Il calendario del 16 Febbraio

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Eventi

▪ 1106 - Appare nel cielo della Gran Bretagna la luminosa cometa X/1106 C1.

▪ 1862 - Guerra di secessione americana: il generale unionista Ulysses S. Grant cattura Fort Donelson, nel Tennessee

▪ 1918 - La Lituania dichiara l'indipendenza da Russia e Germania

▪ 1923 - Howard Carter, lo scopritore della tomba di Tutankhamon, toglie i sigilli alla camera funeria del faraone

▪ 1937 - Wallace H. Carothers ottiene il brevetto per il nylon

▪ 1943 - Seconda guerra mondiale: La Russia riconquista Kharkov

▪ 1945

  1. - Seconda guerra mondiale: forze statunitensi sbarcano sull'isola di Corregidor, nelle Filippine.
  2. - Seconda guerra mondiale: forze statunitensi riconquistano la penisola di Bataan

▪ 1952 - L'abetonese Zeno Colò conquista la medaglia d'oro per la discesa libera ai VI Giochi olimpici invernali

▪ 1959 - Fidel Castro diventa Premier di Cuba dopo il rovesciamento del presidente Fulgencio Batista avvenuto il 1 gennaio

▪ 1961 - Viene lanciata la sonda Explorer 9

▪ 1979 - Omicidio di Lino Sabbadin, (n. 1933) e di Pierluigi Torregiani, gioielliere italiano (n. 1936), vittime di terroristi

▪ 1987 - Il processo di John Demjanjuk, accusato di essere la guardia nazista soprannominata "Ivan il terribile" del Campo di sterminio di Treblinka, inizia a Gerusalemme

▪ 1989 - Volo Pan Am 103: Gli investigatori annunciano che la causa dello schianto fu una bomba nascosta all'interno di un apparecchio radio

▪ 1991 - Prima guerra del Golfo: Aerei da guerra statunitensi e britannici bombardano la periferia di Bagdad, causando la morte di 3 civili e il ferimento di altri 11

▪ 1999
  1. - In Uzbekistan esplode una bomba e si odono colpi d'arma da fuoco nei palazzi governativi, in un apparente tentativo di assassinare il presidente Islam Karimov.
  2. - In Europa, ribelli curdi assaltano alcune ambasciate e prendono ostaggi, dopo che la Turchia ha arrestato uno dei loro capi, Abdullah Öcalan

* 2005 - In Italia entra in vigore il trattato di Kyoto, con l'obiettivo di ridurre le quote di emissione dell'CO2 del 6,5% rispetto al 1990 entro il 2010. A fine 2003, queste erano aumentate del 7%

Anniversari

▪ 713 - Yìjìng (義淨, Wade-Giles : I-ching, giapponese: Gijō; Qizhou, 635 – Luoyang, 16 febbraio 713) è stato un monaco buddhista cinese , e traduttore di testi dal sanscrito al cinese.
Yìjìng fu un monaco buddhista cinese, pellegrino in India e traduttore di testi buddhisti dal sanscrito al cinese.

▪ 1907 - Giosuè Alessandro Michele Carducci (Valdicastello, 27 luglio 1835 – Bologna, 16 febbraio 1907) è stato un poeta e scrittore italiano.

L'infanzia
Nacque nel 1835 a Valdicastello (Pietrasanta, Lucca) da Michele e Ildegonda Celli, ma nel 1838 la famiglia si trasferì a Bolgheri, dove il padre, implicato nei moti carbonari del 1831, esercitava la professione di medico condotto.

Gli studi
Nel 1849 la famiglia si stabilì a Firenze dove Giosuè compì gli studi presso gli Scolopi acquisendo una buona preparazione in campo letterario e retorico e, nel 1853, dopo aver vinto il concorso per un posto gratuito presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, si iscrisse alla Facoltà di Lettere, dove nel 1856 conseguì la laurea in filosofia e filologia, con una tesi sulla poesia cavalleresca e nello stesso anno pubblicò le sue prime poesie sul mensile "L'Arpa del popolo".

L'insegnamento
Nel 1856, dopo essersi trasferito a Santa Maria a Monte, piccolo borgo nella provincia di Pisa, insegnò retorica presso il Ginnasio di San Miniato vivendo l'intensa esperienza che riporterà poi, nel 1863, nelle pagine di carattere autobiografico: Risorse di San Miniato. Nel corso di questo anno il poeta andò affermando la sua poetica anti-romantica e, con il gruppo di amici formato da Giuseppe Chiarini (1833-1908), Ottaviano Targioni Tozzetti (1833-1899), Giuseppe Torquato Gargani (1834-1862) ed Enrico Nencioni (1837-1896), fondò la società letteraria degli Amici pedanti, dal taglio fortemente classicistico e anti-romantico, intervenendo in modo battagliero nelle discussioni tra manzoniani e anti-manzoniani, ai quali ultimi appartiene.
 Nel luglio dello stesso anno ottiene l'abilitazione all'insegnamento, ma non viene ratificata dal governo granducale la sua designazione per concorso al ginnasio di Arezzo.

Le idee politiche
Allontanato dal Liceo di San Miniato per "condotta immorale e irreligiosa", il 9 aprile 1858, Carducci visse a Firenze guadagnandosi da vivere lavorando presso l'editore Gaspero Barbera, del quale curava l'edizione dei piccoli volumi della "Bibliotechina Diamante", e dando lezioni private. Nel 1862 entrò in Massoneria come membro della «Loggia Severa» di Bologna, nel 1865 diverrà membro della «Loggia Felsinea» e il 21 febbraio 1888 fu elevato al 33° grado del Rito Scozzese Antico. Nell'istituzione massonica fu sempre attivo, come testimonia il nutrito carteggio con il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Adriano Lemmì.
Negli anni del trasformismo, il poeta conquistò un posto centrale nella struttura ideologica e culturale dell'Italia umbertina, giungendo ad abbracciare le idee politiche di Francesco Crispi.
Il 30 settembre 1894 pronunciò il discorso per l'inaugurazione del nuovo Palazzo degli Offici (ora Palazzo Pubblico) nella Repubblica di San Marino.

I lutti
Fu colpito nel giro di due anni da due gravi lutti: nel 1857 il fratello Dante si suicidò nella casa santamariammontese del poeta, secondo la versione ufficiale, ma forse fu ucciso accidentalmente dal padre dopo un litigio secondo una più recente versione; nel 1858 lo stesso padre morì per il dolore o, forse, per il rimorso. Entrambi vennero sepolti nel vecchio cimitero del paese, dove oggi sono ancora visibili le lapidi.
 Carducci trascorse un periodo di grande sconforto, che espresse in alcune sue liriche ricordando il "colle" ove ebbe luogo la tragedia, ovvero Santa Maria a Monte. 
Il 7 marzo 1859 il matrimonio con la lontana cugina Elvira Menicucci, dalla quale ebbe cinque figli (Francesco morto dopo pochi giorni dalla nascita, Dante, Bice, Laura e Libertà (Tittì)), lo aiutò a superare il dolore dei lutti.
Fu di nuovo colpito da gravi lutti familiari nel 1870 con la morte della madre e del figlio Dante, deceduto in tenera età, a cui dedicò la poesia "Pianto antico".

Il ritorno all'insegnamento
Riammesso all'insegnamento, gli venne affidato un incarico presso il Liceo Classico Niccolò Forteguerri di Pistoia dove insegnò per tutto il 1859 Latino e Greco.
Con decreto del 26 settembre 1860 venne incaricato dall'allora Ministro della Pubblica Istruzione Terenzio Mamiani Della Rovere a tenere la cattedra di Eloquenza Italiana, in seguito chiamata Letteratura Italiana presso l'Università di Bologna, dove rimarrà in carica fino al 1904. Pubblicò nel frattempo Juvenilia, che raccoglie tutte le poesie del decennio precedente.
Nel 1863 pubblicò con lo pseudonimo di Enotrio Romano l' Inno a Satana che, pur ottenendo successo, fomentò vivaci polemiche. Sempre di quell'anno è la pubblicazione Delle poesie toscane di A. Poliziano.

La poesia laica
La sua poesia, intanto, sotto l'influsso delle Letterature straniere ed in particolare di quella francese e tedesca, divenne sempre più improntata di laicismo, mentre le sue idee politiche andavano orientandosi in senso repubblicano. Oltre all' Inno a Satana pubblicò, nel 1868, la raccolta maggiormente impegnata dal punto di vista politico: Levia Gravia.

L'amore con Carolina Cristofori Piva
Nel 1871 il poeta conobbe Carolina Cristofori (moglie dell'ex-garibaldino Domenico Piva e madre di Gino Piva), una donna ricca di ambizioni culturali. Fu Maria Antonietta Torriani che aveva intrecciato una relazione con Enrico Panzacchi a parlare della Piva, sua amica, a Carducci il quale con lei iniziò un fitto scambio epistolare, che nel 1872 sfocerà in una relazione amorosa: a lei (chiamata Lina o Lidia nelle lettere e in alcune poesie)dedicherà inoltre molti dei suoi versi.
Carducci, tuttavia, nutriva una profonda gelosia per l'amico Panzacchi che era in confidenza con la Piva e che con lei (dopo che con la Torriani) aveva avuti dei trascorsi. Si arrivò addirittura al punto in cui Carducci ruppe con Panzacchi e gli rimandò indietro i suoi libri. Panzacchi, invece, non fece altrettanto, nutrendo una vera e propria venerazione per il vate: con il tempo il dissidio si ricompose e la lieve ruggine sparì.

Poeta nazionale
Fu durante il periodo della conoscenza con la Piva che la fama del poeta, come guida nazionale della cultura italiana, si consolidò. Di questi anni è l'ampia produzione poetica che verrà raccolta in Rime Nuove (1861-1887) e in Odi barbare (1877-1889).
Proseguì l'insegnamento universitario e alla sua scuola si formano personalità come Giovanni Pascoli, Severino Ferrari, Renato Serra, Alfredo Panzini, Manara Valgimigli ed Emma Tettoni.
Nel 1873 si recò per la prima volta a Roma e pubblicò A proposito di alcuni giudizi su A. Manzoni e Del rinnovamento letterario d'Italia.
Nel 1874, fece pubblicare la prima edizione a stampa dell'opera di Leone Cobelli, storico del XV secolo, le "Cronache Forlivesi", di cui aveva curato l'edizione insieme ad Enrico Frati.
Nel 1878, in occasione di una visita della famiglia reale a Bologna, scrisse l'Ode Alla Regina d'Italia in onore della regina Margherita, ammiratrice dei suoi versi, e venne accusato di essersi convertito alla monarchia, suscitando quindi forti polemiche da parte dei repubblicani.
Negli anni che seguirono collaborò con il giornale "Fanfulla della Domenica", di impronta filo-governativa (1878), pubblicò le Nuove Odi Barbare e i Giambi ed epodi, collaborò alla Cronaca bizantina e lesse il famoso discorso Per la morte di Garibaldi (1882).
 Sulla Cronaca bizantina uscirono nel 1883 i sonetti del Ça ira e nel 1887 pubblicò Rime nuove.
Il corso che tenne all'Università nel 1888 sul poema Il giorno di Parini produsse l'importante saggio Storia del "Giorno" di G. Parini . Nel 1889, dopo la pubblicazione della terza edizione delle Odi Barbare, il poeta iniziò ad assemblare l'edizione delle sue Opere in venti volumi, lavoro che si concluse nel 1899.

La nomina a senatore
Nel 1890 venne nominato senatore e negli anni del suo mandato sostenne la politica di Crispi, che attuava un governo di stampo conservatore, anche dopo la sconfitta di Adua. 
Conobbe in quello stesso anno la scrittrice Annie Vivanti con la quale instaurò un'intensa amicizia sentimentale. Nel maggio del 1890 si traferì con Elvira nella casa delle Mura Mazzini, allora quasi fuori Bologna, la quale denominata Casa Carducci, è oggi un importante museo e conserva la grande biblioteca dello scrittore.

Gli ultimi anni di vita
Nel 1899 pubblicò la sua ultima raccolta di versi, Rime e Ritmi, che comprende, fra l'altro, l'ode La chiesa di Polenta, con cui lega questa località alla storia di Paolo e Francesca ed alla vita stessa di Dante.
Nel 1904 fu costretto a lasciare l'insegnamento per motivi di salute. Nel 1906 l' Accademia di Svezia gli conferì il Premio Nobel per la letteratura, il primo ad un italiano con la motivazione: «Non solo in riconoscimento dei suoi profondi insegnamenti e ricerche critiche, ma su tutto un tributo all'energia creativa, alla purezza dello stile ed alla forza lirica che caratterizza il suo capolavoro di poetica» (Motivazione del Premio Nobel)
La morte (sottoforma di cirrosi epatica) lo colse a Bologna il 16 febbraio del 1907. È sepolto alla Certosa di Bologna.

▪ 1956 - Meghnad Saha FRS (Dacca, 6 ottobre 1893 – Delhi, 16 febbraio 1956) è stato un astrofisico indiano noto per l'equazione che porta il suo nome, strumento fondamentale per l'interpretazione degli spettri stellari.
Saha nacque il 6 ottobre 1893 nel villaggio di Shaoratoli, nei pressi di Dacca (allora facente parte dell'Impero Britannico), capitale dell'odierno Bangladesh. Di famiglia povera, conobbe un'infanzia stentata. Ottenne l'istruzione primaria alla Dhaka Collegiate School, per poi continuare al Dhaka College. Fu inoltre studente al Presidency College di Kolkata, professore alla Allahabad University dal 1923 al 1938, quindi docente e preside della facoltà di Scienze dell'Università di Calcutta fino alla sua morte, avvenuta nel 1956. Nel 1927 divenne membro della Royal Society e presiedette il Congresso Scientifico Indiano nel 1934.
Ebbe professori e compagni di classe piuttosto brillanti. Nei suoi giorni da studente, Jagadish Chandra Bose e Prafulla Chandra Roy erano all'apice della loro fama, mentre tra i suoi compagni di classe vi erano, tra gli altri, Satyendranath Bose, Jnan Ghosh e J. N. Mukherjee.
I lavori più noti di Saha, riguardanti la ionizzazione termica degli elementi chimici, lo condussero a formulare la relazione oggi nota come equazione di Saha, strumento fondamentale in astrofisica per l'interpretazione degli spettri delle stelle. Dagli spettri delle varie stelle si può risalire alla loro temperatura e quindi, utilizzando l'equazione di Saha, determinare lo stato di ionizzazione degli elementi presenti nella stella.
Saha contribuì anche a creare diverse istituzioni scientifiche, tra cui il dipartimento di Scienze Fisiche alla Allahabad University e l'Istituto di Fisica Nucleare di Calcutta. Fondò inoltre la rivista Science and Culture, di cui fu editore fino alla sua morte. Organizzò diverse società scientifiche, tra cui l'Accademia Nazionale delle Scienze (nel 1930) e, soprattutto, l'Indian Institute of Science nel 1935, tuttora uno dei migliori istituti di ricerca di tutta l'Asia. Gli fu inoltre dedicato l'Istituto di Fisica Nucleare fondato a Kolkata nel 1943.Tra le altre cose, inventò anche uno strumento per misurare la pressione di radiazione del Sole.

* 1956 - Ezio Vanoni (Morbegno, 3 agosto 1903 – Roma, 16 febbraio 1956) è stato un economista e politico italiano. È stato Ministro delle Finanze (1948-1954) e del Bilancio (1954-1956) in parecchi Governi De Gasperi. Nel 1956 è stato insignito della medaglia d'oro al valor civile.
Primogenito di quattro figli, nacque in Valtellina, a Morbegno in provincia di Sondrio il 3 agosto 1903. Cresciuto in una certa agiatezza familiare dovuta ai redditi da lavoro del padre (segretario comunale a San Martino Val Masino) e della madre (maestra), portò a termine gli studi elementari a Morbegno e quelli liceali a Sondrio. Si laureò in Giurisprudenza nel 1925 al Collegio Ghislieri di Pavia discutendo una tesi dal titolo “Natura ed interpretazione delle leggi tributarie”.
Divenne subito assistente volontario di Benvenuto Griziotti nell’Istituto Giuridico dell’Università di Pavia, lavorando tra il 1926 e il 1927 ad una ricerca dal titolo “La rivalutazione della lira e l’equilibrio economico” (era una ricerca che rientrava nel dibattito “quota novanta”).
Nel 1926 vinse la borsa di studio Lorenzo Ellero, per due anni di perfezionamento in scienze economiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore, che però non portò a termine in quanto nel 1928 si vide assegnare una borsa di studio dalla Fondazione Rockefeller, per due anni di studio in Germania.
Nei due anni vissuti in Germania approfondì gli studi in scienza delle finanze e in diritto finanziario, acquisendo un ampio bagaglio scientifico nel ramo finanziario. In quegli anni maturò anche una concezione dello Stato come entità morale prima che politica.
Nel 1930 ebbe l’incarico per l’insegnamento di Scienza delle Finanze e Diritto finanziario nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari.
Nel 1932 si vide assegnare l’incarico di libera docenza in scienza delle finanze e diritto finanziario.
Nello stesso anno, il 7 gennaio 1932, si sposò a Morbegno con Felicita Dell’Oro, dalla cui unione nacquero Marina (nel 1933) e Lucia (nel 1934). Dal 1932 Vanoni continuò ad inseguire la titolarità della cattedra in scienza delle finanze e diritto finanziario (di cui già possedeva la libera docenza), ma incorse in pesanti bocciature, nel 1932 quando si presentò per la cattedra dell’Università di Messina e nel 1935 allorquando sostenne l’esame per la cattedra dell’Università di Camerino. Probabilmente Vanoni non si vide assegnare la cattedra perché non era iscritto al partito nazionale fascista, circostanza questa che lo relegò in uno stato di emarginazione e che gli precluse, per molti anni, qualsiasi ambizione di carriera.
Dal 1933 al 1936 Vanoni ricevette l’incarico per la cattedra di scienza delle finanze e diritto finanziario alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Roma. Gli anni che visse a Roma furono molto importanti per la sua maturazione ideologica e politica.[senza fonte] Conobbe infatti il convalligiano, Sergio Paronetto, la cui amicizia venne facilitata da Pasquale Saraceno, docente all’Università di Roma, dirigente dell’Iri e cognato di Vanoni, e riprese a frequentare i vecchi compagni di lotta del Collegio Ghislieri.
Fu grazie a Paronetto che, a Roma, Vanoni entrò in contatto con esponenti del mondo cattolico quali De Gasperi e Gonella che contribuirono alla rinascita di una vocazione politica che Vanoni aveva accantonato da tempo. Fu sempre Paronetto l’ispiratore della trasformazione di Vanoni da uomo di studio a uomo di azione e che gli fece riscoprire la fede religiosa.
Conclusasi l’esperienza di insegnamento all’Università di Roma, dal 1937 al 1938 Vanoni insegnò su incarico all’Università di Padova (sempre scienza delle finanze e diritto finanziario) e fondò, insieme a Benvenuto Griziotti e Mario Pugliese, la “Rivista di scienza delle finanze e diritto finanziario”. Nel 1938 pubblicò “Il problema della codificazione tributaria”, in cui traspariva con evidenza l’influenza lasciata dagli incontri romani con Paronetto.
Nel 1951 è stato uno dei principali fautori della riforma tributaria italiana (che porta il suo nome Riforma Vanoni o Legge Vanoni) introducendo anche l'obbligo della dichiarazione dei redditi.
Morì improvvisamente nel 1956 a causa di un collasso cardiaco, la morte lo colse mentre era sdraiato su un divano dell'ufficio di Cesare Merzagora dopo aver tenuto un discorso al Senato, dove aveva ricordato i motivi ispiratori della sua opera, sollecitando maggiore giustizia per gli umili ed i poveri.

▪ 2007 - Sergio Marcianò (Roma, 14 dicembre 1922 – Chiuro, 16 febbraio 2007) è stato un presbitero, compositore e organista italiano.
Inizia giovanissimo lo studio della musica sotto la guida di Luigi Picchi presso il Seminario di Como. Consegue successivamente i diplomi in Pianoforte, Organo, Composizione e Polifonia vocale presso il Conservatorio di Milano. Dal 1954 inizia a pubblicare composizioni organistiche e vocali per l'editore "Schola" di Como e dal 1963 inizia la collaborazione con la Casa Editrice Carrara di Bergamo, presso cui pubblicherà l'intera sua produzione. Ricopre vari incarichi come organista e maestro di cappella presso la Chiesa di S. Martino di Tirano (1954-1959), nella Collegiata di Sondrio (1959-1971) e nella Basilica di S. Vittore di Varese (1972-1976). Nel 1972 assume l'incarico di docente di Organo e composizione organistica presso il Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria, svolgendo contemporaneamente un'intensa attività concertistica in Italia e in Europa.