Il calendario del 23 Febbraio

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Eventi

▪ 1455 - Data tradizionale di pubblicazione della Bibbia di Gutenberg, il primo libro occidentale stampato con caratteri mobili

▪ 1574 - La quinta guerra santa contro gli Ugonotti inizia in Francia

▪ 1660 - Carlo XI diventa Re di Svezia

▪ 1836 - A San Antonio (Texas) inizia la Battaglia di Alamo

▪ 1847 - Guerra Messicano-Americana: Battaglia di Buena Vista. In Messico, le truppe statunitensi sconfiggono il generale messicano Antonio López de Santa Anna

▪ 1848 - A Parigi gli operai insorgono

▪ 1861 - Il presidente statunitense Abraham Lincoln arriva in segreto a Washington, dopo aver subito un tentativo di assassinio a Baltimore (Maryland)

▪ 1870 - Finisce il controllo militare del Mississippi e lo stato viene riammesso negli USA

▪ 1887 - Il sud-est della Francia e la provincia di Imperia sono scossi da un intenso terremoto che provoca circa 2.000 vittime

▪ 1893 - Rudolf Diesel ottiene il brevetto per il motore Diesel

▪ 1898 - Émile Zola viene imprigionato dopo aver scritto il J'accuse, una lettera che accusava il governo francese di antisemitismo e di aver ingiustamente condannato al carcere Alfred Dreyfus

▪ 1900 - Battaglia di Hart's Hill: In Sudafrica si scontrano le truppe boere e britanniche

▪ 1903 - Cuba affitta la Baia di Guantanamo agli Stati Uniti "in perpetuo"

▪ 1904 - Per 10 milioni di dollari, gli Stati Uniti ottengono il controllo della zona del Canale di Panama

▪ 1917 - Inizia la Rivoluzione russa

▪ 1919 - Benito Mussolini forma il Partito Fascista

▪ 1927 - La Federal Radio Commission (in seguito ribattezzata Federal Communications Commission) inizia a regolare l'uso delle frequenze radio negli USA

▪ 1934 - Leopoldo III diventa re del Belgio

▪ 1940 - Seconda guerra mondiale: Le truppe dell'Unione Sovietica conquistano l'Isola di Lasi
▪ 1945

  1. - A seguito della vittoria statunitense nella Battaglia di Iwo Jima, un gruppo di Marines raggiunge la vetta del Monte Surabachi e viene fotografato mentre issa la bandiera a stelle e strisce. La foto vincerà poi il Premio Pulitzer
  2. . Seconda guerra mondiale: La capitale delle Filippine, Manila, viene liberata dalle forze statunitensi.
  3. Seconda guerra mondiale: La guarnigione tedesca della città di Poznan capitola, la città viene liberata da forze sovietiche e polacche

▪ 1947 - Viene fondata l'Organizzazione Internazionale per le Standardizzazioni (ISO)

▪ 1955
  1. - Primo incontro della Southeast Asia Treaty Organization (SEATO)
  2. - Edgar Faure diventa primo ministro di Francia

▪ 1956 - Nikita Khruščёv attacca la venerazione di Josif Stalin come un culto della personalità

▪ 1958 - Ribelli cubani rapiscono il 5 volte campione del mondo di formula 1 Juan Manuel Fangio

▪ 1966 - Un golpe militare in Siria rimpiazza il precedente governo

▪ 1974 - L'Esercito di Liberazione Simbionese richiede 4 milioni di dollari per la liberazione di Patty Hearst

▪ 1980 - L'Ayatollah Ruhollah Khomeini dichiara che il parlamento Iraniano deciderà del destino degli ostaggi nell'ambasciata statunitense

▪ 1981 - Antonio Tejero tenta un colpo di stato catturando la camera dei deputati spagnola

▪ 1982 - In Spagna il governo socialista di Felipe González e Miguel Boyer nazionalizza la Rumasa, una holding di José María Ruiz Mateos

▪ 1987 - Viene osservata una supernova (denominata 1987a) nella Grande Nube di Magellano

▪ 1991 - Guerra del Golfo: le truppe di terra attraversano il confine dell'Arabia Saudita ed entrano in Iraq

▪ 1998
  1. - Netscape Communications Corporation annuncia la fondazione di mozilla.org, per coordinare lo sviluppo open source del browser Mozilla
  2. - Osama bin Laden emette una fatwa dichiarando una jihad contro tutti gli ebrei e i crociati

▪ 1999 - Il leader dei ribelli Curdi Abdullah Öcalan viene accusato di tradimento ad Ankara, Turchia

▪ 2008 - Il B-2 "Spirit of Kansas" precipita durante un Take Off ad Andersen

Anniversari

* 155 - Policarpo di Smirne (69 circa – Smirne, 23 febbraio 155) è stato un vescovo e teologo greco antico. Discepolo di Giovanni apostolo, divenne vescovo di Smirne (nell'Asia minore) durante il regno di Traiano: come teologo, godette di grande autorità e fu uno dei pastori più stimati del tempo. È venerato come santo da molte Chiese cristiane e la sua memoria liturgica è celebrata il 23 febbraio (per i copti, l'8 marzo).
Dalla sua celebre passio (comunemente nota come "Martirio di S. Policarpo"), redatta sotto forma di lettera da Marcione e inviata alla comunità cristiana di Filomelio, si deduce che nacque nel 69 (avrebbe subito il martirio all'età di 86 anni): nacque da genitori cristiani e fu discepolo, con Papia di Gerapoli, dell'apostolo Giovanni, dal quale fu consacrato vescovo e fu messo a capo dei cristiani della città di Smirne.
Divenne uno dei più autorevoli e stimati vescovi del suo tempo, tanto che nel 154 fu scelto come rappresentante della Chiesa d'Asia e inviato a Roma a discutere con papa Aniceto la questione della data di celebrazione della Pasqua.
Fu maestro di Ireneo di Lione, fondatore della chiese nelle Gallie e suo biografo. Dei suoi numerosi scritti, ci sono pervenute solo una lettera scritta alla comunità di Filippi (107 circa), in cui riferisce del viaggio di Ignazio di Antiochia a Smirne e dalla quale si ricavano numerose informazioni sugli usi e la fede dei primi cristiani.
Durante l'impero di Antonino Pio (138 - 161), fu catturato per ordine del proconsole Stazio Quadrato: essendosi rifiutato di sacrificare per l'imperatore, fu condannato ad essere arso vivo nello stadio della sua città; secondo la passio di Marcione, visto che miracolosamente le fiamme non lo consumavano, fu ucciso con un colpo di pugnale (sabato 23 febbraio 155).

▪ 1476 - Pietro Mocenigo (1406 – Venezia, 23 febbraio 1476) fu il settantesimo doge della Repubblica di Venezia.
Fu uno dei più grandi ammiragli della Serenissima, combattendo contro i turchi conquistò Smirne (l’odierna Izmir) nel 1472 e annette Cipro alla Repubblica nel 1475, fu eletto doge il 14 dicembre 1474. Sotto il suo dogato iniziò la coniazione della lira d'argento, che in suo ricordo venne chiamata mocenigo.
Il suo breve dogato si concluse il 23 febbraio 1476, quando Mocenigo si spense per la malaria contratta durante una campagna militare. La sua tomba è oggi nella Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo.

* 1507 - Gentile Bellini (Venezia, ca. 1429 – Venezia, 23 febbraio 1507) è stato un pittore e medaglista italiano.
Figlio maggiore di Jacopo e fratello di Giovanni, dopo le prime opere, influenzate dallo stile del Mantegna, abbandona il modo di costruire le figure con il rilievo plastico, preferendo costruirle con linee del contorno incise, tanto da creare figure appiattite in superficie con i colori che si incastonano in esse; grazie a questo stile divenne il maggior ritrattista dell'aristocrazia veneziana. Oltre che nei ritratti, Gentile lavorò ai cicli di storie realizzati su teleri celebrativi, inaugurando così la tradizione dei vedutisti veneziani: nei suoi teleri è la veduta a dominare la scena gremita di figure e di personaggi abbastanza grandi per essere ritratti nei minimi particolari, ma molto più piccoli rispetto alle architetture che la compongono; così facendo il telero, diventando un cronaca dei fatti narrati, diventa a sua volta un documento.
Nasce a Venezia attorno al 1429, viene battezzato Gentile in onore di Gentile da Fabriano, maestro di suo padre Jacopo.
Nel 1460 col padre e col fratello Giovanni esegue la pala per la cappella del Gattamelata al Santo di Padova.
Del 1464 sono le Ante Marciane, dove risente dell'influenza del Mantegna, ma con grosse difficoltà nella resa degli scorci infatti i paesaggi sono secondo Roberto Longhi sono «come in una vecchia pittura cinese».

Nel 1465 realizza il Ritratto del Beato Giustiniani, la figura del beato, non viene costruita volumetricamente ma è risolta in un gioco di profilature lineari incise.
Nel 1466 prosegue la decorazione della Scuola Grande di San Marco, iniziata dal padre. Nel 1469 è fatto Eques e comes palatinus dall'imperatore Federico III, forse in seguito alla realizzazione di un suo ritratto nell'occasione del suo passaggio da Venezia.
Nel 1471 apre bottega insieme al fratello Giovanni.
Tra il 1472 e il 1473 circa è collocabile la tavoletta della National gallery di Londra con Il Cardinal Bessarione e il Reliquario, opera commissionata nel 1472 dalla Confraternita della Carità, come sportello per un reliquario contenente frammenti della Croce, donato alla Confraternita dal Cardinal Bessarione.
Nel 1474 è nominato ritrattista ufficiale dei dogi.
Tra il 1475 e il 1485 circa è collocabile la Madonna col Bambino in trono della National Gallery di Londra, opera firmata: OPVS. GENTILIS. BELLINI. VENETI. EQVITIS. La Madonna tiene in braccio il Bambino, questi ha in mano un melograno, simbolo di buon auspicio, di fertilità.
Tra il 1479 e il 1480 è a Costantinopoli, in missione diplomatica alla corte del sultano Mehmet II, alla National Gallery di Londra è conservata una, tavola raffigurante il Ritratto del sultano Mehmet II, stilisticamente simile alla maniera di Gentile Bellini, con due iscrizione: quella in basso a destra fornisce la datazione, cioè 25 novembre 1480, mentre l'iscrizione in basso a sinistra cita i nomi di Mehmet e Gentile Bellini, la tavola è stata quasi interamente ridipinta e molto alterata nel corso dei secolo, quindi l'attribuzione a Bellini è molto incerta: forse l'immagine è una copia o un originale molto danneggiato. Peraltro, ne è stata notata la somiglianza con uno dei personaggi della lunetta Gesù fra i dottori nel tempio di Marco Palmezzano, conservata a Brisighella (RA). Il che non ha fatto che sollevare ulteriori domande.
Nel 1474 ha l'incarico di rifare su tela le storie affrescate da Gentile da Fabriano e dal Pisanello nella sala del Maggior Consiglio in Palazzo Ducale, opere andate distrutte.
Tra il 1478 e il 1485 è il Ritratto del doge Giovanni Mocenigo, ora al Museo Correr di Venezia.
Per la Scuola di San Giovanni Evangelista realizza tre teleri: la Processione in Piazza (1496), il Miracolo della Croce (1500) e la Guarigione di Pietro de' Ludovici (1501).
Tra il 1504 e il 1507 esegue La predica di san Marco ad Alessandria ora alla Pinacoteca di Brera di Milano, in cui la è più pausata e grandiosa, con contorni meno rigidi e colori più luminosi, forse per influenza del fratello, che interviene per completare l'opera.

▪ 1821 - John Keats (Londra, 31 ottobre 1795 – Roma, 23 febbraio 1821) è stato un poeta inglese, uno dei principali esponenti del romanticismo.
Nel corso della sua breve vita, le sue opere furono bersaglio di una costante critica politica. Fu solo successivamente, con l'importanza del mutamento culturale promosso anche dalla sua opera, che il suo lavoro fu pienamente riconosciuto. La poesia di Keats è caratterizzata da un esuberante amore per la lingua e per l'immaginazione, mitigato dalla malinconia. Spesso credette di comporre all'ombra dei grandi poeti del passato e solo verso la fine della sua vita fu in grado di produrre le sue poesie più originali.
Le lodi alla poesia di Keats vennero in primo luogo da Oscar Wilde che giunto a Roma, dopo esser stato ricevuto dal papa si distese davanti alla tomba di Keats e lì a lungo tempo venerò il grande poeta. Egli doveva molto a Keats come pure a Walter Pater, primo decadentista. Il romanticismo etico di Keats, a differenza di quello dei suoi contemporanei, in particolare quelli della prima generazione (Wordsworth e Coleridge) è basato più sul valore della bellezza in genere che su un misticismo naturalistico.
Keats è affascinato dai capolavori architettonici della Grecia antica, che ha la possibilità di ammirare per la prima volta davanti ai Marmi di Elgin. Si trattava di una serie di cimeli sottratti al Partenone e all'Acropoli nel 1801-1803. Lord Elgin, ambasciatore presso la Sublime Porta (l'Impero Ottomano, di cui la Grecia faceva allora parte) li aveva poi rivenduti al British Museum dove Keats li poté ammirare. Il suo entusiasmo fu acceso anche dal dizionario classico del Lemprière, attraverso il quale apprese molte nozioni sulla civiltà greca. La potente immaginazione lo rende capace di astrarsi dal mondo presente in quella che Praz ha chiamato narcosi rievocando momenti della sensuale civiltà ellenistica, mista a tratti "gotici e orientaleggianti".
La poesia che forse meglio di tutte rappresenta questi ideali è Ode on a Grecian Urn (Ode a un'urna greca), in cui Keats descrive un momento di estasi evocato dalla vista di un gruppo di ragazzi che rincorrono delle fanciulle: una corsa immortalata nel tempo, giovinezza e desiderio che non finiranno mai perché mai quei giovani raggiungeranno quelle fanciulle, e mai invecchieranno. Fotogramma di un film senza inizio e senza fine.
L'estetica di Keats risente di "un esotismo classicheggiante, che contiene talora in embrione, talora in pieno sviluppo, tutti gli elementi del tardo romanticismo e del decadentismo della fine dell'Ottocento [...] Padre dell'estetismo, il Keats non è un esteta: il succo della sua poesia è a base etica" (Praz).
Lo è perché la bellezza è per lui capace di trarre il meglio di noi stessi. In Pater e Wilde, la bellezza è invece un valore che prescinde da qualsiasi considerazione morale (l'arte per l'arte, o art for art's sake).

La poesia di Keats è caratterizzata per la maggior parte dall'ispirazione ai grandi poeti del passato e spesso si riduce ad un manierismo imitativo. Numerosi sono i casi di "ispirazione artificiosa" o di "lessico preso a prestito" copiato ed incollato con stucchevole banalità. Solo raramente in gioventù, o nelle gandi odi della maturità, Keats riuscì a liberarsi da tale manierismo, riuscendo a raggiungere alte vette poetiche ispirate ad una Weltanschauung davvero personale. Proprio per questo motivo, produce dispiacere la morte precoce, a soli 25 anni. Morte sopraggiunta proprio nel pieno della maturità artistica.

The Mansion of Many Apartments
La teoria del Palazzo dalle Molte Stanze espressa nella lettera a John Hamilton Reynolds datata 3 maggio 1818.
«Io paragono la vita umana ad un vasto palazzo dalle molte stanze, delle quali solamente due posso descrivere, rimanendo le porte delle altre a me chiuse
- La prima di cui varchiamo la soglia la chiamiamo la camera dei bambini, o la camera senza pensieri, in cui noi rimaniamo fino a che non pensiamo
- Ci rimaniamo un lungo tratto, e nonostante la porta della seconda camera rimanga aperta mostrando un aspetto luminoso, non ci interessa affrettarci verso di essa; ma vi siamo impercettibilmente spinti una buona volta dal risvegliarsi del principio di pensiero - dentro di noi. Non appena entriamo nella seconda stanza, che chiamerò la stanza dei pensieri vergini, siamo pervasi dalla luce e dall'atmosfera, non vediamo nient'altro che piacevoli meraviglie, e pensiamo di attardarci lì per sempre estasiati.»
(Lettera a John Hamilton Reynolds)
Keats pensava che le persone fossero capaci di differenti livelli di pensiero. Persone che non consideravano il mondo intorno a loro rimanevano nella "camera senza pensieri".
Anche se la porta per spostarsi alla "stanza" adiacente era aperta, non avevano alcun desiderio di concepire pensieri più profondi ed entrare in essa.
Quando ci si spostasse nella camera adiacente, per la prima volta si avrebbe una scelta di direzioni da prendere, in quanto da questo appartamento ci sarebbero parecchi sentieri differenti. Keats credeva di essere a questo punto nel momento in cui scrisse la lettera, come lo fu William Wordsworth quando scrisse Tintern Abbey.
Keats espresse quest'idea in The Fall of Hyperion: A Dream (1819)

▪ 1848 - John Quincy Adams (Braintree, 11 luglio 1767 – Washington DC, 23 febbraio 1848) è stato un politico statunitense, sesto Presidente degli Stati Uniti d'America, e figlio di John Adams, secondo Presidente degli USA.
Nel 1779 il padre fu inviato come plenipotenziario a Parigi, ed egli lo seguì. Qui ebbe occasione di studiare alla Sorbona, e quando fu trasferito nei Paesi Bassi studiò all'Università di Leida.
Al ritorno negli USA completò gli studi ad Harvard. Ebbe diversi incarichi: fu ministro nei Paesi Bassi, in Russia, Prussia e Gran Bretagna.
All'età di soli 14 anni, accompagnò il diplomatico americano Francis Dana in Russia a San Pietroburgo. in una missione che aveva lo scopo di far riconoscere la confederazione americana. Durante questo suo periodo oltremare divenne molto pratico nel parlare francese e olandese e trascorse diversi periodi di soggiorno in Finlandia, Svezia, Danimarca e Germania. Fu soprattutto uno studioso e un teorico della politica, ed era anche un puritano.
Nel 1803 fu eletto al Senato, tra il 1806 e il 1809 insegnò retorica ad Harvard e nel 1812, anno della terribile campagna di Russia di Napoleone, fu ambasciatore a San Pietroburgo.
Nel 1815 invece fu a Parigi, e nel 1817 fu nominato Segretario di Stato dal presidente James Monroe. Nel 1825 fu eletto Presidente, battendo Andrew Jackson. Nel corso del suo mandato fece trasferire ad ovest le tribù dei nativi americani, ma incontrò una forte opposizione al suo governo.
Nel 1829 il suo mandato scadde, e Adams si ritirò nella fattoria di famiglia a Braintree, ma nel 1831 fu rieletto deputato a Washington. Adams tentò anche di far abolire la schiavitù, e contribuì alla nascita dello Smithsonian Institute. Fu uno degli oppositori della massoneria. Morì nel 1848.

▪ 1855 - Carl Friedrich Gauss - o Gauß - (Braunschweig, 30 aprile 1777 – Gottinga, 23 febbraio 1855) è stato un matematico, astronomo e fisico tedesco, che ha fornito contributi determinanti ad analisi matematica, teoria dei numeri, calcolo numerico, geometria differenziale, geodesia, magnetismo e ottica.
Talvolta definito "il principe dei matematici" (princeps mathematicorum) come Eulero o "il più grande matematico della modernità" (in opposizione ad Archimede, considerato dallo stesso Gauss come il maggiore fra i matematici dell'"antichità"), è annoverato fra i più importanti matematici della storia avendo contribuito in modo decisivo all'evoluzione delle scienze matematiche, fisiche e naturali.

▪ 1868 - Theophiel Verbist (Anversa, 12 giugno 1823 – Lao-Hu-Kou, 23 febbraio 1868) è stato un sacerdote belga, fondatore della Congregazione del Cuore Immacolato di Maria (Missionari di Scheut).
Di umili origini, venne educato dai padri gesuiti e poi nel seminario di Malines, dove venne ordinato sacerdote il 18 settembre 1847 dal cardinale Engelbert Sterckx.
Nel 1862 fondò a Scheut, presso Anderlecht, una congregazione missionaria destinata all'evangelizzazione della Cina e dei paesi dell'estremo oriente.
Morì in Mongolia nel 1868, all'età di 44 anni.

▪ 1872 - Giovannina Franchi (Como, 24 giugno 1807 – Como, 23 febbraio 1872) è stata una religiosa italiana, fondatrice delle Suore Infermiere dell'Addolorata di Como.
Giovanna Franchi, detta Giovannina, nasce a Como il 24 giugno 1807, da Giuseppe Franchi e Giuseppa Mazza. Ha sei fratelli: Carolina, Antonio, Giuseppa, Angela, Luigi e Pietro. Il padre, di nobile famiglia, fa carriera nella magistratura del Regno Lombardo Veneto.
Come tutte le giovani del suo ceto sociale, a sette anni, viene affidata all'educandato della Visitazione. Una scuola di prestigio dove le suore preparano le future madri delle famiglie importanti.
Purtroppo si tratta di un convento di clausura dove la piccola, per dieci anni, rimane segregata senza vedere la famiglia, se non raramente ed attraverso una grata. Qui le vengono insegnati, oltre alle normali materie scolastiche, anche i sani principi cristiani che Giovannina, spirito docile, ovviamente fa suoi.
Ritorna a casa dopo gli studi ma rimane molto legata all'ambiente della sua infanzia.
 Rimane in famiglia fino alla morte dei genitori poi si dedica alla cura dei poveri. 
Muore il 26 febbraio 1873 durante un'epidemia di Vaiolo forse infettata proprio da uno dei suoi assistiti.

▪ 1911 - Giuseppina Vannini (Roma, 7 luglio 1859 – Roma, 23 febbraio 1911) è stata una religiosa italiana, cofondatrice (insieme a padre Luigi Tezza) della congregazione delle Figlie di San Camillo: è stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II nel 1994.

▪ 1931 - Ottorino Mezzalama (Bologna, 25 settembre 1888 – 23 febbraio 1931) è stato un alpinista italiano, ed è inoltre considerato il padre dello sci alpinismo italiano.
Bolognese di nascita si trasferì presto a Torino.
Compì la prima ascensione al monte Bianco con gli sci ai piedi nel 1927 in compagnia di Ettore Santi.
Morì per una slavina il 23 febbraio 1931 mentre scendeva dal rifugio Gino Biasi (in Provincia di Bolzano) in compagnia di Domenico Mazzocchi.
Ricordo
Ad Ottorino Mezzalama è dedicato il Rifugio Mezzalama in alta Val d'Ayas ed il Trofeo Mezzalama, gara di sci alpinismo sul massiccio del monte Rosa.

▪ 1941 - Suor Blandina, o sister Blandina Segale, al secolo Rosa Maria Segale (Cicagna, 23 maggio 1850 – Cincinnati, 23 febbraio 1941) è stata una religiosa e missionaria italiana attiva nella seconda metà dell'Ottocento e fino agli anni 1930 negli Stati Uniti.
È conosciuta come la suora del Far West e durante la sua opera di missionaria ebbe modo di conoscere, fra gli altri, Billy the Kid e capi dei nativi americani delle tribù Apache e Comanche.

Carteggio
La sua vita di religiosa nelle zone a est del Rio Grande e a sud delle Sangre de Cristo Mountains (nella Contea di Santa Fe, Nuovo Messico) è stata da lei stessa raccontata attraverso il diario At the End of the Santa Fe Trail (pubblicato la prima volta nel 1932, poi da Bruce Publishers, Milwaukee, Wisconsin, 1948), basato sulle lettere da lei scambiate con la sorella Giustina, anch'essa religiosa in Ohio, con cui intrattenne un lungo rapporto epistolare (il volume è stato pubblicato in Italia a metà degli anni novanta con il titolo Una suora italiana nel West. (A cura di Valentina Fortichiari, che ne ha curato anche l'introduzione; traduzione di Cristina Podestà e Anna Maria Sanguineti, Neri Pozza, Vicenza, 1996, ISBN 88-7305-514-1. Fonte: Opac.bncf.firenze.sbn.it)
Il carteggio era stato pubblicato una prima volta sotto forma di diario destinato alla consorelle su una rivista cattolica statunitense.
Trasferitasi all'età di quattro anni con la famiglia a Cincinnati, l'8 dicembre 1868 prese i voti entrando nel convento delle suore della Carità con il nome di Blandina in memoria di santa Blandina, martire nel 177 durante il regno di Marco Aurelio. Insegnava nelle scuole di Steubenville e Dayton quando, a ventidue anni, il 27 novembre 1872, fu inviata come missionaria a Trinidad, in Colorado.
Viaggiando da sola per sentieri polverosi su ferrovia e diligenza nelle terre inesplorate del lontano sud-ovest raggiunse Trinidad, centro minerario di frontiera, il 9 dicembre di quell'anno. La prima cosa verso cui si batté fu la regola del linciaggio, la giustizia sommaria che veniva praticata all'epoca in quei luoghi. Nel West ebbe contatti con banditi che infestavano le praterie che presto sarebbero state abitate dai coloni. Dei fuorilegge seppe sempre cogliere soprattutto gli aspetti umani.

Sulla via di Albuquerque e Santa Fe
Nel dicembre del 1873 ricevette una comunicazione dalla sua madre superiora con cui le veniva annunciato il suo trasferimento a Santa Fe: in quella città la religiosa fece edificare, pur nella scarsità dei mezzi, scuole ed orfanotrofi, continuando a visitare le miniere della zona e i cantieri di costruzione della ferrovia. Raccolse contestualmente fondi per la costruzione del St. Vincent Hospital e per la cura degli indigenti. Visitò e curò Billy the Kid ed altri prigionieri rinchiusi nel principale carcere del New Mexico.
Nel 1882 le venne affidata la ricostruzione del distrutto convento di Albuquerque. Invano tentò in quella località di costruire un ospedale cosicché fu richiamata nel 1889 a Trinidad, dove le era stato nel frattempo contestato il diritto di insegnare, come religiosa, nella locale scuola. Alle accuse, rispose che la Costituzione degli Stati Uniti le consentiva di insegnare pur indossando l'abito religioso.
Tuttavia, l'ostracismo nei suoi confronti ebbe la meglio tanto che dovette tornare nuovamente ad Albuquerque dove, nel 1901, avrebbe portato a termine l'edificazione del St. Joseph Hospital. Tornata, ormai anziana, a Cincinnati, lavorò fino alla morte fra la comunità degli immigrati italiani.
Rosa Maria Segale - sister Blandina per gli abitanti della città della Santa Fede - si batté a lungo contro le ingiustizie compiute ai danni dei nativi americani, di cui fu paladina nel sostegno dei diritti civili e dei quali scrisse: «Poveri cuori selvaggi, come si sentono pieni di rabbia e trattati ingiustamente ... »
Nelle sue lettere fece cenno anche del Kid, di cui riferì che «Aveva gli occhi azzurri acciaio, carnagione rosea, e l'aria di un ragazzino: non gli si sarebbero dati più di diciassette anni. Aveva un'espressione innocente, se non fosse per la ferrea fermezza di propositi, buoni o cattivi che siano, che gli si legge nella coda dell'occhio ...»
Quando seppe della sua morte, annotò: «Povero Billy the Kid, termina così la carriera di un giovane che cominciò a scendere la china all'età di dodici anni vendicando un insulto che era stato fatto a sua madre ... »

Conoscenza di suor Blandina
In Italia la vicenda umana di suor Blandina non è molto conosciuta. È tornata appena un poco alla ribalta a fine anni novanta in circostanze abbastanza fortuite, ovvero da una ricerca avviata dalla Biblioteca di Cicagna, il piccolo centro della val Fontanabuona da cui proveniva la sua famiglia, sulle origini della suora con gli speroni. Del caso si era occupato anche con un proprio articolo il quotidiano l'Avvisatore Marittimo di Genova.
Nel giugno 2003 è stata coprotagonista nell'episodio di Magico Vento intitolato Jericho, e le è stato dedicato l'articolo nella Blizzard Gazette di quel numero. Nella posta del # 74 (Niagara, agosto 2003), Gianfranco Manfredi, creatore della serie e curatore delle rubriche, afferma che la vicenda di suor Blandina aveva suscitato molto interesse da parte dei lettori, molti dei quali chiedevano un suo ritorno.

▪ 1942 - Stefan Zweig (Vienna, 28 novembre 1881 – Petrópolis, 23 febbraio 1942) è stato uno scrittore austriaco. Mediatore fra le nazioni, animato da sentimenti pacifisti e umanisti, è noto come autore di parecchie novelle e biografie.
«Inerme e impotente, dovetti essere testimone della inconcepibile ricaduta dell'umanità in una barbarie che si riteneva da tempo obliata e che risorgeva invece col suo potente e programmatico dogma dell'anti-umanità.» (Stefano Zweig, Il mondo di ieri, Ricordi di un europeo)
Stefan Zweig era il secondo figlio dell'industriale ebreo Moritz Zweig (1845–1926) e sua moglie Ida, nata Brettauer (1854–1938). La sua gioventù era influenzata dalla sicurezza economica della famiglia e dal clima artistico e intellettuale della Vienna della fine dell'Ottocento, molto di più che dalla scuola, vissuta da lui come monotona. Come la maggior parte dei suoi coetanei, a quell'epoca si interessava poco dei problemi politici e sociali di quel periodo.
Nel 1900 iniziò gli studi di filosofia all'università di Vienna, che continuò dal 1902 a Berlino. Si laureò nel 1904 con una tesi sulla filosofia di Hippolyte Taine.
Finiti gli studi, Zweig con l'appoggio dei genitori fece diversi viaggi, conoscendo così l'Europa e diventando a sua detta "a poco a poco europeo". Si fermò per lunghi periodi a Parigi e a Londra e ebbe occasione di incontrare Émile Verhaeren, Georges Duhamel, Auguste Rodin e Hermann Hesse.
Nel 1908–1909 fece un viaggio in Asia, seguito da un viaggio in America nel 1911. Tornato in Europa, fece amicizia con Romain Rolland e conobbe Friderike Maria von Winternitz, infelicemente coniugata, con la quale si sposò nel 1920.
All'inizio della prima guerra mondiale ritornò dal Belgio, dove era stato con Verhaeren, a Vienna. Dal 1917 fino alla fine della guerra passò la maggior parte del tempo in Svizzera, in particolare a Zurigo e Ginevra, dove tenne contatti con Hesse, James Joyce e Ferruccio Busoni.

Gli anni a Salisburgo
Dopo la guerra tornò in Austria, dove con Friderike von Winternitz si stabilì a Salisburgo. In questo periodo ebbe inizio il suo grande successo come scrittore, accompagnato da grande sfiducia dell'autore verso sé stesso. Divenne perfino l'autore più tradotto nel mondo del suo periodo. Ripetutamente Zweig in quei tempi trascorse dei periodi in Italia e Francia, incontrando Maksim Gorkij a Sorrento e Joseph Roth a Cap d'Antibes. Rimase molto impressionato dal suo viaggio nella Russia sovietica in occasione del centenario di Lev Tolstoj nel 1928, in cui incontrò Gorkij per la prima volta.
La sua situazione finanziaria gli consentì di ampliare la sua collezione di manoscritti originali, acquistando scritti autografi di Wolfgang Amadeus Mozart, Johann Sebastian Bach e Ludwig van Beethoven, Johann Wolfgang von Goethe e Honoré de Balzac.

Esilio
Nel 1933 le opere di Zweig vennero bruciate dai nazisti. Zweig era fiero di condividere questa sorte con personaggi celebri come Thomas e Heinrich Mann, Franz Werfel, Sigmund Freud e Albert Einstein. Nel 1934 lasciò l'Austria ed andò a stare a Londra senza la sua famiglia. Nel 1938, dopo l'annessione dell'Austria, chiese la cittadinanza inglese. Nello stesso anno divorziò da sua moglie Friderike, e nel 1939 sposò Lotte Altmann, con la quale andò a stare a New York nel 1940, ben sapendo che non avrebbe più rivisto l'Europa. L'anno seguente si spostò a Petrópolis in Brasile. Qui si suicidò insieme alla sua seconda moglie Lotte, il 23 febbraio 1942.

Opere
Le sue prime poesie, influenzate da Hugo von Hofmannsthal e Rainer Maria Rilke, Zweig le scrisse al liceo. Nel 1901 venne pubblicato il primo volume di poesie col titolo "Silberne Saiten" ("Corde d'argento"). Ottenne notorietà per la prima volta con alcuni articoli, novelle e saggi pubblicati nel giornale Neue Freie Presse di Vienna.
Negli anni seguenti pubblicava oltre a racconti, drammi e biografie anche traduzioni di poesie e novelle di autori francesi, in prima linea di Paul Verlaine, più tardi anche dei belgi Émile Verhaeren, sul quale più tardi scrisse una monografia, e Camille Lemonnier.
Una prima raccolta di quattro novelle venne pubblicata nel 1904 con il titolo "Die Liebe der Erika Ewald" ("L'amore di Erika Ewald"), seguita da un'altra raccolta di poesie nel 1906, "Die frühen Kränze", e nell'anno dopo dal dramma "Tersites".
Nel periodo immediatamente prima della prima guerra mondiale vennero rappresentati per la prima volta i drammi "Der verwandelte Komödiant" e "Das Haus am Meer", e vennero pubblicate le novelle "Mondscheingasse" e "Brennendes Geheimnis" ("Un bruciante segreto").
Influenzato dall'esperienza di guerra scrisse il dramma "Jeremias", finito nel 1917, da lui considerato la sua opera più personale. Si tratta di una tragedia che non è in prima linea pacifista, ma in cui mostra la "superiorità morale del vinto". Il tema biblico significava per lui anche una riscoperta delle sue radici ebraiche.
Dopo la guerra venne pubblicata la raccolta di biografie "Drei Meister (Balzac, Dickens, Dostoevskij)", inoltre racconti e testi biografici fra l'altro su Romain Rolland e Frans Masereel. Nel 1925 seguì Der Kampf mit dem Dämon (Hölderlin, Kleist, Nietzsche) ("La lotta col demone (Hölderlin, Kleist, Nietzsche)".
Il grande successo dell'autore Zweig ebbe inizio con la pubblicazione delle novelle Amok e Brief einer Unbekannten, e della raccolta di novelle Verwirrung der Gefühle (Sovvertimento dei sensi) nel 1927.
Nello stesso anno la raccolta di miniature storiche "Sternstunden der Menschheit. Zwölf historische Miniaturen" (‘Momenti fatali. Quattordici miniature storiche’) raggiunse una tiratura di 250.000 esemplari. Nel 1928 venne pubblicata la collezione di biografie "Dichter ihres Lebens (Casanova, Stendhal, Tolstoj)".

Le grandi biografie
La sua prima grande biografia fu "Joseph Fouché. Bildnis eines politischen Menschen" ("Fouché. Ritratto di un uomo politico"), pubblicata nel 1929, studio di carattere e quadro preciso dell'epoca napoleonica, inteso anche come ammonimento per il presente. Nello stesso anno Zweig scrisse la tragicommedia "Das Lamm des Armen", anch'essa ambientata nell'era napoleonica.
Seguì poi la raccolta "Die Heilung durch den Geist" con biografie di Anton Mesmer, Mary Baker-Eddy e Sigmund Freud, particolarmente ammirato da Zweig.
Nello stesso periodo iniziò il lavoro al libretto "Die schweigsame Frau" insieme a Richard Strauss.
La seconda grande biografia "Maria Antonietta - Una vita involontariamente eroica" ("Marie Antoinette. Bildnis eines mittleren Charakters"), pubblicata nel 1932, fu il maggiore successo letterario di Zweig.
La prossima grande biografia, "Triumph und Tragik des Erasmus von Rotterdam", venne pubblicata nel 1934, seguita l'anno successivo da "Maria Stuarda - La rivale di Elisabetta I d'Inghilterra" ("Maria Stuart"), scritta a Londra.
Nel 1936 venne pubblicato "Castellio gegen Calvin oder Ein Gewissen gegen die Gewalt", in cui il poco conosciuto umanista Sebastian Castellio rappresenta un'immagine ideale dell'autore stesso, mentre il riformatore Giovanni Calvino ha chiari tratti di Adolf Hitler.
Il libro venne bene accolto da autori antifascisti come Lion Feuchtwanger, ma molto criticato in particolare in Svizzera, perché non rende giustizia al personaggio di Calvino. Nel 1938 seguì "Magellan. Der Mann und seine Tat" ("Magellano").
L'unico romanzo di Zweig, "Ungeduld des Herzens", venne pubblicato nel 1939.
A Petrópolis scrisse "Amerigo. Geschichte eines historischen Irrtums" e la famosa Novella degli scacchi (Schachnovelle).

L'autobiografia
L'autobiografia di Zweig, "Die Welt von Gestern. Erinnerungen eines Europäers" ("Il mondo di ieri. Ricordi di un europeo"), completata nel 1941, parte offrendo impressioni di vita viennese e mitteleuropea dagli anni del liceo, nel decennio anteriore alla prima guerra mondiale, descrivendo l'integrazione della cultura di origine ebraica nella società asburgica ed il multiculturalismo di quest'ultima.
Il libro, che si sofferma più sugli eventi sociali e culturali dell'epoca che sui ricordi personali della sua vita privata, segnala senza indulgenze i difetti della società della Belle epoque (povertà di gran parte della popolazione europea, stato di minorità delle donne, ipocrisia sessuale e diffusione della prostituzione, ecc.) ma anche il crollo della mitologia del progresso indefinito che animava la fine di secolo e che mostrò la corda nel carnaio della grande guerra (durante la quale descrive i contatti tentati con ambienti culturali lungo i due lati del campo di battaglia, allo scopo di mantenere una koiné che prescindesse dalla guerra). I titolo di molti capitoli (Eros matutinus, Universitas vitae) evocano una cultura umanista che riemerge - assai intaccata - dalla Grande guerra, in una serie di circoli letterari che saranno le prime vittime della insorgente dittatura nazista.
Il libro finisce esattamente il 1º settembre 1939, la data dell'attacco del Reich alla Polonia e quindi inizio della seconda guerra mondiale, che Zweig apprende lungo i giardini del Royal Crescent di Bath. Per Zweig questo evento significava la realizzazione delle sue peggiori paure e la fine di tutte le sue speranze.

▪ 1955 - Paul Claudel (Villeneuve-sur-Fère, 6 agosto 1868 – Parigi, 23 febbraio 1955) è stato un poeta, drammaturgo e diplomatico francese.
Ultimo di quattro figli, tra cui la scultrice Camille, è costretto dal lavoro del padre a spostarsi continuamente, fino al trasferimento del 1882 della famiglia Claudel a Parigi. Resta comunque legato a Villeneuve, suo paese natale, specialmente per il rapporto con il nonno materno, morto nel 1881. Durante la sua giovinezza a Parigi perde la fede ed entra in contatto con il positivismo imperante nella società dell'epoca, che però rifiuta decisamente preferendo il movimento anarchico. Contemporaneamente si interessò alla letteratura privilegiando, fra gli altri, Shakespeare, Dante, Dostoevskij, e tra i contemporanei Zola, Hugo e Ernest Renan. Conobbe Mallarmé e partecipò ai suoi martedì, incontrando anche Verlaine e rimanendo affascinato dalla lettura di Rimbaud, cui rimase sempre legato. Durante questo periodo visse un travaglio interiore che lo portò alla conversione al cattolicesimo nel 1886.
Tale avvenimento, secondo il racconto dello stesso Claudel, avvenne a Notre-Dame de Paris, ascoltando il Magnificat durante la Messa di Natale. La sua vena artistica, pur se molto discontinua, si sviluppa da questo momento in poi con temi profondamente cristiani.
Quanto alla vita professionale, dopo aver svolto studi nel campo del diritto lavorò per il Ministero degli Esteri e intraprese la carriera diplomatica. Nel 1893 fu console negli Stati Uniti, suo primo incarico all'estero. Da allora soggiornò in moltissimi paesi: Cina e Giappone (paesi da cui rimase profondamente colpito), Germania, Italia, Brasile. Ritornò ancora una volta negli Stati Uniti nel 1927, come ambasciatore. L'ultimo suo incarico fu a Bruxelles. Nel 1935 si congedò dal lavoro. La sua movimentata carriera non gli impedì di avere una famiglia: nel 1906 si sposò con Regina Perrin ed ebbe molti figli. Una sua nipote, Dominique, fu fidanzata di Vittorio Emanuele di Savoia.
Nell'arco della sua vita si occupa di molti campi del sapere, pubblicando scritti anche di politica, scienza, letteratura ed arte.
Nel 1946 fu eletto accademico di Francia. Muore nel 1955, all'apice del successo, a causa di una crisi cardiaca. Il suo epitaffio, scritto da lui stesso, recita semplicemente "Qui riposano i resti e la semenza di Paul Claudel".

Opere
Scrisse varie opere poetiche e teatrali, ma il lavoro cui dedicò tutta la vita fu L'annuncio a Maria, un dramma di cui presentò innumerevoli stesure fra il 1892 e il 1948. La vicenda è quella della giovane Violaine, della sua famiglia e dei suoi affetti, a partire dal momento in cui il padre Anna Vercors parte in pellegrinaggio per la Terra Santa. L'opera tratta in modo molto profondo di amore, di fede, e del ruolo delle vicende umane in rapporto alla totalità di ciò che esiste.
Negli anni della prima guerra mondiale le sue raccolte poetiche intitolate Poèmes de guerre e Corona benignitatis Anni Dei precisarono in modo chiaro la chiave espressiva di Claudel, ossia il versetto equidistante sia dalle libertà del verso libero sia dalle regole classiche, ma che seguiva il ritmo e gli elementi psicologici.
Della sua numerosa produzione artistica, vanno citati inoltre anche La scarpina di raso (1925) per la drammaturgia e Cinque grandi odi (1901-1905) per la poesia.
Se le sue liriche sono state anche criticate per l'oscurità simbolista, per la sicurezza dogmatica religiosa, la sua opera, complessivamente resta pur sempre suggestiva. Il suo lavoro viene focalizzato intorno a due punti di riferimento ben precisi: Dio e l'uomo peccatore o santo. Con uno stile talvolta sfiorante l'oratoria, Claudel approfondisce il rapporto tra il divino ed il mondo arrivando alla conclusione di un necessario atto di accettazione e di rispetto nei confronti di Dio.

▪ 1965 - Stan Laurel, pseudonimo di Arthur Stanley Jefferson (Ulverston , Inghilterra, 16 giugno 1890 – Santa Monica, 23 febbraio 1965), è stato un attore e comico inglese.

Stan Laurel, lo Stanlio del duo comico Stanlio & Ollio (Laurel & Hardy) è considerato uno dei più grandi attori comici di tutti i tempi; agilissimo nella sua fisicità e geniale nell'invenzione comica, ha innovato profondamente il modo di recitare la comicità per le sue capacità di rendere ricco di particolari intriganti un individuo "apparentemente stupido".
Pur ripetendosi nelle gestualità non si è reso mai monotono, ma sempre spontaneo e genuino.I suoi giochi di parole molto spesso erano frasi semplici, ma venivano espresse con variopinte e bizzarre combinazioni. «...ci sono le gag più complesse e costruite, che diventano estremamente raffinate, e sono quelle narrative, le più grandi, di Chaplin, di Buster Keaton e Stan Laurel, quest’ultimo il più grande inventore di gag.»

▪ 1986 - Nino Taranto (Napoli, 28 agosto 1907 – Napoli, 23 febbraio 1986) è stato un attore, comico e cantante italiano.
Esordì tredicenne al Teatro Centrale di Napoli, interpretando quelle che sarebbero diventate le sue specialità: la "canzone in giacca" drammatica e quella da "dicitore" in abito da sera, rivelando le straordinarie doti di caratterista che l'avrebbero reso, per oltre mezzo secolo, uno degli interpreti più amati dal pubblico italiano.
Nel 1927 entrò nella compagnia di sceneggiate Cafiero-Fumo e nel 1928 si avvicinò con successo alla sceneggiatura; invitato in tournée negli Stati Uniti, ne tornò con "una pianola a nastro e mille dollari" impiegati per finanziare la sua prima compagnia di varietà, che durò solo quindici giorni e finì nel disastro totale.
Capocomico nel 1936, nel 1933 venne scoperto da Anna Fougez, che lo fece debuttare nella grande rivista, alla quale si dedicò fino al secondo dopoguerra, accanto a Wanda Osiris e poi a Titina De Filippo, dando vita a straordinarie macchiette, tra le quali l'indimenticabile Ciccio Formaggio, ritagliato perfettamente su di lui dal duo Cioffi e Pisano: un ometto iellato, tradito e bistrattato dalla fidanzata, la quale per ennesimo gratuito dispetto gli sforbicia la tesa del cappello.
Proprio quella paglietta tagliuzzata divenne uno dei simboli della sua comicità ed ispirò alcuni fortunati spettacoli di rivista come Mazza, Pezza e Pizzo e Quagliarulo se ne va, oltre al popolare film Il barone Carlo Mazza di Brignone (1948).

▪ 1992 - Valentino Silvio Bompiani (Ascoli Piceno, 27 settembre 1898 – Milano, 23 febbraio 1992) è stato un editore, scrittore e drammaturgo italiano.
Diresse per quasi un ventennio, dal 1953 al 1971, con attenta apertura di orizzonti, una delle poche riviste italiane di teatro, Sipario.
Nel 1929 fondò la casa editrice che porta il suo nome.

▪ 1999 - Alberto Vigevani (Milano, 11 agosto 1919 – Milano, 23 febbraio 1999) è stato uno scrittore ed editore italiano.
Nasce a Milano in una famiglia ebraica di origini emiliane, passa la sua adolescenza in vari istituti correttivi, causa un carattere non facile e ribelle, ma supportato da una vivace intelligenza e una predisposizione alla lettura e alle arti teatrali,riesce ad iscriversi all’Università Ca’ Foscari di Venezia e seguire i corsi di Letteratura francese .
Queste caratteristiche lo porteranno giovanissimo ad occuparsi di teatro e scrivere recensioni, conosce e stringe una duratura amicizia, con Ernesto Treccani, Alberto Mondadori e Alberto Lattuada e si ritaglia una particina nel film I ragazzi della Via Paal.
Nel 1937 partecipa con entusiasmo ai Littorali istituiti dal regime fascista ma l'anno dopo con la promulgazione su tutto il territorio italiano delle leggi razziali, si ravvede e con convincimento e rinnovato ardore diventa antifascista, rinuncia agli studi universitari in Italia e si iscrive all’ università di Grenoble.
Nel 1938 è tra i fondatori, con Luciano Anceschi, Raffaele De Grada , Vittorio Sereni, Ernesto Treccani e altri del movimento e della rivista Corrente, alla quale collabora come critico letterario e teatrale con lo pseudonimo di Berto Vani.
Negli stessi anni, con il filosofo Remo Cantoni apre una libreria La lampada, che in poco tempo suscita interesse non solo culturale, diventando rifugio per gli oppositori, e supporto logistico alla lotta clandestina.
Nel 1941, dopo un tentativo fallito, a causa dello scoppio della guerra, di emigrare negli Stati Uniti, fonda la libreria antiquaria Il Polifilo, nel dopoguerra assieme al fratello Enrico, sarà affiancata dall'omonima casa editrice,
Vigevani pubblica il suo primo romanzo Erba d'infanzia (1943) dall’editore Parenti a Firenze,dove frequenta scrittori e intellettuali che si raccolgono attorno al circoloGiubbe Rosse”, tra i quali Montale e Gadda, ma l'8 settembre del 1943 l'ignominiosa fuga del Re, la recrudescenza delle persecuzioni razziali e, il marasma totale lo inducono a rifugiarsi in Svizzera con la moglie Anna Maria Camerini e il primo figlio Paolo di appena sei mesi.
Si stabilisce a Lugano dove dirige la pagina letteraria del quotidiano socialista ticinese Libera stampa , sulla quale scriveranno, tra gli altri, Aldo Borlenghi, Gianfranco Contini, Giansiro Ferrata, Fernando Giolli e Gianni Pavia .
Tornato in Italia nell’aprile 1945, scrive il romanzo Compagni di settembre (1945) subito rinnegato,in seguito pubblicherà diversi libri con discreto successo e, con uno di questi L'invenzione si aggiudicherà il Premio Bagutta nel 1970.
Vigevani collabora all’ Avanti!, sulle cui pagine pubblicherà una lunga cronaca narrativa della liberazione di Milano, sotto il titolo di Taccuino rosso.
All’attività di libraio antiquario, dopo l’esperienza di amministratore delegato della casa editrice Ricciardi con Raffaele Mattioli, affianca nel 1959 quella di editore in proprio nella casa editrice “Il Polifilo”, ben presto con l’aiuto del figlio Paolo.
Ha collaborato a La Stampa, Millelibri, Il Corriere della Sera, Il Giornale, La Nuova Antologia, La Repubblica e il Sole 24 Ore.
Muore a Milano il 23 febbraio 1999.
Il suo archivio è stato depositato dagli eredi presso il Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano nel 2005, e conserva corrispondenza con alcuni dei nomi più noti della cultura del Novecento: Riccardo Bacchelli, Luigi Baldacci, Carlo Bo, Gianfranco Contini, Domenico De Robertis, Carlo Dionisotti, Luigi Einaudi, Giansiro Ferrata, Carlo Emilio Gadda, Niccolò Gallo, Eugenio Garin, Alberto Lattuada, Alberto Mondadori, Eugenio Montale, Indro Montanelli , Geno Pampaloni, Vittorio Sereni, Giovanni Spadolini. Oltre alla corrispondenza l’archivio conserva anche materiali preparatori, stesure diverse su manoscritti e dattiloscritti di tutte le opere, edite e inedite di Vigevani , bozze di stampa e recensioni.

▪ 2000 - Sir Stanley Matthews KBE (Hanley, 1º febbraio 1915 – Stoke-on-Trent, 23 febbraio 2000) è stato un calciatore britannico, nazionale inglese.
Ala destra, è considerato uno dei migliori interpreti al mondo del suo ruolo.
Celebre per i suoi dribbling e per essere stato il giocatore più longevo del calcio inglese, ha vinto il primo Pallone d'oro della storia, nel 1956, a 41 anni.

▪ 2003 - Robert King Merton (pseudonimo di Meyer R. Scholnick) (Filadelfia, 5 luglio 1910 – 23 febbraio 2003) è stato un sociologo statunitense, ma figlio di immigrati dell'Europa dell'Est, della corrente funzionalista.
È probabilmente meglio conosciuto per aver coniato espressioni come "profezia che si autoavvera" e altre entrate nel linguaggio comune come "role model" o per l'uso scientifico del termine "serendipity".
Insegnò alla Columbia University per la maggior parte della sua carriera accademica.
È opinione diffusa, ma errata, che sia stato uno studente di Talcott Parsons. Il grande sociologo era invece solo un membro della sua commissione di dottorato, in cui era presente anche Pitirim Sorokin: l'argomento della dissertazione era la storia e l'economia nell'Inghilterra del XVII secolo. Per quanto sia considerato uno dei principali sociologi del funzionalismo, di cui Parsons è il maggiore rappresentante, Merton venne influenzato da altri maestri, come il già citato Sorokin e Paul Lazarsfeld, che lo indussero ad occuparsi delle "teorie di medio raggio".
I suoi contributi principali alla corrente funzionalista furono il lavoro sulle teorie di medio raggio, la chiarificazione e la rimessa a punto dell'analisi funzionalista, la teoria della devianza e il suo lavoro sui set dei ruoli.
Merton sostiene che l'idea centrale del funzionalismo sia quella di interpretare i dati attraverso le loro conseguenze sulle strutture più grandi in cui sono implicati. Come Durkheim e Parsons egli analizza la società per vedere se le strutture culturali e sociali sono ben integrate oppure no. Merton inoltre è interessato a capire per quale motivo le società persistono e cerca le funzioni che facilitano l'adattamento di un dato sistema sociale. Infine Merton ritiene che i valori condivisi siano decisivi per spiegare come le società e le istituzioni funzionano.
L'analisi funzionalista classica viene considerata conservatrice in quanto rivolta alla ricerca dei fattori di turbamento delle strutture sociali disfunzionali che possono provocare una modifica nello status quo. Merton si discosta da quest'analisi tradizionale, e dunque anche da Talcott Parsons, perché si pone una domanda: "funzionale a chi?".
Ammettendo l'esistenza di diversi gruppi di interesse all'interno della società, senza considerarla più come un organismo unitario, introduce un elemento della sociologia del conflitto all'interno della sociologia funzionalista.