ale, 11 luglio 1931 – Orbassano, 23 ottobre 2014) è stato un fisico e matematico italiano, noto per l'introduzione nella meccanica quantistica dei poli della matrice d'urto, che da lui hanno preso il nome.
I suoi studi hanno dato contributi fondamentali alla fisica, fra cui l'elaborazione di un nuovo approccio alla relatività generale. Interessante la sua opera di divulgazione che si avvaleva di questa convinzione:
«Non credo ci sia una teoria cosmologica definitiva, ma infinite ipotesi che inglobano via via le precedenti. Lo spettacolo non finirà mai. » (Tullio Regge)