Il calendario del 15 Giugno

Fonte:
CulturaCattolica.it
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Eventi

▪ 763 a.C. - Gli Assiri registrano un'eclissi solare

▪ 923 - Battaglia di Soissons: re Roberto I di Francia viene ucciso, re Carlo il Semplice viene arrestato dai sostenitori del duca Rodolfo di Borgogna

▪ 1094 - Valencia cade nelle mani di El Cid

▪ 1099 - L'esercito crociato conquista Gerusalemme strappandola ai musulmani Fatimidi di Iftikhār al-Dawla. Grazie ad una torre d'assedio, Goffredo di Buglione entra fra i primissimi nella città santa

* 1215 - Radice greco-latina. Re Giovanni d'Inghilterra appone il sigillo reale sulla Magna Carta

▪ 1389 - Battaglia del Kosovo: i turchi sconfiggono serbi e bosniaci

▪ 1444 - Cosimo il Vecchio fonda la Biblioteca Laurenziana

▪ 1520 - Papa Leone X minaccia di scomunicare Martin Lutero

▪ 1535 - Jacques Cartier è il primo europeo a raggiungere l'isola di Saint-Pierre

▪ 1616 - Radice giudaico-cristiana . Pacifique Duplessis apre la prima scuola per bambini pellerossa in Canada, a Tadoussac

▪ 1775 - Guerra d'indipendenza americana: George Washington viene nominato comandante in capo dell'Esercito statunitense

▪ 1776 - L'esercito americano del Congresso Continentale si ritira a sud, appiccando il fuoco a Montreal

▪ 1804 - Viene ratificato il XII emendamento della Costituzione americana

▪ 1844 - Charles Goodyear ottiene un brevetto per il suo processo di rafforzamento della gomma

▪ 1846 - Il Trattato dell'Oregon stabilisce il 49º parallelo Nord come confine tra Stati Uniti e Canada, dalle Montagne Rocciose allo Stretto di Juan de Fuca

▪ 1864- Viene fondato il Cimitero Nazionale di Arlington

▪ 1869 - John Wesley Hyatt brevetta la celluloide

▪ 1905 - La principessa Margherita di Connaught sposa Gustavo, principe della Corona di Svezia

▪ 1909 - Rappresentanti da Inghilterra, Australia e Sudafrica si incontrano a Lords e formano l'Imperial Cricket Conference

▪ 1911 - La Tabulating Computing Recording Corporation (IBM) diventa una società per azioni

▪ 1917 - Papa Benedetto XV pubblica la Lettera Enciclica Humani generis redemptionem, sulla necessità della predicazione degli insegnamenti cristiani e sulla idoneità dei predicatori

▪ 1919 - John Alcock e Arthur Brown completano il primo volo transatlantico senza scalo atterrando a Clifden, Contea di Galway, Irlanda

▪ 1943 - Primo volo del bombardiere tedesco Arado Ar 234 Blitz, il primo bombardiere a getto prodotto in serie.

▪ 1944 - Seconda guerra mondiale: Gli Stati Uniti invadono Saipan

▪ 1957 - Viene fondata l'Università della tecnologia di Eindhoven

▪ 1959 - Italia: viene emanato il primo Testo unico del Codice della strada

▪ 1978 - Giovanni Leone si dimette dalla carica di sesto presidente della Repubblica italiana

▪ 1996 - A Manchester, Inghilterra, un attentato terroristico (una bomba) ferisce più di 200 persone e rovina gran parte del centro città

▪ 2008 - Massimiliano Pescatori vince il suo secondo braccialetto WSOP in carriera. Mai un italiano aveva fatto tanto.

Anniversari

▪ 991 - Teofano, oppure Teofane, Theophánu, Theopháno (in greco: Θεοφανώ) o Theophánia (958 circa – Nijmegen, 15 giugno 991), divenuta moglie di Ottone II e alla sua morte imperatrice del Sacro Romano Impero per sette anni nonché uno dei sovrani più influenti del Medioevo.
Teofano era presumibilmente figlia di Costantino Sclero e di sua moglie Sofia Foca e quindi nipote dell'imperatore bizantino Giovanni I. Tramite l'intermediazione dell'Arcivescovo di Colonia Gerone il 14 aprile del 972 divenne moglie di Ottone II.
Scortata da Gerone, da due vescovi ed un vasto seguito di nobili sbarcò in Puglia e giunse a Roma il 14 aprile 972, dove l'attendeva il diciassettenne Ottone II. La sua dote consistette in diverse centinaia di carri di madreperla, ebano, pietre preziose, oro, argento, bronzo che ne fecero probabilmente la donna più ricca dell'epoca.
Dal certificato di matrimonio di Teofano si evince che fu incoronata imperatrice da Papa Giovanni XII a Roma nel corso del matrimonio. Nei documenti relativi a Ottone II, Teofano è citata molto spesso, fatto che testimonia il suo interessamento attivo e la sua influenza nelle vicende politiche dell'Impero.
Dopo la morte improvvisa di Ottone II avvenuta il 7 dicembre 983 a Roma Teofano e la suocera Adelaide di Borgogna furono richiamate in Germania da Willigis, arcivescovo di Magonza. Nel 984 Enrico II, duca di Baviera, parente maschile più prossimo alla dinastia imperiale e che quindi avanzò pretese di successione e di reggenza, consegnò a Teofano presso Rara (l'attuale Rohr bei Meiningen) il piccolo Ottone III già incoronato re.
Nel maggio del 985 a Francoforte venne definitivamente assegnata a Teofano la reggenza, nel contempo, a Bisanzio erano al potere i fratelli di Teofano e quindi per un breve periodo nella storia entrambi gli imperi erano governati dalla medesima dinastia. Fino alla sua morte, avvenuta nel 991 al culmine del suo potere, Teofano fu reggente del Sacro Romano Impero.
Con la suocera Adelaide, anche se diverse fonti parlano di un'intensa rivalità fra le due che portò la più anziana Adelaide a ritirarsi dalla vita politica nel 986, Teofano rafforzò il potere imperiale in particolar modo in Lorena e in Italia ma anche nei territori di frontiera con i popoli slavi, dopo diverse campagne militari a est i principi slavi di Boemia e di Polonia si presentarono, in pace, alla Dieta di Quedlinburg. Con la sua politica saggia ed equilibrata riuscì a garantire l'accesso al trono al figlio.
Teofano emise diversi documenti ed editti ufficiali creando un precedente per l'efficacia politica delle imperatrici del Sacro Romano Impero del X e XI secolo. In un documento del 1º aprile del 990 si firmò come Imperatore, seguendo la tradizione bizantina (e non come Imperatrice come le precedenti Eirene e Teodora che avevano entrambe regnato al posto dei figli), la firma fu infatti Theophanius gratia divina imperator augustus.
L'imperatrice Teofano morì dopo una breve malattia il 15 giugno del 991 a Nimega e fu sepolta a Colonia presso l'Abbazia di San Pantaleone. Dopo la sua morte assunse la reggenza la suocera, Adelaide di Borgogna fino al momento dell'ascesa al trono di Ottone III nel 994.
Nell'epoca intorno al 1000 l'arte dell'Impero subì influenze bizantine, Teofano aveva infatti portato da Costantinopoli un seguito di artisti, architetti e artigiani che contribuirono alla diffusione di elementi bizantini nelle arti. A Teofano è riconducibile l'introduzione degli usi e del culto di San Nicola di Mira.

▪ 1361 - Johannes Tauler (Strasburgo, ca. 1300 – Strasburgo, 15 giugno 1361) è stato un sacerdote, mistico e teologo tedesco. Conosciuto come Giovanni Taulero, fu sacerdote dell’ordine dei Domenicani, come Maestro Eckhart, di cui fu allievo.
La mistica di Taulero è fondata sul pensiero di Eckhart, ma ha un carattere più pratico ed etico, e meno speculativo. Egli postula una totale sottomissione alla volontà di Dio in tutte le dimensioni della propria esistenza. Per raggiungere un tale stato di disponibilità l'uomo deve offrirsi a Dio in pura passività, rinunziando alle facoltà personali. Riecheggiano in Taulero idee care a Martin Lutero:
▪ il proprio nulla di fronte all'immensa grandezza di Dio, svalutazione delle opere esterne, insieme grande fiducia nella misericordia divina
▪ visione pessimista delle conseguenze del peccato originale; ma Taulero sottolinea anche l'esigenza di un rigoroso ascetismo, la necessità delle opere buone.
▪ Molte opere a lui attribuite sono dubbie, o addirittura non autentiche. Certamente suoi furono i Sermoni, la cui prima edizione apparve a Lipsia nel 1498 ed includeva 84 sermoni; una seconda edizione del 1521 ne includeva altri 42; un’edizione critica del 1910 ne contava in tutto solo 81.

▪ 1381 - Walter Tyler, comunemente noto come Wat Tyler, (4 gennaio 1341 – 15 giugno 1381), fu il capo della rivolta inglese dei contadini del 1381.
Le notizie sulla vita di Tyler sono molto scarse e per la maggior parte si riferiscono a fonti redatte dai suoi nemici. Gli storici ritengono che egli sia nato nell'Essex, ma non è certo in quanto egli attraversò l'estuario del Tamigi verso il Kent quando diresse la rivolta.
Da Life and Adventures of Wat Tyler, the Brave and Good, pubblicato nel 1851, gli storici hanno ricostruito la sua giovinezza prima che egli divenisse una figura storica. La ricostruzione è basata soltanto su speculazioni ed illazioni, poiché le fonti sono minime a parte quelle sul periodo della rivolta. Per esempio, una storia narra che Tyler, con l'aiuto di alcuni concittadini, riuscì a debellare una banda di ladri che aveva imperversato nel villaggio. A seguito di una delusione amorosa, si arruolò nell'esercito inglese che si preparava a partire per la Francia. Fu presente alla Battaglia di Crécy dove Edoardo lo nominò assistente del Principe Nero. Egli fu citato per il suo coraggio nella Battaglia di Poitiers e in alcune battaglie navali contro spagnoli e francesi. Tyler tornò a Broxley, si sposò e divenne il fabbro del villaggio. Egli vi si stabilì con l'intenzione di trascorrervi una vita normale.

La rivolta dei contadini
A seguito di notizie di ribellioni di diseredati, provenienti dalla Francia e dalle Fiandre, i contadini inglesi pensarono ad una insurrezione. John Ball, Jack Straw ed altri decisero di eliminare le gerarchie del feudalesimo. Ball, come Tyler, possedevano dei valori egalitari anche se lo storico medioevale Jean Froissart descrive Ball come un alienato. Altri contemporanei affermano che egli era coinvolto con i lollardi. Atteggiamenti così aspri e spesso infondati nei confronti dei ribelli erano consueti fra i cronisti dell'epoca appartenenti alle classi sociali elevate. Pertanto diventa difficile dare un giudizio su quelli che fossero gli scopi dei rivoltosi poiché la loro visione della storia non è adeguatamente rappresentata dai documenti pervenutici.
Riccardo II salì al trono dopo la morte di Edoardo III; egli aveva soltanto 14 anni al tempo della rivolta. Finché non divenne maggiorenne i duchi di Lancaster, York e Gloucester governarono in suo nome. Questi reggenti erano i principali obiettivi dei ribelli che ritenevano che questi fossero dei traditori del re e che ne stessero minando l'autorità. Diverse spedizioni contro la Francia senza ottenere successi finirono col gravare sulla classe operaia. Il governo decise di imporre una tassa di tre groat che il popolo valutò come un oltraggio.
Reagendo alla tassa, che il re aveva imposto perché non aveva raggiunto le previsioni di entrate dell'anno precedente, Tyler guidò i ribelli nella presa della città di Canterbury e quindi Blackheath nei dintorni di Londra. In queste azioni venne ucciso l'Arcivescovo di Canterbury, Simon Sudbury. I ribelli distrussero il palazzo ed uccisero il nipote del re. Richard of Wallingford presentò una mozione al re in favore di Tyler. Il re incontrò i ribelli a Mile End e promise di abolire la tassa.
Ventimila persone si radunarono a Smithfield. Riccardo II, che al tempo aveva 15 anni, li incontrò e Wat Tyler decise di andare e parlare con il re e vi si recò da solo. Quello che si dissero il re e Tyler non ci è dato di sapere. Il sindaco di Londra approfittò del fatto che Tyler fosse solo e disarmato per ucciderlo con la sua spada. Contemporaneamente venne pugnalato da uno degli scudieri del re, Ralph de Standish. Se Tyler morì subito o all'ospedale di St. Bartholomew non è dato sapere né quali siano state le ferite che lo portarono a morte. Il re dichiarò subito che da quel momento sarebbe stato lui il capo dei ribelli e promise la libertà per tutti loro. Egli però non mantenne la promessa ed i capi dei ribelli vennero arrestati ed uccisi.
La ribellione terminò quasi subito dopo la morte di Tyler ed ebbe poco a che fare con la scomparsa della servitù della gleba. Il nome di Wat Tyler, comunque, divenne una parola d'ordine in tutte le dimostrazione che si tennero in tutto il medioevo.

Conseguenze della rivolta
Il simbolo di un pugnale rosso che figura nello stemma della City of London e della City of London Corporation, si crede possa rappresentare il pugnale del sindaco di Londra che uccise Tyler e di conseguenza la celebrazione della sua morte. Ma è più facile che rappresenti il martirio di Paolo di Tarso patrono della città di Londra.
Vi è oggi un parco nei pressi dell'estuario del Tamigi a Basildon, chiamato Wat Tyler Country Park. Vi è anche un pub a Dartford, che porta il nome di Wat Tyler.

Bibliografia
▪ Froissart, Jean, Froissart's Chronicles, New York, J. Winchester, pp. 283–290.
▪ Life and Adventures of Wat Tyler, the Brave and Good", London, Collins Publishing, 1851.
▪ "Historical, Biography of Wat Tyler", New York Daily Times, October 28, 1852, page 3.
▪ Hanawalt, Barbara A. The Middle Ages, New York, Oxford University Press, 1998, page 139.

▪ 1980 - Sergio Pignedoli (Felina, 4 giugno 1910 – 15 giugno 1980) è stato un cardinale italiano della Chiesa cattolica, nominato da papa Paolo VI.
Nacque a Felina di Castelnovo ne' Monti (Reggio Emilia) il 4 giugno 1910.
Dal 1936 al 1940 è stato assistente spirituale del Collegio Augustinianum dell'Università Cattolica di Milano.
Papa Paolo VI lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 5 marzo 1973.
Prelato di curia, fu a lungo segretario della sacra Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli (Propaganda fide), poi guidò il Pontificio Consiglio per i non credenti, che Paolo VI aveva istituito dopo il Concilio, mentre nell'ultimo periodo della sua vita fu presidente del segretariato per i non cristiani.
Nel primo conclave del 1978, da cui sarebbe uscito papa Giovanni Paolo I, fu uno dei papabili, sostenuto dall'ala progressista in contrapposizione al cardinale Giuseppe Siri, candidato della tendenza conservatrice.
Morì il 15 giugno 1980 all'età di 70 anni.

▪ 1996 - Ella Jane Fitzgerald (Newport News, 25 aprile 1917 – Beverly Hills, 15 giugno 1996) fu una cantante statunitense. Nota anche come Lady Ella e First Lady of Song è considerata una delle migliori e più influenti cantanti jazz della storia. Vincitrice di tredici Grammy, vantava un'estensione vocale di più di tre ottave e una grande capacità di improvvisazione, soprattutto nello scat, genere di cui è considerata la maggiore esponente di tutti i tempi.
«Qualcuno in Italia mi chiama Mamma Jazz. Mi fa molto piacere. Almeno finché non mi chiameranno Nonna Jazz.»

Rimasta orfana a quattordici anni, passò la sua infanzia tra orfanotrofi e quartieri malfamati di New York. Debuttò giovanissima nel 1934 all'Apollo Theater di Harlem, New York. L'occasione fu una delle famose Amateur Nights, le serate dedicate alle competizioni canore dei dilettanti, a cui Ella Fitzgerald partecipò e vinse. Fu notata da Bardu Ali, della band di Chick Webb, che convinse quest'ultimo ad assumerla. Ella Fitzgerald iniziò a cantare per l'orchestra di Webb nel 1935, e successivamente incise con loro alcune canzoni di successo, tra cui "A-Tisket, A-Tasket", "Undecided" e "Mister Paganini": il suo stile vivace, colorato e vorticoso, perfetto per il genere swing, le permette di entrare a far parte delle stelle della musica. Alla morte di Chick Webb nel 1939, l'orchestra continuò a fare spettacoli con il nuovo nome di "Ella Fitzgerald and Her Famous Orchestra".

Carriera
Nel 1941 Ella Fitzgerald iniziò la carriera solista, abbracciando nel tempo i più svariati generi musicali: swing, bebop, blues, samba, gospel, calypso. Dotata di un potentissimo strumento vocale, si divertiva a portare ad estremi livelli la sua grande capacità di improvvisazione jazzistica. I suoi scat potevano durare oltre i cinque minuti, pur mantenendo una perfetta impronta melodica. Nell'ultima parte della sua carriera artistica, si divertiva sovente ad imitare le voci di altri cantanti durante i suoi concerti: particolarmente riuscite erano quelle di Rose Murphy, Dinah Washington, Della Reese, Louis Armstrong.
Ella Fitzgerald si esibì con i più importanti gruppi ed interpreti solisti. In pratica, il suo ruolo era quello di "strumentista della voce". Negli anni '50 Lady Ella si esibì in una tournée attraverso Europa e Nord America accompagnata dall'orchestra di Duke Ellington, aprendo i concerti con il famoso brano "Take the 'A' Train". Anche con Louis Armstrong instaurò uno straordinario sodalizio artistico, che sarebbe sfociato nell'incisione di tre dischi di pregevole fattura, quali Porgy and Bess, in cui i due si esibiscono interpretando l'omonima opera di George Gershwin , e due incisioni di standard jazz, Ella and Louis e Ella and Louis again.
Dal 1956 al 1964 Ella Fitzgerald incise per l'etichetta discografica "Verve Records" una serie di "Songbooks", prodotta da Norman Granz, tratta dal repertorio delle canzoni scritte dai più grandi compositori americani. La cantante compì questa difficile operazione dimostrando grandissima sensibilità artistica per l'interpretazione profonda ed elegante conferita ad ogni brano, ed una voce sempre più ricca di nuove sonorità, ora corpose e roboanti, ora suadenti e sofisticate.
Nel 1960 tenne un indimenticabile concerto a Berlino da cui sarebbe stato tratto l'album Ella in Berlin: Mack the Knife, in cui, dimenticò le parole del testo e cominciò ad improvvisare con grande ritmo e verve; per questa interpretazione si aggiudicò nientemeno che un Grammy Award.
Negli anni sessanta e settanta continuò ad incidere dischi e ad esibirsi in tutto il mondo. Restano indimenticabili i suoi quattro concerti al Festival di Montreux. Richiestissima in tv, partecipò agli show di celebri colleghi, come Frank Sinatra, Dean Martin, Nat King Cole e Dinah Shore.

Vita privata
Si sposò due volte, la seconda con il famoso bassista Ray Brown. La coppia adottò un bambino.
Gravi problemi di salute segnarono gli ultimi anni di Ella Fitzgerald. Già cieca a causa del diabete, nel 1994 le furono amputate le gambe. Morì nel 1996, e fu sepolta a Inglewood, California.

▪ 2005 - Valeria Moriconi, alla nascita Valeria Abbruzzetti (Jesi, 15 novembre 1931 – Jesi, 15 giugno 2005), è stata un'attrice italiana di teatro e cinema.
Assunse il nome di Valeria Moriconi a seguito del precocissimo e breve matrimonio col pittore Aldo Moriconi.

Carriera cinematografica e teatrale
Iniziata la sua attività nel cinema (La spiaggia, 1954; Miseria e nobiltà, stesso anno; I giorni più belli, 1956) nel 1957 passò al teatro con l'avallo di Eduardo De Filippo con il quale nel 1964 interpretò il ruolo della protagonista Margherita nella commedia Chi è cchiù felice 'e me!, mai trascurando tuttavia lo schermo (Un giorno da leoni, 1961; Le soldatesse, 1965; Per amore di Cesarina, 1976; Improvviso, 1979; La fine è nota, 1993).
In campo teatrale progressivamente arricchì la propria vena popolaresca, ora veemente e ora tenera, ora asprigna e ora comica, raggiungendo statura di autentica e duttile primattrice nell'assidua collaborazione (dal 1961) con Glauco Mauri e col regista Franco Enriquez nella compagnia dei Quattro e successivamente al Teatro Stabile di Torino.
Raggiunse risultati eccellenti nella Locandiera di Goldoni e in un vasto repertorio classico e moderno. Nel 1972 passò come primattrice al Teatro di Roma. Nel 1981 fu l'applaudita interprete di Turandot di Carlo Gozzi nell'allestimento di Giancarlo Cobelli con il quale è stata anche nel 1988 protagonista di Antonio e Cleopatra di Shakespeare.
Nel 1984 recitò, diretta da Luca Ronconi, Le due commedie in commedia di Giovan Battista Andreini e ne La Venexiana, con Gianfranco Jannuzzo (regia di Maurizio Scaparro), nel 1986 Filumena Marturano di Eduardo De Filippo, nel 1991 fu la protagonista di La nostra anima di Alberto Savinio, presentato al Festival dei Due Mondi di Spoleto, nel 1992 del monologo Emma B. vedova Giocasta, ripresentato poi in Cina nel 1994, e nel 1995 di Vetri rotti di Arthur Miller
Magistrali le interpretazioni della Medea di Euripide al teatro greco di Siracusa del 1972 con la regia di Franco Enriquez e del 1996 per la regia di Mario Missiroli.
Nel 2002 tornò in scena interpretando Gin Game, di Donald Lee Coburn, ed ha inaugurato nella città natale di Jesi il Centro studi ed attività teatrali Valeria Moriconi.
Nel 2003 recitò in Questa sera si recita a soggetto di Pirandello.
Fu anche direttore artistico del Teatro Stabile delle Marche.

▪ 2007 - Giuseppe Alberigo (Cuasso al Monte, 21 gennaio 1926 – Bologna, 15 giugno 2007) è stato uno storico italiano, tra i più importanti storici della Chiesa cattolica.
Studiò alla scuola di Hubert Jedin, storico tedesco, e poi di Delio Cantimori a Firenze; suo maestro fu Giuseppe Dossetti.
Tra i fondatori della facoltà di scienze politiche dell'Università di Bologna, fu professore emerito di Storia della Chiesa nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Bologna e direttore per moltissimi anni dell'Istituto per le Scienze religiose di via S.Vitale, fondato da Giuseppe Dossetti.
La sua opera più importante fu la direzione dell'iniziativa editoriale Storia del Concilio Vaticano II, ma il suo carattere progressista non ha avuto un'unanime accoglienza in ambito cattolico, con recensioni critiche apparse su l'Osservatore Romano.
Successivamente alla presentazione del ddl sui Dico presentato dai ministri Rosy Bindi e Barbara Pollastrini e alle critiche venute dalle gerarchie ecclesiastiche, il 13 febbraio 2007 Giuseppe Alberigo promosse un appello pubblico in cui invitava la Conferenza episcopale italiana a non intervenire con una nota ufficiale che imponesse un voto ai politici cattolici italiani.
"La chiesa italiana, malgrado sia ricca di tante energie e fermenti, sta subendo un'immeritata involuzione. L'annunciato intervento della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, che imporrebbe ai parlamentari cattolici di rifiutare il progetto di legge sui "diritti delle convivenze" è di inaudita gravità. Con un atto di questa natura l'Italia ricadrebbe nella deprecata condizione di conflitto tra la condizione di credente e quella di cittadino. Condizione insorta dopo l'unificazione del Paese e il "non expedit" della S.Sede e superata definitivamente solo con gli accordi concordatari. Denunciamo con dolore, ma con fermezza, questo rischio e supplichiamo i Pastori di prenderne coscienza e di evitare tanta sciagura, che porterebbe la nostra Chiesa e il nostro Paese fuori dalla storia. Si può pensare che il progetto di legge in discussione non sia ottimale, ma è anche indispensabile distinguere tra ciò che per i credenti è obbligo, non solo di coscienza ma anche canonico, e quanto deve essere regolato dallo stato laico per tutti i cittadini. Invitiamo la Conferenza Episcopale a equilibrare le sue prese di posizione e i parlamentari cattolici a restare fedeli al loro obbligo costituzionale di legislatori per tutti." Una supplica pubblica che in pochi giorni fu sottoscritta da più di 8.000 persone.
Il 20 aprile 2007, durante il ricovero al policlinico Malpighi, i famigliari di Alberigo vennero informati dal prefetto di Bologna Vincenzo Grimaldi che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli aveva conferito l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce. Si tratta della più alta onorificenza della Repubblica Italiana.

Opere
Giuseppe Dossetti. Un itinerario spirituale in collaborazione con Melloni Alberto, Ravignani Eugenio Edizioni Nuova Dimensione, 2006
Breve storia del concilio Vaticano II (1959-1965), edizioni Il Mulino, 2005
Papa Giovanni (1881-1963), edizioni EDB, 2000
Dalla laguna al Tevere. Angelo Giuseppe Roncalli da S. Marco a San Pietro, edizioni Il Mulino, 2000
Storia del Concilio Vaticano II [vol 4], Ed. Il Mulino, 1999
Il Concilio adulto. Il secondo periodo e la seconda intersessione (Settembre 1963-settembre 1964), Il Mulino, 1998
Il cristianesimo in Italia, Edizioni Laterza, 1997
Chiesa santa e peccatrice, Edizioni Qiqajon, 1997
Il concilio di Trento. Istanze di riforma e aspetti dottrinali in collaborazione con Scarpati Claudio, Alberigo Giuseppe Edizioni Vita e Pensiero, 1997
Il cristianesimo in Italia, Mondadori, 1992
La pace: dono e profezia in collaborazione con Enzo Bianchi, Carlo Maria Martini, Edizioni Qiqajon, 1991, 2ª ed.
La riforma protestante. Origini e cause, Edizioni Queriniana, 1988, 2ª ed.