Il calendario del 2 Marzo

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Eventi

▪ 1807 - Abolizionismo: il Congresso degli Stati Uniti d'America approva un atto per cui è "proibita l'importazione di schiavi in qualsiasi porto o luogo all'interno della giurisdizione degli Stati Uniti... da qualsiasi regno, luogo o nazione estera."

▪ 1817 - L'archeologo italiano Giovanni Battista Belzoni scopre il sito archeologico di Abu Simbel.

▪ 1836 - Il Texas si dichiara indipendente dal Messico

▪ 1896 - Henri Becquerel comunica i suoi risultati sulla radioattività all'Accademia delle Scienze di Francia

▪ 1901 - Il Congresso degli Stati Uniti d'America approva l'Emendamento Platt, che limita l'autonomia di Cuba come condizione per il ritiro delle truppe statunitensi

▪ 1903 - A New York apre il Martha Washington Hotel, è il primo hotel riservato esclusivamente alle donne

▪ 1917 - L'entrata in vigore della legge Jones-Shafroth garantisce la cittadinanza statunitense ai portoricani.

▪ 1919 - Si tiene a Mosca la prima Internazionale Comunista O COMINTERN

▪ 1933 - Il film King Kong viene presentato per la prima volta a New York

▪ 1939 - Elezione di papa Pio XII

▪ 1943 - Seconda guerra mondiale: Battaglia del Mare di Bismarck - Le forze di Stati Uniti e Australia affondano navi convoglio giapponesi

▪ 1946 - Ho Chi Minh è eletto Presidente del Vietnam del Nord

▪ 1949 - James Gallagher atterra con il suo B-50 Superfortress Lucky Lady II a Fort Worth dopo aver compiuto il primo giro del mondo aereo senza scalo in 94 ore e un minuto

▪ 1955 - re Norodom Sihanouk di Cambogia abdica in favore del padre, re Norodom Suramarit

▪ 1956 - Il Marocco si dichiara indipendente dalla Francia

▪ 1962

  1. - A Hershey (Pennsylvania), Wilt Chamberlain dei Philadelphia 76ers segna 100 punti in una partita contro i New York Knicks, battendo diversi record dell'NBA.
  2. - In Birmania, l'esercito guidato dal Generale Ne Win prende il potere con un colpo di stato

▪ 1969
  1. - Si svolge a Tolosa il primo volo sperimentale del Concorde.
  2. - Scontri tra truppe sovietiche e cinesi nel posto di confine del fiume Ussuri

▪ 1974 - In Spagna l'anarchico catalano Salvador Puig Antich e il criminale comune tedesco-orientale Georg Michael Welzel (meglio noto come Heinz Ches) sono le ultime due persone ad essere giustiziate mediante il metodo della garrota

▪ 1978 - Il cecoslovacco Vladimir Remek è il primo astronauta non appartenente a Russia o Stati Uniti ad andare nello spazio, a bordo della Soyuz 28

▪ 1987 - La Chrysler acquisisce la American Motors

▪ 1989 - Le 12 nazioni della Comunità Europea si accordano per azzerare la produzione di clorofluorocarburi (CFC) entro la fine del secolo

▪ 1990 - Nelson Mandela viene eletto vice presidente dell'African National Congress

▪ 1992 - La Moldavia entra nelle Nazioni Unite

▪ 1996 - Australia: il partito Conservatore di John Howard vince le Elezioni politiche

▪ 1998 - I dati della sonda Galileo indicano che la luna di Giove Europa ha oceani liquidi sotto una spessa crosta di ghiaccio

▪ 2002 - Gli Stati Uniti danno il via all'Operazione Anaconda contro i Talebani e Al Qaida in Afghanistan

▪ 2003
  1. - Presso Castiglion Fiorentino, durante un normale controllo su un vagone ferroviario, ha luogo una sparatoria tra gli agenti della PolFer e il brigatista Mario Galesi, che resterà ucciso insieme al sovrintendente della Polfer Emanuele Petri. L'azione porterà tuttavia alla cattura della brigatista Nadia Desdemona Lioce
  2. - Il team svizzero Alinghi vince la Coppa America di vela.

▪ 2004
  1. - La sonda europea Rosetta parte dalla base di Kourou, nella Guiana Francese, diretta verso la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
  2. - Grazie ai dati del rover Opportunity la NASA conferma la presenza di acqua su Marte nel passato.
    - Durante i festeggiamenti dell'Ashura sciita in Iraq, attacchi di kamikaze sunniti provocano oltre 180 vittime e 500 feriti tra Baghdad e Karbala
    - Il rapporto preliminare delle squadre di ispezione delle Nazioni Unite, confermato nel settembre 2004, dichiara che l'Iraq non ha posseduto armi di distruzione di massa di una certa rilevanza dopo il 1994.
    - Escono i discussi programmi di studio della riforma Moratti, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 51

▪ 2005 - Il giorno dopo le bombe a Genova e Milano del FAI, viene ritrovato un nuovo ordigno ad Orvieto, con su scritto Tanti Auguri.

▪ 2008 - Viene battuto il record di velocità su rotaia italiano: 355 km/h sulla linea ad alta velocità Milano - Bologna.

▪ 2008 - Dopo quasi 40 anni dalla sua morte, alle ore 23,19 della notte tra il 2 e il 3 marzo, viene esumata la salma di San Pio da Pietrelcina

* 2011 - Viene assassinato a Islamabad Shahbaz Bhatti, ministro pakistano per la sua strenua difesa della libertà religiosa. Il sito di Cultura Cattolica lo propose come uomo dell'anno 2011

Anniversari

▪ 1282 - Agnese di Boemia (Praga, 1211 – Praga, 2 marzo 1282) è stata una religiosa boemadell'Ordine di Santa Chiara, fondatrice del monastero e dell'ospedale di San Francesco ed istitutrice dell'ordine dei Crocigeri della Stella Rossa. È stata proclamata santa da papa Giovanni Paolo II nel 1989.

▪ 1791 - John Wesley (28 giugno 1703 – 2 marzo 1791) è stato un teologo inglese che ha fondato il movimento protestante del metodismo. È commemorato dalla Chiesa anglicana il 3 marzo.
Il metodismo ha avuto tre tappe fondamentali: la prima all'Università di Oxford con la fondazione del cosiddetto Holy Clud (associazione devota), la seconda mentre Wesley era curato nella città statunitense di Savannah, in Georgia, e la terza a Londra dopo il ritorno di Wesley in Inghilterra. Il movimento ha preso forma dopo la terza tappa, intorno al 1740 con Wesley, insieme ad altri, istituendo predicatori locali e le società religiose per la formazione dei fedeli. Questo è stato il primo grande movimento evangelicale del Regno Unito. L'organizzazione metodista di Wesley includeva società in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda prima di diffondersi negli altri paesi anglofoni e non solo. Wesley ha diviso le sue società religiose in classi (classes) e gruppi (bands) per garantire istruzione religiosa ed assistenza capillare a tutti, in special modo alle classi povere.
I Metodisti, sotto la direzione di Wesley, sono diventati promotori di molte iniziative volte a garantire giustizia sociale, incluso la riforma della legge penale e movimenti abolizionistici. Wesley incentrò le sue riflessioni teologiche e spirituali su quella che chiamò perfezione cristiana, o santità del cuore e della vita. Wesley insisteva sul fatto che in questa vita ogni cristiano può giungere ad uno stato dell'anima dove l'amore di Dio, o amore perfetto, regna supremo nel cuore di ogni persona. Insisteva continuamente sull'usare i mezzi di grazia (means of grace) quali preghiera, meditazione delle Scritture, Santa Cena, ecc. come mezzi tramite i quali Dio trasforma i credenti. Wesley ad un certo punto della sua vita si staccò dalla chiesa anglicana e riteneva che anche il suo movimento avrebbe dovuto farlo.

▪ 1797 - Horace Walpole, 4° Conte di Orford (Londra, 24 settembre 1717 – Londra, 2 marzo 1797), è stato uno scrittore inglese, autore de Il castello di Otranto, primo romanzo gotico propriamente detto, e attivo in diversi ambiti e con vari interessi. Famoso fu il suo vasto epistolario con cui intratteneva dotte disquisizioni sui più disparati argomenti.

▪ 1918 - Giovanna Meneghini (Bolzano Vicentino, 23 maggio 1868 – Breganze, 2 marzo 1918) è stata una religiosa ed educatrice italiano, fondatrice della congregazione religiosa delle "Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria".
Figlia di pastori di Grigno, nasce in una stalla nei pressi di Bolzano Vicentino, mentre i genitori vi si trovano con il gregge. Nel 1872 viene inviata in famiglia dagli zii a Breganze dove i genitori pensano possa avere una vita migliore.
Breganze a quel tempo può essere definito il "feudo" dei fratelli sacerdoti Scotton Jacopo (1834-1909), Andrea (1838-1915) e Gottardo (1845-1916) dirigenti dell'Opera dei Congressi noti per la loro intransigenza contro il modernismo imperante dei tempi.
L' 1 giugno 1880 accetta l'invito del suo padre spirituale don Andrea Scotton ed entra a far parte della Compagnia di Santa Orsola fondata da Santa Angela Merici.
Dopo diverse esperienze di carattere sociale, nel 1907 su suggerimento del gesuita padre Maffeo Franzini, prende in affitto una casetta ed inizia la sua opera di fondazione di una nuova comunità religiosa.
Solo nel 1913, ottiene l'approvazione canonica in Congregazione religiosa, la quale prende il nome di "Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria.
Il Vescovo Pietro Nonis, avvia il processo diocesano per la beatificazione il 9 marzo 1997, dopo il nulla osta della Congregazione delle Cause dei Santi, del 2 dicembre 1996

▪ 1922 - Henry Bataille (Nimes, 4 aprile 1872 – Parigi, 2 marzo 1922) è stato uno scrittore, poeta e pittore francese.
Di una famiglia borghese, suo padre svolse l'attività di magistrato alla corte d'appello di Parigi.
Perse sia il padre sia la madre quando era ancora in giovane età.
Frequentò la Scuola di Belle Arti per studiare pittura, ma contemporaneamente si occupò di letteratura e scrisse precocemente poemi e lavori teatrali.
I suoi primissimi lavori furono le raccolte liriche La chambre blanche e Le beau voyage, mentre nel 1894 il suo primo progetto teatrale venne rappresentato nei teatri: La belle au bois dormant, una sorta di féerie in versi adattata ad un accompagnamento musicale e impregnata del gusto simbolista.
Con la sua seconda opera teatrale, La Lépreuse, ottenne un tale successo da indurlo di proseguire con questa attività.
Sia per quanto riguarda la lirica sia per la prosa, Bataille ritagliò personaggi umani e sombolici tanto appassionati di amore quanto irrimediabilmente delusi.
Tra i suoi lavori teatrali si ricordano Maman Colibri (1904), la prima di una serie di opere spregiudicate, nella quale una donna di una certa età si innamora del giovane figlio di un amico; La marche nuptiale (1905), in cui una donna dell'alta società si innamora di un semplice e giovane insegnante di musica; La femme neu (1908), dove un pittore di scarsa qualità coglie il successo grazie al ritratto della modella divenuta sua moglie; La Vierge folle (1910), ossia una relazione fra una giovane donna ed un uomo maturo; Homme à la rose (1920), una ennesima variazione sul tema di Don Giovanni.
Bataille si mise in evidenza anche come teorico delle motivazioni subconscie, oltre che per una dura critica della artefatta e frivola morale borghese del suo tempo.
Ebbe una notevole influenza su drammaturghi successivi, quali Jean-Jacques Bernard e la sua "scuola del silenzio".

▪ 1930
- David Herbert Richards Lawrence (Eastwood, 11 settembre 1885 – Vence, 2 marzo 1930) è stato uno scrittore britannico.
Fu un romanziere vigoroso ed originale, che rispecchiò efficacemente la rivolta della sua generazione contro l'epoca vittoriana, considerato profeta e mistico del sesso con quasi mezzo secolo di anticipo sui figli dei fiori.

- Richard Wilhelm (Stoccarda, 10 maggio 1873 – Tubinga, 2 marzo 1930) è stato un orientalista, teologo e missionario tedesco, fu uno dei più importanti sinologi (studioso della civiltà cinese) di lingua tedesca.
È famosa la sua traduzione del classico cinese Yi Jing.
«Wilhelm ebbe la rara fortuna di conoscere in Cina uno dei saggi della vecchia scuola espulso dalla rivoluzione. Questo vecchio maestro, di nome Lau Nai Suan, lo iniziò alla comprensione della filosofia cinese e della psicologia de l'Yi Jing. Alla collaborazione di entrambi noi dobbiamo l'edizione dell'Yi Jung con gli importanti commenti. Introdusse in occidente questa notevole opera dell'oriente in modo vivo e a tutto tondo. Mi pare che l'edizione di questa opera sia uno dei lavori più importanti di Wilhelm. Giunto alla chiarezza e alla comprensione delle sue attitudini spirituali occidentali mostra nei commenti al Yi Jing un adattamento alla psicologia cinese che non ha paragoni.» (Carl Gustav Jung, Ricord, sogni e riflessioni)

* 1933 - Francesco Luigi Ferrari (Modena, 31 ottobre 1889 – Parigi, 2 marzo 1933) è stato un giornalista, politico e antifascista italiano.
Figlio di Domenico Ferrari, giornalista e consigliere comunale a Modena, studia dapprima presso i Fratelli delle Scuole cristiane di Piacenza, poi al ginnasio Gioberti di Torino, infine al collegio San Carlo di Modena.
Iscrittosi all'Università di Modena nel 1907, in un primo momento a Ingegneria e poi, dal 1909, a Giurisprudenza, inizia a frequentare le associazioni giovanili cattoliche della città.
Segretario generale della FUCI dal 1909 al 1910, poi capo dell'organizzazione dal 1910 al 1912, collabora con l'Avvenire d'Italia e il Giornale di Modena.
Nel 1913 si laurea e intraprende la professione di avvocato; nel 1914 è eletto consigliere comunale a Modena, ma l'anno successivo deve partire per la Grande Guerra.
Aderisce al Partito Popolare Italiano di don Sturzo nel 1919, divenendo consigliere provinciale di Modena nel 1920.
Nel 1922 fonda Il Domani d'Italia, rivista di ispirazione cattolico-democratica e antifascista, e al congresso del PPI che si tiene a Torino nel 1923 sostiene la necessità che il partito ritiri il sostegno al governo Mussolini.
Aggredito una prima volta nell'aprile 1923, è poi vittima di episodi di saccheggio e devastazione ad opera di bande fasciste nel novembre 1926 e parte per la Francia.
Trasferitosi dunque in Belgio, nel 1928 consegue il dottorato in Scienze sociali presso l'Università Cattolica di Lovanio e fonda a Bruxelles il Comité Italien de Bruxelles, un centro di studi politici, insieme ad Armando Zanetti e Arturo Labriola.
Nel 1930 si sposta a Parigi, dove fonda la rivista politico-culturale Res Publica.
Il 19 dicembre 1963 nel ventesimo anniversario della liberazione, il Comune di Modena decide di traslare le sue spoglie da Parigi nel Cimitero di San Cataldo a Modena insieme a quelle di Pio Donati, deputato socialista antifascista morto a Bruxelles nel 1927, seppellendoli uno accanto all’altro nel settore cattolico ed ebraico e separandoli con un vetro simbolico.
Il Presidente della Repubblica Napolitano visita le due tombe in forma ufficiale il 19 marzo 2009.

▪ 1939
- Howard Carter (Swaffham, 9 maggio 1874 – Londra, 2 marzo 1939) è stato un archeologo ed egittologo britannico, scopritore della tomba di Tutankhamon.

- Oscar Vladislas de Lubicz Milosz (Czereïa, 28 maggio 1887 – Fontainebleau, 2 marzo 1939) è stato un poeta e scrittore lituano.
È stato autore di poesia e di prosa. Ha scritto di metafisica, politica, archeologia, etnografia, esegesi biblica.
La sua opera è contrassegnata da un lato dall'infanzia dolorosa per le personalità dei genitori, dall'altro il fascio di ricordi poetici legati alla terra lituana.
Nel 1889 (l'anno dell'Esposizione Universale), la famiglia Milosz si trasferisce a Parigi. Il padre Vladislas e la madre, Marie Rosalie Rosenthale, si adoperarono perché il figlio ricevesse una educazione francese, intendendo così sottrarlo ai tentativi di russificazione dello zar Alessandro III e desiderando, d'altro canto, dargli una educazione laica.
Milosz viene iscritto al liceo Janson-de-Sailly e, dopo aver terminato gli studi liceali nel 1896, segue i corsi della Scuola del Louvre e della Scuola di lungue orientali dove studia l'epigrafia ebraica e assira.
Fra le sue principali opere figurano Miguel Mañara, del 1912, e Saulo di Tarso, del 1914.

* 1944 - Mario Grecchi (Milano, 1926 – Perugia, 2 marzo 1944) è stato un partigiano combattente e allievo del Collegio Militare di Milano italiano, medaglia d'oro della Resistenza.
Giovanissimo scese dalla Lombardia fino sugli appennini per combattere a favore degli ideali partigiani contro il nazifascismo, all'alba del dopo 8 settembre. Date le sue capacità venne eletto comandante di una brigata di liberazione, chiamata Brigata leoni, non solo per le doti di coraggio dei componenti, ma anche e soprattutto visto il campo in cui questa formazione operava, trattandosi di Bettona, Deruta, Collemancio, e Castelleone appunto da cui il nome della squadra.
Al culmine di un'operazione cruenta e sanguinosa, fu catturato da un battaglione tedesco, uccise un comandante che gli intimava di arrendersi e fu condannato a morte per fucilazione. Fu costretto a subire delle trasfusioni di sangue per restare in vita fino all'indomani mattina, quando venne portato al poligono di tiro di Perugia e fucilato con buona parte dei componenti la sua brigata.
La toponomastica umbra ha degnamente celebrato il suo coraggio ricordandolo in ogni suo paese, il municipio di Deruta, comune più grande teatro delle sue azioni, è a lui dedicato, dal 2003 quando venne celebrato da rappresentanti dell'allora governo.

* 1948 - Epifanio Leonardo Li Puma (Petralia Soprana, 6 gennaio 1893 – Petralia Soprana, 2 marzo 1948) è stato un politico e sindacalista italiano, ucciso dalla mafia.
La sua vita s'è svolta essenzialmente nella sua Raffo, anche se la sua azione toccò l'intero comprensorio delle Madonie. Mezzadro di idee antifasciste alla fine della seconda guerra mondiale è stato promotore del movimento dei contadini per la riforma agraria come organizzatore sindacale (della Cgil), politico (era un esponente del Partito Socialista Italiano) e di cooperative. Di orientamento nettamente riformista era contrario ad ogni estremismo ed alle teorie rivoluzionarie.
È stato barbaramente assassinato dalla mafia agraria, al soldo dei baroni, nei terreni di Alburchìa tra Petralia Soprana e Gangi. Nonostante ai suoi funerali, a Petralia Sottana, fossero stati apertamente denunciati i mandanti del suo omicidio, nessuno pagò per la sua morte.

▪ 1974 - Salvador Puig i Antich (Barcellona, 30 maggio 1948 – Barcellona, 2 marzo 1974) è stato un anarchico spagnolo, più precisamente catalano, divenuto tristemente celebre per essere stato, unitamente al criminale comune Georg Michael Welzel (meglio noto come Heinz Ches), l'ultima persona giustiziata mediante il metodo della garrota prima della fine del regime del generale Francisco Franco e della soppressione della pena capitale nel Paese iberico.
Puig Antich era il terzo di sei figli di una famiglia operaia. Il padre Joaquìn era stato militante di Acció Catalana durante la Seconda Repubblica Spagnola: esiliato in Francia nel campo di rifugiati di Argelès-sur-Mer, al suo ritorno in Spagna era stato condannato a morte, ma poi graziato all'ultimo momento.
Il giovane Salvador iniziò a studiare nel collegio cattolico di La Salle Bonanova, ma venne espulso per indisciplina. A partire dai suoi sedici anni condivise il lavoro in un ufficio con studi serali presso l'istituto Maragall: fu qui che fece amicizia con Javier Garriga ed i fratelli Oriol ed Ignacio Solé Sugranyes, componenti del Movimento Iberico di Liberazione (MIL).
Gli avvenimenti del Maggio francese del 1968 furono decisivi affinché Puig Antich decidesse di impegnarsi attivamente contro la dittatura franchista. Il suo primo impegno fu nelle Commisioni Operaie facenti parte delle Commissioni Studentesche dell'Istituto Maragall. Ideologicamente, ben presto maturarono in lui posizioni anarchiche che rifiutavano ogni tipo di verticismo gerarchico all'interno di qualsiasi organizzazione politica e sindacale nel quadro della lotta di classe.
In quel periodo iniziò gli studi universitari in scienze economiche e prestò servizio militare ad Ibiza, dove fu destinato all'infermeria della caserma. Una volta laureato entrò nel MIL, facendo parte della sua colonna armata. Partecipò come autista nelle azioni del gruppo consistenti in rapine nelle banche, con lo scopo di finanziare la lotta armata e di aiutare scioperanti ed operai detenuti. Puig Antich e i suoi compagni si muovevano facilmente nel mondo della lotta clandestina e viaggiavano spesso in Francia dove erano in contatto con i vecchi militanti cenetisti (sindacalisti anarchici).
Nell'agosto del 1973 si riunirono sempre in Francia per il congresso nel quale si decise l'autoscioglimento del MIL. Il mese seguente, dopo una rapina ad un ufficio de La Caixa, il regime franchista diede luogo ad una forte offensiva contro i militanti di quello che era stato il MIL. Prima caddero Oriol Solé Sugranyes e Jose Luis Pons Llobet, in seguito Santi Soler che, arrestato, interrogato e torturato, finì per confessare i luoghi degli incontri clandestini dei suoi compagni. Lo stesso Santi Soler fu utilizzato come trappola dalla polizia civile per arrestare Javier Garriga: peraltro, in quell'occasione, la presenza di Puig Antich non era prevista.
L'operazione fu minuziosamente preparata il 25 settembre 1973 a Barcellona. I due anarchici furono arrestati, ma sotto il porticato di calle Gerona si scatenò una sparatoria che ebbe come conseguenza il ferimento in modo grave di Puig Antich. Ad avere la peggio fu però il subispettore Francisco Anguas Barragán, 23 anni, della Brigada Político Social, che rimase ucciso. Puig Antich fu incarcerato con l'accusa di aver esploso i colpi che avevano causato la morte del poliziotto. Fu giudicato e condannato a morte dal Consiglio di Guerra, in un'atmosfera resa ancora più pesante dal contemporaneo attentato costato la vita al primo ministro Luis Carrero Blanco. In tutta Europa furono organizzate manifestazioni per chiedere la commutazione della pena: si distinse tra le altre la richiesta di grazia fatta da papa Paolo VI, prima con una lettera a Franco, poi, in un estremo tentativo, con una telefonata a cui sembra che il Caudillo si rifiutò di rispondere.
Puig Antich trascorse l'ultima notte nella cella 443 del Cárcel Modelo di Barcellona. Il giovane fu "garrotato" dal boia Antonio López Sierra nella sala spedizioni della prigione alle 9:40 del mattino del 2 marzo 1974. Fu sepolto nel cimitero di Montjuïc a Barcellona.

▪ 2003
- Mario Galesi (Macerata, 1966 – Castiglion Fiorentino, 2 marzo 2003) è stato un terrorista italiano.
Fu un componente del movimento Nuove Brigate Rosse - Nuclei Comunisti Combattenti (Ncc) e partecipò agli omicidi di Massimo D'Antona nel 1999 e Marco Biagi nel 2002 .
Nel 1986 viene arrestato dalla Digos di Roma mentre con quattro complici stava tentando di aprirsi un varco con delle tronchesi nel recinto dello Stadio Flaminio per assistere a un concerto di Ray Charles: l'accusa era di partecipazione a banda armata, ma due giorni dopo è stato scarcerato per assoluta mancanza di indizi. A casa di uno dei complici vengono trovati esplosivi ed armi.
Torna in carcere per una rapina da 120 milioni di lire (le cui modalità fanno pensare all'autofinanziamento) nell'ufficio postale di via Radicofani, a Roma, nel quartiere Montesacro, quando nel gennaio del 1997 è catturato dopo un inseguimento dai carabinieri, insieme ad un complice, Jerome Cruciani, uno dei quattro che era con lui all'esterno dello stadio Flaminio. Ma nel 1998, ottenendo gli arresti domiciliari, Galesi sparisce dalla circolazione quando gli rimanevano pochi anni di carcere da scontare. Il suo nome finì nell' inchiesta sull'omicidio di Massimo D'Antona, fino alla riapparizione: venne ucciso il 2 marzo 2003 nella sparatoria sul treno nella quale venne coinvolto assieme alla sua compagna, la brigatista Nadia Desdemona Lioce e che costò la vita al sovrintendente della PolFer Emanuele Petri, insignito per questo della medaglia d'oro al valor civile alla memoria.
La sparatoria scaturì per la paura di essere stati scoperti dalla pattuglia che era impiegata in un'azione di normale controllo a bordo del treno regionale che in quel momento si trovava presso la località di Castiglion Fiorentino.La Lioce in seguito all'arresto fece poi trovare un covo a Roma, in un locale in affitto di proprietà di Diana Blefari Melazzi.

- Emanuele Petri (Castiglione del Lago, 1 febbraio 1955 – Castiglion Fiorentino, 2 marzo 2003) è stato un poliziotto italiano.
Sovrintendente della Polizia di Stato, medaglia d'oro al valore, morì in servizio durante l'arresto dei leader delle nuove Nuove Brigate Rosse, responsabili degli omicidi di Massimo D'Antona e Marco Biagi.
Petri entra in Polizia nell'ottobre del 1973 come allievo guardia di P.S. frequentando la scuola della Polizia di Stato di Trieste. Trasferito dapprima a Roma, poi a Firenze ed Arezzo. La sua residenza è sempre a Tuoro sul Trasimeno, luogo dove si sposa e crea la sua tranquilla vita familiare. Nel 1992 viene assegnato alla Polfer di Terontola-Cortona.

La morte durante l'arresto delle BR
Il 2 marzo 2003, il sovrintendente Petri, assieme ad altri due colleghi, svolgeva servizio di scorta viaggiatori su un treno regionale sulla tratta ferroviaria Roma-Firenze.
Poco dopo la fermata alla stazione di Camucia-Cortona, Petri e gli altri colleghi, durante gli accertamenti di routine, decidevano di controllare un uomo ed una donna che viaggiavano a bordo del vagone. Questi ultimi, dopo aver esibito dei documenti falsi ai poliziotti che si accorgevano delle incongruenze, reagivano nei loro confronti.
L'uomo estraeva una pistola puntandola immediatamente al collo del sovrintendente Petri ed intimando agli altri poliziotti di gettare via le armi. Uno dei due poliziotti obbedì gettando la propria pistola sotto ai sedili del convoglio ma l'uomo reagì ugualmente sparando alla gola di Petri, uccidendolo sul posto, e sparando nuovamente contro l'ultimo poliziotto armato che, nonostante le gravi ferite, riuscì a rispondere al fuoco dell'assalitore ferendolo mortalmente. La donna, dopo una colluttazione con l'ultimo poliziotto, veniva bloccata.
Il treno si fermò alla stazione di Castiglion Fiorentino dove arrivarono i primi soccorsi per le persone ferite. Il sovrintendente Petri era però già deceduto mentre il suo assalitore moriva alcune ore dopo in ospedale. Il poliziotto ferito gravemente venne salvato dopo una lunga operazione chirurgica.
Dopo le prime indagini si riusciva ad accertare che i due sospetti, controllati dai poliziotti, erano terroristi facenti parte delle Brigate Rosse e, dalle ricostruzioni e dal materiale rinvenuto sul treno e nella borsa della donna (documenti, floppy disk e due palmari), gli investigatori riuscivano a catturare, nel periodo successivo, tutti gli appartenenti dell'organizzazione terroristica responsabile anche degli omicidi di Massimo D'Antona e Marco Biagi, avvenuti rispettivamente negli anni 1999 e 2002.
Petri, il giorno della sua morte non doveva prestare servizio ma aveva chiesto un cambio turno per assistere un ex collega dei Carabinieri malato gravemente.
Il Sovrintendente di Tuoro sul Trasimeno Petri lascia la moglie ed un figlio di 23 anni poliziotto anch'egli.
Alla sua memoria è stata conferita la medaglia d'oro al valor civile, consegnata alla moglie dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ed un monumento bronzeo a suo ricordo, rappresentante un cuore spezzato, è stato collocato nel piazzale della stazione ferroviaria di Castiglion Fiorentino, a lui ora dedicata.

* 2008 - Don Antonio Balletto (Genova, 1930 – Genova, 2 marzo 2008) è stato un religioso italiano.
Divenne sacerdote dopo aver studiato teologia a Torino. Legato al mondo dell'editoria e del sociale, è stato anche opinionista de La Repubblica e docente a Genova e Piacenza.
Premiato nel 2005 con il Grifo d'Oro, onorificenza che il Comune di Genova assegna alle personalità che hanno contribuito a diffondere il nome del capoluogo ligure nel mondo, è stato amico di don Andrea Gallo, con il quale ha condiviso battaglie progressiste di eguaglianza sociale. Negli anni settanta si ritirò ad Albenga, dopo contrasti con l'allora arcivescovo di Genova cardinale Giuseppe Siri.
Presidente negli anni novanta del Forum del Terzo settore di Genova e della Liguria, si schierò agli inizi del terzo millenio contro gli interventi militari italiani in Iraq e in Afghanistan.
Ha collaborato con la casa editrice Marietti (una fra le più antiche d'Italia, essendo stata fondata a Torino da Giacinto Marietti nel 1820), fino a diventarne presidente. Sotto la sua direzione, la casa editrice ha ampliato il proprio settore editoriale oltre l'ambito classico storico e filosofico, rivolgendo la propria produzione alle religioni monoteiste quali quella ebraica e quella islamica.

* 2009 - Jacob T. Schwartz, chiamato anche Jack Schwartz (9 gennaio 1930 – 2 marzo 2009), è stato un matematico e informatico statunitense noto come coautore di un importante testo sugli operatori lineari, come progettista del linguaggio SETL e del sistema MIMD Ultracomputer sviluppato presso la New York University.
Ha ottenuto dal City College of New York il B.Sc. nel 1949 e dalla Yale University il M.A. nel 1949 e il Ph.D. nel 1951, con una dissertazione dal titolo Linear Elliptic Differential Operators con la supervisione di Nelson Dunford.
Schwartz ha iniziato la sua attività professionale come istruttore di matematica a Yale e nel 1953 diventato assistant professor. Nel 1957 si è trasferito alla New York University (NYU) come associate professor e nel 1958 ha ottenuto la nomina a professore di computer science al Courant Institute of Mathematical Sciences della New York University.
È stato eletto membro della National Academy of Science nel 1976 e membro della National Academy of Engineering nel 2000.
Le onorificenze da lui ottenuto includono: Sloane Fellow; Wilbur Cross Medal della Yale University; Townsend Harris Medal della City University di New York; Steele Prize della American Mathematical Society; Mayor's Medal per contributi alla scienza e alla tecnologia da New York City.
I suoi interessi di ricerca hanno toccato una quantità di campi. Nell'ambito matematico ha dato contributi alla teoria degli operatori lineari, alle algebre di von Neumann e alla teoria quantistica dei campi.
Nell'ambito dell'informatica si è occupato di elaborazioni in time-sharing, calcolo parallelo, progettazione e implementazione di linguaggi di programmazione, robotica, approccio insiemistico alla logica computazionale, sistemi per la verifica delle dimostrazioni e per la verifica dei programmi, strumenti per il multimedia authoring. Ha inoltre affrontato studi sperimentali della percezione visiva e tecniche multimediali e basate su software di alto livello finalizzate all'analisi e alla visualizzazione dei dati bioinformatici.
È autore o coautore di 18 libri e di più di 100 fra articoli scientifici e rapporti tecnici.

* 2011 - Shahbaz Bhatti (Lahore, 9 settembre 1968 – Islamabad, 2 marzo 2011) è stato un politico pakistano.
Figlio di missionari cristiani provenienti da Khushpur, Bhatti nacque a Lahore nel 1968.
Nel 1985 fondò il movimento All Pakistan Minorities Alliance (Apma) di cui divenne presidente. Fu anche capo del Christian Liberation Front, costituito nel 1998. Laureato in legge, dal 2002 faceva parte del Pakistan People's Party (Partito Popolare Pakistano) e ottenne un posto nel governo pakistano uscito vincitore dalle elezioni del 2003, ma fu rimosso dall'incarico nel novembre dello stesso anno. Nel 2008 sotto il presidente Asif Ali Zardari, fu nominato ministro per le minoranze; era l'unico cattolico presente nel governo. All'epoca disse che accettava l'incarico per il bene degli emarginati del Pakistan e che aveva dedicato la propria vita alla lotta per l'uguaglianza umana, della giustizia sociale, libertà religiosa, e per elevare e dare potere alle comunità delle minoranze religiose. Aggiunse che avrebbe voluto inviare un messaggio di speranza alle persone che vivono una vita di illusione e disperazione, e dichiarò anche il suo impegno a riformare la legge sulla blasfemia. Nei mesi passati come ministro, prese misure a sostegno delle minoranze religiose, tra cui una campagna per promuovere il dialogo interreligioso, la proposta di una legislazione per vietare discorsi di incitamento all'odio e proponendo di assegnare seggi in parlamento per le minoranze religiose.

L'assassinio
Nel 2009, iniziarono a giungergli minacce di morte, dopo la sua difesa dei cristiani pachistani, che avevano subito attacchi e violenze in diverse regioni del Paese. Le minacce di morte aumentarono in seguito alla sua difesa della cristiana Asia Bibi, condannata a morte per blasfemia.
La mattina del 2 marzo 2011, lasciata la casa della madre per recarsi al lavoro, il veicolo su cui viaggiava (privo di scorta) fu attaccato da un gruppo di uomini armati, che aprì il fuoco sul ministro, ferendolo gravemente. L'autista riuscì a salvarsi, mentre Bhatti morì nel trasferimento in ospedale. Secondo alcune fonti, Bhatti, consapevole dei rischi che correva, aveva chiesto al governo una scorta, che non gli era mai stata data. L'omicidio fu rivendicato dal gruppo "Tehrik-i-Taliban- Punjab".
Meno di due mesi prima (il 4 gennaio), anche il governatore del Punjab, Salmaan Taseer, era stato ucciso per la sua presa di posizione contro la legge sulla blasfemia.
In seguito all'omicidio, il fratello di Shahbaz, Paul Bhatti, fu nominato “consigliere speciale” del Primo ministro del Pakistan per le minoranze religiose.

Reazioni
Pakistan - Dure condanne furono espresse dai vescovi pakistani. L'arcivescovo di Lahore, Lawrence Saldanha, disse che: Si tratta di un perfetto, tragico esempio dell’insostenibile clima di intolleranza che viviamo in Pakistan. Chiediamo al governo, alle istituzioni, a tutto il paese, di riconoscere e affrontare con decisione tale questione, perché si ponga fine a questo stato di cose, in cui la violenza trionfa.
Secondo il vice presidente della Conferenza Episcopale del Pakistan, monsignor Joseph Coutts, l’omicidio era "il segno del fanatismo che colpisce in modo indiscriminato tutti coloro che sono impegnati nella difesa della verità, della giustizia e della pace".
Il vescovo di Islamabad-Rawalpindi, monsignor Rufin Anthony affermò che: "Il ministro viveva sotto costante minaccia e il governo non ha saputo garantirgli un'adeguata sicurezza."
Il presidente del Pakistan, Ali Zardari, disse che "L’assassinio di Bhatti è il risultato di una mentalità negativa e dell’intolleranza. Dobbiamo combattere questa mentalità e sconfiggere gli assassini. Non ci faremo intimidire né ci ritireremo".
Secondo l'assistente e portavoce di Zardari, Farahnaz Ispahani, l'uccisione di Bhatti faceva parte di una "campagna concertata per sopprimere ogni voce progressista, liberale e umanitaria in Pakistan". "È venuto il momento - disse - per il governo nazionale e per i governi federali di parlare chiaro, e di prendere una posizione ferma contro questi assassini per salvare l’essenza stessa del Pakistan".
Il giorno successivo all'attentato, furono proclamati tre giorni di lutto nazionale. Lo stesso giorno, il 3 marzo, la comunità cattolica pakistana organizzò cortei e fiaccolate di preghiera per le strade delle principali città del Paese.
Santa Sede - Benedetto XVI chiese che l'assassinio di Shahbaz Bhatti "svegli nelle coscienze l'impegno a tutelare la libertà religiosa". Il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, espresse dolore e preoccupazione per "l’inqualificabile atto di violenza", rinnovando la propria vicinanza ai cristiani pakistani.
In Italia - Sulla facciata del Ministero degli Esteri, fu posta una gigantografia di Shahbaz Bhatti, per non dimenticare "un ministro che ha fatto tanto per le libertà religiose e la difesa dei cristiani del Pakistan".
Il presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, di fronte al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra, si disse "profondamente scioccato e sgomento" per la morte di Bhatti, aggiungendo che gruppi vulnerabili, quali sono le comunità cristiane in alcuni Paesi, richiedono speciale protezione".