Il calendario del 22 Aprile
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Eventi
• 1370 - A Parigi inizia la costruzione di due torri nei pressi di porta S.Antonio, nucleo centrale da cui nel corso dei secoli si svilupperà la Bastiglia
• 1418 - Nell’ultima seduta del 22 aprile il Papa Martino V approva tutti i decreti del concilio, anche quelli decisi prima della sua elezione
• 1500 - Il navigatore portoghese Pedro Álvares Cabral è il primo europeo ad avvistare le coste del Brasile
• 1509 - Enrico VIII d'Inghilterra sale al trono dopo la morte del padre, Enrico VII d'Inghilterra
• 1529 - Il Trattato di Saragozza fissa la divisione dell'emisfero occidentale tra Spagna e Portogallo indicando la linea di demarcazione a 297,5 leghe ad ovest delle Molucche. La Spagna riceve una ricompensa in termini monetari per la cessione al Portogallo di una porzione di territorio maggiore a quella precedentemente convenuta
• 1836 - USA: il giorno dopo la Battaglia di San Jacinto le forze Texane guidate da Sam Houston catturano il generale messicano Antonio López de Santa Anna
• 1864 - Il Congresso degli Stati Uniti approva il Coinage Act 1864 che stabilisce la stampigliatura della scritta "In God We Trust" su tutte le monete
• 1868 - Umberto I sposa a Torino la cugina Margherita
• 1870 - Vladimir Il'ič Ul'janov detto Lenin, nasce a Simbirsk
• 1897 - L'anarchico italiano Pietro Acciarito tenta di accoltellare Umberto I presso Roma
• 1912 - La Pravda, l'organo del Partito Comunista dell'Unione Sovietica, inizia le pubblicazioni a San Pietroburgo
• 1914 - USA: Babe Ruth fa il suo esordio nel baseball professionistico
• 1915 - Prima Guerra Mondiale: Ypres, (Belgio) durante la Seconda Battaglia di Ypres le truppe tedesche fanno ricorso all'iprite, un gas tossico, causando alle truppe inglesi 5.000 morti e 10.000 intossicati: è la nascita della guerra chimica
• 1943 - Albert Hofmann scrive il suo primo rapporto sulle proprietà allucinogene dell'LSD
• 1944 - Seconda guerra mondiale: inizia l'Operazione Persecution - le forze alleate sbarcano nella zona olandese della Nuova Guinea
• 1945 - Seconda guerra mondiale: dopo aver appreso che le forze sovietiche sono entrate a Eberswalde senza necessità di combattere, Adolf Hitler già asserragliato nel suo bunker ammette la sconfitta ed afferma di essere intenzionato a suicidarsi
• 1954 - Paura rossa: Il senatore USA Joseph McCarthy inizia ad investigare su esponenti dell'esercito sospettati di filo-comunismo
• 1964 - New York, Stanley Kubrick e Arthur C. Clarke si incontrano per la prima volta ed iniziano a sviluppare la sceneggiatura di 2001: Odissea nello spazio
• 1967 - Torino, la Fiat presenta la 125
• 1970 - Celebrazione del primo Giorno della terra
• 1972 - Guerra del Vietnam: l'escalation di bombardamenti sul Vietnam provoca numerose manifestazioni di protesta contro la guerra in numerose città da una costa all'altra degli Stati Uniti
• 1975 - Italia: il Parlamento approva il nuovo diritto di famiglia
• 1977 - Primo utilizzo della fibra ottica, inventata da Narinder Singh Kapany, per trasportare il segnale telefonico
• 1978 - USA: i Blues Brothers fanno la loro prima apparizione al Saturday Night Live
• 1983 - Germania, viene annunciato il ritrovamento dei diari di Hitler, che però risulteranno dei falsi
• 1993 - USA: Washington, apre l'Holocaust Memorial Museum
• 1997 - Perù: un commando di forze governative libera in un blitz 71 persone tenute in ostaggio da 126 giorni da un gruppo di ribelli nella residenza dell'ambasciatore giapponese nella capitale Lima; uno degli ostaggi muore per infarto, mentre due soldati rimangono uccisi
• 2004 - Corea del Nord: scontro tra due treni - uno carico di petrolio, l'altro di gas liquido - vicino alla stazione di Ryongchon, 50 km a nord di Pyongyang; circa 150 i morti e 1.250 i feriti
• 2005 - Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi incarica il Presidente del Consiglio uscente Silvio Berlusconi di formare un nuovo governo
Anniversari
• 1954 - Adolf Lanz, noto anche come Jörg Lanz o meglio ancora come Lanz von Liebenfels, come amava denominarsi (Penzing, 19 luglio 1874 – Vienna, 22 aprile 1954), è stato un monaco austriaco, fondatore della confraternita estremista di destra Ostara che diffondeva teorie antisemite le quali furono alla base di diversi pilastri ideologici del Partito Nazista.
Può essere ritenuto come l'ideale ispiratore della concezione mistico religiosa di ispirazione neopagana del Reich ripresa da Adolf Hitler con particolare evidenza nei suoi scritti sull'argomento.
• 1986 - Mircea Eliade (Bucarest, 13 marzo 1907 – Chicago, 22 aprile 1986) è stato uno storico delle religioni e scrittore rumeno. Uomo di cultura vastissima e di straordinaria erudizione, grande viaggiatore, parlava e scriveva correntemente otto lingue: rumeno, francese, tedesco, italiano, inglese, ebraico, persiano e sanscrito.
Figlio di un capitano dell'esercito, a 14 anni pubblicò il suo primo romanzo, Come ho scoperto la pietra filosofale.
Nel 1925 si iscrisse alla facoltà di Lettere e Filosofia all'università di Bucarest. Furono, quelli, anni di incontri e di viaggi: Emil Cioran (che nel 1986 gli dedicherà uno dei suoi Exercises d'admiration) e Eugène Ionesco, con i quali mantenne una lunga amicizia; due soggiorni in Italia nel 1927 e nel 1928; e infine, dopo la laurea in filosofia con una tesi su La filosofia italiana da Marsilio Ficino a Giordano Bruno, una borsa di studio per studiare a Calcutta la filosofia indiana con Surendranath Dasgupta.
L'incontro con la cultura italiana da parte di Mircea Eliade è consacrato da un autore, Giovanni Papini, per leggere le opere del quale iniziò a studiare l'italiano. Eliade, conquistato dalle pagine di Un uomo finito nelle quali si identificò profondamente, conserverà sempre una sconfinata ammirazione per lo scrittore fiorentino.
Il viaggio in India durò dal novembre 1929 al dicembre 1931, avendo come sede principale Calcutta (dove Eliade cominciò a studiare il sanscrito), ma comprendendo anche un viaggio e soggiorno in un ashram dell'Himalaya.
L'esperienza e gli studi di questo periodo e lo stretto contatto con le religioni dell'India influenzarono e orientarono profondamente il suo pensiero.
Fu qui che preparò la sua tesi di dottorato, discussa a Bucarest nel 1933, pubblicata a Parigi nel 1936 con il titolo Yoga, essai sur les origines de la mystique indienne, che diventerà poi Lo yoga, immortalità e libertà.
Dal 1933 al 1940 insegnò filosofia all'università di Bucarest e svolse un'intensa attività editoriale, pubblicando vari romanzi e saggi. Fu in questo periodo che, per la sua amicizia con Nae Ionescu, si legò all'organizzazione di estrema destra la "Guardia di ferro" (formazione nazionalista rumena fondata da Corneliu Zelea Codreanu).
Nel 1940 Eliade viene nominato consigliere culturale dell'ambasciata rumena, prima a Londra e poi, dal 1941 fino a settembre 1945, a Lisbona.
Alla fine della guerra mondiale è a Parigi che diventa la sua residenza di riferimento fino al 1956. Qui insegna, scrive, ha contatti fittissimi con università e intellettuali di vari paesi: invitato da Jung comincia a partecipare alle conferenze di Eranos nel 1950), ma conduce sostanzialmente una difficile vita da esule.
Dal 1957 la sua attività ufficiale fu di professore di storia delle religioni all'università di Chicago, ma continuò nel frattempo a viaggiare moltissimo, a pubblicare (quasi tutto in Francia) e a svolgere fittissime attività accademiche. Dal 1960 al 1972, insieme a Ernst Jünger, diresse la rivista di storia delle religioni Antaios, pubblicata dall'Editore Klett di Stoccarda.
Morì a Chicago il 22 aprile 1986, un mese dopo l'uscita, a Parigi, dell'ultima raccolta di saggi, Briser le toit de la maison.
La sua eredità letteraria fu raccolta dall'allievo Ioan Petru Culianu che però morì misteriosamente assassinato in una toilette dell'Università di Chicago nel 1991.
Il pensiero
Eliade fu fenomenologo delle religioni, studioso ed espertissimo di yoga e di sciamanesimo, filosofo e saggista. Per i contatti giovanili con il fascismo rumeno lo studioso fu screditato tra gli intellettuali italiani e, per converso, assai caro e citato da ambienti della destra italiana.
Eliade fu candidato 10 volte, pur senza esito, al premio Nobel della letteratura.
Al centro del pensiero di Eliade c'è il concetto di mito come ierofania (apparizione / rivelazione del sacro).
La storia delle religioni è quindi storia delle ierofanie che si ripetono nel tempo dell'uomo, riproponendovi l'alternanza sacro / profano (sia nel tempo - con le feste - che nello spazio - con i "centri del mondo") e riattualizzando per questa via i miti primordiali.
Docente all'École des hautes études succedette poi (1957) a J. Wach come professore di storia delle religioni nell'università di Chicago.
È uno dei maggiori specialisti dello sciamanesimo (Lo sciamanesimo e le tecniche dell'estasi, 1951), dello yoga (Lo yoga. Immortalità e libertà, 1954), dei rapporti fra magia e alchimia (Alchimia asiatica, 1935-37; Arti del metallo e alchimisti, 1956; Il sacro e il profano, 1956).
Ha inoltre scritto alcune opere di carattere più generale (Trattato di storia delle religioni, 1949; Il mito dell'eterno ritorno, 1949).
In esse Eliade formula la sua concezione fondamentale del mito e della religione.
Il mito è un atto di creazione autonoma dello spirito, indipendente dalle condizioni socioeconomiche.
Il valore dei miti sta nel loro carattere fondamentale di «ierofanie», cioè di rivelazioni del sacro. Secondo Eliade, non vi è religione naturale, poiché la natura non è sacra di per sé ma solo in quanto manifesta un significato soprannaturale. D'altra parte, tale significato è trascendente anche rispetto alla storia, dal momento che quest'ultima aggiunge continuamente significati nuovi ai simbolismi arcaici, ma non può distruggere la struttura originaria del simbolo. Il mondo del mito si muove sempre entro la polarità sacro-profano, in cui la sacralità è riconosciuta come la vera realtà, contrapposta alla profanità in quanto irrealtà. L'unica comprensione corretta del mito è, dunque, quella religiosa, che lo considera come rivelazione del sacro. Per questo motivo una storia delle religioni deve svolgersi come una fenomenologia comparata delle ierofanie più diverse ed eterogenee, volta a individuare in esse, senza selezioni preventive, la comune modalità del sacro.
Il rapporto tra sacro e profano non si risolve, per Eliade, in una semplice opposizione, poiché il sacro, che si rivela pur sempre come «altro» dal profano, si manifesta però nel profano, che come strumento di questa manifestazione viene sacralizzato, diventa simbolo del sacro.
Attraverso l'esame delle varie ierofanie è possibile individuare alcune strutture principali, alcuni significati fondamentali della realtà, che acquistano particolare importanza in tutti i sistemi mitici e religiosi:
la trascendenza (cielo),
la fecondità (terra),
il centro del mondo (casa, palazzo, tempio) ecc.
Eliade sottolinea anche la differenza tra il tempo sacro e quello profano: mentre il secondo è in sé una durata evanescente, che assume un senso solo quando diventa momento di rivelazione del sacro, il primo è un susseguirsi di eternità periodicamente recuperabili durante le feste che costituiscono il calendario sacro: esso si configura perciò come un eterno ritorno.
Eliade insiste anche sul valore archetipico del mito, che costituisce il modello e l'esempio per tutte le azioni umane e per tutta la realtà: le vicende cosmiche e storiche hanno quindi significato in quanto ripetono e riattualizzano la realtà sacra del tempo primordiale.
Il mito dell'eterno ritorno
È un saggio scritto nel 1945 e pubblicato nel 1949.
«L'essenziale della mia ricerca riguarda l'immagine che l'uomo delle società arcaiche si è fatto di se stesso e del posto che occupa nel cosmo»
Così spiega Eliade nella introduzione alla versione italiana de Le Mythe de l'éternel retour, dove indaga la fenomenologia del sacro attraverso le sue tre manifestazioni, il rito, il mito e il simbolo, che riescono a esprimere concetti sull'essere ed il non essere, non riscontrabili altrimenti nelle lingue arcaiche.
La storia delle religioni si era mossa in un primo momento sull'indagine sociologica ed etnologica; è con Rudolf Otto che la ricerca si muove in un'ottica di manifestazione, di ierofania, e separa nettamente il sacro da ciò che gli storici chiamarono mana una "forza impersonale".
Eliade, comparando differenti tradizioni e testi, dimostra la volontà nell'uomo arcaico di tornare a quel tempo primordiale, quando il gesto sacro fu compiuto da dei, eroi o antenati.
Così nelle tradizioni dell'India vedica troviamo che ogni creazione riproduce la creazione originale quella da caos a cosmos ossia la lotta originaria fra un'entità ordinatrice e formante contrapposta a quella indistinta e informe, è il caso di Tiamat e Marduk, nella tradizione babilonese.
Nel pantheon greco è Crono, figlio di Gea e Urano (terra e cielo), che non voleva che i suoi figli venissero alla luce.
Ma anche in ciò che noi riteniamo oggi attività profane, come la danza, esiste un archetipo.
La danza del labirinto per i Greci rievocava la danza che Teseo fece dopo aver ucciso il minotauro e liberato le 7 coppie di giovani. Chiunque la eseguisse diveniva Teseo, ma non solo, i movimenti di questa danza si rifacevano al movimento dei pianeti.
Altre ritualità arcaiche si muovono attorno all'investitura del centro. Per un luogo l'essere il centro della terra è importante perché diviene la residenza della divinità, sia questo un palazzo o una montagna; per i babilonesi Marduk, il dio della creazione, risiedeva a Babilonia (bab è porta, letteralmente porta degli dei), che diveniva così Axis Mundis, punto d'incontro fra regioni infere, terra e cielo.
Il riconoscere una montagna o un palazzo, come centro del mondo, fa sì che queste diventino anche centro della creazione che in tutte le "genesi" si muove a partire dal centro di un qualcosa, come per l'embrione umano. Eliade pone in evidenza come attraverso la ritualità e quindi la sacralizzazione di luoghi persone o cose, l'uomo arcaico aspiri al rendere il mondo in cui vive "reale".
In ordine di pubblicazione in italiano. Si indica tra parentesi la data di prima pubblicazione
Opere scientifiche
▪ Il mito dell'eterno ritorno, Roma: Edizioni Borla, 1966 (1949).
▪ Il sacro e il profano, Torino: Bollati Boringhieri, 1973 (1956).
▪ Lo sciamanesimo e le tecniche dell'estasi, Roma: Edizioni Mediterranee, 1974 (1951).
▪ Da Zalmoxis a Gengis-Khan, Roma, Casa Editrice Astrolabio, 1975 (1970).
▪ La prova del labirinto. Intervista con C. H. Rouchet, Milano: Jaca Book 1979/2002.
▪ Arti del metallo e alchimia, Torino: Bollati Boringhieri, 1980 (1956).
▪ Immagini e simboli. Saggi sul simbolismo magico e religioso, Milano: Jaca Book, 1981/2007.
▪ La nascita mistica, riti e simboli d'iniziazione, Brescia: Morcelliana, 1988 (1959).
▪ Spezzare il tetto della casa. La creatività e i suoi simboli, Milano: Jaca Book, 1988/1997 (1986).
▪ Il mito della reintegrazione, Milano: Jaca Book: 1989.
▪ La creatività dello spirito. Un'introduzione alle religioni australiane, Milano: Jaca Book 1990.
▪ I riti del costruire. Commenti alla leggenda di Mastro Manole; La Mandragola e i miti della "Nascita miracolosa"; Le erbe sotto la croce, Milano: Jaca Book, 1990.
▪ Storia delle credenze e delle idee religiose, Firenze: Sansoni, 1990.
▪ Occultismo, stregoneria e mode culturali, Firenze: Sansoni, 1992.
▪ Cosmologia e alchimia babilonese, Firenze: Sansoni, 1993.
▪ Oggetto e modalità della credenza religiosa (1º volume dell'Enciclopedia delle religioni -17 volumi- diretta da Mircea Eliade), Milano: Jaca Book, 1993.
▪ Il rito. Oggetti, atti, cerimonie (2º volume dell'Enciclopedia delle religioni -17 volumi- diretta da Mircea Eliade), Milano: Jaca Book, 1994.
▪ Lo yoga. Immortalità e libertà, a cura di Furio Jesi, trad. di Giorgio Pagliero, Milano: Rizzoli, 1995/1999 (1954).
▪ Lo studio delle religioni. Discipline e autori (5º volume dell'Enciclopedia delle religioni -17 volumi- diretta da Mircea Eliade), Milano: Jaca Book, 1995.
▪ Le promesse dell'equinozio. Memorie 1 (1907-1937), Milano: Jaca Book, 1995.
▪ Le messi del solstizio. Memorie 2 (1937-1960), Milano: Jaca Book, 1996.
▪ L'esperienza. Vita religiosa, individuale e collettiva (3º volume dell'Enciclopedia delle religioni -17 volumi- diretta da Mircea Eliade), Milano: Jaca Book, 1996.
▪ Il pensiero: concezione e simboli (4º volume dell'Enciclopedia delle religioni -17 volumi- diretta da Mircea Eliade), Milano: Jaca Book, 1997.
▪ Trattato di storia delle religioni, Torino: Bollati Boringhieri, 1999 (1949-64).
▪ L'isola di Euthanasius, Torino: Bollati Boringhieri, 2000, trad. Cristina Fantechi.
▪ Religioni del Mediterraneo e del Vicino Oriente antico (11º volume dell'Enciclopedia delle religioni -17 volumi- diretta da Mircea Eliade), Milano: Jaca Book, 2002.
▪ Ebraismo (6º volume dell'Enciclopedia delle religioni -17 volumi- diretta da Mircea Eliade), Milano: Jaca Book, 2003.
▪ Islam (8º volume dell'Enciclopedia delle religioni -17 volumi- diretta da Mircea Eliade), Milano: Jaca Book, 2005.
▪ Induismo (9º volume dell'Enciclopedia delle religioni -17 volumi- diretta da Mircea Eliade), Milano: Jaca Book, 2006.
▪ Buddhismo (10º volume dell'Enciclopedia delle religioni -17 volumi- diretta da Mircea Eliade), Milano: Jaca Book, 2006.
▪ Religioni dell'Estremo Oriente (13º volume dell'Enciclopedia delle religioni -17 volumi- diretta da Mircea Eliade), Milano: Jaca Book, 2007.
▪ Tecniche dello Yoga, Torino: Bollati Boringhieri, 2007.
▪ Miti, sogni e misteri, Torino: Lindau, 2007.
▪ Oceanografia, Milano: Jaca Book 2007 (1934).
▪ Fragmentarium, Milano: Jaca Book, 2008 (1939).
▪ Religioni dell'Eurasia (12º volume dell'Enciclopedia delle religioni -17 volumi- diretta da Mircea Eliade), Milano: Jaca Book, 2009.
▪ Religioni dell'Africa (14º volume dell'Enciclopedia delle religioni -17 volumi- diretta da Mircea Eliade), Milano: Jaca Book, 2009.
▪ Diario portoghese, Milano: Jaca Book, 2009.
Narrativa
▪ Il vecchio e il funzionario, trad. di Simonetta Falcioni, revisione di Marco Cugno, Milano: Jaca Book, 1978/1997.
▪ Andronico e il serpente, Milano: Jaca Book, 1982.
▪ Nozze in cielo, Milano: Jaca Book, 1983/1996.
▪ Signorina Christina, Milano: Jaca Book, 1984.
▪ Notti a Serampore, Milano: Jaca Book, 1985.
▪ La foresta proibita, Milano: Jaca Book, 1986 (1955).
▪ Diciannove rose, Milano: Jaca Book, 1987.
▪ Il segreto del dottor Honigberger/Un uomo grande, Milano: Jaca Book, 1988.
▪ Maitreyi. Incontro bengalese, Milano: Jaca Book, 1989 (1933).
▪ India, trad. di Fulvio Del Fabbro e Cristina Fantechi, Torino: Bollati Boringhieri, 1991 (1973).
▪ Il romanzo dell'adolescente miope, Milano: Jaca Book, 1992 (1924).
Un'altra giovinezza, trad. di Cristina Fantechi, Milano: Rizzoli, 2007 (1981).
• 1989 - Emilio Gino Segrè (Tivoli, 1º febbraio 1905 – Lafayette, 22 aprile 1989) è stato un fisico italiano.
Nato in una famiglia di origini ebraiche, studiò fisica all'Università degli studi di Roma "La Sapienza" dove fu allievo di Enrico Fermi e dove ottenne una cattedra nel 1928. In quel periodo fu uno dei membri dello storico gruppo di via Panisperna, collaborando alle ricerche sulla fisica del neutrone.
Nel 1935 diventò professore di fisica sperimentale e direttore (1936) dell'Istituto di fisica dell'Università di Palermo. Nel 1938 l'emanazione delle leggi razziali lo colse mentre si trovava all'Università di Berkeley, dove rimase per il resto della sua vita. Durante la guerra partecipò, insieme a Fermi e Bruno Rossi, al progetto Manhattan ai laboratori di Los Alamos per la realizzazione della prima bomba nucleare. Nel 1946 tornò in California. Nel 1974 venne chiamato a ricoprire la cattedra di fisica nucleare all'Università di Roma.
Attività scientifica
Nel 1937, a Palermo, scoprì il tecnezio, poi a Berkeley, l'astato, e collaborò alla produzione del plutonio. Nel dopoguerra le sue ricerche riguardarono problemi di fisica nucleare e di fisica delle particelle elementari. Nel 1955, servendosi del betatrone di Berkeley, con Owen Chamberlain, scoprì l'antiprotone nelle interazione protone-nucleone ad alta energia. Per questa scoperta gli venne conferito il premio Nobel per la fisica nel 1959.
• 1994 - Richard Milhous Nixon (Yorba Linda, 9 gennaio 1913 – New York, 22 aprile 1994) è stato un politico statunitense. È stato il 37º Presidente degli Stati Uniti d'America.
Vinse le elezioni presidenziali nel 1968 e nel 1972, e rimase in carica dal gennaio del 1969 all'agosto del 1974. È stato l'unico Presidente americano a dimettersi dalla carica. Le sue dimissioni avvennero il 9 agosto 1974, per anticipare l'imminente impeachment in seguito allo Scandalo Watergate.
• 2006 - Alida Valli pseudonimo di Alida Maria von Altenburger baronessa von Markenstein und Frauenberg (Pola, 31 maggio 1921 – Roma, 22 aprile 2006) è stata un'attrice italiana.
Nasce a Pola da madre istriana, pianista, e da padre trentino, professore di filosofia e critico musicale con ascendenze aristocratiche, barone Altenburger von Marckenstein und Frauenberg del Sacro Romano Impero Germanico.
Il CSC
Frequenta i corsi del Centro Sperimentale di Cinematografia ed esordisce giovanissima sul grande schermo.
Fin da giovanissima interpreta ruoli da protagonista e diventa ben presto l'attrice simbolo del cosiddetto "cinema dei telefoni bianchi", lavorando in film come Manon Lescaut (1939) e Ore 9 lezione di chimica (1941). La sua versatilità la impone anche in ruoli drammatici quale quello di Luisa in Piccolo mondo antico di Mario Soldati (1941) che al Festival di Venezia le vale un premio speciale concesso dal conte Giuseppe Volpi di Misurata come miglior attrice italiana dell'anno. Nello stesso anno perde il suo fidanzato Carlo Cugnasca, aviatore, caduto in Libia a Tobruk.
Nel 1942 però il suo film Noi vivi - Addio Kira subisce, su pressione di Mussolini, la censura fascista.
A differenza di molti suoi colleghi, nell'autunno del 1943 la Valli, per evitare di recitare in film di propaganda fascista, rifiuta di trasferirsi negli studi cinematografici del fascismo repubblichino (il "Cinevillaggio" di Venezia) e rimane a Roma dove si nasconde da qualche amico, Leonor Fini e Luciana d'Avack. Sempre nel 1943 Alida Valli porta a grande successo la canzone Ma l'amore no (di Galdieri - D'Anzi) tratta dal film Stasera niente di nuovo di Mario Mattoli, che divenne la canzone italiana di maggior successo e più trasmessa dall' EIAR nel corso dei due ultimi e più bui anni di guerra. L'anno successivo sposa l'artista e compositore Oscar De Mejo, il cugino di Leonor Fini, e nel gennaio 1945 nasce il suo primogenito Carlo.
A Hollywood
Nel 1947 la sua interpretazione di Eugenia Grandet nel film omonimo di Mario Soldati le frutta un Nastro d'Argento come miglior attrice. Nello stesso anno si trasferisce a Hollywood su invito del produttore Selznick che vorrebbe farne la "Ingrid Bergman italiana". Appartengono a questo periodo tra gli altri Il caso Paradine di Alfred Hitchcock, in cui la Valli recita accanto a Gregory Peck e Il terzo uomo (1949) di Carol Reed con Orson Welles.
Nel 1951 torna in Italia e pochi anni dopo fornisce una delle sue migliori interpretazioni nel capolavoro di Luchino Visconti, Senso (1954). Nello stesso anno il suo nome viene associato al cosiddetto "caso Montesi" in quanto fidanzata di Piero Piccioni, il principale indiziato dell'epoca poi pienamente scagionato come anche Maurizio d'Assia, figlio di Mafalda di Savoia (questo scandalo ispirò a Federico Fellini un episodio de 'La Dolce Vita'). Decide così di allontanarsi dalle scene e torna davanti alla macchina da presa solo nel 1957 diretta da Michelangelo Antonioni in Il grido.
La sua fama si consolida sotto la direzione di registi quali Gillo Pontecorvo (La grande strada azzurra del 1957), Franco Brusati (Il disordine del 1962), Pier Paolo Pasolini (Edipo re del 1967).
Negli anni settanta si dimostra un'attrice molto versatile, lavorando con Valerio Zurlini ne La prima notte di quiete (1972) accanto ad Alain Delon, Mario Bava ne La casa dell'esorcismo (1975), Bernardo Bertolucci in La strategia del ragno (1970) e nel kolossal Novecento (1976). Con Giuseppe Bertolucci nel 1977 partecipa al primo film di Roberto Benigni Berlinguer ti voglio bene; Dario Argento le affida due ruoli inquietanti in Suspiria (1977) e Inferno (1980).
Riceve il Gamajun International Award nel 1990, il David di Donatello alla carriera nel 1991 (ne aveva già vinto uno nel 1982 come miglior attrice non protagonista per La caduta degli angeli ribelli) e il Leone d'Oro alla carriera al festival di Venezia nel 1997.
Trascorre gli ultimi anni della sua vita in estrema povertà, al punto che per vivere le viene concesso il vitalizio della legge Bacchelli.