Il calendario del 16 Luglio

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Eventi

▪ 622 - Inizio del calendario islamico, in connessione all'Egira effettuata dal profeta Maometto

▪ 1228 - Papa Gregorio IX canonizza Francesco d'Assisi

▪ 1918 - Rivoluzione russa: Ad Ekaterinburg, i bolscevichi giustiziano lo Zar Nicola II di Russia e la sua famiglia

▪ 1942 - Olocausto: Su ordine del governo della Francia di Vichy, guidato da Pierre Laval, agenti della polizia francese rastrellano dai 13.000 ai 20.000 ebrei e li imprigionano nel Velodromo d'inverno

▪ 1945 - Progetto Manhattan: Gli Stati Uniti d'America fanno esplodere nel deserto del Nuovo Messico la prima bomba atomica

▪ 1950 - A Rio de Janeiro (Brasile), l'Uruguay si laurea per la seconda volta campione del mondo di calcio, battendo clamorosamente nella gara decisiva del girone finale il Brasile padrone di casa, in quello che verrà ricordato come il "disastro del Maracanã"

▪ 1951

  1. - Viene pubblicato il romanzo Il giovane Holden di J. D. Salinger.
  2. - Re Leopoldo III del Belgio abdica a favore del figlio Baldovino

▪ 1965 - Inaugurato il traforo del Monte Bianco, alla presenza di Giuseppe Saragat e Charles de Gaulle, Presidenti di Italia e Francia

▪ 1969 - Programma Apollo: Parte l'Apollo 11, che porterà l'uomo sulla Luna

▪ 1973 - Scandalo Watergate: L'ex aiutante della Casa Bianca Alexander P. Butterfield informa il comitato del Senato statunitense che investiga sullo scandalo, che il presidente Richard Nixon ha registrato in segreto conversazioni potenzialmente incriminanti

▪ 1979 - Iraq: il presidente Ahmad Hasan al-Bakr si dimette, lasciando il posto a Saddam Hussein

▪ 1990 - Nelle Filippine, un terremoto del grado 7,7 della scala Richter uccide più di 1.600 persone

▪ 1994 - I frammenti della cometa Shoemaker-Levy 9 colpiscono Giove

▪ 1999 - Al largo della costa di Martha's Vineyard, un jet privato pilotato da John Fitzgerald Kennedy Jr. precipita in mare. Assieme a Kennedy viaggiavano la moglie Carolyn Bessette Kennedy e la sorella di lei Lauren Bessette. Tutti e tre periranno nell'incidente

▪ 2005
  1. - Viene pubblicata la versione inglese del sesto libro della saga di Harry Potter
  2. - Oriana Fallaci pubblica Il nemico che trattiamo da amico, il suo ultimo articolo sul Corriere della sera

Anniversari

▪ 1747 - Giuseppe Maria Crespi detto Lo Spagnolo (Bologna, 14 marzo 1665 – Bologna, 16 luglio 1747) è stato un pittore italiano.
Pittore italiano di scuola bolognese, riceve la sua prima formazione dal Canuti e poi dal Cignani. Poi, finanziato da un ricco mercante, compie la seconda parte della sua formazione studiando, in giro per il nord Italia, le grandi opere della scuola emiliana del tardo Rinascimento (Correggio, Federico Barocci) e venendo a contatto con la coloristica veneziana che lo influenzerà particolarmente.
Pittore molto versatile nella scelta degli episodi rappresentati, esplora tutta la pittura, dalla sacra alla pittura di genere fino alla ritrattistica, creando opere originali, nel pieno recupero di alcuni elementi del naturalismo popolaresco.
Diverrà suo mecenate il principe Ferdinando de' Medici, per il quale esegue alcune delle sue migliori opere tra cui Fiera di Poggio a Caiano, Strage degli Innocenti (Uffizi) e un'Estasi di santa Margherita (Duomo di Cortona).
Collabora attivamente con l'Accademia Clementina a Bologna e in seguito riceverà una commitenza da un mercante inglese, per il quale esegue un ciclo che tratta la Vita di un cantante d'opera, a noi non pervenuto tranne La Pulce, dove si vede chiaramente la povertà e l'anti-eroicismo dell'episodio e del personaggio come si era visto nelle opere precedenti. Uno svilimento del personaggio e una rappresentazione della povertà che in questo periodo sarà portato avanti da diversi artisti in tutta Europa, come Giacomo Ceruti oppure William Hogarth. Riceve la nomina di cavaliere da papa Benedetto XIV nel 1740, nel 1745 perde la vista senza poter più dipingere e muore nel 1747.

▪ 1846 - Maria Maddalena (al secolo Julie-Françoise-Cathérine) Postel (Barfleur, 28 novembre 1756 – Saint-Sauveur-le-Vicomte, 16 luglio 1846) è stata una religiosa francese, fondatrice della congregazione delle Suore delle Scuole Cristiane della Misericordia: nel 1924 è stata proclamata santa da papa Pio XI.

▪ 1953 - Joseph Hilaire Pierre René Belloc (La Celle, 27 luglio 1870 – Guildford, 16 luglio 1953) è stato uno scrittore britannico, uno dei più prolifici in Inghilterra all'inizio del XX secolo.
Belloc è nato a La Celle-Saint-Cloud Francia (vicino Versailles e Parigi) da padre francese e madre inglese, e è cresciuto in Inghilterra.
Sua madre Elizabeth Rayner Parkes (1829-1925) fu anch'essa scrittrice, e nipote del chimico inglese Joseph Priestley. Sposò Louis Belloc inel 1867. Nel 1872, cinque anni dopo il matrimonio, Louis morì, ma non prima di essere stato distrutto finanziariamente in un crollo dei mercati azionari. La giovane vedova riportò quindi in Inghilterra suo figlio Hilaire, assieme a sua sorella Marie, dove egli rimase tranne che per l'arruolamento volontario da giovane nei ranghi dell'artiglieria francese.
Dopo essere stato educato alla scuola oratoriana del cardinale John Henry Newman, Belloc prestò servizio di leva, come cittadino francese, presso un reggimento di artiglieria vicino a Toul nel 1891.
Scrisse di argomenti tra i più disparati, dallo stato di guerra alla poesia e su molti temi di attualità dell'epoca. Fu fortemente alleato con G. K. Chesterton, tanto che George Bernard Shaw coniò il termine Chesterbelloc per indicare il loro sodalizio.
Belloc fu famoso assieme a H.G. Wells, George Bernard Shaw, e G.K. Chesterton, per le polemiche e i dibattiti che li videro impegnati per una generazione. Per Belloc, la domanda più importante che esige una risposta da ogni uomo o donna pensante è precisamente: "cosa pensi a proposito della fede?". La risposta che lui e gli altri davano a questa domanda spiega le sue battaglie intellettuali.

Il pensiero storico, politico ed economico
Due dei suoi saggi più famosi sono Lo Stato Servile (1912) e Europa e Fede (1920).
Assieme ad altri autori contemporanei (G. K. Chesterton, Cecil Chesterton, Arthur Penty) Belloc ha immaginato il sistema socioeconomico del distributismo.
In Lo stato servile, scritto dopo che la sua carriera politica di partito era conclusa, e in altri lavori, ha criticato l'ordine economico moderno e il sistema parlamentare, difendendo il distributismo in opposizione sia al capitalismo che al socialismo. Belloc portò l'argomento, di natura storica, che il distributismo non era una nuova prospettiva o un nuovo programma economico, bensì la proposta di tornare all'economia che prevalse in Europa per i mille anni in cui era cattolica.
Con questi argomenti come cornice di riferimento, scrisse una lunga serie di biografie polemiche di personaggi storici, tra cui Oliver Cromwell, Giacomo II d'Inghilterra, Napoleone, Armand-Jean du Plessis (cardinale Richelieu), con le quali si distinse come un ardente difensore del cattolicesimo ortodosso (esaminando gli enormi danni che - secondo lui - la Riforma protestante e il nazionalismo di Richelieu e, due secoli dopo, di Bismarck) avrebbero arrecato all'Europa e un critico di molti aspetti del mondo moderno.

▪ 1968 - Tina Pica (Napoli, 31 marzo 1884 – Napoli, 16 luglio 1968) è stata un'attrice italiana di teatro e cinema.
Nata a ridosso del Borgo Sant'Antonio Abate, Tina Pica, dopo aver recitato per la compagnia di Eduardo De Filippo, esordisce al cinema nel film Il cappello a tre punte (1934) all'età di 50 anni.
Dopo pellicole come Il voto (1950) e Ergastolo (1952) a 69 anni trova il suo personaggio adatto nel ruolo di Caramella in Pane, amore e fantasia (1953), a cui seguiranno Pane, amore e gelosia (1954), Pane, amore e... (1955), Pane, amore e Andalusia (1958) e l'ultimo Pane, amore e così sia (programmato ma mai girato).
Anche altre prove sono memorabili, come quella in Buonanotte... avvocato! (1955), Destinazione Piovarolo (1955) con Totò, Un eroe dei nostri tempi (1955), Era di venerdì 17 (1956), Ci sposeremo a Capri (1956), La nonna Sabella (1957), con Sylva Koscina e Renato Salvatori, La nipote Sabella (1958), Lazzarella (1957), Il conte Max (1957), La zia d'America va a sciare (1958), La duchessa di Santa Lucia (1959), La Pica sul Pacifico (1959), Non perdiamo la testa (1959) e Ieri, oggi, domani (1963), sua ultima interpretazione all'età di 79 anni.
Si spense ottantaquattrenne a casa di un nipote. A Roma le è stata intitolata una via e a Napoli un giardino.

▪ 1980 - Hubert Jedin (Großbriesen, 17 giugno 1900 – Bonn, 16 luglio 1980) è stato uno storico, religioso e scrittore tedesco.
Concentrò la maggior parte dei suoi studi sulla tematica conciliarista. La sua opera più famosa è, ad ogni modo, la Storia della Chiesa in 10 volumi del 1975.

▪ 1985 - Heinrich Böll (Colonia, 21 dicembre 1917 – Langenbroich, 16 luglio 1985) è stato uno scrittore tedesco. Considerato uno dei massimi esponenti della letteratura tedesca del secondo dopoguerra, Böll fu insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1972.
Böll era l'ottavo figlio di un falegname di Colonia. Cresciuto in ambiente cattolico, pacifista e progressista, Böll si oppose al partito nazista e negli anni trenta rifiutò l'iscrizione nella Gioventù hitleriana. Dopo la maturità nel liceo umanistico, dal 1937 lavorò come apprendista presso una libreria di Bonn fino al 1938, quando interruppe l'apprendistato e si dedicò ai suoi primi scritti.
Nel 1939 si iscrisse al corso di laurea in letteratura tedesca e filologia classica presso l'Università di Colonia, ma ben presto venne arruolato nell'esercito. Combatté in Francia, Romania, Ungheria e Russia. Nel 1942, durante una licenza, sposò Annemarie Čech. Fu ferito quattro volte e nel 1945 trascorse un breve periodo in campi di prigionia americani.
Nel 1946 iniziò gli studi di letteratura tedesca all'università di Colonia e nel 1947 cominciò la sua carriera da scrittore con la pubblicazione di una serie di racconti brevi su alcuni giornali. Nel 1949 fu pubblicato il primo romanzo, Der Zug war pünktlich (Il treno era in orario). Böll frequentò il Gruppo 47 insieme a Günter Grass, Ingeborg Bachmann e altri. Nel 1951 ricevette un premio per il racconto satirico Die schwarzen Schafe (La pecora nera). Seguirono molti romanzi e racconti. Sono per lo più ambientati nella Germania post-bellica e raccontano di emarginati in una società che cerca di rimuovere velocemente il passato. La sua opera è stata definita Trümmerliteratur ("letteratura delle macerie"), con implicito riferimento alle rovine causate dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, che gradualmente diminuirono nei due decenni del dopoguerra e la ricostruzione. Böll fu un esponente di spicco degli scrittori tedeschi che cercarono di confrontarsi con la memoria della guerra, il nazismo e l'Olocausto, e i relativi sensi di colpa.
Nei suoi scritti, oltre a criticare nettamente la Germania nazista, trova altri bersagli polemici nella società postbellica: le autorità della politica, dell'economia e della chiesa, che egli accusa, ora ironicamente, ora aspramente, di conformismo, mancanza di coraggio, abuso di potere.
Nel 1967 Heinrich Böll ricevette il Prix Georg Büchner per l'insieme della sua opera.
Nel 1972 gli venne conferito il Premio Nobel per la Letteratura per i suoi numerosi romanzi, racconti, saggi. L'anno prima era stato pubblicato il romanzo Foto di gruppo con signora, nel quale, tramite la biografia di una donna, viene rappresentata la storia della Germania dalla prima guerra mondiale agli anni sessanta.
Le sue opinioni politiche contro la guerra fredda e la corsa agli armamenti gli attirarono simpatie in Unione Sovietica senza che tuttavia lo scrittore potesse essere tacciato di comunismo. Böll ospitò Solženicyn subito dopo l'espulsione dall'URSS nella sua villa di Langenbroich. In Germania, un suo articolo pubblicato su Der Spiegel nel quale criticava il modo con cui la stampa di destra (in particolare il quotidiano Bild) si rapportava al terrorismo e al caso umano di Ulrike Meinhof, nonché la critica verso la politica repressiva del governo, gli attirarono contro campagne calunniose della stampa stessa, che lo bollava come comunista amico dei terroristi; il Bild in particolare fu in prima fila.

Nel 1974 fu pubblicato il libro di Böll ora più conosciuto, L'onore perduto di Katharina Blum, che rappresenta un contributo al dibattito sulla violenza degli anni settanta e si confronta criticamente soprattutto con la stampa del gruppo Springer, editore del Bild. Il libro fu tradotto in più di trenta lingue, trasposto in film da Volker Schlöndorff e venduto in circa 6 milioni di copie solo in Germania (fino al 2007).
Negli anni successivi si occupò ancora dei problemi politici della Germania e di altri paesi, come la Polonia e l'Unione Sovietica. Si impegnò anche rispetto ai conflitti in Sud America. Alla fine degli anni settanta sostenne l'impegno a favore dei boat people vietnamiti.
Si espresse criticamente verso la Chiesa cattolica e nel 1976 con atto dimostrativo uscì da essa, senza peraltro rinnegare la fede.
Visse con la moglie Annemarie sia a Colonia, città alla quale fu sempre profondamente legato, sia tra i monti Eifel nella Renania-Palatinato, vicino a Langenbroich dove morì nel 1985.

▪ 2007 - Caterina Bueno (San Domenico di Fiesole, 2 aprile 1943 – Firenze, 16 luglio 2007) è stata un'etnomusicologa e cantante italiana.

«E la chitarra veramente la suonavi molto male, però quando cantavi sembrava Carnevale.» (Francesco De Gregori, Caterina, 1982)

Il suo lavoro di ricercatrice ha avuto una notevole importanza dal punto di vista culturale, consentendo di recuperare molte canzoni popolari toscane e dell'Italia centrale, tramandate oralmente fino al ventesimo secolo.
La sua attività di cantante è stata finalizzata sin dagli esordi « a finanziare e ad implementare la ricerca».
Caterina nasce a San Domenico di Fiesole da padre spagnolo, il pittore Xavier Bueno, e madre svizzera, la scrittrice Julia Chamorel, e conserva la nazionalità spagnola fino all'età di ventun anni. Dopo aver imparato a suonare da autodidatta la chitarra, la Bueno inizia a raccogliere e a registrare centinaia di canti popolari toscani: in quest'attività di ricercatrice entra in contatto con l'Istituto Ernesto De Martino di Milano, ed entra quindi nel Nuovo Canzoniere Italiano.
Partecipa nel 1964, al festival dei Due Mondi di Spoleto, allo spettacolo Bella Ciao (con Giovanna Marini ed altri artisti folk): è uno spettacolo che resta nella storia e che provoca scandali e reazioni indignate da parte del pubblico, specialmente durante l'esecuzione del canto antimilitarista O Gorizia.
Nel 1966 effettua una tournée in Canada, assieme ad altri esponenti folk come Gabriella Ferri, Otello Profazio e Lino Toffolo in uno spettacolo teatrale che ha la regia di Aldo Trionfo. Nello stesso anno partecipa allo spettacolo di musica popolare Ci ragiono e canto, diretto da Dario Fo.
Nel 1967 Caterina è il soggetto di un documentario di 11' dal titolo Caterina la raccattacanzoni per la regia di Luciano Michetti Ricci e Francesco Bolzoni prodotto da Toni De Gregorio.
Inizia a pubblicare i primi dischi per l'etichetta I dischi del sole: l'album del 1968, La veglia, racchiude tra l'altro il canto popolare toscano E cinquecento catenelle d'oro (che verrà in seguito citato da Roberto Vecchioni nell'album Montecristo e da Francesco De Gregori nella canzone Caterina).
Il brano più celebre del suo repertorio è stato senza alcun dubbio Maremma amara, da lei recuperato e interpretato in maniera particolarmente intensa; lo interpreteranno in seguito anche altre cantanti, fra cui Nada Malanima e Gianna Nannini).
Partecipa poi allo spettacolo Ci ragiono e canto (portato sulle scene da Dario Fo nel 1966 e nel 1969) con Giovanna Marini, Giovanna Daffini, Rosa Balistreri, il Gruppo Padano di Piadena, il Coro del Galletto di Gallura, Maria Teresa Bulciolu, Ivan Della Mea, Enzo Del Re.
Come cantante partecipa ai due Folk Festival che si tengono a Torino nel 1965 e nel 1966; durante uno spettacolo al Folkstudio di Roma conosce Francesco De Gregori, all'epoca giovane cantautore, e lo scrittura per la tournée del 1971 (insieme ad Antonio De Rose).

Nel 1973 firma un contratto con la Fonit Cetra, pubblicando i suoi dischi nella sere Folk, curata da Giancarlo Governi; nel frattempo si esibisce in Francia, Svizzera e Germania.
Nel 1976 prende parte alla trasmissione televisiva in 5 puntate Canti popolari italiani di Giancarlo Guardabassi mandata in onda dal 30 luglio al 27 agosto dalla Rete 1 della RAI (l'attuale Rai 1) e alla trasmissione televisiva in 8 puntate Italia bella mostrati gentile , trasmessa dal 2 novembre al 28 dicembre dalla Rete 2 della RAI (l'attuale Rai 2).
Nel 1980 è il soggetto del documentario Il tempo e la memoria di Frédéric Rossif.
Continua l'attività di ricercatrice e di cantante, scoprendo e lavorando con il suonatore d'organetto Riccardo Tesi, e dedicandosi ai Canti del Maggio.
Nel 1995 si esibisce nuovamente con Francesco De Gregori a Roma: l'occasione è una raccolta di fondi per salvare il Folkstudio, cui aderiscono anche altri cantanti, come Giovanna Marini, Mimmo Locasciulli, Claudio Lolli e Paolo Pietrangeli. Tutti insieme al termine del concerto eseguono il canto anarchico di Pietro Gori Nostra patria è il mondo intero.
Nel 1997 pubblica il CD Canti di maremma e d'anarchia, raccolta di brani registrati dal 1979 al 1995 coi musicisti Andrea Degl'Innocenti, Maurizio Geri, Riccardo Tesi, Jamie Marie Lazzara e Franco Pacini. Il cd, prodotto con la collaborazione del Folkstudio, viene distribuito come supplemento del numero 29 del settimanale Avvenimenti.
Nel 1998, accompagnata dai musicisti Daniele Andriola, Andrea Degl'Innocenti, Mimmo Epifani, Maurizio Geri, Jamie Marie Lazzara e Valentino Santagati, pubblica Caterina Bueno in spettacolo canzoni paradossali e storie popolari di dolente attualità, edizione limitata fuori commercio a cura dell'assessorato alla cultura della provincia di Siena e della cooperativa teatro povero di Monticchiello.
Lo stesso CD viene messo in commercio nel 2001 col titolo Caterina Bueno dal vivo, arricchito da una bella dedica di Antonio Tabucchi.
Nel 2005, alla presenza del professor Maurizio Agamennone riceve, a Pistoia, il riconoscimento "Tradizioni ed oltre".
Nel 2006 la Warner (detentrice del catalogo Fonit Cetra) pubblica un doppio cd contenente i tre vinili incisi per la Fonit Cetra Eran tre falciatori, Se vi assiste la memoria e Il trenino della "leggera".
Nello stesso anno il Comune di Firenze le conferisce il “Fiorino d’oro”, la massima onorificenza che la città attirbuisce a personalità che abbiano rappresentato in maniera originale e significativa la cultura fiorentina e toscana in Italia e nel mondo. La cerimonia si tiene il 16 maggio 2006 nel Saloncino del Teatro della Pergola, con la partecipazione di Sergio Staino, Nino Filastò, Maurizio Agamennone, Altamante Logli, Gianna Nannini.
L'8 agosto 2006 il Consiglio del Comune di San Marcello Pistoiese le conferisce la cittadinanza onoraria, con cerimonia ufficiale all'interno della manifestazione "Sentieri acustici" del 23 agosto 2006.
Nel 2007 esce il cd "Dal vivo / live - Firenze 1975", dalla registrazione di un coinvolgente spettacolo, tenuto insieme al "Coro degli Etruschi" del grande Morbello Vergari, presso l'Auditorium del Centro FLOG di Firenze il 25 novembre 1975.
La sua scomparsa avviene prematuramente a Firenze il 16 luglio 2007. Riposa nel cimitero fiorentino di Monteripaldi.