Il calendario del 21 Novembre

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Eventi

• 533 - Le Istituzioni di Giustiniano vengono pubblicate con la costituzione Imperatoriam.

• 1793 - Napoleone Bonaparte viene promosso generale e Capo di stato maggiore dell'Esercito francese.

• 1877 - Thomas Edison annuncia l'invenzione del fonografo, un apparecchio che può registrare suoni. Questa invenzione permetterà poi l'utilizzo di apparecchi per la riproduzione del suono.

• 1905 - Albert Einstein pubblica sugli Annalen der Physik la Teoria della relatività ristretta.

• 1921 - Domenica di sangue a Dublino: durante una partita di football gaelico allo stadio di Croke Park i reparti inglesi dei Black and Tans per rappresaglia entrano in campo e sparano su tifosi e giocatori, causando 12 morti.

• 1927 - Massacro della Miniera di Columbine: 500 minatori in sciopero, alcuni con le loro famiglie, vengono attaccati con le mitragliatrici da un distaccamento della polizia di stato vestita in abiti civili.

• 1934 - Ella Fitzgerald fa il suo debutto, all'età di 17 anni, all'Apollo Theater ad Harlem, New York.

• 1943 - L'eccidio di Pietransieri è stata una strage commessa dai nazisti durante il periodo di occupazione in Italia, avvenuta il 21 novembre 1943 a Pietransieri, oggi frazione del comune di Roccaraso in provincia de L'Aquila. In località bosco di Limmari i soldati tedeschi trucidarono 128 persone, di cui 60 donne, senza motivazioni documentate, ma per il semplice sospetto che la popolazione civile sostenesse i partigiani.

• 1953 - Le autorità del British Natural History Museum annunciano che il cranio dell'Uomo di Piltdown, considerato come uno dei più famosi crani fossili del mondo, è un falso.
Per Uomo di Piltdown si intende il frammento di un cranio e di una mandibola scoperti verso il 1912 in una miniera a Piltdown - presso Uckfield nell'East Sussex. Secondo alcuni esperti, i frammenti erano ritenuti appartenenti ad una forma sconosciuta di ominide a cui venne dato il nome di Eoanthropus dawsoni.
L'importanza dell'esemplare restò argomento di controversia fino a che, il 21 novembre del 1953, gli esperti del British Natural History Museum dichiararono che si trattava di un falso, costituito da un osso mandibolare di un Orangutan combinato con il cranio di un uomo moderno.
Fu suggerito che il falso fosse il lavoro della persona stessa indicata come lo scopritore, Charles Dawson da cui la presunta nuova specie aveva preso il nome. Com'è naturale si accese da subito un dibattito e fu sospettato il coinvolgimento di altri. La burla di Piltdown è forse la più famosa beffa archeologica della storia. È stato considerevole per due ragioni: l'attenzione prestata per il problema dell'evoluzione umana, e la distanza di tempo (più di 40 anni) che passò dalla sua scoperta fino all'esposizione come falso.

• 1962 - Entra in vigore il Cessate il fuoco proclamato dall'Esercito di Liberazione Popolare cinese dichiarato il giorno prima. Questo atto pone fine alla Guerra Cino-Indiana.

• 1964

  1. - Il Ponte di Verrazzano apre al traffico (all'epoca era il ponte sospeso più lungo del mondo).
  2. - Concilio Vaticano Secondo: si chiude la terza fase del concilio ecumenico della Chiesa cattolica

• 1969
  1. - A Washington, il presidente statunitense Richard Nixon e il premier giapponese Eisaku Sato, concordano per restituire il controllo di Okinawa al Giappone nel 1972. In base ai termini dell'accordo gli USA mantengono i loro diritti sulle basi dell'isola, ma queste non dovranno ospitare armi nucleari.
  2. - Viene allacciato il primo collegamento ARPANET

• 1970 - Guerra del Vietnam: Operazione Ivory Coast - Una squadra congiunta dell'aeronautica e dell'esercito statunitense eseguono un'incursione nel campo di prigionia di Son Tay, nel tentativo di liberare dei prigionieri di guerra americani che si pensava vi fossero detenuti (non ci fu nessuna vittima americana, ma i prigionieri erano già stati spostati in un altro campo) Tutti i prigionieri americani vennero spostati in un pugno di complessi di prigionia centrali come risultato di questa operazione.

• 1974 - L'attentato ai pub di Birmingham da parte dell'IRA causa 21 vittime. I Sei di Birmingham verranno condannati all'ergastolo per questo reato e successivamente prosciolti.

• 1979 - L'ambasciata statunitense di Islamabad, in Pakistan viene attaccata dalla folla e incendiata. Quattro i morti.

• 1986 - Scandalo Iran-Contra: Oliver North, membro del Consiglio di Sicurezza Nazionale, e il suo segretario, iniziano a distruggere i documenti che li coinvolgono nella vendita di armi all'Iran, i cui proventi vengono usati per aiutare i ribelli Contras in Nicaragua.

• 1995 - Firma dell'intesa di pace fra serbi, croati e bosniaci (Dayton - USA); l'accordo divverrà operativo il 14 dicembre successivo.

• 2002 - La NATO invita: Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia a diventarne membri

Anniversari

• 496 - Gelasio I (... – 21 novembre 496) fu il 49° Papa della Chiesa cattolica, che lo venera come santo. Il suo papato durò dal 1 marzo 492 alla sua morte.
A livello politico, la scomunica di Acacio da parte di Felice, aveva attaccato le fondamenta del potere dell'Imperatore.
Gelasio si appoggiò ad Ambrogio e ad Agostino per formulare, nel 494, un fondamento politico per la Chiesa Cattolica d'Occidente basato su una distinzione dei poteri derivata dal diritto romano. Gelasio definì i poteri separati di Chiesa e Stato che, da allora, hanno caratterizzato la cultura occidentale.
Gelasio sosteneva con fermezza che Roma doveva il suo primato ecclesiastico non ad uno Concilio Ecumenico né a tutta l'importanza temporale che potesse aver posseduto, ma alla Divina istituzione da parte di Cristo stesso, che conferì il primato sull'intera chiesa a Pietro ed ai suoi successori (si vedano in particolar modo le sue lettere ai vescovi orientali ed il decreto sui libri canonici ed apocrifi). Nei suoi rapporti con l'imperatore si mise allo stesso livello dei grandi pontefici medioevali; Gelasio faceva notare che esistevano figure nella tradizione Biblica che erano sia Re che sacerdoti, come Melchisedec, ma dall'epoca di Cristo.
«Due sono, Augusto Imperatore, quelle che reggono principalmente questo mondo: la sacra autorità dei vescovi e la potestà regale. Delle quali tanto più grave è la responsabilità dei sacerdoti in quanto devono rendere conto a Dio di tutti gli uomini, re compresi.»
«Se nell’ordine delle cose pubbliche i vescovi riconoscono la potestà che ti è stata data da Dio, e obbediscono alle tue leggi senza voler andare contro le tue decisioni nelle cose del mondo; con quale affetto devi tu obbedire a coloro che sono incaricati di dispensare i sacri misteri?»

Basandosi sulla tradizione romana, il potere della chiesa era auctoritas, un potere legislativo, mentre l'autorità dell'Imperatore era potestas, un potere esecutivo.
Nel diritto romano, che era supremo, l'auctoritas era superiore alla potestas. Il problema immediato di Gelasio era di tenere l'Imperatore al di fuori degli affari dottrinali, formulando un contrappeso alla contrastante teorie Bizantina del potere, generalmente caratterizzata come Cesaropapismo.
Lo scisma prodotto da Felice e Gelasio si ricompose infine, ma non per sempre, e la teoria gelasiana dei poteri di auctoritas e potestas rimase assopita fino a quando non fu risvegliata, in una forma radicalmente nuova, da Papa Gregorio VII, che domandò, non solo la separazione di Chiesa e Stato, ma la soggezione di tutti i Re e gli Imperatori all'autorità papale.

• 1555 - Georg Agricola (o Georgius, o Gregorio) (Glauchau, 24 marzo 1490 – Chemnitz, 21 novembre 1555) è stato uno scienziato e mineralogista tedesco. È conosciuto come il padre della mineralogia. Il suo vero nome era Georg Pawer (o Georg Bauer); Agricola è la versione latina del suo nome, dato che Pawer significa contadino.
Dotato di un precoce intelletto, fin da giovane ha teso tutto se stesso alla ricerca di nuovi metodi per apprendere, tanto che all'età di vent'anni è stato nominato rettore straordinario di greco alla cosiddetta Grande Scuola di Zwickau, in Germania, ed iniziò anche la sua carriera di scrittore in filologia.
Dopo due anni si ritirò da questo incarico per proseguire i suoi studi a Lipsia, dove, come rettore, ricevette il supporto del professore di classici Peter Mosellanus (1493-1524), un celebrato umanista del tempo, con cui Agricola era già in corrispondenza.
Qui votò sé stesso agli studi di medicina, fisica, e chimica. Dopo la morte di Mosellanus, egli fece un viaggio in Italia dal 1524 al 1526, dove conseguì il suo dottorato. Agricola tornò a Zwickau nel 1527, e fu scelto come fisico della città a Jáchymov (in tedesco Joachimsthal), un importante centro minerario e metallurgico boemo, dato che il suo obiettivo era in parte quello di "riempire il vuoto nell'arte curativa", ed in parte di testare lo stato dell'arte della letteratura mineralogica, attraverso meticolose osservazioni di giacimenti minerari e dei metodi di trattamento dei minerali.
La sua profonda conoscenza della filologia e della filosofia lo aveva abituato al pensiero sistematico, fornendogli la capacità di teorizzare i suoi studi e osservazioni sui minerali in un sistema logico, che cominciò a pubblicare nel 1528

• 1695 - Henry Purcell (RP:[ˈhen.ri ˈpɜː.sel]; Westminster , Londra, 10 settembre 1659 – Westminster, Londra, 21 novembre 1695) è stato un compositore inglese d'età barocca. È considerato il più illustre compositore britannico di tutti i tempi.

• 1861 - Jean-Baptiste Henri (in religione Henri-Dominique) Lacordaire (Recey-sur-Ource, 12 maggio 1802 – Sorèze, 21 novembre 1861) è stato un religioso, giornalista e politico francese.
Restauratore dell'Ordine dei Frati Predicatori (domenicani) in Francia, è oggi considerato come uno dei precursori del cattolicesimo moderno.
Nel maggio 1830 fu invitato da Félicité de Lamennais, all'epoca uno dei leader intellettuali della gioventù cattolica francese, nella sua tenuta bretone della Chênaie.
A lungo critico verso l'intransigentismo di Lamennais, Henri Lacordaire fu sedotto dal suo entusiasmo e dalle sue idee ultramontane e liberali. All'epoca, egli aveva in mente di partire per gli Stati Uniti, come missionario, ma gli avvenimenti del 1830 lo trattennero in Francia.
Con Lamennais, l'abate Philippe Gerbet e Charles de Montalembert, che divenne uno dei suoi più cari amici, scelse di unirsi alla rivoluzione di luglio, esigendo l'applicazione integrale della costituzione del 1830, di sostenere le rivoluzioni in Polonia, Belgio e Italia e il 16 ottobre 1830 fondarono il giornale L'Avenir, il cui motto era «Dio e la libertà!».
In un contesto rivoluzionario a maggioranza anticlericale, il giornale sposava coraggiosamente ultramontanismo, difesa della sovranità assoluta del papa in materia religiosa, liberalismo, democrazia e cattolicesimo.
Il 7 dicembre 1830 i redattori de l'Avenir riassumevano così le loro rivendicazioni:
«Noi domandiamo in primo luogo la libertà di coscienza, cioè la libertà di religione piena, universale, senza distinzioni come senza privilegi; e di conseguenza, cosa che tocca noi cattolici, la totale distinzione della Chiesa dallo Stato [...] Questa separazione necessaria, senza la quale non esisterebbe per i cattolici nessuna libertà religiosa, implica da una parte, la soppressione del bilancio ecclesiastico, come noi abbiamo riconosciuto; d'altra parte, l'indipendenza assoluta del clero nell'ordine spirituale [...] Come oggi non può esserci nulla di religioso nella politica, così nella religione non deve esserci nulla di politico.»
«Inoltre, noi chiediamo la libertà di insegnamento, perché essa è un diritto naturale ed è, per cosi dire, la prima libertà della famiglia; poiché senza di essa non esiste né libertà religiosa, né libertà d'opinione…»

Tra le altre rivendicazioni figuravano la libertà di stampa, la libertà di associazione e l'allargamento del suffragio elettorale.
Lacordaire si distinse in particolare per alcuni articoli riguardanti la libertà di stampa e di espressione e la libertà d'insegnamento, contro il monopolio statale dell'Università si oppose al Ministro della Pubblica Istruzione e dei culti, Camille de Montalivet.
Ma soprattutto s'impegnò nel sostegno alla battaglia per la divisione tra Chiesa e Stato. Così, chiese ai preti francesi di rifiutare il salario loro versatogli dal governo, ed esaltò la povertà del clero.
Il 15 novembre 1830 scriveva: «Siamo pagati dai nostri nemici, da coloro che ci ritengono degli ipocriti o degli imbecilli, e che sono persuasi che le nostre vite dipendano dal loro denaro [...]. La libertà non si concede, si prende.»
Queste rivendicazioni, i numerosi attacchi contro i vescovi nominati dal nuovo governo, definiti «ambiziosi e servili», la virulenza degli articoli, in particolare quelli di Lamennais e Lacordaire, scandalizzarono l'episcopato francese, in larga parte gallicano e conservatore.
I vescovi francesi, quindi, intentarono un processo ai redattori de l'Avenir. Nel gennaio 1831 Lamennais e Lacordaire dovettero difendersi davanti alla giustizia, ottenendo un proscioglimento trionfale.
Al fine di difendere la libertà d'insegnamento, al di fuori del controllo dell'Università, conformemente alla loro interpretazione della Costituzione del 1830, i redattori de l'Avenir fondarono nel dicembre 1830 l'Agenzia generale per la difesa della libertà religiosa e, il 9 maggio 1831 Lacordaire, Montalembert e de Coux fondarono una scuola libera in rue des Beaux-Arts, che fu chiusa dalla polizia due giorni dopo.
Dopo il processo intentato dalla Camera dei pari contro Montalembert, che si concluse con la condanna dell'iniziativa e la chiusura definitiva della scuola, l'Avenir sospese le pubblicazioni per iniziativa dei suoi fondatori il 15 novembre 1831.
Il 30 dicembre, Lacordaire, Lamennais e Montalembert, i «pellegrini della libertà», si recarono a Roma, allo scopo di rivolgersi al papa Gregorio XVI, al quale presentarono una Memoria redatta da Lacordaire.
Inizialmente fiduciosi, furono presto delusi a causa della fredda accoglienza loro riservata. Il 15 agosto 1832 il papa, senza nominarli, condannò le loro idee nell'enciclica Mirari Vos, in particolare le richieste sulla libertà di coscienza e di stampa.
Prima di questa condanna, Lacordaire si era separato dai suoi amici ed era tornato a Parigi dove aveva ripreso il suo incarico di cappellano delle visitandine.
L'11 settembre pubblicò una lettera di sottomissione al papa. Egli usò tutta la sua forza di persuasione per convincere Montalembert, inizialmente restio, a seguirlo nella sottomissione.
Nel 1834 disconobbe Lamennais, condannato dall'enciclica Singulari nos, dopo la pubblicazione di Parole di un credente, con le sue Considerazioni sul sistema filosofico di M. de La Mennais, opera nella quale Lacordaire evocava la sua delusione per le conseguenze della rivoluzione del 1830 e proclamava la sua fedeltà alla Chiesa di Roma.
Egli condannava l'orgoglio di Lamennais e lo tacciava di protestantesimo, accusandolo di aver voluto porre l'autorità del genere umano al di sopra di quello della Chiesa.
Nel gennaio 1833 incontrò per la prima volta Madame Swetchine, letterata russa convertita al cattolicesimo, che aveva un salotto celebre a Parigi, frequentato da Montalembert, il conte di Falloux e l'abate Félix Dupanloup. Egli sviluppò con Madame Swetchine una relazione al contempo filiale e amicale, attraverso un'imponente corrispondenza.

• 1892 - Afanasij Afanas'evič Fet-Šenšin o Foeth, conosciuto come Afanasij Afanas'evič Fet (Novoselki, Oblast' di Orël, 23 novembre 1822 – Mosca, 21 novembre 1892) è stato un poeta e traduttore russo. Durante la sua vita il suo talento di poeta non fu mai pienamente riconosciuto dalla critica letteraria, ma la sua opera fu considerata ed ammirata dai più grandi scrittori del suo tempo, da Tolstoj a Turgenev e Nekrasov ed in seguito rivalutata dai poeti simbolisti come Aleksandr Blok e Andrej Belyj.

• 1902 - Franciszka (in religione Maria di Gesù Buon Pastore) Siedliska (Roszkowa Wola, 12 novembre 1842 – Roma, 21 novembre 1902) è stata una religiosa polacca, fondatrice della congregazione delle Suore della Sacra Famiglia di Nazareth. Papa Giovanni Paolo II l'ha proclamata beata nel 1989.

• 1913 - Francesco Acri (Catanzaro, 19 marzo 1834 – Bologna, 21 novembre 1913) è stato un filosofo e storico della filosofia italiano. Laureatosi in giurisprudenza a Napoli nel 1857, allievo a Berlino dello studioso di Aristotele e Kant Friedrich Adolf Trendelenburg, fu docente di storia della filosofia dapprima all'Università di Palermo e, dal 1871, all'Università di Bologna, dove rimase fino al 1911. Legato allo spiritualismo rosminiano, polemizzò con gli hegeliani e coi positivisti, in un lungo contraddittorio col suo predecessore nella cattedra bolognese, Francesco Fiorentino.

• 1916 - Francesco Giuseppe I d'Austria, in tedesco: Franz Joseph I von Österreich (Castello di Schönbrunn, 18 agosto 1830 – Castello di Schönbrunn, 21 novembre 1916), fu Imperatore d'Austria (1848-1916) e Re d'Ungheria (1867-1916), oltre che re del Lombardo-Veneto fino al 1866. Apparteneva alla casa d'Asburgo-Lorena. Il regno di Francesco Giuseppe fu uno dei più lunghi della storia, e forse il più lungo di un regnante effettivo (Luigi XIV fu re per settantadue anni, ma la reggenza della madre e del cardinale Mazarino durò sedici anni). Come capo di Casa Asburgo questa durata è però stata superata da Otto d'Asburgo-Lorena (nato nel 1912), eurodeputato al parlamento europeo, con 85 anni (dalla morte di Carlo I nel 1922 al 2007). La Terra di Francesco Giuseppe, arcipelago nell'Artico appartenente alla Russia, è stata chiamata così in suo onore.

• 1967 - Bruno Leoni (Ancona, 26 aprile 1913 – Torino, 21 novembre 1967) è stato un filosofo, giurista e politologo italiano. All’interno della filosofia del diritto del XX secolo, Bruno Leoni è lo studioso che con maggiore rigore e coerenza ha interpretato la tradizione del liberalismo classico. Per tale motivo, la sua è sempre stata una presenza originale e stimolante, capace di andare controcorrente e mettere in discussione i dogmi più consolidati. Dopo la morte, però, per lungo tempo Bruno Leoni è stato quasi dimenticato: soprattutto in Italia. È sufficiente dire che il suo capolavoro, Freedom and the Law (pubblicato in lingua inglese nel 1961, ma frutto di lezioni tenute in California nel 1958), è stato tradotto in lingua italiana con più di trent’anni di ritardo. Per alcuni decenni, d’altra parte, il suo pensiero ha suscitato più attenzioni ed interessi al di là dell’Atlantico che non nel suo Paese d'origine. Tutto ciò, in verità, non può sorprendere se si considera che l’individualismo integrale di Leoni risulta ben poco in sintonia con la cultura europea del suo tempo, mentre al contrario appare tanto vicino alla tradizione civile degli Stati Uniti e soprattutto delle sue correnti più libertarie. Il liberalismo dell’autore di Freedom and the Law è pervaso da quella cultura anglosassone che egli seppe assimilare in profondità grazie all’intensa frequentazione di alcuni tra i maggiori studiosi di quell’universo intellettuale. Inoltre, egli seguì sempre con il massimo interesse i protagonisti della Scuola austriaca (Ludwig von Mises e Friedrich von Hayek, soprattutto) che – anche se europei – proprio in America hanno scritto alcuni dei loro maggiori contributi e in quel contesto hanno trovato folte schiere di allievi, tra cui bisogna menzionare Murray N. Rothbard e Israel M. Kirzner.

• 1970 - Sir Chandrasekhara Venkata Raman CBE (Tiruchirapalli, 7 novembre 1888 – Bangalore, 21 novembre 1970) è stato un fisico indiano, Premio Nobel per la fisica nel 1930 per i suoi studi sulla diffusione della luce e per la scoperta dell'effetto Raman, che da lui prende il nome.

* 1982 - Lucio Lombardo Radice (Catania, 10 luglio 1916 – Bruxelles, 21 novembre 1982) è stato un matematico e pedagogo italiano. Figlio del pedagogista Giuseppe, si laureò in matematica nel 1938 con una tesi, sulle algebre legate ai gruppo di ordine finito. Nel 1939 divenne assistente alla cattedra di geometria analitica, ma prese servizio solo nel 1945, dopo la fine della guerra per via delle condanne politiche che subì in quanto oppositore del fascismo e per la partecipazione alla resistenza. Nel 1951 ottenne la libera docenza in analisi algebrica ed infinitesimale e nel 1956 ricoprì la carica di professore straordinario di Geometria analitica con elementi di proiettiva all'Università di Palermo dove restò fino al 1960 quando fu trasferito a Roma.

• 1992 - Severino Gazzelloni (Roccasecca, 5 gennaio 1919 – Cassino, 21 novembre 1992) è stato un flautista italiano. Per la sua bravura nel suonare fu attribuito a Gazzelloni il soprannome di flauto d'oro, flauto che effettivamente egli usava per esibirsi, circondato alla base da una veretta di diamanti, costruito a mano esclusivamente per lui da un artigiano tedesco.

* 2000 - Benedetto Calati (Pulsano, 12 marzo 1914 – Camaldoli, 21 novembre 2000) è stato un monaco italiano della Congregazione Camaldolese dell'Ordine di S. Benedetto. Favorì i viaggi all'estero dei monaci, approfondì l'apertura ecumenica della Congregazione, iniziò i colloqui ebraico-cristiani e gli "incontri di Montegiove". Queste e altre iniziative attuate durante il suo governo, in particolare lo sviluppo teologico-culturale dei monaci, fecero diventare Camaldoli un sinonimo di accoglienza per tutti nel rispetto delle convinzioni di ciascuno e Padre Calati fu definito: «il monaco camaldolese più importante del Novecento e tra i più grandi che il millenario Ordine di san Romualdo annoveri nelle sue file» (Innocenzo Gargano)
Morì a Camaldoli il 21 novembre 2000.

• 2004 - Gelsomina Verde (Napoli, 1982 – Napoli, 21 novembre 2004) fu una vittima della camorra, torturata e uccisa a 22 anni nel pieno della cosiddetta faida di Scampia; il corpo venne poi dato alle fiamme all'interno della sua auto. Era il 21 novembre 2004.
Si è ipotizzato che il cadavere della giovane donna, uccisa con tre colpi di pistola alla nuca dopo ore di torture, sia stato bruciato per nascondere agli occhi della gente le tracce dello scempio inflittole. Infatti, l'omicidio di questa giovane, colpì notevolmente l'opinione pubblica per le sue modalità efferate e per il fatto che Gelsomina era del tutto estranea alle logiche dei clan: operaia in una fabbrica di pelletteria, era solo stata legata affettivamente ad uno degli scissionisti, e la relazione si era interrotta alcuni mesi prima dell'assassinio della ragazza