Il calendario del 13 Luglio

Fonte:
CulturaCattolica.it
Vai a "Giorno per giorno"

Eventi

▪ 1558 - Battaglia di Gravelines: In Francia, le forze spagnole guidate dal conte Lamoral di Egmont sconfiggono i francesi del Maresciallo Paul des Thermes a Gravelines

▪ 1643 - Guerra civile inglese: Battaglia di Roundway Down - In Inghilterra, Lord Henry Wilmot, Conte di Rochester, comandante delle forze Realiste, ottiene una schiacciante vittoria su quelle del Parlamento, guidate da Sir William Waller

▪ 1709 - Johann Maria Farina gegenüber dem Jülichs-Platz (letteralmente Giovanni Maria Farina di fronte allo Jülichs-Platz), è la fabbrica di profumo più antica del mondo fondata a Colonia

▪ 1787 - Il Congresso degli Stati Uniti emana la Northwest Ordinance che stabilisce le regole di governo del Territorio del nord-ovest. Essa stabilisce anche le procedure per l'ammissione dei nuovi stati e limita l'espansione della schiavitù

▪ 1814 - Italia: Istituzione, a Torino, dell'Arma dei Carabinieri, sotto il nome di Corpo dei Carabinieri Reali

▪ 1859 - Italia: esce il primo numero del quotidiano La Nazione, di Firenze

▪ 1862 - Con la legge n.710/1862, viene istituito il Monopolio di Stato sui tabacchi

▪ 1863 - Guerra di secessione americana: A New York, gli oppositori al reclutamento iniziano tre giorni di rivolte che verranno in seguito considerate come le peggiori nella storia degli Stati Uniti d'America

▪ 1878 - Il Trattato di Berlino rende la Serbia completamente indipendente

▪ 1878 - Gli anticlericali, al grido di «al fiume il papa porco» attaccano il corteo funebre con sassi e bastoni nell'intento di gettare la salma di Pio IX nel Tevere

▪ 1886 - Papa Leone XIII pubblica l'enciclica Dolemus inter, sulla restaurazione della Compagnia di Gesù

▪ 1900 - Rivolta dei Boxer: In Cina, Tientsin viene strappata dagli alleati europei ai Boxer in rivolta

▪ 1908 - Le donne competono per la prima volta nei Giochi olimpici moderni

▪ 1917 - Terza apparizione della Madonna di Fatima

▪ 1920 - A Trieste i nazionalisti italiani incendiarono la Narodni dom (Casa Nazionale), centro culturale degli sloveni

▪ 1930 - Il primo Campionato mondiale di calcio inizia in Uruguay

▪ 1936 - Inizia la guerra civile spagnola

▪ 1942 - Seconda guerra mondiale: Gli U-Boat tedeschi affondano tre mercantili nel Golfo di San Lorenzo

▪ 1943 - Aerei inglesi bombardano Torino, causando la morte di 792 persone e il ferimento di quasi mille individui.

▪ 1973 - Alexander Butterfield rivela l'esistenza dei Nixon tapes al comitato speciale del senato che investiga sull'effrazione del Watergate

▪ 1977 - Il Blackout di New York del 1977 dura per 25 ore e produrrà saccheggi ed altri disordini

▪ 1978 - Il presidente della Ford Motor Company, Lee Iacocca, viene licenziato da Henry Ford II, ponendo termine ad una lunga disputa

▪ 1985 - Il concerto di beneficenza chiamato Live Aid si svolge a Londra e Filadelfia.

▪ 2004 - Italia: approvata la legge sul conflitto d'interessi per chi ricopre cariche di governo

▪ 2006 - Libano: scoppia la Seconda guerra in Libano

Anniversari

▪ 1885 - Augusto Vera (Amelia, 4 maggio 1813 – San Giorgio a Cremano, 13 luglio 1885) è stato un filosofo e politico italiano. Fu senatore del Regno d'Italia nella XIII legislatura.
Compì i suoi studi a Roma, terminandoli alla Sorbona di Parigi. Mostrò subito un immenso talento per l'insegnamento, nel 1839 e nel 1850 reggendo cattedre in città importanti della Francia e della Svizzera.
Finché il colpo di stato di Napoleone III, lo costrinse a rifugiarsi in Inghilterra a causa delle sue idee eterodosse. Così tornò in Italia nel 1859, riuscendo a diventare il più geniale ed originale comunicatore del pensiero hegeliano. Fu suo fedelissimo allievo Raffaele Mariano.
La sua opera più famosa rimane Il problema dell'Assoluto.

▪ 1936 - José Calvo Sotelo (Pontevedra, 6 maggio 1893 – Madrid, 13 luglio 1936) è stato un giurista e politico spagnolo, ministro conservatore, assassinato dai repubblicani.

Parlamentare della destra conservatrice, di forte fede cattolica, fu ministro dell'industria dal 1925 al 1930. Da monarchico, era il leader di Renovaciòn Espanola, e rappresentava gli interessi dei conservatori e di chi si opponeva al marxismo.
Fu mandato in esilio in Portogallo dalla sinistra al governo, nei primi anni della Seconda repubblica spagnola (1931-1934), nonostante fosse stato eletto deputato. Tornato nel 1934 grazie a un'amnistia del governo del biennio conservatore, alle successive elezioni del febbraio 1936 riunì tutte le forze anti repubblicane nel Blocco nazionale, ma le elezioni le vinse il Fronte popolare.
Venne rapito e assassinato il 13 luglio 1936 da militanti socialisti. L'evento (che causò sgomento in tutta la Spagna) fu la causa scatenante della sollevazione nazionalista guidata da Francisco Franco contro il governo della sinistra che sarebbe sfociata nella Guerra civile spagnola.

▪ 1943
- Kurt Huber (Chur, 24 ottobre 1893 – Monaco di Baviera, 13 luglio 1943) fu un membro del gruppo antinazista della Rosa Bianca.
Nato in Svizzera da genitori tedeschi e polacchi, la sua famiglia si trasferì a Stoccarda quando Kurt aveva quattro anni. Frequentò il Ginnasio a partire dal 1913. Dopo la morte del padre seguì la madre che si stabilì a Monaco. Qui - grazie ad uno spiccato talento artistico studiò musicologia ma anche psicologia e filosofia. Ottenne il dottorato nel 1917 diventando professore associato nel 1920. Sposatosi con Clara Schlickenrieder nel 1929 proseguì la sua carriera accademica interessandosi particolarmente alle musiche popolari della Baviera e viaggiando in Europa alla ricerca di materiali musicali della tradizione balcanica, francese e spagnola.
Anche con l’avvento del nazismo continuò la sua tranquilla professione accademica ma i resoconti che i suoi studenti gli facevano a proposito delle atrocità commesse in Polonia e Russia lo impressionarono profondamente. Alla fine del 1942 venne contattato dai membri della "Rosa Bianca", tutti studenti che seguivano le sue lezioni universitarie. In particolare venne avvicinato da Hans Scholl e Alexander Schmorell. Impressionato dalla sconfitta tedesca a Stalingrado Huber aderì al gruppo divenendo autore principale del sesto volantino. Il 27 febbraio 1943 venne arrestato e processato il 19 aprile 1943. Roland Freisler il tristemente noto giudice nazista umiliò Huber insultandolo durante il processo e cercando di distruggerne l’onorabilità. Ciononostante Huber trovò il coraggio di rispondere a tono infondendo coraggio e forza ai giovani membri della "Rosa Bianca" che venivano processati insieme a lui. Benché gli fosse giunta notizia che l’università aveva annullato i suoi titoli accademici alla notizia dell’arresto mantenne un comportamento dignitoso e sereno. Sino al giorno dell'esecuzione si dedicò al libro che stava scrivendo sul filosofo Gottfried Leibniz. Il 13 luglio 1943 venne ghigliottinato insieme con Alexander Schmorell nella prigione di Monaco. La sua famiglia - in particolare la moglie Clara - nei mesi successivi subì ulteriori vessazioni dalla Gestapo venendo interrogata in occasione di un successivo processo contro Hans Leipelt altro resistente vicino alla "Rosa Bianca". L'ultima umiliazione per la vedova, come ricorda Wittenstein, fu dover attendere per sette anni, dopo la caduta del nazismo, la pensione del marito. La legge tedesca infatti considerò legittimo il licenziamento del professore.

- Alexander Schmorell (Orenburg, 16 settembre 1917 – Monaco di Baviera, 13 luglio 1943) è stato uno studente e antifascista tedesco, membro dell'organizzazione di opposizione al regime nazista chiamata "Rosa Bianca".
Alexander nacque a Orenburg in Russia, figlio di un medico tedesco e di una russa. Si trasferì presto in Germania, anche a seguito della Rivoluzione. Compì studi medici e venne arruolato prima nella Reicharbeitdienst e quindi nella Wehrmacht, combattendo sul fronte orientale. Anche a seguito degli orrori della guerra, una volta tornato in Germania a Monaco di Baviera, si unì al gruppo clandestino antinazista della Rosa Bianca, insieme agli studenti Sophie e Hans Scholl, Willi Graf, Christoph Probst ed altri. Alexander contribuì a stendere e diffondere i volantini di opposizione al regime hitleriano.
In seguito alla scoperta del gruppo, nonostante un tentativo di fuga in Svizzera, Alexander venne catturato, processato dal Volksgerichtshof e condannato a morte. La condanna venne eseguita con la ghigliottina il 13 luglio 1943.

▪ 1951 - Arnold Schönberg (Vienna, 13 settembre 1874 – Los Angeles, 13 luglio 1951) è stato un compositore austriaco naturalizzato statunitense.

«Schönberg è stato uno dei più grandi maestri di tutti i tempi, uno di quelli che non si possono superare perché in loro si incarnano insieme il sapere e la sensibilità musicali di un'epoca.» (Alban Berg)

È stato uno dei primi compositori del XX secolo a scrivere musica completamente al di fuori dalle regole del sistema tonale e l'ideatore del metodo dodecafonico, basato su una sequenza (da cui il termine musica seriale) comprendente tutte le dodici note della scala musicale cromatica.
Arnold Schönberg nasce a Vienna nel 1874 e muore a Los Angeles nel 1951. Figlio di un commerciante di origine ebraica, inizia i suoi studi musicali da autodidatta per poi continuare con Alexander von Zemlisky, fratello della sua futura prima moglie.

La sua prima composizione importante,Verklärte Nacht (Notte Trasfigurata) poema sinfonico per sestetto di archi, risale al 1899 e prende il titolo da una poesia del simbolista tedesco Richard Dehmel Tra le prime opere per grande orchestra si ricordano il poema sinfonico Pelleas und Melisande e i Gurrelieder (Canti del Castello di Gurre), risalenti rispettivamente al 1903 e al 1901/1911,
Schönberg inventa lo Sprechgesang o "canto parlato",in cui l'esecutore deve "sfiorare" l'intonazione della nota in una specie di recitazione allucinata,carica di sbigottimento ed emozione. La tecnica compositiva non è ancora dodecafonica,ma atonale;per questo all'ascoltatore sembra di camminare senza un punto di appoggio... Nel 1901 si trasferisce a Berlino dove, per mantenersi, dirige un'orchestrina di musica leggera. Dopo due anni soltanto ritorna a Vienna, dove si dedica principalmente alla composizione e all'insegnamento. Nel 1910 riesce ad avere un posto all'Accademia musicale di Vienna come maestro di composizione e l'anno successivo tiene cicli di conferenze al conservatorio Stern di Berlino.

Nel 1912 collabora, insieme a Vasilij Kandinskij, Franz Marc e Paul Klee, alla pubblicazione dell'almanacco Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro), per il quale scrive un saggio sul rapporto musica-testo. È di questo periodo la teorizzazione della dodecafonia (principio compositivo fondato sull'eguaglianza di tutti e dodici i suoni della scala tonale).
Tra le principali composizioni,oltre alle prime citate,ricordiamo Erwartung (Attesa,1909),Pierrot Lunaire (1912),Moses und Aaron,opera incompiuta ed eseguita postuma nel 1957, A survivor from Warsaw (Un sopravvissuto di Varsavia) (1947),in cui viene rievocato in maniera commossa e intensa lo sterminio nazista del ghetto di Varsavia.

L'avvento al potere di Hitler nel 1933 costringe Schönberg, convertitosi al luteranesimo all'età di quattordici anni ma di origini ebraiche, a fuggire in Francia. Sempre nello stesso anno ottiene asilo negli Stati Uniti, dove trascorrerà il resto dei suoi anni. Si reca inizialmente a Boston e a New York, stabilendosi infine in California. Dal 1936 al 1944 insegna alla USC (University of Southern California) di Los Angeles.

Dodecafonia
La dodecafonia o, come Schönberg amava definirla, "metodo di composizione con dodici note poste in relazione soltanto l'una con l'altra", prevede che tutti e dodici i suoni della scala cromatica appaiano lo stesso numero di volte, affinché nessun suono prevalga sugli altri. Le composizioni non sono pertanto basate sulla tonica e non presentano più la struttura gerarchica tipica del sistema tonale.
Principi fondamentali:
▪ Uso del totale cromatico: la scala diatonica è sostituita da quella cromatica; è quindi previsto l'uso di tutti e dodici suoni disponibili nella divisione dell'ottava secondo il temperamento equabile.
▪ Onde evitare la prevalenza di suono sugli altri, bisogna che nessuno di essi si ripeta prima che tutti gli altri siano comparsi. All'inizio viene quindi stabilita una serie, per fissare l'ordine in cui le note devono succedersi in quella determinata composizione.
▪ Per evitare un'eccessiva uniformità si può ricorrere ad alcuni artifici, come l'utilizzo della versione retrogradata della serie originale, o l'inversione di questa (con tutti gli intervalli disposti per moto contrario), o ancora l'inversione della versione retrogradata. Si ottengono così quattro ordini principali della serie. In più, è possibile trasporre la serie originale e le sue tre "versioni" su tutti i restanti 11 gradi della scala cromatica.

▪ 1954 - Frida Kahlo, il cui nome completo era Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón (Coyoacán, 6 luglio 1907 – Coyoacán, 13 luglio 1954), è stata una pittrice messicana.
«Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni.» (Frida Kahlo, Time Magazine, "Mexican Autobiography" (1953-04-27))

Frida Kahlo era figlia di Wilhelm Kahlo, tedesco, nato a Baden-Baden da genitori ebrei tedeschi, emigrato in Messico dall'Ungheria (dalla città di Arad, oggi sotto la Romania). Fu una pittrice dalla vita quanto mai travagliata. Sosteneva di essere nata nel 1910, poichè si sentiva profondamente figlia della rivoluzione messicana di quell'anno e del Messico moderno. La sua attività artistica ha avuto di recente una rivalutazione, in particolare in Europa con l'allestimento di numerose mostre.
Affetta da spina bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiarono per poliomielite (ne era affetta anche sua sorella minore), fin dall'adolescenza manifestò talento artistico e uno spirito indipendente e passionale, riluttante verso ogni convenzione sociale.
A 17 anni rimase vittima di un incidente stradale tra un autobus su cui viaggiava e un tram, a causa del quale riportò gravi fratture tra cui 2 alle vertebre lombari, 5 al bacino, 11 al piede destro e la lussazione del gomito sinistro, inoltre un corrimano dell'autobus si staccò, le trafisse il fianco e uscì dalla vagina. Ciò la segnerà a vita costringendola a numerose operazioni chirurgiche. Dimessa dall'ospedale, fu costretta ad anni di riposo nel suo letto di casa col busto ingessato. Questa forzata situazione la spinse a leggere libri sul movimento comunista e a dipingere. Il suo primo soggetto fu un suo autoritratto che in seguìto diede in dono al ragazzo di cui era innamorata. Da ciò la scelta dei genitori di regalarle un letto a baldacchino con uno specchio sul soffitto, in modo tale che potesse vedersi, e dei colori; cosicché iniziò la serie di autoritratti. Dopo che le fu rimosso il gesso riuscì a recuperare la capacità di camminare, sebbene non senza dolori, che sopporterà a vita. Portò i suoi dipinti a Diego Rivera, illustre pittore murale dell'epoca, per avere una sua critica. Rivera rimase colpito dallo stile moderno della giovane artista tanto che la trasse sotto la sua ala e la inserì nella scena politica e culturale messicana.
Divenne un'attivista del partito comunista messicano cui si iscrisse nel 1928, partecipò a numerose manifestazioni e nel frattempo si innamorò di colui che era stata la sua "guida". Infatti nel 1929 il 21 agosto sposò Rivera, che era al suo terzo matrimonio, pur sapendo dei continui tradimenti a cui andava incontro. Dopo anni di dolori coniugali,prese a fare lo stesso, anche con esperienze omosessuali.
In quegli anni al marito Rivera furono commissionati alcuni lavori negli USA, come il muro all'interno del Rockefeller Center di New York, o gli affreschi per la fiera internazionale di Chicago. A seguito dello scalpore suscitato dall'affresco nel Rockefeller Center, in cui un operaio era chiaramente raffigurato col volto di Lenin, gli furono revocate tali commissioni. Nello stesso periodo di soggiorno a New York la Kahlo rimase incinta, per poi avere un aborto spontaneo a gravidanza inoltrata a causa dell'inadeguatezza del suo fisico a sopportare una gestazione. Ciò, ovviamente, la scosse molto. Quindi decise di tornare in Messico col marito.
I due decisero di vivere in due case separate collegate, però, da un ponte, in modo da avere ognuno i propri spazi "da artista". Nel 1939 però, i due divorziarono a causa del tradimento di Rivera con Cristina Kahlo, la sorella di Frida.
Rivera tornò da Frida un anno dopo, difatto non l'aveva mai dimenticata e, malgrado i tradimenti, mai aveva smesso di amarla. Le fece una nuova proposta di matrimonio che lei accettò non senza qualche riserva. Si risposarono nel 1940 a San Francisco. Da lui aveva assimilato uno stile volutamente naïf che la portò a dipingere in particolare piccoli autoritratti ispirati all'arte popolare e alle tradizioni precolombiane. La sua chiara intenzione era, ricorrendo a soggetti tratti dalle civiltà native, affermare in maniera inequivocabile la propria identità messicana.
Il suo cruccio maggiore fu quello di non aver avuto figli. La sua appassionata (e all'epoca discussa) storia d'amore con Rivera è raccontata in un suo diario. Ebbe - dicono le cronache - numerosi amanti, di ambo i sessi, con nomi che, neanche all'epoca, potevano passare inosservati come quelli del rivoluzionario russo Lev Trotsky e del poeta André Breton. Fu amica e probabilmente amante di Tina Modotti, militante comunista e fotografa nel Messico degli anni Venti[senza fonte]. Pochi anni prima della sua morte le venne amputata la gamba destra, in evidente stato di cancrena. Le ultime parole che scrisse nel suo diario sono "Attendo con gioia la mia dipartita. E spero di non tornare mai più."

Caratteristiche artistiche
Il regalo del letto a baldacchino con annessa installazione di uno specchio durante il suo prolungato immobilismo, ebbero inizialmente per Frida un effetto sconvolgente e la portarono al ricorrente tema dell'autoritratto. Il primo che dipinse fu per il suo amore adolescenziale, Alejandro. Nei suoi ritratti raffigurò molto spesso gli aspetti drammatici della sua vita, il maggiore dei quali fu il grave incidente di cui rimase vittima nel 1925 mentre viaggiava su un autobus. I postumi di quell'incidente (un palo le perforò il bacino e a causa delle ferite sarà sottoposta nel corso degli anni a trentadue interventi chirurgici) condizioneranno la sua salute (ma non la sua tensione morale) per tutta la vita. Il rapporto ossessivo con il suo corpo martoriato caratterizza uno degli aspetti fondamentali della sua arte: crea visioni del corpo femminile non più distorto da uno sguardo maschile. Allo stesso tempo coglie l'occasione di difendere il suo popolo attraverso gli autoritratti, facendovi confluire quel folclore messicano e quell'autobiografismo utopico che li rende originali rispetto alla canonica pittura di storia.
Sotto questo aspetto, forte (ma non privo talvolta di un certo humour) risulta nei suoi quadri l'impatto di elementi fantastici accostati a oggetti in apparenza incongruenti. Si tratta di quadri di piccole dimensioni (Frida predilige il formato 30 x 37 cm) dove si ritrae con una colonna romana fratturata al posto della spina dorsale o circondata dalle scimmie che cura come figlie nella sua Casa Azul.
Tre importanti esposizioni le furono dedicate nel 1938 a New York, l'anno successivo a Parigi e nel 1953, un anno prima della morte, a Città del Messico. Nella sua casa di Coyoacán, la "Casa Azul", sorge oggi il Museo Frida Kahlo.

Il rapporto con il Surrealismo
A partire dal 1938 la pittura si intensifica: i suoi dipinti non si limitano più alla semplice descrizione degli ‘incidenti’ della sua vita, parlano del suo stato interiore e del suo modo di percepire la relazione con il mondo e quasi tutti includono tra i soggetti un bambino, sua personificazione.
Nel 1938 il poeta e saggista surrealista André Breton vide per la prima volta il suo lavoro: ne rimase talmente stregato da proporle una mostra a Parigi e proclamò che Frida fosse ‘una surrealista creatasi con le proprie mani’. A Parigi Frida frequentò i surrealisti facendosi scortare nei caffè degli artisti e nei night club, tuttavia trovò la città decadente; sapeva che l’etichetta surrealista le avrebbe portato l’approvazione dei critici, ma le piaceva l’idea di essere considerata un’artista originale. Quello che può essere considerato il suo lavoro più surrealista è Ciò che l’acqua mi ha dato: immagini di paura, sessualità,memoria e dolore galleggiano nell’acqua di una vasca da bagno dalla quale affiorano le gambe dell’artista. In quest’opera così enigmatica sono chiari i riferimenti a Dalì soprattutto per l’insistenza sui dettagli minuti.
Estremamente surreale è anche il suo diario personale, iniziato nel 1944 e tenuto fino alla morte, si tratta di una sorta di monologo interiore scandito da immagini e parole. Per molte immagini il punto di partenza era una macchia di inchiostro o una linea, come se usasse la tecnica dell’automatismo per verificare le sue nevrosi.
In ogni caso, nonostante l’accento posto sul dolore, sull’erotismo represso e sull’uso di figure ibride, la visione di Frida era ben lontana da quella surrealista: la sua immaginazione non era un modo per uscire dalla logica ed immergersi nel subconscio, ma piuttosto il prodotto della sua vita che lei cercava di rendere accessibile attraverso un simbolismo. La sua idea di surrealismo era giocosa, diceva che esso ‘’è la magica sorpresa di trovare un leone nell’armadio, dove eri sicuro di trovare le camicie’’. Anni dopo Frida negherà violentemente di aver preso parte al movimento, forse perché negli anni quaranta questo cessò di essere di moda.

Influenza culturale
Frida Kahlo è stata la prima donna latinoamericana ritratta su un francobollo degli Stati Uniti, emesso il 21 giugno 2001. L'immagine scelta è un autoritratto dell'artista eseguito nel 1933.
La vita, passione e morte di Frida Kahlo sono state raccontate in almeno tre film, l'ultimo dei quali - tratto dalla biografia scritta da Hayden Herrera - è stato girato dalla regista Julie Taymor (Frida) e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2002.

▪ 1967 - Thomas "Tom" Simpson (Haswell, 30 novembre 1937 – Mont Ventoux, 13 luglio 1967) è stato un ciclista su strada e pistard inglese. Fu campione del mondo in linea nel 1965.
Nel 1964, dopo la vittoria alla Milano-Sanremo, venne nominato baronetto dalla Regina Elisabetta II. Il suo più importante successo fu la vittoria del Campionato del mondo nel 1965; nello stesso anno vinse anche il Giro di Lombardia.
Simpson è ricordato soprattutto per la sua tragica morte, avvenuta durante la tredicesima tappa del Tour de France del 1967: nella salita del Mont Ventoux, in una giornata eccezionalmente calda, Simpson andò in crisi e si fermò, ma volle proseguire anche per l'incitamento ricevuto dai presenti. Dopo pochi minuti ebbe un collasso cardiaco e tutti i tentativi di rianimarlo furono inutili. In base ai risultati dell'autopsia, concause della morte furono il caldo e le anfetamine da lui assunte per migliorare la propria prestazione (due confezioni di anfetamine furono trovate nella tasca posteriore della sua maglia). Simpson è per questo motivo considerato una delle prime vittime del doping.

▪ 1979 - Antonio Varisco (Zara, 29 maggio 1927 – Roma, 13 luglio 1979) è stato un carabiniere italiano, col grado di tenente colonnello, comandante del Nucleo traduzione e scorte del Tribunale di Roma. Antonio Varisco, morto nel 1979, vittima di un attentato terroristico, è stato insignito della Medaglia d'oro al valor civile alla memoria.

Onorificenze
Medaglia d'oro al valor civile
«Comandante del Reparto Carabinieri Servizi Magistratura, assolveva i suoi particolari e delicati compiti con assoluta dedizione, responsabile impegno ed ammirevole tenacia, pur consapevole del gravissimo rischio personale per il riacutizzarsi della violenza eversiva contro l'intero ordine giudiziario. Fatto segno a numerosi colpi d'arma da fuoco in un vile e proditorio agguato tesogli da un gruppo di terroristi, sublimava col supremo sacrificio una vita spesa a difesa della collettività e delle istituzioni democratiche. Roma, 13 luglio 1979.» — Roma, 25 maggio 1982.

▪ 2008 - Bronisław Geremek (Varsavia, 6 marzo 1932 – Poznan, 13 luglio 2008) è stato un politico polacco.
Uno dei principali dirigenti di Solidarnosc durante gli anni '80, fu un importante consigliere politico di Lech Wałęsa. Brevemente imprigionato dopo il colpo di stato del Generale Wojciech Jaruzelski del 1981, divenne uno dei leader del movimento democratico polacco.
Dopo la democratizzazione della Polonia del 1989, fu eletto Deputato per 12 anni. Come consigliere di fiducia di Walesa, ebbe un ruolo di enorme rilievo nell'impostazione dei processi di transizione politica, sociale ed economica della Polonia degli anni '90.
Ministro degli Affari Esteri della Polonia tra il 1997 ed il 2000, fu eletto come eurodeputato nella sesta legislatura del Parlamento europeo (2004).
Durante il periodo 2006 - 2007 ebbe duri scontri politici con i due gemelli Lech e Jarosław Kaczyński, rispettivamente Presidente e Premier della Polonia, di ispirazione nazionalista.
È deceduto il 13 luglio 2008 in un incidente stradale vicino a Poznan, mentre si recava a Bruxelles.