Tre pezzi di un papista sul Papa - 3 - Un Partito mondiale

Fonte:
CulturaCattolica.it
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C’è un Partito mondiale contro io-pensiero.

Non so se questo Partito abbia un Grande Vecchio, e forse non ce n’è bisogno:
è il Partito contro il pensiero-io, ostile al pensiero, contro la realtà meta-fisica = meta psicologica dell’uomo, di cui ho riparlato più volte:
vedi ideologia neurobiologica, DSM, congressi filosofici diversi anche recenti, con adepti anche nella Chiesa:
peggio della pedofilia e delle operazioni finanziarie sospette.

Mi viene spontaneo, a me miscredente psicoanalista, di apprezzare la Chiesa d’antan quando il sacramento della confessione era ancora una cosa seria, ossia corrispondeva almeno ufficialmente al Confiteor che recita “ho peccato in pensiero, parola, opera, omissione”, cioè una splendida elencazione completa degli atti, con la capacità logica di trattare come atto il pensiero e l’omissione:
ecco finalmente io-pensiero, che nella suddetta Società non godono di grande favore (ecco un esempio di Carrozzone, oscillante ossessivamente di qui e di là):
come sempre, “Dio” scaccia io (a mio parere è un’eresia).

Un altro esempio di Carrozzone:
nell’ ’800 la Chiesa era critica di Kant, poi è diventata kantiana (morale “pura” del disinteresse):
cose da sbattezzarsi!,
e anche pascaliana e kierkegaardiana (da sbattezzarsi!)

Ricordo bene i tempi in cui risolvevo il dubbio cattolico distinguendo formalmente tra:
confessione cattolica mirata su io-pensiero quanto ai propri atti,
e confessione psicoanalitica mirata su io-pensiero quanto agli atti di altri su di me, lesivi del mio pensiero, riducendolo in cattivo stato, cioè il trauma e la patogenesi.

Questa domenica 24 febbraio (1) ci sono le elezioni politiche in Italia che o andranno male o al meglio alla meno peggio:
ma io, e non solo io, faccio politica, benché con scarsissimo successo, facendo una Società di Amici del Pensiero, scrivendo ogni giorno il pensiero di natura, pubblicando una Costituzione del pensiero, e via elencando:
ma non mi perdo a combattere il suddetto Partito, giusta il consiglio evangelico di non perdersi a strappare la zizzania.

La politica inizia dalla prima frase che pronuncio al mattino dopo il risveglio:
se questa frase è fatta per fare appuntamento, nella sua fattura può venire pronunciata su qualsiasi Piazza, compresa Piazza san Pietro:
in questa fattura posso logicamente asserire che il Papa è fatto come me, senza che io aspiri a diventare Papa (ho altre voglie, non questa).

Se non fossi con l’io-pensiero, come potrei essere con l’io-pensiero di Cristo?

Per finire

Tutte le mie letture sulla Riforma protestante - in cui “papista” era un’ingiuria - hanno fatto di me un papista:
la costituzione del Pensiero di natura, che ho costruito ripartendo dalla riabilitazione freudiana del pensiero, mi ci hanno confermato.

Giacomo B. Contri

Febbraio 2013

NOTE
1. Ho scritto questa pagina venerdì 22 febbraio 2013